La macchina organizzativa della sicurezza lo scorso 3 giugno in piazza San Carlo avrebbe dovuto approntare e predisporre “misure idonee a salvaguardare l’ordinato svolgimento dell’evento” e l’incolumità della folla. Se così fosse avvenuto, la condotta delittuosa della gang di giovani rapinatori dotati di spray urticante non avrebbe comportato la tragedia con i 1.500 feriti e la morte di una donna. Questo quanto sostiene la procura della Repubblica di Torino nel decreto di fermo di uno dei sospettati, il ventenne Sohaib Bouimadaghen. Secondo la procura le migliaia di persone si sarebbero potute allontanare in pochi minuti. Il decreto traccia una ricostruzione dei fatti contiene e tratta anche il tema delle eventuali omissioni nella gestione serata, nel mirino di un secondo procedimento che ha portato a quindici avvisi di conclusione delle indagini.
(foto: il Torinese)