Spogliatasi delle vesti di semplice contenitore, un po’ strette e stantie, la biblioteca è divenuta negli anni luogo di incontro e ha contribuito alla formazione di idee, senza limitarsi alla loro mera custodia
“Una città non è una città senza una biblioteca. Magari pretende di chiamarsi città lo stesso, ma se non ha una biblioteca sa bene di non poter ingannare nessuno“.
Lo scrittore Neil Gaiman palesa con semplicità l’importanza di un luogo che risale a tempi ormai remoti, ma lo fa dipingendolo ai nostri occhi come un bene da preservare, tutt’altro che desueto. Spogliatasi delle vesti di semplice contenitore, un po’ strette e stantie, la biblioteca infatti è divenuta negli anni luogo di incontro e ha contribuito alla formazione di idee, senza limitarsi alla loro mera custodia. L’insieme delle realtà bibliotecarie che offre la città di Torino è estremamente articolato, ma per districarsi da quella che appare come una vera e propria matassa, iniziamo il nostro viaggio con un breve excursus delle Biblioteche Civiche che popolano la città, distribuendosi nelle dieci circoscrizioni che la compongono.
Se ci troviamo nel cuore di Torino, ad accogliere l’utente vi sono la Biblioteca civica centrale e la Biblioteca Torino Centro, entrambe situate in Via della Cittadella: la prima, com’è intuibile, svolge un ruolo fondamentale per l’intero sistema bibliotecario; la seconda, dal canto suo, si avvale di un vasto numero di libri parlati.
La zona di Santa Rita e Mirafiori Nord dispone di altre due sedi: Villa Amoretti in Corso Orbassano e la Biblioteca A. Passerin d’Entreves in Via Guido Reni. La villa nacque nella seconda metà del Settecento come residenza della famiglia Amoretti e la biblioteca fu inaugurata al suo interno nel 1977. Tra il 2005 e il 2007 è stato aperto al pubblico un nuovo padiglione e si sono conclusi i lavori di restauro della villa e dell’aranciera, gradevole area di sosta per la consultazione dei periodici. Il connubio fra passato e presente lo si respira anche nella seconda struttura citata, che occupa i luoghi adibiti a fienili dell’antica e settecentesca cascina Giaione. Nella Circoscrizione 3 in Via Monte Ortigara si trova la Biblioteca Luigi Carluccio, che dal 13 gennaio 2015 è però chiusa al pubblico per interventi tecnici seguiti ad atti vandalici.
Risalendo la città incontriamo il Punto Prestito Gabriele D’Annunzio in Via Saccarelli e la Biblioteca musicale A. Della Corte in Corso Francia, molto attiva, con ricche collezioni di musica a stampa, libretti d’opera, dischi e cd, oltre ad un’ampia documentazione sulla danza. Punto di forza la presenza di una sala musica di cui l’utente può usufruire per ideare, eseguire e registrare musica. A nord-ovest si ritaglia un suo spazio la Biblioteca Francesco Cognasso in Corso Cincinnato, sede a ottobre e novembre di due attività di lettura rivolte ai bambini dai 3 ai 10 anni.
Sul versante orientale, invece, vi sono ben quattro strutture: la Biblioteca Primo Levi in Via Leoncavallo, che offre proprio in queste settimane incontri sul ricamo e altri lavori con il filo, la Biblioteca Cascina Marchesa in Corso Vercelli, dove il 28 ottobre sarà possibile assistere ad una Tavola rotonda a cura dell’Associazione Infine sul tema dell’Alzheimer, la Biblioteca Don Lorenzo Milani in Via dei Pioppi, sede dei corsi Unitre, e infine la Biblioteca Rita Atria in Strada San Mauro, inaugurata di recente e intitolata a una giovanissima vittima della lotta contro la mafia. Proseguendo il nostro percorso incontriamo la Biblioteca Italo Calvino in Lungo Dora Agrigento, che nel 2013 è stata scelta, unico edificio in Italia, per la partecipazione al progetto europeo TRIBUTE, inerente lo sviluppo di un sistema di controllo dei consumi energetici degli edifici.
Nei pressi del Parco Michelotti in Corso Casale è situata la Biblioteca Alberto Geisser, promotrice in autunno di un gruppo di lettura rivolto agli amanti della letteratura classica, e in Via Cesare Lombroso completa l’assetto delle biblioteche civiche della Circoscrizione 8 la struttura intitolata a Natalia Ginzburg che, fra le numerose attività proposte, sino al 19 ottobre ospiterà ogni lunedì uno spazio gratuito di orientamento e di informazione contro la violenza.
A chiudere la spirale che abbiamo ipoteticamente percorso accorrono la Biblioteca Dietrich Bonhoeffer in Corso Corsica, con un ampio ventaglio di iniziative, oltre alle sedi presenti nell’ultima circoscrizione: la Biblioteca Cesare Pavese in Via Candiolo, dove si terrà nel mese di ottobre un corso per la realizzazione delle pigotte a cura dell’Unicef, la Biblioteca Mirafiori in Corso Unione Sovietica e il Mausoleo della Bella Rosin in Strada Castello di Mirafiori. Quest’ultimo è gestito dalle biblioteche civiche torinesi, che vi organizzano molteplici eventi culturali, e durante il periodo estivo il parco diventa un piacevole giardino di lettura.
Per quanto corposo, come anticipato questo è solo uno scorcio del panorama bibliotecario di una città che da sempre presta molta attenzione al mondo dei libri, e non solo. Così come lo abbiamo iniziato, concludiamo questo viaggio con una citazione, questa volta di Susanna Tamaro: “Leggere, in fondo, non vuol dire altro che creare un piccolo giardino all’interno della nostra memoria. Ogni bel libro porta qualche elemento, un’aiuola, un viale, una panchina sulla quale riposarsi quando si è stanchi. Anno dopo anno, lettura dopo lettura, il giardino si trasforma in parco e, in questo parco, può capitare di trovarci qualcuno“. Buon viaggio e buona lettura.
Lara Garibaldi
http://www.comune.torino.it/cultura/biblioteche/index/index.shtml