Tra il 2015 e il 2017, tre funzionari dell’Agenzia delle entrate di Torino, ora agli arresti domiciliari, non avrebbero eseguito le missioni esterne delle quali erano incaricati con disposizione dirigenziale. Avrebbero così percepito quota parte dello stipendio, le indennità di missione e anche i buoni pasto per attività mai svolte. Secondo l’accusa, i tre dipendenti timbravano il badge prima e dopo le missioni e ogni quadrimestre consegnavano i report delle attività, indicando missioni mai eseguite. L’inchiesta deriva dalle indagini che nel giugno dello scorso anno condussero all’arresto di due dipendenti in seguito licenziati.