ECCELLENZE PIEMONTESI

Come saranno i supermercati di domani?

Il mondo sta cambiando, i gusti dei consumatori si evolvono, seguono le mode, variano da paese a paese; Il commercio si evolve rapidamente e bisogna saper leggere il cambiamento, studiare le abitudini di consumo e trovare nuove soluzioni

C’è un laboratorio a Trofarello, alle porte di Torino, dove, da oltre 40 anni, ogni giorno si studiano, sperimentano, progettano e realizzano i negozi del futuro: Cean. Cean è una vera e propria factory, dove ogni divisione collabora con le altre per trovare nuove soluzioni di business, sfruttare la tecnologia per rendere migliore l’esperienza dei consumatori nei punti vendita, per aumentare le vendite, suggerire cambiamenti strategici…Il quartier generale – 40 dipendenti con un’età media di 35 anni – è un enorme capannone industriale e qui arrivano, non solo le grandi insegne italiane, da Carrefour a Conad, da Crai a PAM, ma persino imprenditori dalla Cina per realizzare i concept del futuro.Creatività, professionalità e operatività per raggiungere sempre il miglior risultato, è questo che ha permesso a Cean di diventare un punto di riferimento per le più importanti catene e per tanti imprenditori del Food, italiani e stranieri.

A Vinitaly la prima volta del Vermouth Torino 1857

Un’eccellenza tutta torinese che sarà ospitata, prima volta per un vermouth, all’interno dell’area collettiva Unioncamere Piemonte Regione Piemonte e Piemonte Land of Perfection

Torino vecchia

Presso l’area collettiva Unioncamere Piemonte, Regione Piemonte e Land of Perfection, sarà presentato il nuovo marchio di vermouth tutto torinese Sarà la 50esima edizione di Vinitaly, il più importante salone dedicato al vino, in programma a Verona dal 10 al 13 aprile, a “battezzare” ufficialmente Torino 1857, il nuovo brand di Vermouth creato dai produttori che, negli anni scorsi, avevano riscoperto Vermouth Anselmo. “Il marchio – commenta Giustino Ballato, tra i produttori di Torino 1857 – vuole essere un omaggio alla città che ha dato i natali a questo vino e a Carlo Anselmo che, proprio nel 1857, quasi 160 anni fa, fondò nel cuore di Torino la ditta “C. Anselmo & C.ia. Un prodotto di qualità, nel solco di una tradizione pluricentenaria e di una magnifica storia artigianale e industriale”. Un’eccellenza tutta torinese che sarà ospitata, prima volta per un vermouth, all’interno dell’area collettiva Unioncamere Piemonte Regione Piemonte e Piemonte Land of Perfection, in compagnia della grande varietà di vini doc e docg, patrimonio del territorio. Proprio in quest’area, lunedì 11 aprile, si terrà l’evento “E’ l’ora del vermouth oltre 200 anni di storia, dal vino vermut al Vermouth di Torino protagonista della miscelazione contemporanea” a cura della Camera di commercio di Torino. Un’occasione unica per festeggiare il nuovo marchio e scoprirne, in anteprima, l’intenso sapore, a cui prenderanno parte, oltre a Giustino Ballato, anche Guido Cerrato, dirigente Area Sviluppo del territorio Regolazione del Mercato e Michele Marzella esperto di mixologia. Durante l’incontro, saranno serviti drink 100 % torinesi, miscelando il vermouth con i migliori vini docg e doc della provincia di Torino. “Il fatto che la Regione Piemonte abbia voluto ospitare il vermouth insieme agli altri vini del territorio all’interno della propria area – prosegue Ballato – ci inorgoglisce e ci fa capire come questo prodotto stia tornando ad essere apprezzato e conosciuto per il suo giusto valore”. Durante i giorni di Vinitaly si potrà scoprire Torino 1857 presso il Padiglione 10 stand H3 -9.

Le arpe suonano in Piemonte

arpa piascoIl primo e unico museo al mondo interamente dedicato all’arpa, alla sua storia e al suo universo sonoro. Il Museo è nato per ospitare a rotazione, la collezione di oltre 110 arpe antiche, ispirata da Victor Salvi, è oggi il riferimento a livello internazionale non solo per gli arpisti, ma per i cultori dell’arte

 

di Paolo Pietro Biancone*

 

E’ a Piasco, nel cuneese, il primo e unico museo al mondo interamente dedicato all’arpa, alla sua storia e al suo universo sonoro. Il Museo è nato per ospitare a rotazione, la collezione di oltre 110 arpe antiche, ispirata da Victor Salvi, è oggi il riferimento a livello internazionale non solo per gli arpisti, ma per i cultori dell’arte. Merito anche dell’offerta espositiva di questi anni, dei programmi di concerti e rassegne musicali, dei seminari, delle visite e dei laboratori didattici per tutte le istituzioni e privati, realizzati per promuovere la cultura dell’arpa e il suo universo sonoro.

 

Non a caso Piasco ospita l’azienda leader nella produzione di Arpe, la Salvi Harps, riconosciuta in tutto il mondo: il territorio saluzzese nel saluzzese è, infatti, zona rinomata per l’abilità degli artigiani nella lavorazione del legno. L’abbinamento con l’antico Marchesato di Saluzzo non è, dunque, causale: qui affonda le radici una tradizione di artigianato del legno, dai maestri minusieri agli scultori, agli intarsiatori. Da questa tradizione nasce una cultura del lavoro e del prodotto che conquista Victor Salvi, prima Arpa della New York Philarmonic Orchestra e della NBC Symphony Orchestra, sotto la direzione del grande Arturo Toscanini e di altri celebri direttori come Szell, Monteux e Mitropoulos. Salvi, con l’aiuto di alcuni artigiani, decide di tentare la realizzazione di un’arpa che superi in qualità di suono e manifattura tutte quelle esistenti e realizza un primo prototipo: nel 1954, in un piccolo laboratorio di New York, nasce la prima arpa Salvi. Nel 1956 lascia gli Stati Uniti e si trasferisce in Italia, sua terra di origine.

 

Qui fonda la sua azienda in una splendida sede a Genova, la cinquecentesca Villa Maria, nella quale ben presto inizia a ricevere visite da parte di arpisti al cui orecchio sono giunte voci circa una nuova e rivoluzionaria arpa: le arpe Salvi. Nel 1974 l’attività si trasferisce a Piasco, nel saluzzese, zona rinomata per l’abilità degli artigiani nella lavorazione del legno, dove apre la fabbrica nell’ex-cotonificio Wild. Salvi è mancato nel maggio scorso, ma l’azienda prosegue la tradizione e continua a lanciare nuovi prodotti che rappresentano il mix tra natura e tecnologia: la rigorosa selezione del legno si associa a una costante attività di ricerca per garantire il massimo di design, ergonomia, performance sonora. Il laboratorio di Piasco supporta l’intero ciclo produttivo dell’arpa mediante attività di progettazione, sviluppo di processi e messa a punto delle metodologie di incollaggi e verniciatura. E quando l’arpa supera i severi test finali è a tutti gli effetti un’arpa Salvi.

 

Insomma, un esempio di eccellenza che dà valore e lustro al territorio, in una sinergia positiva tra caratteristiche geografiche, cultura di impresa, arte, musica e turismo.

 

* Director of the European Research Center for Islamic Finance

Editor in Chief European Journal of Islamic Finance

Department of Management

University of Turin