MODA COSTUME E LIFESTYLE

La finestra sul cortile

La moda sartoriale di Jenny Monteiro

JMonteiro è uno dei brand che ha partecipato a Talent House la rassegna che ha dato spazio ai talenti emergenti che si è svolta a Torino lo scorso novembre. Fondato nel 2012 da Jenny Monteiro brasiliana di nascita trasferitasi in Italia 20 anni fa. Jenny è cresciuta in una famiglia attiva nel settore dell’abbigliamento specializzato in abiti da sposa, dove ha appreso i fondamenti di taglio e cucito artigianale e confezionamento degli abiti. Ha così cominciato a legare i capi di abbigliamento alla personalità di chi li indossa, per valorizzare ed arricchire il concetto di vestibilità e portabilità. Agli inizi ha collaborato e lavorato presso importanti maison italiane in ambito sartoriale partecipando a moduli formativi così da ampliare i suoi orizzonti e le sue competenze. Costumi per la scena, intimo donna, design, modellismo. Questi sono i molteplici interessi di Jenny che hanno influenzato la sua visione di moda fino alla realizzazione del suo brand. Ha quindi cominciato a farsi riconoscere per i dettagli delle sue creazioni, per la perseveranza e la meticolosità del lavoro, per la visione precisa degli abiti che escono dal suo atelier. Tessuti e tagli per risaltare le linee femminili accarezzate dei tubini. Abiti per ogni occasione resi unici da dettagli portabili. Collezione dopo collezione ha proseguito giocando sulle forme, mescolando aderenza e volumi, scultura e leggerezza. Ha coltivato con cura il principio di idee su misura, mantenendo tuttavia il valore dell’accessibilità: anche nella produzione in serie sono evidenti le caratteristiche di artigianalità e cura dei dettagli. Il suo pensiero è quello di vestire tutte le donne, nessuna esclusa, tutte le forme, inserendo in ogni capo particolari che rivelano il forte carattere della stilista trasmettendolo a chi lo indossa.  Vi invito a vedere il suo profilo Instagram dove si possono ammirare bellissimi scatti delle sue creazioni in cui tessuti, trame e modelli unici fanno da cornice ad un’espressione artistica e di un artigianato di stile.

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Annibale e il mito di Eracle a Palazzo Madama 

Proseguono gli incontri organizzati da Palazzo Madama e dalla casa editrice Il Mulino in occasione della mostra Odissee. Diaspore, invasioni, migrazioni, viaggi e pellegrinaggi. L’appuntamento di lunedì 18 dicembre vedrà protagonista Giovanni Brizzi, professore di storia romana all’università di Bologna e autore per Il Mulino della pubblicazione “Annibale”, tema dell’incontro, dedicata al leggendario condottiero cartaginese. Annibale generale tra i più grandi di ogni tempo e genio militare dalle insuperate doti di condottiero, nel corso della seconda guerra punica inflisse ai romani una serie di spaventose disfatte. Venne sconfitto a Zama ad opera di Scipione che avviò Roma verso il predominio sul Mediterraneo.Giovanni Brizzi, con la casa editrice Il Mulino ha inoltre pubblicato “Il guerriero , l’oplita, il legionario. L’esercito nel mondo antico”, “canne. La sconfitta che fece vincere Roma” e “Ribelli contro Roma. Gli schiavi, Spartaco, l’altra Italia”. La mostra Odissee racconta il cammino dell’umanità sul pianeta Terra nel corso di una storia plurimillenaria attraverso un centinaio di opere provenienti dalle raccolte di Palazzo Madama e da vari musei del territorio e nazionali: dipinti, sculture, ceramiche antiche, reperti etnografici e archeologici, oreficeria longobarda e gote, libri antichi, strumenti scientifici e musicali, carte geografiche. Gli incontri organizzati in collaborazione con Il Mulino proseguiranno  il 24 gennaio 2018 ore 17:30 con Piero Boitani – Il grande racconto di Ulisse e il 21 febbraio 2018 ore 17:30 con Franco Cardini – In viaggio.

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Abiti preziosi e piccoli visitatori 

Alla fondazione Accorsi-Ometto, che ospita già la mostra “La giornata di una Signora” (una collezione di Roberto Devalle con abiti risalenti al periodo 1895-1995), domenica 17 dicembre ore 15,30 le famiglie torinesi con bambini potranno accedere alle sale del Museo per permettere ai piccoli visitatori di ammirare gli abiti presenti in Museo e i ritratti esposti in mostra e dove potranno scoprire i cambiamenti della moda indossata da nobiltà e borghesia nel periodo tra settecento e novecento. Al termine della visita i bambini potranno vestire dei modellini in carta secondo la loro creatività. Al termine delle attività sarà offerta ad ogni bambino una merenda dell’azienda centrale del latte di Torino, partner dell’iniziativa. Durata: un’ora circa, evento rivolto a bambini dai 6 ai 12 anni, costo: bambini € 3; adulti € 8 oppure gratuito per i possessori dell’Abbonamento Musei; 2 adulti +1 bambino €15. Prenotazione obbligatoria al numero 011 837 688 int. 3

 

Sabina Carboni

La finestra sul cortile

Un pomeriggio al MAO sorseggiando il tè 

Il MAO di Torino organizza una serie di eventi che hanno la particolarità di unire una visita guidata all’interno del museo ad una degustazione di tè pertinente all’area culturale proposta. Gli eventi, cominciati a fine ottobre, si svolgono il sabato pomeriggio e ogni appuntamento vede protagonista una delle cinque Gallerie che lo costituiscono, dando alcuni spunti di riflessione che permettono di percorrere virtualmente le antiche rotte della via del tè. L’itinerario si conclude ogni volta con una degustazione di tè. Io ho partecipato al primo evento in calendario che proponeva un’esaustiva visita guidata nella galleria che percorre Tibet e Himalaya a cui è seguita una degustazione di pregiati tè provenienti dalle regioni asiatiche oggetto della visita; l’evento è durato circa un’ora e mezza. Infatti dopo aver visitato le bellissime sale che ospitano statue in bronzo e oro dei Buddha, copertine lignee nepalesi antichissime e preziosi manoscritti tibetani, il pomeriggio si è concluso nel giardino del museo dove Claudia Carità di The Tea ci attendeva per un’accurata degustazione dei tè ispirata alla via carovaniera del tè e dei cavalli, percorsa per millenni a piedi dai portatori appunto di tè. La signora Carità, fondatrice del marchio The Tea, della storica Torrefazione moderna di Via Corte d’Appello ha preparato un vero e proprio banchetto per farci assaporare il tè, spiegandone l’arte. La signora Carità tiene dei corsi presso Eataly e fa parte de “I maestri del gusto “. Ha riprodotto degli assaggi appositi per accompagnare il tè (nella specie il tè nero nepalese Finest Nepal Jun Chiyabari, ottenuto da un giardino di soli 75 ettari tra i 1650 e i 2100 metri di altitudine) proposti con tramezzini integrali con paté di formaggi guarniti con frutta secca, biscotti speziati e frutta essiccata. Claudia Carità con The Tea curerà la degustazione del tè al termine di ogni evento in programma che si susseguiranno nei mesi a venire. Ciascun incontro avrà come tematica un paese orientale ospitato nelle sale del Museo d’Arte Orientale a cui seguirà una nuova degustazione del tè inerente al paese oggetto della visita. La stagione è ormai fredda e poter  trascorrere un sabato pomeriggio diverso dal solito può essere un buon compromesso per mettere d’accordo adulti e bambini assaporando cultura e tè pregiati.

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I bijoux di DADA La Pulce 

In questa rubrica mi piace dare spazio ad artigiani, talenti emergenti, artisti e designer che si impegnano quotidianamente per dare valore al loro lavoro, dove la ricerca del bello o del particolare diventa sinonimo di passione. Oggi parliamo di bijoux. Daniela Daprat è la creatrice di DADA La Pulce bijoux, alessandrina di nascita è cresciuta tra moda e accessori nella boutique della mamma nel centro storico di Alessandria. Ma la sua vera passione sono sempre stati i bijoux, le creazioni artigianali. Ha quindi cominciato a creare bijoux per se stessa spinta dalla curiosità e dalla voglia di imparare. Ha cercato qualcosa che la rappresentasse, che fosse colorato, unico e che si notasse. Ha voluto materiali semplici, pochi metalli a contatto con la pelle per via di fastidiose allergie, pezzi unici proprio per rimanere tali e che la facessero sentire unica. Da lì è nata la meravigliosa storia d’amore tra Daniela ed i suoi estimatori. Ricorda con emozione le prime richieste di creazioni per fare regali speciali, sapere che dietro il suo lavoro si celava una dichiarazione importante.  Daniela lavora con cotone cerato, quasi tutte le sue collane hanno un cordone cerato come base, legno che lavora con il découpage per avere pezzi unici e pasta polimerica. Tutti i suoi bijoux devono essere piacevoli da indossare, non devono risultare pesanti. Tutte le sue creazioni sono pezzi unici, raramente riesce a riprodurre pezzi uguali. Ma dove possiamo trovare i bijoux di DADA La Pulce? Se volete ammirarli dal vivo, potete passare a trovare Daniela nella sua boutique L’ Albero in via Ferrara 6 ad Alessandria, altrimenti si possono trovare le sue creazioni, assolutamente precise in ogni dettaglio, sulla pagina Facebook DADA La Pulce.

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Ninja e Samurai al MAO di Torino

8 dicembre 2017-2 aprile 2018

La mostra realizzata dall’Associazione Culturale Yoshin Ryu in collaborazione con il MAO, si addentra nella storia dei guerrieri giapponesi più conosciuti, i Samurai e nel mistero che circonda la figura dei leggendari guerrieri ombra, i Ninja. La mostra NINJA E SAMURAI. Magia ed estetica presenterà circa 200 opere databili tra il XVI e XX secolo. Magia ed Estetica sono termini scelti per descrivere ninja e samurai con l’intento di suggerire una dimensione fantastica per poter giungere, attraverso il percorso espositivo, ad una più attendibile conoscenza di queste figure che da sempre esercitano un innegabile fascino. Armi, Strumenti e armature non saranno i soli protagonisti della mostra, verranno esposte anche opere d’arte legate ai guerrieri giapponesi: documenti strategici, opere calligrafiche, una coppia di grandi paraventi, strumenti legati alla cerimonia del tè, maschere e ornamenti teatrali. La rassegna prevede conferenze, performance, presentazioni, attività per famiglie, visite guidate e workshop di arti marziali. Per tutta la durata della mostra, un ricco calendario di eventi permetterà di immergersi totalmente nel mondo dei guerrieri giapponesi.

 

Sabina Carboni

La finestra sul cortile

CERTEZZA E PROMESSA NELLA MODA TORINESE

Due stilisti, due talenti, uno affermato e l’altro giovanissimo emergente nel panorama della moda torinese. Uno la certezza del fashion system, poco convenzionale, l’altro la promessa! Walter Dang e Lorenzo Ferrarotto. La collezione EQUILIBRIO A/I 17/18 di Walter Dang è bellissima. Ho avuto la fortuna di vederla nel suo atelier e ne sono rimasta affascinata. Capi avvolgenti e discreti per “la femme active qui travaille”: la donna vestita con eleganza per star comoda. Semplicità e raffinatezza descrivono il guardaroba di una donna determinata, sensuale senza esibizione. Cappotti, giacche senza bottoni, gonne pantaloni, scialli e poncho che ondeggiano su gonne lunghe e abiti in cachemire. Tessuti come il tweed enfatizzano la semplicità riequilibrata da applicazioni geometriche, ricami e stampe di figure femminili stilizzate. I colori riconducono alla vita metropolitana con il nero, il grigio acciaio, il blu, il bianco ed il beige. Equilibrio ed essenzialità. È proprio dall’equilibrio che deriva l’ispirazione di Walter Dang per questa collezione, spiega lo stilista; la donna deve trovare il suo equilibrio tra ciò che sente e ciò che indossa. Ha sempre considerato i vestiti come espressione di libertà, un simbolo chiaro e diretto per affermare chi si sente di essere. Secondo lui, il fashion designer non è più solo un sarto, ma è un “abitologo” ovvero colui che concepisce un abito per essere “abitato” per un’intera giornata da donne impegnate che hanno il tempo contato. Un mondo femminile nuovamente cambiato che cerca armonia, linearità ed eleganza. Ed è stato nell’atelier di Walter Dang in Corso Vittorio Emanuele II che ho conosciuto il giovanissimo stilista Lorenzo Ferrarotto. A soli 16 anni Lorenzo è pronto per la sua nuova collezione che porta il suo nome “Lollo”. Je suis Lollo è una collezione fresca, giovane e curata nei dettagli sartoriali. Tailleurs composti da microgiacche e shorts, bomber, abiti, gonne e pantaloni dai tagli e volumi anni 70 e 80, rivisitati in chiave contemporanea in una miscellanea di stili dallo sporty chic al bon ton stile Jackie O. Il giovane talento ha cominciato a soli 12 anni frequentando il primo corso di moda da Art Enfant curato dalla couturière designer Adriana Delfino. Il suo percorso lo ha portato poi ad incontrare Walter Dang, il quale ha deciso di seguire il lavoro di Lorenzo e la sua crescita artistica portandolo alla creazione di Face 2 Face, collezione P/E 2018, presentata nella serata di inaugurazione della seconda edizione della Torino Fashion Week. Lorenzo Ferrarotto presenterà  “Je suis Lollo”, lunedì 4 dicembre presso Gruppo Abele, corso Trapani 91, ore 19,30.

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#FATTIAVANTI

Nuova installazione in Piazza Castello per la raccolta fondi della Fondazione Torino Musei

Per promuovere il progetto di raccolta fondi che la Fondazione Torino Musei ha lanciato per il restauro di 20 miniature, appartenenti alla collezione di Palazzo Madama, Piazza Castello, dal 27 novembre al 9 gennaio 2018 ospiterà una nuova installazione ambientale realizzata da Boumaka, agenzia di giovani designers torinesi. Una grande porta, questa installazione, in prossimità di Palazzo Madama, che invita ogni passante a compiere un gesto simbolico, aprire e varcare una soglia per entrare nella comunità degli amanti dell’arte. I cittadini diventano così testimonial del progetto pubblicando sul profilo Instagram del museo Palazzo Madama, la testimonianza fotografica di questa esperienza con l’hashtag #fattiavanti. Si possono anche fare donazioni sul sito http://sostieni.fondazionetorinomusei.it/. L’obiettivo è quello di raccogliere 20.000 euro per il restauro di 20 miniature datate tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento che versano in grave stato di degrado.

 

Sabina Carboni

La finestra sul cortile

La Finestra sul cortile è una rubrica sulla nostra città, sulla moda, sul costume e lifestyle.Torino è una città bellissima, elegante, magica, sorprendente, viva.  Discreta un po’ sofisticata, se ne sta lì, all’ombra della sua Mole, aspettando di essere vissuta in tutta la sua interezza!
(sc)
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La guardarobiera
Chi di noi non ha una maglia in fondo all’armadio che non mette più perché troppo stretta o troppo larga o perché è rovinata, magari per un filo tirato di troppo oppure perché ha subito l’attacco delle tarme? La sola idea, però,di farla fuori dal ripiano del mobile ci fa venire il magone perché ci ricorda un momento speciale o addirittura un periodo della nostra vita e così ogni volta che apriamo l’anta dell’armadio la vediamo lì accuratamente piegata, ma consci che non possiamo indossarla perché magari ha un buco proprio all’altezza della manica! Oppure quei vestiti mai indossati perché acquistati in un momento di euforia che ci ha fatto optare per un colore troppo sgargiante o per un modello che esula del tutto dal nostro gusto personale. Quegli abiti troppo larghi o troppo lunghi che non hanno mai visto la luce del sole, ma solamente spostati dai piani alti ai piani bassi dell’armadio almeno due volte l’anno durante il cambio stagione, se poi l’acquisto del capo è stato particolarmente sbagliato lo nascondiamo direttamente sotto al cappotto ancora con il cartellino del prezzo attaccato! Ed ecco che entra in scena La Guardarobiera che con un rammendo in contrasto o con un ricamo particolare dà nuova vita ai nostri capi, permettendoci di indossare la nostra vecchia maglia rinnovata da qualche dettaglio in più, il nostro cappotto dalla foggia un po’ démodé reinventato da qualche riparazione in un punto strategico o il nostro abito nero un po’ bon ton o troppo anonimo arricchito con dettagli particolari di applicazioni a contrasto.  Paola & Paola alias La Guardarobiera sono delle consulenti dell’armadio che con gusto, originalità ed esperienza riescono a personalizzare il nostro guardaroba, perché spesso basta un dettaglio per valorizzare il look. Infatti si può definire la loro attività come una vera e propria “armadio terapia “.  Dove le possiamo trovare per vederle all’opera? Essenzialmente sui social, ma non di rado La Guardarobiera presenzia ad eventi o giornate nelle boutique della città, io per esempio, le ho conosciute ad un evento alla Galleria Marco Polo, altrimenti lavorano su appuntamento. Si dice che un abito sia vintage dopo vent’anni di permanenza nel nostro armadio, ecco… per chi come me non butta mai via nulla, la soluzione è quella di indossare i vecchi capi rimodernati con originalità e buon gusto, senza sembrare direttamente catapultati negli anni ottanta o avere quell’aria tristemente ed anonimamente retró.
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Talent House
In questa rubrica di moda vorrei dare risalto a Talent House.  Stefania Manfré blogger di ChicChissima.it e Rossella de Palo blogger di Bsfashion. net hanno dato vita a questo evento di nuovi talenti torinesi. Talent House è un piccolo progetto che ha l’ambizione di trasformarsi in un format dedicato ai nuovi talenti emergenti nell’ambito della moda a Torino e non solo. Avrà luogo il 24 e ‪25 novembre‬ alla Casa del Pingone (via della Basilica angolo via Porta Palatina) che risponde perfettamente all’idea di una casa atelier, un luogo  in cui poter incontrare stilisti e creativi per parlare di stile e di moda e perché no, acquistare pezzi unici della collezione. L’idea è quella di unire brands differenti uniti da un senso di concretezza e di serietà, un progetto tutto al femminile con il fine preciso di guardare alla moda da un punto di vista etico e non solo estetico. Pensare al riciclo, al riuso ed al km zero.  Quali sono i brand che parteciperanno a talent House: Beltepà, che presenta un progetto nato sull’incontro sulla Via della Seta dei preziosi tessuti uzbeki ed il design italiano per dar vita ad un mix di cultura e di innovazione fondendo le stoffe uzbeke con il nostro gusto. Ombradifoglia di Elena Pignata: Elena Pignata è l’interprete di un nuovo concetto di vestibilità e costruzione della figura, la moda e ricerca, virtù e sentimento che si esprimono in emozioni. La sua creatività si manifesta con la nascita del marchio Ombradifoglia. Feelosophically di Pamella Barroso: brasiliana di origine Pamella esprime una moda introspettiva che va oltre le apparenze, questa la caratteristica principale della stilista. Atelier Jmonteiro: Jenny Montero realizza abiti da donna su misura. La stilista ha iniziato confezionando abiti da sposa. Un cammino professionale caratterizzata dalla passione per la realizzazione di abiti femminili. Shamur: di Maurizia Cabbia, architetto e stilista, passione per la moda e studio dei tessuti ne diventano caratteristica. Specializzata nel Knitwear, la sua linea viene distribuita in negozi selezionati e di nicchia. I Sogni di Lulú: Enrica Fontolan de I Sogni di Lulù è una designer di gioielli ed accessori. La continua ricerca di materiali e la sperimentazione cromatica, l’equilibrio di forme e l’armonia caratterizzano le sue creazioni. Pezzi unici realizzati a mano e a tiratura rispecchiano la passione per la moda creatività e design. E poi la Galleria Marco Polo, galleria torinese che tratta oggetti e arredi di antiquariato arte e design e selezionati abiti vintage. A Talent House la galleria è presente con The Kings of Italian Fashion, selezione di abiti accessori vintage dedicata a Valentino, Gianfranco Ferrè e Gianni Versace. Daniela Vecchi: La sua capacità di mescolare rari tessuti, garze di cotone e preziose sete indiane a tessuto tecno; bordure di broccato fanno da raccordo a trame impalpabile di cachemire. Feltri e seta. Tartan e velluti, volumi ampi che evocano antiche guerriere o eleganti geishe sono le donne rappresentate da questa stilista. Lis Furlanis: Brand udinese presente con una piccola collezione caratterizzata dalle tipiche calzature friulane prodotte con materiali di riciclo. Il progetto è stato possibile grazie anche agli sponsor Etav e Fontanafredda. L’ingresso a Talent House è libero; gli orari di apertura sono ‪24 novembre dalle 14:00 alle 18:00‬ e ‪25 novembre dalle 11:00 alle 18:00‬. Per tutte le informazioni consultare la pagina Facebook dell’evento.
Sabina Carboni