Il vicepresidente della Regione: “abbiamo dovuto incrementare la pressione fiscale perché l’aiuto del Governo è necessario per portare la Regione fuori dalla sua gravissima crisi finanziaria. Senza non ce la faremmo”
La Giunta regionale lo dice apertamente: “è una manovra dolorosa” ma necessaria per dare un futuro alla Regione. E’ in sintesi il pensiero del vicepresidente del Piemonte Aldo Reschigna dopo che il Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge sulle disposizioni urgenti in materia fiscale e tributaria. In sostanza più tasse che garantiranno entrate per 110 milioni di euro.
“Abbiamo cercato di farlo salvaguardando le fasce più basse, non toccate dagli aumenti, e mantenendo l’impegno del presidente Chiamparino a non aumentare l’Irap, che invece si è verificato in altre Regioni in condizioni simili alla nostra. Lo abbiamo fatto per non colpire l’economia piemontese, che non avrebbe retto un simile aumento, ma abbiamo dovuto incrementare la pressione fiscale perché l’aiuto del Governo è necessario per portare la Regione fuori dalla sua gravissima crisi finanziaria. Senza non ce la faremmo”.
Il disegno di legge stabilisce l’aumento dell’aliquota dell’addizionale regionale Irpef per 624mila contribuenti, meno di un quarto del totale: i 496mila che sono posizionati nello scaglione tra i 28mila ed i 55mila euro avranno un incremento dello 0,44%; l’aumento più forte, un punto percentuale, coinvolgerà i 127mila appartenenti ai due ultimi scaglioni, quelli oltre i 55mila ed i 75mila euro. Invece, i quasi 2 milioni di piemontesi che rientrano negli scaglioni di imposta fino a 15mila euro e fino a 28mila euro non subiranno alcun aumento (guarda la tabella). È prevista per il 2015 una detrazione di 100 euro per ciascun figlio, per tutte le famiglie con più di tre figli a carico e un’agevolazione di 250 euro per le famiglie con figli disabili.
Il bollo auto subirà un incremento progressivo per gli autoveicoli di potenza superiore ai 53 kw: 6% fino a 100kw, 8% per quelli di potenza superiore a 100kw e fino a 130kw, 10% per quelli di potenza superiore a 130kw.
Il dibattito ha introdotto l’esenzione del pagamento dell’Irap per le start up innovative dal 1° gennaio 2015 per quattro anni e, per venire incontro ai Comuni colpiti dagli eventi alluvionali di ottobre e novembre, e la rinuncia delle amministrazioni regionale e provinciali ai tributi per lo smaltimento in discarica dei rifiuti di origine alluvionale nel corso del quarto trimestre 2014.
Il testo prevede poi che nella determinazione dei canoni per l’uso delle acque pubbliche ci si attenga ai principi stabiliti a livello comunitario per incentivare un uso razionale della risorsa idrica e per conseguire un adeguato contributo al recupero dei costi, in applicazione del principio “chi inquina paga”. È infine definito l’incremento della misura del canone per l’uso energetico dell’acqua pubblica, con una progressività che tutela maggiormente le piccole utenze rispetto alle grandi.
E’ stato inoltre dato parere alla sospensione per 24 mesi dell’obbligo per i commercianti operanti su area pubblica di richiedere al Comune il documento “attestante la verifica di regolarità contributiva e fiscale dell’impresa, ad aumentare le tariffe del diritto di escavazione tenendo in considerazione il costo ambientale calcolato sulla base della geomorfologia del territorio, della vocazione dei terreni e del paesaggio.
(Foto: il Torinese)