Cose Che Verranno. Cinema e Mondi Futuri, è il titolo che darà il via alla retrospettiva il prossimo novembre e che per due anni accompagnerà gli spettatori, con scenari del futuro immaginati da cinema e fantascienza dagli anni Trenta al Duemila
È stata annunciata la nuova retrospettiva della 33a edizione del TFF (20-28/11/2015). Dopo la New Hollywood che per due anni è ha indagato attraverso lo sguardo di registi come Pakula, Peckinpah, Altman, Schatzberg, Spielberg, l’ America degli anni Settanta-Ottanta, la prossima retrospettiva curata dal Direttore del Festival, Emanuela Martini, avrà come oggetto il mondo con taglio futuristico. Cose Che Verranno. Cinema e Mondi Futuri, è il titolo che darà il via alla retrospettiva il prossimo novembre e che per due anni accompagnerà gli spettatori, con scenari del futuro immaginati da cinema e fantascienza dagli anni Trenta al Duemila. Una carrellata su “città asettiche, piovose, brulicanti” ha spiegato Emauela Martini, lasciando spazio al dominio e l’alienazione che autori come Kubrick, Godard, Truffaut, Resnais, Ferreri, Scott, Gilliam, Cronenberg, Bigelow, hanno raccontato passando per il cinema di genere e non mostrando la componente spietata di regimi totalitari o violenze consumistiche.
Dalla città di Metropolis (F.Lang, 1927) alla Los Angeles di Blade Runner (R.Scott, 1982), passando per la Londra di Arancia Meccanica (S. Kubrick, 1971), città impalpabili del futuro ieri ma che oggi sono realtà, quanto il cinema ha contribuito a creare lo scenario metropolitano odierno e quanto invece se ne è distaccato? Quanto le previsioni di disastri ambientali e psicologiche si sono avvicinate alla realtà. Una retrospettiva per il riflettere su passato, presente e futuro attraverso lo sguardo fantascientifico,concentrandosi in particolare sulle produzioni degli anni Sessanta e Settanta.
(Foto: il Torinese)
Cristina Colet