Era ora che succedesse: finalmente una partita senza patemi d’animo fino all’ultimo secondo. Finora Torino ha vinto molto ma la vittoria di questa sera è stata la più convincente. Si potrebbe obiettare sulla condizione fisica degli avversari, che comunque erano reduci da quattro vittorie su cinque, ma, in ogni caso, questo non è un problema di Torino. Quando capita alla propria squadra qualcuno dice che sono scuse, e visto che sono capitate a loro, queste sono scuse, anche se reali, ma non sono importanti.
Torino ha non solo vinto, ma ha affossato l’altra squadra, come riconosciuto anche dall’allenatore avversario che ad un certo punto (sportivamente parlando) faceva pena tanto si dannava l’anima per cercare un segnale di ripresa da parte della sua squadra, ma, anche (bisogna dirlo!) per l’intensità realizzata dalla FIAT Torino, non è mai accaduto. “Una Torino super concentrata batte una Reggio mai scesa in campo. Ottima prova di squadra e un Sasha (Vujacic) ritrovato. Menzione speciale (e non è la prima) per David Okeke!!! Ormai è un punto fermo con una personalità strepitosa! Go Aux!” Questo il commento di Simone dai Rude Boys, che sottolinea come la partita abbia avuto solo un verso. “Sembra che finalmente si sia in grado di affrontare con sicurezza ogni squadra. Questa sera niente alti e bassi. La strada è giusta e speriamo continuino così”, è il commento del “solito” Giovanni dai Distinti Gialli.La FIAT Torino ha avuto un merito di realizzare qualcosa che è stato almeno secondo il mio parere, sottovalutato dai Media ufficiali: il video di Natale!
E’ stato anche proiettato alla fine dell’intervallo ed è stato un vero successo con tutto il pubblico che cantava. L’idea di chi lo ha realizzato è splendida, ma tutto il pubblico che lo canta lo è altrettanto. Da grande artista e da rivedere con attenzione più volte è il recitato “Look at Me” di Banchi, che non lascia spazio ad alcun tipo di replica: lui è da guardare sia per l’interpretazione (veramente simpatica) e sia soprattutto in partita: non si è in campo per giocare, ma per lavorare duro per giocare meglio (vero Sasha?)… . Splendido infatti anche il siparietto dei due durante la partita con Torino sopra di “tanto”: non si vince solo con le gambe e con le mani, ma anche con la testa e questo il nostro coach lo sa.
“Stasera Torino ha dimostrato forza e carattere: si poteva cedere ma non è successo. La stanchezza non si è vista e probabilmente abbiamo giocato la migliore partita dell’anno”, il commento da Luca dalla curva blu (in realtà tutto è curva blu, ma il lato opposto alla curva Guerrieri per lui si chiama così…). La mia impressione è che Torino abbia giocato bene ma la resistenza offerta da Reggio non è stata all’altezza di quella offerta da Milano o da Venezia, ed è per questo che ritengo queste due partite quelle più belle della stagione per quel che riguarda la qualità di energia erogata dalla FIAT.
La partita ha dato spazio a momenti di esaltazione del giovane Okeke, e bisogna dire che forse in questa partita si è vista una vera svolta caratteriale; infatti a me sembra che possa averla avuta dopo la schiacciata sbagliata contro De Vico. Era sicuro di farcela e non è riuscito. Uno normale si sarebbe abbattuto, ma David ha deciso che il suo livello è più alto e le due azioni successive sembrano fatte apposta per essere scolpite come base per il video della carriera futura del cestista torinese: due entrate di potenza, per dimostrare che lui è ad un livello superiore; forse non oggi, ma se continuerà su questa strada con umiltà e fatica, grinta e dedizione non si possono avere dubbi: la strada porta in alto. “Ma questa squadra non è così tanto forte, mi sembra…” il commento di uno Stefano dalla curva che non conosceva bene Reggio Emilia, e se posso dire… il merito è di Torino, quello di aver fatto sembrare debole una squadra forse non fenomenale, ma sicuramente non debole.Torino è un insieme di anime diverse che cercano di crescere insieme. Tutto insieme deve crescere armonicamente: i giocatori, i giocatori con l’allenatore, i giocatori l’allenatore e la squadra in toto, e tutti insieme in armonia con il pubblico di un Pala Ruffini che sembra essere veramente pronto per i risultati futuri.
Paolo Michieletto