La partita di ieri sera era una partita amichevole e nessuno che sia sano di mente si turba eccessivamente del risultato in sé (85-79 per gli sloveni), dato che in tempi antichi…le partite amichevoli nel basket si giocavano a “minuti” di durata e nessuno (o quasi) teneva conto del punteggio
In quest’epoca molto più commerciale e visibile rispetto al passato anche le amichevoli raggiungono un tono tecnico più elevato anche nei confronti di un eventuale risultato. La mia impressione è comunque largamente positiva. La squadra non ha potuto disputare la partita al completo e, come dice Simone dei Rude Boys “Tenendo conto di Patterson e Sasha fuori, non male direi. Ancora molto da amalgamare ma squadra ben costruita secondo me. Bene Iannuzzi e Okeke che ha acquisito una maturità ed una presenza veramente notevole. Il ragazzo avrà futuro assicurato.” Effettivamente il giovanissimo David Okeke ha avuto un enorme pregio ieri sera in campo: nessuno si è accorto che avesse diciotto anni o fosse un quasi esordiente: era uno dei dieci in campo, senza se e senza ma; un giocatore pronto per giocare come qualunque altro senza timori reverenziali né paura. L’effetto Donkic potrebbe rivelarsi salutare per tanti giovani che hanno talento e David ne ha tanto e forse il prossimo talento NBA (anche se speriamo resti molto a Torino) non è lontano dal Ruffini.
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Secondo Paolo, tifoso gialloblu del settore giallo centrale, un piccolo limite è quello del settore lunghi dove sembriamo essere un po’ “corti”, dove forse Mbakwe non può giocare da solo e pur se non sembra essere 2.07 di altezza la sua presenza è fortemente “ingombrante” grazie alla potenza di cui dispone. Secondo me Iannuzzi è il nostro pivot del futuro se solo volesse… Ha fisico, mano e testa per giocare: forse gli manca la necessaria “rudezza” per fare il salto di qualità che può effettuare ma ha al fianco atleti che lo potranno spronare al meglio. PS: è forse l’unico vero pivot italiano giovane del futuro, è possibile che la nazionale debba necessariamente pensare a lui nell’immediato. Per il resto Sabrina dalla curva dice: “Una buona prova, tutto sommato. Considerato l’ottimo livello degli avversari abbiamo tenuto bene il campo. Si può migliorare sicuramente viste le assenze determinante nei ruoli chiave dei tiratori. E Iannuzzi è positivo vista la sua presenza costante ma quasi invisibile in campo. Se alzerà il livello di intensità potrà essere un’arma in più. Bene Jones, solido e con un’aottima intensità di gioco e anche Garrett, imprevedibile nei suoi movimenti. Inoltre sono molto felice di aver rivisto Washington qui al Ruffini, in piena forma e pronto a ripartire”. Effettivamente, a mio parere, Diante Garrett ha uno dei palleggi più belli visti sul parquet di Torino.
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Se farete caso la prossima volta che lo vedrete giocare vi accorgerete che oltre a non guardare mai la palla la sua testa i suoi occhi le sue gambe sono sempre pronti a scattare e il suo movimento è veloce e imprevedibile: l’avversario non sa come difendere se guardando lui o la palla, ma se sceglie uno dei due Diante lo batte sull’altro con un primo passo associato ad un cambio di mano unico nel suo genere per poi concludere o effettuare un assist ad un compagno dopo aver creato scompiglio nella difesa. Al momento non sempre riesce a non andare fuori giri… e la sua presenza fisica forse sarà un limite con avversari più duri e spigolosi, ma il talento è eccezionale. Detto di quasi tutti, non ci rimangono che capitan Poeta, buono in attacco e un po’ sofferente in difesa dove soprattutto Battle ha imperversato in maniera eccezionale; Mazzola con un lavoro svolto da buon co-protagonista anche se di lui sappiamo che ha diverse altre armi da presentare nel futuro. In generale la squadra diretta da coach Luca Banchi (buona l’accoglienza del Ruffini al suo debutto casalingo al suo apparire all’ingresso degli spogliatoi acclamato dallo speaker) ha giocato bene, pur dovendo soffrire una ottima qualità dell’Olimpia Lubiana; non si è avuta l’impressione di una squadra più debole, anzi, piuttosto di una squadra ordinata che più che al punteggio cercasse di comunicare al suo interno, e il percorso intrapreso sembra buono. Speriamo in buone news dall’infermeria perché questa Fiat Torino potrebbe togliersi e far togliere ai tifosi dei colori gialloblù diverse soddisfazioni.
Paolo Michieletto