Nel procedere con le note sul verde, l’argomento di oggi è di costante attualità: le Conifere.
Innanzitutto cominciamo con il dire che non sono tutti pini! Alcuni lo sono effettivamente ma altri prendono il nome di abeti e cedri. Gli abeti sono il classico albero di Natale. I cedri non producono i frutti che si candiscono, ma sono parenti del famoso Cedro del Libano che i Fenici usavano per costruire le loro navi. Chi vuole approfondire, in rete è facile trovare tutte le info in materia di botanica delle Conifere.Terminate le note più liete, occorre affrontare la dura realtà che questa famiglia botanica deve affrontare…per colpa dell’uomo!
Non si capisce per quale oscuro motivo queste piante che hanno, solitamente altezze e volumi considerevoli, sono piantumate senza criterio e spessissimo in spazi angusti. La loro crescita interferisce con gli spazi assegnati alle aree verdi ma anche dei fabbricati. Da non trascurare poi i possibili intasamenti dei canali di gronda a causa della perdita delle foglie. E’ superfluo dire che la colpa di ciò non è delle piante ma di chi, inesperto ed incauto, non ha tenuto conto della fisiologia degli alberi.
Il loro volume diventa notevole con il tempo? Non c’è alcun problema! Per un altro incomprensibile motivo queste piante sono sottoposte a potature irrazionali e questo perché esse non ricacciano. Altre specie (tigli, platani, ecc.) a seguito dei tagli, ricreano la chioma. Le conifere no!
Le conifere non si potano!!! O si abbattono o si lasciano integre! E’ tuttavia pur vero che alcuni Cedri possono essere potati ma si tratta di una operazione che va studiata insieme ad un Dottore Agronomo o Forestale competente in materia e che deve fornire indicazioni operative agli operatori, che è sperabile, abbiano adeguate competenze tecniche nonché siano in regola con le vigenti leggi in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Dott. Enrico Leva
Agronomo – consulente Confabitare
(foto: il Torinese)