Con 30.6 milioni di ore richieste nel primo semestre 2015 (come informa la Uil) è la città più cassintegrata d’Italia. E d’accordo, per le ferie dei dipendenti il Polo Reale non resta aperto del tutto durante il mese di agosto. Ma, a fronte di problemi piccoli o grossi, la svolta in città è visibile
E’ vero che, con 30.6 milioni di ore richieste nel primo semestre 2015 (come informa la Uil) Torino è la città più cassintegrata d’Italia. E d’accordo, per le ferie dei dipendenti il Polo Reale non resta aperto del tutto durante il mese di agosto. Ma, a fronte di problemi piccoli o grossi, la svolta in città è visibile. Il cambiamento di rotta è sotto gli occhi di tutti. Non è la prima volta che un autorevole giornale estero analizza la trasformazione subita dalla città della Mole, indicando Torino come nuovo punto di riferimento per la qualità della vita e per il turismo. Dopo il recente riconoscimento da parte della celebre guida turistica Lonely Planet, secondo la quale il Piemonte è, quest’anno, tra le prime dieci mete al mondo per interesse e qualità della proposta turistica, è la volta del Guardian. Il prestigioso giornale britannico (che lo scorso anno aveva già fatto una visita a Torino per stilare la classifica dei 10 ristoranti più interessanti), questa volta ha realizzato una miniguida dedicata alla nostra città, scritta da Johnatan Lee. Il giornalista inglese. pur non chiudendo gli occhi su pecche quali il villaggio olimpico abbandonato, mette in risalto la vivacità di Sana Salvario, le realtà culturali come la Fondazione Sandretto, la scuola Holden e il Museo Ettore Fico, alcuni ristoranti, botteghe artigiane e gelaterie subalpine. Insomma, una città da vivere e da far conoscere. Ma molto è ancora da fare, per una promozione turistica che sia all’altezza.
(Foto: il Torinese)