 TU PORTI LUI O LUI PORTA TE?!
TU PORTI LUI O LUI PORTA TE?!
Di Enrico Coscarelli
 
 
Buongiorno carissimi lettori, oggi vediamo come stress, ansie e fobie possono rovinare la vita del cane, dei padroni e l’idea dell’animale domestico. A riguardo c’è una premessa da fare, la maggior parte dei miei colleghi tende a dare la colpa a qualsiasi atteggiamento strano, o poco normale, a queste cause: stress, ansia e fobia; a parer mio è esagerato dal punto di vista del comune proprietario, perché ci sta che quest’ultimo non abbia le capacità ed il tempo che necessita per curare ogni minimo dettaglio, un minimo di stress si può accettare se gestibile, ma se diventa troppo devo acconsentire. Lo stress subentra quando il cane non è in grado di saper far fronte a ciò che lo circonda, l’ansia è lo stadio successivo allo stress, la fobia è l’insieme della paura, del terrore e del panico, il peggior stato che si può raggiungere, e per forza di cose il più difficile da recuperare. Io sono per il benessere del cane, allo stesso tempo capisco i proprietari, ma è fondamentale che imparino a gestire il proprio compagno, e quindi ipotizziamo, un cucciolo arriva in una casa e comincia a mordicchiarci, è normale, si deve fare i denti ed è tutto da scoprire agli occhi suoi, ma il proprietario la mette sul ridere, poi cresce ed inizia a parlarci, no, dai, basta, ma senza ottimi risultati, comincia a mangiucchiare i mobili di casa in nostra presenza e soprattutto non, ed infine il cane è adulto, ogni
 ansie e fobie possono rovinare la vita del cane, dei padroni e l’idea dell’animale domestico. A riguardo c’è una premessa da fare, la maggior parte dei miei colleghi tende a dare la colpa a qualsiasi atteggiamento strano, o poco normale, a queste cause: stress, ansia e fobia; a parer mio è esagerato dal punto di vista del comune proprietario, perché ci sta che quest’ultimo non abbia le capacità ed il tempo che necessita per curare ogni minimo dettaglio, un minimo di stress si può accettare se gestibile, ma se diventa troppo devo acconsentire. Lo stress subentra quando il cane non è in grado di saper far fronte a ciò che lo circonda, l’ansia è lo stadio successivo allo stress, la fobia è l’insieme della paura, del terrore e del panico, il peggior stato che si può raggiungere, e per forza di cose il più difficile da recuperare. Io sono per il benessere del cane, allo stesso tempo capisco i proprietari, ma è fondamentale che imparino a gestire il proprio compagno, e quindi ipotizziamo, un cucciolo arriva in una casa e comincia a mordicchiarci, è normale, si deve fare i denti ed è tutto da scoprire agli occhi suoi, ma il proprietario la mette sul ridere, poi cresce ed inizia a parlarci, no, dai, basta, ma senza ottimi risultati, comincia a mangiucchiare i mobili di casa in nostra presenza e soprattutto non, ed infine il cane è adulto, ogni oggetto a portata di bocca è suo, provi a sgridarlo ti mostra i denti, cominci ad intimorirti, e la situazione è fuori controllo, perché non si è stati in grado di spiegare a modo suo che era sbagliato. Tra gli esempi più comuni possiamo citare, il guinzaglio tutto rovinato in passeggiata, il cane che non si rilassa mai, il mordersi fino a ferirsi, il grattarsi in maniera eccessiva, queste sono azioni causate da stress e dove per certo posso pensare che il nostro fedele amico non sta bene, negli ultimi due esempi, la soluzione non sono i farmaci! I motivi possono essere innumerevoli, per poi passare all’ansia dove il cane inizia ad ansimare, sbavare, fino a rimettere. Il padrone tende sempre a dare una giustificazione a questi sintomi, se ansima è perché ha caldo, se sbava è perché ha particolarmente appetito e se rimette è perché ha mangiato qualcosa che non gli ha fatto bene, ma la verità è che per il bene del cane è sempre meglio sentire il parere di un esperto, a maggior ragione se il veterinario vi dice che è in salute.
 oggetto a portata di bocca è suo, provi a sgridarlo ti mostra i denti, cominci ad intimorirti, e la situazione è fuori controllo, perché non si è stati in grado di spiegare a modo suo che era sbagliato. Tra gli esempi più comuni possiamo citare, il guinzaglio tutto rovinato in passeggiata, il cane che non si rilassa mai, il mordersi fino a ferirsi, il grattarsi in maniera eccessiva, queste sono azioni causate da stress e dove per certo posso pensare che il nostro fedele amico non sta bene, negli ultimi due esempi, la soluzione non sono i farmaci! I motivi possono essere innumerevoli, per poi passare all’ansia dove il cane inizia ad ansimare, sbavare, fino a rimettere. Il padrone tende sempre a dare una giustificazione a questi sintomi, se ansima è perché ha caldo, se sbava è perché ha particolarmente appetito e se rimette è perché ha mangiato qualcosa che non gli ha fatto bene, ma la verità è che per il bene del cane è sempre meglio sentire il parere di un esperto, a maggior ragione se il veterinario vi dice che è in salute.
Infine la fobia, il concentrato di paura, terrore, e panico, nei confronti di oggetti piuttosto che di persone, non solo si fanno vivere momenti tremendi al cane, ma possono portare ad avere disturbi neurologici, il che è davvero qualcosa di indecente che nessuno dei nostri quattrozampe merita.
Potremmo davvero andare avanti per molto tempo con storie realmente accadute ed esempi, ma finchè ogni singolo proprietario non cerca di essere obbiettivo e disponibile ad un po’ di autocritica non finiremo mai. Sono tutti bravi a postare foto e dichiarazioni d’amore superbe sui social-media, essere distrutti quando purtroppo arriva il giorno della loro “fine”, ma l’unico modo per ripagarli di tutto quello che ci donano è garantirgli una vita serena. Arrivederci alla prossima puntata, con le differenze di comportamento tra casa e fuori.
Enrico Coscarelli
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enrico.coscarelli87@gmail.com
 
                    
 TU PORTI LUI O LUI PORTA TE?!
TU PORTI LUI O LUI PORTA TE?! Buongiorno carissimi lettori, è finalmente arrivato il momento di parlare dell’importanza del corso di addestramento. E’ sicuramente un modo nuovo di pensare, che ancora non tutti “accettano”, ma indubbiamente si sta diffondendo, specialmente per chi non è alla prima esperienza di un cane, maggiormente se il precedente è stato immacolato e non ha fatto danni, tende a dare tutte le colpe al cane presente, che invece sta distruggendo casa, è irrequieto e disobbediente. Ebbene si, i cani, come le persone, hanno un carattere e quindi è normale che ogni storia è a sè; sin dal terzo o quarto mese del cucciolo è bene iniziare un corso di addestramento, in maniera da poter ottenere il miglior risultato possibile, e sfruttare ogni momento per costruire una convivenza felice da
Buongiorno carissimi lettori, è finalmente arrivato il momento di parlare dell’importanza del corso di addestramento. E’ sicuramente un modo nuovo di pensare, che ancora non tutti “accettano”, ma indubbiamente si sta diffondendo, specialmente per chi non è alla prima esperienza di un cane, maggiormente se il precedente è stato immacolato e non ha fatto danni, tende a dare tutte le colpe al cane presente, che invece sta distruggendo casa, è irrequieto e disobbediente. Ebbene si, i cani, come le persone, hanno un carattere e quindi è normale che ogni storia è a sè; sin dal terzo o quarto mese del cucciolo è bene iniziare un corso di addestramento, in maniera da poter ottenere il miglior risultato possibile, e sfruttare ogni momento per costruire una convivenza felice da entrambi i lati; è importante iniziare in questo periodo perché il cucciolo ha ancora tutto da scoprire, ha una capacità di reazione migliore rispetto ad un suo simile anche solo di un una decina di mesi, è più stimolato a rapportarsi con chiunque e qualsiasi cosa. Mi capita spesso di ricevere clienti con cani di uno, due o cinque anni, e chiedermi: “è tardi per risolvere questo problema?”, che dire, non è mai troppo tardi, chiaro è che se con un cucciolo in due, tre mesi costruisci un bel rapporto, qui ci andrà molto più tempo in rapporto alle problematiche, allora si inizia, con i proprietari molto motivati, ma arriva sempre il giorno in cui mi dicono: “avessi iniziato prima..”, questo è il punto in cui scatta qualcosa, cambi il modo di pensare, ti rendi conto quanto tu puoi dare al cane e quanto più lui può dare a te. Un corso base di addestramento non è semplicemente imparare il seduto, il terra o il resta, bensì vuol dire tirar giù una comunicazione chiara e comprensibile ad entrambi, imparare a sapersi rapportare in maniera corretta, perché è
 entrambi i lati; è importante iniziare in questo periodo perché il cucciolo ha ancora tutto da scoprire, ha una capacità di reazione migliore rispetto ad un suo simile anche solo di un una decina di mesi, è più stimolato a rapportarsi con chiunque e qualsiasi cosa. Mi capita spesso di ricevere clienti con cani di uno, due o cinque anni, e chiedermi: “è tardi per risolvere questo problema?”, che dire, non è mai troppo tardi, chiaro è che se con un cucciolo in due, tre mesi costruisci un bel rapporto, qui ci andrà molto più tempo in rapporto alle problematiche, allora si inizia, con i proprietari molto motivati, ma arriva sempre il giorno in cui mi dicono: “avessi iniziato prima..”, questo è il punto in cui scatta qualcosa, cambi il modo di pensare, ti rendi conto quanto tu puoi dare al cane e quanto più lui può dare a te. Un corso base di addestramento non è semplicemente imparare il seduto, il terra o il resta, bensì vuol dire tirar giù una comunicazione chiara e comprensibile ad entrambi, imparare a sapersi rapportare in maniera corretta, perché è  vero che noi vogliamo il meglio per i nostri cuccioli, ma non sempre ciò che per noi è il meglio lo è anche per loro, ricordiamoci che loro pensano in maniera diversa. Diffidate da chi fa corsi di gruppo, quando si lavora col cane, la concentrazione deve essere totale su di lui, per non perdere alcun dettaglio su postura, atteggiamento e reazione dell’interessato. Studiare la quotidianità e trovare il modo migliore di organizzare le giornate, dare i giusti tempi di interazione ed i giusti tempi di riposo, conoscerlo, sapere come far scaricare la sua iperattività e come placare i momenti di affanno, difficoltà. Detta così può sembrar brutto, non è che voglia fare un paragone, ma come noi sin da bambini dobbiamo apprendere come funziona il mondo, a partire dalle scuole e da li a crescere con hobby e ritagliarsi un posto nel mondo del lavoro, anche il cane ha bisogno di imparare per sapere, quindi finire un corso base e vedere che tante altre porte si possono aprire, attività agonistiche e non, agility dog, frisbee dog, obedience, balance fit, ricerca ed ancora altre. “Lavorare” insieme al proprio cane vuol dire diventare il suo parco giochi, fargli brillare gli occhi quando ci vede, fare scampagnate senza paura di distrazioni ed annullare stress, ansie e fobie, che affronteremo al prossimo appuntamento.
vero che noi vogliamo il meglio per i nostri cuccioli, ma non sempre ciò che per noi è il meglio lo è anche per loro, ricordiamoci che loro pensano in maniera diversa. Diffidate da chi fa corsi di gruppo, quando si lavora col cane, la concentrazione deve essere totale su di lui, per non perdere alcun dettaglio su postura, atteggiamento e reazione dell’interessato. Studiare la quotidianità e trovare il modo migliore di organizzare le giornate, dare i giusti tempi di interazione ed i giusti tempi di riposo, conoscerlo, sapere come far scaricare la sua iperattività e come placare i momenti di affanno, difficoltà. Detta così può sembrar brutto, non è che voglia fare un paragone, ma come noi sin da bambini dobbiamo apprendere come funziona il mondo, a partire dalle scuole e da li a crescere con hobby e ritagliarsi un posto nel mondo del lavoro, anche il cane ha bisogno di imparare per sapere, quindi finire un corso base e vedere che tante altre porte si possono aprire, attività agonistiche e non, agility dog, frisbee dog, obedience, balance fit, ricerca ed ancora altre. “Lavorare” insieme al proprio cane vuol dire diventare il suo parco giochi, fargli brillare gli occhi quando ci vede, fare scampagnate senza paura di distrazioni ed annullare stress, ansie e fobie, che affronteremo al prossimo appuntamento. Carissimi lettori, come detto nello scorso appuntamento faccio una breve parentesi e ci occupiamo delle aree cani. Negli ultimi anni si stanno tirando su numerose zone adibite ad i nostri amici a quattro zampe, frutto di una buona campagna di sensibilizzazione nei loro confronti in tutti i centri abitati col fine di una miglior tutela dell’ambiente, rispettare chi aimè non ha la nostra passione, e per il piacere del proprietario di poterli liberare e non aver paura che il cane prenda e vada per i fatti suoi. Idea sicuramente molto intelligente, posso dire di essere favorevole nella frequenza saltuaria anche di questi luoghi fino a quando abbiamo un cucciolo, cosi che possa fare diverse esperienze di socializzazione in libertà, esperienze con cani adulti, con altri cuccioli, di taglia grande, media o piccola, ed infine conspecifici attivi piuttosto che tranquilli, avrà modo di imparare a relazionarsi, capire quando e con chi poter interagire, ma soprattutto chi evitare.
Carissimi lettori, come detto nello scorso appuntamento faccio una breve parentesi e ci occupiamo delle aree cani. Negli ultimi anni si stanno tirando su numerose zone adibite ad i nostri amici a quattro zampe, frutto di una buona campagna di sensibilizzazione nei loro confronti in tutti i centri abitati col fine di una miglior tutela dell’ambiente, rispettare chi aimè non ha la nostra passione, e per il piacere del proprietario di poterli liberare e non aver paura che il cane prenda e vada per i fatti suoi. Idea sicuramente molto intelligente, posso dire di essere favorevole nella frequenza saltuaria anche di questi luoghi fino a quando abbiamo un cucciolo, cosi che possa fare diverse esperienze di socializzazione in libertà, esperienze con cani adulti, con altri cuccioli, di taglia grande, media o piccola, ed infine conspecifici attivi piuttosto che tranquilli, avrà modo di imparare a relazionarsi, capire quando e con chi poter interagire, ma soprattutto chi evitare.

 Buongiorno carissimi lettori, riprendiamo l’argomento delle prime uscite del cucciolo, quest’oggi intese   più come divertimento. Se nell’articolo precedente abbiamo visto la passeggiata come normalissima uscita in centri abitati, oggi la vediamo più come potrebbe avvenire in natura, da un punto di vista canino.
Buongiorno carissimi lettori, riprendiamo l’argomento delle prime uscite del cucciolo, quest’oggi intese   più come divertimento. Se nell’articolo precedente abbiamo visto la passeggiata come normalissima uscita in centri abitati, oggi la vediamo più come potrebbe avvenire in natura, da un punto di vista canino. come il cucciolo si distrae giriamoci e corriamo dicendo solo il suo nome, non esiterà e si fionderà da noi, a quel punto lo si premia e lo si loda moltissimo; se inizialmente il nome viene usato solamente in questi frangenti, quando avrà una motivazione forte nel venirvi vicino, sarà più facile l’associazione nome-coccole e quindi non temere alcuna distrazione perché starvi accanto sarà la cosa più bella al mondo.Ecco uno dei più grandi luoghi comuni: ho un giardino grande così il cane si sfoga e sta bene, ma la bella verità è che, da solo, il cane, del grande giardino non se ne fa nulla, lui ha bisogno di voi, è un animale sociale; spesso mi sento dire “ vorrei liberarlo, ma ho paura che scappi, se vede un altro cane non torna o non mi da retta” ed allora vi dico: se il cane si diverte con voi, non ha motivo di cercare altro, e con questi piccoli accorgimenti, ogni passeggiata sarà come una festa, e dispiacerà sia a voi che al cane tornare a casa.Nella prossima puntata apriamo una piccola parentesi e facciamo una considerazione in merito alle aree cani.
come il cucciolo si distrae giriamoci e corriamo dicendo solo il suo nome, non esiterà e si fionderà da noi, a quel punto lo si premia e lo si loda moltissimo; se inizialmente il nome viene usato solamente in questi frangenti, quando avrà una motivazione forte nel venirvi vicino, sarà più facile l’associazione nome-coccole e quindi non temere alcuna distrazione perché starvi accanto sarà la cosa più bella al mondo.Ecco uno dei più grandi luoghi comuni: ho un giardino grande così il cane si sfoga e sta bene, ma la bella verità è che, da solo, il cane, del grande giardino non se ne fa nulla, lui ha bisogno di voi, è un animale sociale; spesso mi sento dire “ vorrei liberarlo, ma ho paura che scappi, se vede un altro cane non torna o non mi da retta” ed allora vi dico: se il cane si diverte con voi, non ha motivo di cercare altro, e con questi piccoli accorgimenti, ogni passeggiata sarà come una festa, e dispiacerà sia a voi che al cane tornare a casa.Nella prossima puntata apriamo una piccola parentesi e facciamo una considerazione in merito alle aree cani.