DAVIDE VANNONI ANNUNCIA: "RICORREREMO AL TAR"

Metodo Stamina, il ministero ha detto stop

vannoniIl  comitato ha espresso unanime il parere negativo, affermando che nel metodo non sussistono le condizioni per l’avvio di una sperimentazione “con particolare riferimento alla sicurezza del paziente”

 

A mettere la parola fine ad una vicenda infinita ci pensa un decreto del Ministero della salute che chiude ufficialmente  la sperimentazione del metodo Stamina di Davide Vannoni.  Il provvedimento si avvale delle conclusioni del nuovo comitato scientifico che si era espresso negativamente sul protocollo Stamina.

 

Il  comitato ha espresso unanime il parere negativo, affermando che nel metodo non sussistono le condizioni per l’avvio di una sperimentazione “con particolare riferimento alla sicurezza del paziente”.

 

Proprio nei giorni scorsi si è tenuta al palagiustizia di Torino l’udienza preliminare del processo Stamina. Al cospetto del al gup Giorgio Potito, i 13 imputati, tra cui il “guru” di Stamina Foundation:  l’accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, esercizio abusivo della professione medica e violazione delle norme sulla privacy.

 

L’udienza si è chiusa  con 30 richieste di costituzione a parte civile, tra cui alcuni pazienti, gli Spedali Civili di Brescia, la Regione Lombardia, l’Ordine dei medici di Torino, Medicina democratica e diverse  associazioni di consumatori. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 15 novembre.

 

Alcune famiglie dei pazienti in cura con il metodo Stamina precisano in un comunicato la loro posizione: “non è contro Stamina, vogliamo ribadire i diritti calpestati dei malati e chiamare in causa, quale responsabile civile, l’azienda Ospedaliera di Brescia affinché risponda del comportamento tenuto nella vicenda”.

 

“Questa udienza preliminare è molto importante per capire le ragioni degli imputati”, ha dichiarato all’Ansa il pm Raffaele Guariniello. Ma anche ora, alla luce del decreto ministeriale, Vannoni non si dà per vinto: “ricorreremo al tar”.