Il meritato 3-1 interno sulla Lazio manda in archivio un'annata che ha visto il Torino addirittura in lizza per la qualificazione alla Champions League

Toro, una stagione comunque positiva

La vittoria dell’orgoglio. Ormai estromesso dalla corsa all’Europa, il Toro chiude in bellezza la stagione con un meritato 3-1 sulla Lazio, difendendo con successo il settimo posto e raggiungendo quota 63 in classifica (massimo “bottino” granata nell’era dei tre punti a vittoria)
Dopo un primo tempo terminato sul nulla di fatto, il Torino piazza un micidiale uno-due nel volgere di due giri di lancette: prima (51′) Iago Falque s’avventa su una lunga rimessa laterale di Ola Aina, girando al volo in rete di sinistro (dal limite dell’area piccola) il vantaggio torinista, quindi (53′) Sasa Lukic finalizza un veloce contropiede superando l’estremo difensore laziale Silvio Proto e depositando la sfera in rete a porta vuota. La Lazio accorcia al 66′ con l’ex Ciro Immobile (bravo nel liberarsi di Nicolas N’Koulou e nel battere l’incolpevole Salvatore Sirigu con un diagonale da pochi passi), ma all’80’ il Toro chiude il conto con Lorenzo De Silvestri, che insacca una respinta del portiere ospite su una conclusione a botta sicura scoccata da Simone Zaza. All’84’ c’è il giusto spazio per Emiliano Moretti, che subentra ad Armando Izzo: il numero 24 torinista appende le scarpette al fatidico chiodo dopo 601 presenze fra i professionisti (197 in granata). Dopo un doppio intervento dell’estremo difensore laziale sul “general” Tomas Rincon (92′), il direttore di gara fischia la fine: tutti i giocatori (con le loro famiglie) effettuano il giro di campo, fra gli applausi dei tifosi, mentre dai maxischermi del “Grande Torino” vengono mostrate le azioni salienti della stagione torinista. È una festa per tutti: in primis per Moretti (professionista esemplare, destinato a un futuro dirigenziale al Toro), ma anche per Walter Mazzari, al quale la Curva Maratona dedica un coro. Il settimo posto non è sufficiente per l’Europa League: resta il rammarico, ma anche l’orgoglio per una stagione più che positiva, che ha visto i granata addirittura in lizza per la Champions League. Ma la porta d’accesso all’Europa non è ancora del tutto chiusa: infatti, in caso d’estromissione del Milan, all’ex Coppa UEFA accederà (con pieno merito) il Toro.

Giuseppe Livraghi