L’infortunato piemontese “tipo” è un lavoratore maschio – per più del 60% delle denunce – fra i 35 e i 49 anni
Una buona notizia: cala il numero degli infortuni sul lavoro, che in Piemonte nel 2015 sono stati 48.228, una diminuzione del 4,5% rispetto all’anno prima. Gli incidenti mortali sono stati 82. I dati – informa l’Ansa – sono stati comunicati dal direttore regionale dell’Inail Alessandra Lanza, nel corso di un convegno con il sottosegretario al Lavoro e alle politiche sociali Luigi Bobba, sulle novità normative collegate al Jobs Act con risvolti sul ‘sistema sicurezza’. Nel quinquennio tra 2010 e 2015 i casi denunciati all’Inail sono scesi di quasi un terzo e si sono pressoché dimezzati rispetto ai livelli precedenti la crisi economica. Lo scorso anno la metà degli infortuni denunciati si è verificata provincia di Torino, a seguire quella di Cuneo. L’infortunato piemontese “tipo” è un lavoratore maschio – per più del 60% delle denunce – , fra i 35 e i 49 anni (più di un terzo) e di nazionalità italiana (più dell’85%). Cresce l’incidenza delle lavoratrici infortunate che sono state il 38% nel 2015 (32% nel 2008) e rimane stabile la quota degli stranieri infortunati: circa il 15%).