L’iniziativa è promossa dalla Consulta femminile del Consiglio regionale, Confapi Piemonte e Fondazione Medicina a Misura di Donna
Il significato e l’evoluzione della medicina di genere saranno approfonditi nel corso del convegno “Prevenzione di Genere: una medicina a misura della donna”, che si terrà mercoledì 21 ottobre alle ore 15, nell’Aula consiliare di Palazzo Lascaris in via Alfieri 15 a Torino. L’iniziativa è promossa dalla Consulta femminile del Consiglio regionale, Confapi Piemonte e Fondazione Medicina a Misura di Donna.
Dopo i saluti istituzionali di Daniela Ruffino, vicepresidente del Consiglio Regionale del Piemonte con delega alla Consulta Femminile e Monica Cerutti, assessora regionale alle Pari Opportunità interverranno Cinzia Pecchio, presidente della Consulta, Corrado Alberto membro della Giunta Confapi Piemonte e Laura Olivero, della Fondazione Medicina a Misura di Donna
Seguiranno le relazioni:
Francesco Scaroina, Primario Emerito Medicina Interna, Consigliere Accademia di Medicina
Perché una Medicina di genere? Le basi storiche e la loro evoluzione
Federica Barberis, Specialista in Ostetricia e Ginecologia
La prevenzione delle patologie oncologiche femminili e i moderni orientamenti e strumenti di indagine
Maria Grazia Sclavo, Specialista in Cardiologia
L’epidemiologia e la prevenzione delle malattie cardiovascolari nella popolazione femminile
Lidia Rovera, Specialista in Malattie dell’Apparato Digerente e in Scienza dell’Alimentazione
Attuali indirizzi dietetici, stili di vita e comportamentali nella prevenzione femminili
delle malattie oncologiche, nella cardiopatia ischemica e dismetabolismi.
“Gli studi medici dimostrano che le aspettative di vita della donna – commenta la vicepresidente dell’Assemblea regionale, Daniela Ruffino – sono di cinque anni superiori rispetto all’uomo. Si tratta, però, di un ‘vantaggio’ spesso caratterizzato da malattie e disabilità cardiovascolari, osteoarticolari e neuropsichiatriche. L’incontro di oggi vuole analizzare, anche dal punto di vista di una corretta educazione e comunicazione, gli aspetti legati a una ‘medicina a misura di donna’ e l’influenza che questa esercita sulla qualità della vita e sulla spesa sanitaria”.
(Foto: il Torinese)