Il finale è grandioso , nel salone del teatro della Venaria, una forte emozione per il visitatore, cinque arazzi di fatture e d’epoche diverse, ma tutti ricavati dal cartone di Raffaello sulla “Pesca Miracolosa” realizzata per la corte di San Pietro
Gabriele Barucca, studioso di Raffaello e dell’arte marchigiana , insieme con Sylvia Ferino direttrice del Kunsthistorisches Museum di Vienna, la più celebre raffaellista del nostro tempo, ha curato una splendida mostra internazionale, per l’eccezionalità delle opere esposte e per il forte impianto scientifico . L’esposizione, ideata dall’ex Direttore della Reggia di Venaria Alberto Vanelli e fortemente voluta e realizzata dall’attuale, Mario Turetta, con la oramai sperimentata equipe di tecnici della Venaria Reale , esplora il profilo e l’attività di Raffaello in una angolazione nuova rispetto ai precedenti studi, evidenziando l’influenza che il padre Giovanni Santi e gli artisti attivi nella Corte Ducale di Urbino hanno avuto nella formazione del grande artista.
Soprattutto l’originalità dell’esposizione è centrata su come Raffaello abbia con le sue opere cambiato la cultura figurativa non solo del suo tempo , ma anche dei secoli successivi fino all’800 e ciò’ non solo nella pittura , ma in tutte le attività artistiche: dalle ceramiche ai vetri, dalle incisioni agli arazzi. Una mostra che consente di ammirare insieme ,evento questo assolutamente eccezionale , dieci capolavori tra le opere più importanti del Maestro e più di un centinaio di oggetti di arte che una volta sarebbe stata definita “minore”. Il finale è grandioso , nel grande salone del teatro della Venaria, una forte emozione per il visitatore, cinque arazzi di fatture e d’epoche diverse, ma tutti ricavati dal cartone di Raffaello sulla “Pesca Miracolosa” realizzata per la corte di San Pietro .
Alla preview di questa mattina presenti le autorità delle grandi occasioni, dal sindaco Piero Fassino al suo collega di Venaria Roberto Falcone, l’assessore regionale alla Cultura Antonella Parigi che ha espresso parole più che lusinghiere per la mostra ,il presidente Gianmaria Gros-Pietro di IntesaSanpaolo, Michele Coppola, nuovo direttore dei Musei dell’istituto bancario , Rosaria Cigliano, presidente della Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di Sanpaolo . Banca IntesaSanpaolo e la sua fondazione sono i soggetti che hanno reso possibile, con la loro generosità , la realizzazione di questa mostra. La presidente della Reggia di Venaria Paola Zini ha sottolineato che “il concetto della mostra guarda a Raffaello in modo originale, non solo come artista ,ma come divulgatore , imprenditore e comunicatore. Nel suo periodo è’ stato promulgatore della sua immagine grazie anche al rapporto di interazione con gli altri artisti, incisori tessitori e orefici e proprio grazie a questo dialogo, questa mostra ha potuto raccontare cose diverse .Una mostra così grande e potente e’ stata interamente creata dalla Reggia di Venaria che deve continuare ad essere un produttore di contenuti culturali”.
Clelia Ventimiglia