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Il corridore sardo dell’Astana, in gran forma dopo l’infortunio che lo aveva costretto a saltare il Giro d’Italia, ha atteso la salita dell’ultimo dei quattro giri del bellissimo circuito di Ivrea e, lungo le ripide strade della Serra, ha staccato tutti per arrivare poi da solo sul traguardo tricolore, secondo Diego Ulissi, terzo Rinaldo Nocentini, entrambi a 40″ dal vincitore
Aru succede nell’albo d’oro della competizione nazionale a Giacomo Nizzolo, oggi ritiratosi, e potrà così portare la maglia tricolore a spasso per le strade della Francia durante il suo prossimo Tour, si spera da protagonista.
“Ho corso con la maglia di Michele Scarponi” sono state le sue prime parole dopo il traguardo con la gioia ma anche tanta emozione negli occhi.
E con la maglia del suo grande amico e compagno di squadra, tragicamente scomparso a maggio, si è presentato alla premiazione, sono questi i gesti spontanei e sinceri di uno sport vero come solo il ciclismo sa davvero essere, fatica, lealtà, sudore, ma anche tanta tanta tanta genuina umanità!
Poche ore prima degli uomini, Ivrea e i suoi tanti tifosi avevano assistito all’impresa di Elisa Longo Borghini che, dopo aver vinto la gara a cronometro venerdì pomeriggio, ha letteralmente dominato quella in linea staccando tutte le rivali con un’azione davvero di potenza e arrivando sul
traguardo con quasi due minuti di vantaggio su Giorgia Bronzini, che nello sprint per la piazza d’onore superava Soraya Paladin. In mattinata anche la trentina Letizia Paternoster aveva bissato il successo a cronometro del venerdì vincendo la gara juniores in linea.
Claudio Benedetto