IL RISTORANTE- Pagina 2

Villa Vela, un salotto dal sapore settecentesco nel cuore della Crocetta

vela torinesevela torinese4vela torinese2Il ristorante propone una fresca e curata varietà di piatti, basati sulla tradizione mediterranea e internazionale. I tradizionali piatti di mare e di terra sono interpretati in chiave moderna creando originali abbinamenti di gusto, con un occhio sempre attento all’elevata qualità delle materie prime

 

Ambiente raffinato, di classe, curato nei dettagli, ma al contempo accogliente. Una soluzione dove il moderno e il classico si fondono per dare forma a una cornice incantevole, dove gustare dell’ottimo cibo nel cuore della Crocetta. Il ristorante “Villa Vela”, in Corso Galileo Ferraris 45, ha una storia assai recente: nasce ad ottobre 2014 in una villa settecentesca e da subito si distingue per eleganza e qualità fra ristoranti del capoluogo piemontese.

 

Il cibo è decisamente all’altezza della location. Il ristorante propone una fresca e curata varietà di piatti, basati sulla tradizione mediterranea e internazionale. I  piatti di mare e di terra sono interpretati in chiave moderna creando originali abbinamenti di gusto, con un occhio sempre attento all’elevata qualità delle materie prime. Per quanto riguarda il pesce, da segnalare in particolare l’ombrina dal sapore lievemente affumicato, servita su un letto di pomodoro fresco e olive taggiasche. Per chi volesse consumare un pasto veloce e leggero, ma al contempo saporito, non mancano le insalate, i cui ingredienti vengono selezionati e accostati in maniera decisamente creativa. Gustosa e delicata l’insalata “Luciana”, a base di polpo cotto a vapore, contornato da indivia, finocchio, olive e pomodorini.

 

I più golosi avranno un’ampia scelta per quanto riguarda i dessert: da quelli più classici, come il tiramisù e le crostate di frutta, ai più originali, come le mousse di cioccolato bianco e nero accompagnate da spezie e frutti di bosco; per soddisfare i palati sì golosi, ma anche esigenti e curiosi, col piacere di sperimentare accostamenti insoliti. Senza dubbio i piatti sono tutti gradevoli alla vista e al palato.  Più che dignitosa anche la carta dei vini, con selezione ampia e pregiata delle etichette regionali.

 

Il “Villa Vela” offre inoltre sontuose colazioni, ma anche ricchi aperitivi, trasformandosi in lounge bar nel dopo cena. Avrete la possibilità di gustare un’ampia varietà di cocktail e long drink in un’atmosferasofisticata e minimal chic, sia all’interno sia nell’ampio dehor esterno. L’accoglienza è sobria e formale, come si conviene allo stile del locale. Il personale è  cortese e disponibile, nonché molto preparato, tanto da spiegare nel dettaglio la composizione di ciascun piatto.  Il servizio è veloce e impeccabile e i prezzi sono proporzionati alla qualità dei prodotti. La clientela è sì variegata, ma comunque piuttosto ricercata.

 

V. Leonetti

 

Villa Vela – Corso Galileo Ferraris, 45 –Tel. 011 037 0502

info@villavela.it  Aperto: Tutti i giorni

Trasporti pubblici: Fermata Metro : Re Umberto, To-bike Bike sharing, Fermata Bus, 340 GAM, Comodo per TAXI.

 

(Foto: il Torinese)

 

 

Il Relais di Franca, un bistrot parigino nel cuore della Crocetta

Piatti tradizionali  piemontesi – ma non solo  – rivisitati dall’estro e dall’esperienza della titolare: vitello tonnato, primi gustosi, ricchi contorni e dolci fatti in casa, dalle torte al bonet. Più che dignitosa la carta dei vini, dati i trascorsi della signora Franca, con un occhio di riguardo sacrosanto ai rossi piemontesi ma senza disdegnare profumati bianchi del sud. Prezzo decisamente equo

 

franca relaisLa titolare e la mamma in cucina dovrebbero già di per sé essere garanzia di genuinità e tradizione. Se poi la stessa titolare può anche vantare un curriculum di tutto rilievo nel settore dell’enogastronomia, allora si è certi di aver trovato un locale di qualità. A gestirlo, infatti, è la signora Franca, fondatrice del celebre Degustandum di via Bligny e, per tanti anni, motore e anima della Casa del Barolo, un tempio del vino. Il locale è il grazioso e originale “il Relais” di corso Turati 10. franca relais 3

 

Se pensate che sia un bar vi sbagliate di grosso: certo, è sì un bar dove servono un ottimo caffè con biscotti e croissants eccellenti per la prima colazione, ma è anche molto, molto di più. Un posticino curato, con pochi tavolini e “arredato” con bottiglie  e  quadri colorati  alle pareti. Un autentico bistrot (come è scritto sulla luminosa vetrina affacciata sul corso) a Torino, che in fondo, è o non è la piccola Parigi?  La signora, dicevamo, è coadiuvata dalla mamma, che potrete incontrare spesso nelle adiacenze carica di borse di frutta e verdura scelta accuratamente: Franca  pretende di fare la macedonia fresca sul momento, perché la frutta ossidata proprio non va.

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E che dire della cucina? Piatti tradizionali  piemontesi – ma non solo  – rivisitati dall’estro e dall’esperienza della titolare: vitello tonnato, primi gustosi, ricchi contorni e dolci fatti in casa, dalle torte al bonet. Più che dignitosa la carta dei vini, dati i trascorsi della signora Franca, con un occhio di riguardo sacrosanto ai rossi piemontesi ma senza disdegnare profumati bianchi del sud. Prezzo decisamente equo in rapporto all’alta qualità del cibo. Un angolo di relax in piena Crocetta. Da provare e suggerire agli amici. Con un giusto preavviso “la Franca” vi organizzerà anche cene tra amici e feste di compleanno.

 

Voto: 8

 

IL RELAIS

Corso Turati, 10 Torino – Tel. 011/7640868

Chiuso la domenica

Otto e tre quarti, sapore di mare in piazza Solferino

ottotrequartiottotrequati1Il menù di pesce in questa stagione, merita una particolare attenzione e apprezzamento, sia per la freschezza e qualità dei prodotti, che per l’abbinamento di aromi e sapori: come la finissima di salmone con arance  o la frittura croccante con verdurine

 

 

Nei mesi estivi Torino si popola di dehors al di fuori dei locali  e anche nell’elegante cornice di Piazza Solferino , in pausa pranzo e ovviamente a cena, e’ un piacere notare il tripudio di luci e tavoli dei ristoranti , che fanno senz’altro un po’ vacanza. 

 

Uno di questi e’ il ristorante e pizzeria Otto e Tre Quarti, situato proprio in uno dei punti nevralgici della piazza. Offre oltre la pizza napoletana cotta nel forno a legna, un ricco e ricercato menù , sia di terra che di mare . E il menù di pesce in questa stagione, merita una particolare attenzione e apprezzamento, sia per la freschezza e qualità dei prodotti, che per l’abbinamento di aromi e sapori: come la finissima di salmone con arance  o la frittura croccante con verdurine.

 

 Internamente poi il locale e’ disposto su due piani con due sale originali del ‘700 e la sala del  piano inferiore all’occorrenza può essere utilizzata per compleanni colazioni di lavoro o serate private. L’atmosfera poi è’ quasi provenzale. Un elogio va anche dedicato al personale; accogliente fresco e dinamico. Assolutamente da provare!!!

 

Voto: 8

Clelia Ventimiglia

 

Otto e tre quarti 

Piazza Solferino, 8/C, 10121 Torino
011 517 6367

 

Cena da “Allegri”, un’esaltazione di sapori

OLYMPUS DIGITAL CAMERAL’ambientazione semplice e raffinata completa l’eccellenza dei piatti che rivisitano in modo “fresco” la tradizione della cucina di terra e di mare

 

Nel cuore di Rivoli, a due passi dal Castello, scopriamo il ristorante “Allegri”, nato poco più di un anno fa e gestito con stile e professionalità da un’equipe giovanissima ma che vanta di un’ottima esperienza nell’ambito della ristorazione torinese. Ad accogliervi troverete Elisa Vasettini, che ho avuto il piacere di ritrovare, appunto, da una mia precedente esperienza culinaria e di cui ricordavo l’accoglienza ed i modi impeccabili.

 

Aspetti che permangono all’Allegri, dove l’ambientazione semplice e raffinata completa l’eccellenza dei piatti che rivisitano in modo “fresco” la tradizione della cucina di terra e di mare. Ottimo tutto, dalla carne al pesce, dall’antipasto al dolce, originale e curata reinterpretazione di ricette secolari. Interessante la carta dei vini.

 

Ovviamente il giudizio più che positivo e il risultato di una serie di fattori, dall’affascinante location , alla bravura dello chef  Federico Allegri, alla professionalità del personale che fanno di Allegri un vanto della ristorazione del nostro territorio ed una conferma della bravura di giovani talenti, interpreti della cucina piemontese ai massimi livelli.  

 

Voto 8

Viale dei Partigiani D’Italia, 116, Rivoli Torino
011 953 6058

Angela Barresi

 

(Foto: Convivium)

Blupum, a Ivrea la nuova trattoria di Davide Scabin

Accanto allo Chef, direttore artistico e regista di questo nuovo progetto, il timone della cucina è tenuto da Barbara Scabin e da Giovanni Ghigo, per anni colonne portanti prima della trattoria Al Combal di Almese, poi del Combal.Zero di Rivoli, così come Milena Pozzi, altra protagonista della avventura intrapresa insieme a Giuliano Monte e Alessandra Cignetti, imprenditori e consulenti nei rami della amministrazione aziendale e del marketing

 

scabin2Back to the future and back to the past: oggi più che mai, sotto il segno della tradizione, la trattoria unisce passato e futuro della ristorazione italiana.  Lo sa bene Davide Scabin che, con l’apertura del Blupum (letteralmente blu-mela, un vecchio modo di dire piemontese: color blu mela è un colore che non esiste, ad indicare qualcosa di originale, diverso dal solito e sorprendente) di Ivrea torna alle radici della nostra convivialità a tavola con un’idea che rappresenta a tutti gli effetti un ritorno alle ‘sue’ origini e alla cucina del territorio, quella più vera, legata alla memoria del gusto di ognuno di noi.

 

Accanto allo Chef, direttore artistico e regista di questo nuovo progetto, il timone della cucina è tenuto da Barbara Scabin e da Giovanni Ghigo, (insieme nella foto) per anni colonne portanti prima della trattoria Al Combal di Almese, poi del Combal.Zero di Rivoli, così come Milena Pozzi, altra protagonista della avventura intrapresa insieme a Giuliano Monte e Alessandra Cignetti, imprenditori e consulenti nei rami della amministrazione aziendale e del marketing. Dal 23 aprile  – data dell’apertura del locale – chi pranza e cena al Blupum trova una scelta di piatti che da nord a sud rappresentano la tradizione italiana, come Il Tonno di coniglio con Salsa brusca astigiana, lo Scamone di vitella piemontese glassata al forno con salsa di acciughe, la Zuppetta di Triglie e vongole con panelle siciliane o il Babà al rhum: grandi classici, riletti e riproposti con mano d’autore in chiave contemporanea. scabin3

 

Come nelle trattorie di una volta, al Blupum non è prevista una carta da cui scegliere: all’ospite viene semplicemente servito il menù del giorno, composto dagli chef sulla base della scelta quotidiana. Anche il servizio segue un mood d’antan: le pietanze non vengono  impiattate ma arrivano al tavolo in una pentola da cui l’ospite si potrà servire direttamente. La Carta dei Vini comprende  circa un centinaio di etichette italiane e non, dalle produzioni enologiche meno impegnative a quelle per appassionati winelovers. Accanto ai vini,  una piccola selezione di birre artigianali italiane.

 

Non solo racconto della cucina della trattoria italiana attraverso i suoi sapori: il Blupum “rappresenta anche – dice Davide Scabin – uno step in più verso la democratizzazione del lusso dell’alta ristorazione” poiché offre la possibilità di gustare grandi piatti italiani a prezzi accessibili e in un ambiente informale, rivolgendosi ad una clientela ‘allargata’: di giovani ma anche di quanti amano la cucina della tradizione fatta di sapori del territorio. Ma l’avventura del Blupum non termina con la trattoria…stay tuned…restate sintonizzati.

 

Al “Gallo”, dove la cucina è passione

Ogni piatto è  preparato con estrema cura e attenzione ai dettagli utilizzando materie prime di qualità eccellente di produzione locale. Le carni di vitello e di maiale provengono dall’azienda agricola di famiglia

 

gallo2E’ una vera e propria istituzione della cucina piemontese, sorta nell’ormai lontano 1950 su iniziativa della famiglia Regaldo. Da allora la passione per la cucina si e’ tramandata da padre in figlio sino ai giorni nostri, una passione che lo ha reso uno dei locali piu’ apprezzati della zona. E’ il Ristorante del Gallo di San Francesco al Campo, a 20 km. da Torino sul confine tra il Canavese e le Valli di Lanzo.gallo3

 

“Amis dël bôn mangé e dël bôn vin”, cosi’ recita il sonetto simbolo del ristorante,  dove la cucina rispecchia la tradizione tipica piemontese.  Ogni piatto è infatti preparato con estrema cura e attenzione ai dettagli utilizzando materie prime di qualità eccellente di produzione locale. Le carni di vitello e di maiale provengono dall’Azienda Agricola di Regaldo Piercarlo, figlio del titolare del ristorante, frutta e verdura sono prodotti del territorio. La pasta, gli stuzzichini, i dolci e le marmellate sono tutte produzioni casalinghe.

 

gallo4Il ristorante propone diversi menu’, un ricco  “menu’ degustazione” che cambia ogni mese rispettando la stagionalita’ dei prodotti, il “menu’ fritto misto” (solo su prenotazione) e il menu’ alla carta. L’atmosfera e’ accogliente, il personale cordiale e disponibile, l’ambiente ben curato. Il ristorante dispone di 3 sale distribuite su due piani che danno la possibilità di organizzare lo spazio in base alle diverse esigenze del cliente.gallo1

 

All’esterno, il dehors estivo ha una parte coperta dove sono situati i tavoli, il forno a legna e il barbeque e un’area verde, l’ideale per organizzare aperitivi , pranzi o cene durante la bella stagione. La professionalita’, la tradizione, e l’amicizia  conferiscono  a questo luogo le caratteristiche per una pausa ideale per il fine settimana  o per piacevoli serate da trascorrere in compagnia.

 

Voto: 8

 

Paperita Patty

 
Ristorante del Gallo

via Costa, 114 – San Francesco al Campo

PER PRENOTAZIONI: 011.9278395/334.8158289

 

 

 

Alberoni, inconfondibile tocco del sud

Vi suggeriamo gli spaghetti alla chitarra coi i frutti di mare  in crosta. Detto più banalmente un calzone ripieno di pasta che darà soddisfazione soprattutto ai torinesi di adozione. Se un tempo era un ristorante piemontese da anni si è calato nella realtà torinese dando una svolta meridionale alla cucina
 
 
ALBERONISe non siete palati finissimi e preferite la quantità alla raffinatezza il ristorante Gli Alberoni di Corso Moncalieri  288  fa per voi. La nota positiva e’ che è aperto sempre, pranzo e cena anche  nei festivi. Quella negativa e’ che talvolta vi troverete improvvisamente a sedare qualche litigio tra camerieri.
 
 
Meglio dedicarsi al menù. Vi suggeriamo gli spaghetti alla chitarra coi i frutti di mare  in crosta. Detto più banalmente un calzone ripieno di pasta che darà soddisfazione soprattutto ai torinesi di adozione. Se gli Alberoni un tempo era un ristorante piemontese da anni si è calato nella realtà torinese dando una svolta meridionale alla cucina.
 
 
Impossibile non riconoscere quel tocco del sud nel pesce alla griglia, nelle cozze alla diavola e in particolare nella mole delle porzioni del cibo, tanto tanto tanto. Pure il dolce non è da meno. Nella scelta infinita di dessert troverete un rocher xxl. Il conto alla fine e’ abbastanza contenuto: un rotolino ad ogni cucchiaino. 
 
 
Voto : 6
 
 
 
Anita

 

Corso Moncalieri, 288 – 10133 Torino
011 661 5433

 

Berbel, buono da mangiare e…bello da vedere

berbel cuocoQuesto delizioso ristorante, arredato con le tonalità calde delle tinte cioccolato e cappuccino, è una vera chicca tra i numerosissimi posti presenti in città. Per soddisfare la propria voglia di fare di un pasto una piacevole esperienza

 

 

A pochi passi da Piazza Statuto, nel cuore di Torino ma fuori dal caos della movida e dalla folla, si trova il Berbel. L’indirizzo del locale è Via San Domenico che è una piccola strada po’ nascosta, ma proprio per questo un pranzo al Berbel ne guadagna un’atmosfera intima e ovattata. Questo delizioso ristorante, arredato con le tonalità calde delle tinte cioccolato e cappuccino, è una vera chicca tra i numerosissimi posti presenti in città dove, oltre all’appetito si può soddisfare la propria voglia di fare di un pasto una piacevole esperienza.

 

Ambiente moderno con arredi lineari ed essenziali, eleganti ma senza fronzoli rendono il clima piacevole ma senza esagerazioni di stile.Nella sala non troppo ampia trovano spazio ampi tavoli rotondi che facilitano la conversazione, e comode sedie in tinta. La mise-en-place si compone di tovaglie monocolore in tinta con i tovaglioli, bicchieri all’altezza del ristorante ma non eccessivi, posate luccicanti e piatti non necessariamente di ugual colore o grandezza per ogni commensale, ma sempre abbinati tra loro.

 

Attenzione costante al cliente da parte del personale, che svolge un servizio eccellente ma discreto, fanno del Berbel un ristorante dove ci si sente coccolati.Il menù prevede una scelta di piatti che si snodano su due punti essenziali: la cucina piemontese rivisitata da un lato e lo studio e la preparazione di piatti di ispirazione mediterranea dall’altro, il tutto condito dal tocco piacevolmente originale dello chef.

 

La carta delle pietanze, ampia nelle dimensioni e chiara nelle descrizioni dei piatti, non spicca per abbondanza di portate, ma ciò nonostante la varietà non manca. Una nota di merito va alla fantasia dello chef per gli abbinamenti inusuali. Ogni piatto è preparato con estrema cura e attenzione; la presentazione delle portate, buone da mangiare e belle da vedere, è scenografica e la preparazione è effettuata con materie prime di qualità eccellente.

 

Il particolare da notare: i bellissimi lampadari a cascata che dominano la sala e donano un’incantevole luce che si sposa magnificamente con quella naturale filtrata dalle finestre.

 

Giulia Pugliese

Voto 8.5

 

Berbel

Via San Domenico 33, 10122 Torino. 

Telefono 011 4366778

www.berbel.it

lun – sab 12.30-14.30; 19.30-23.00 / Chiuso la domenica.