Coronavirus- Pagina 23

Bollettino Covid: contagi ancora sotto quota mille, più del doppio i guariti

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 952 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 8,3% dei 11.514 tamponi eseguiti.

Dei 952 nuovi casi, gli asintomatici sono 416,pari al 43,7%.

I casi sono così ripartiti: 272 screening, 450 contatti di caso, 230 con indagine in corso; per ambito: 155 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 48 scolastico, 749 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 179.651, così suddivisi su base provinciale: 15.725 Alessandria, 8523 Asti, 6210 Biella, 24.808 Cuneo, 13.928 Novara, 95.168 Torino, 6779 Vercelli, 5947 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 966 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1597 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 330 (-15rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 4.124 (- 119rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 60.059

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.687.411 (+11.514 rispetto a ieri), di cui 828.897risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 6.746

Sono 59i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 13 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 6.746 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1000 Alessandria, 402 Asti, 296 Biella, 732 Cuneo, 588 Novara, 3.125 Torino, 322 Vercelli, 215 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 66 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

108.392 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 108.392 (+2.129 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 8383 Alessandria, 5846 Asti, 3381 Biella, 13.289 Cuneo, 7513 Novara, 61.256 Torino, 4175 Vercelli, 3451Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 540 extraregione e 558 in fase di definizione.

Covid, hanno risposto in 2776 al bando infermieri

L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’, LUIGI ICARDI: «DIAMO MAGGIORE STABILITA’ AI CONTRATTI PER L’EMERGENZA»

 

Sono 2.776 le domande pervenute alla scadenza del 5 dicembre per il bando della Regione Piemonte indetto per reclutare personale infermieristico da impiegare nelle Aziende sanitarie.

 

La durata del contratto a tempo determinato è di 3 anni. Alla selezione erano ammessi i soggetti in possesso della laurea di 1° livello in infermieristica ovvero del diploma universitario di infermiere e dell’iscrizione all’albo professionale.

 

Capofila del bando l’Asl Città di Torino che in settimana completerà le procedure con la riunione della Commissione esaminatrice che stilerà la graduatoria degli ammessi: successivamente le Asl interessate procederanno all’assunzione del personale sulla base delle loro esigenze.

«La scelta del bando triennale è risultata vincente – commenta l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi –ed ora sarà possibile offrire una prospettiva di maggiore stabilità lavorativa nell’interesse sia di chi viene assunto, sia delle Aziende sanitarie che assumono. L’esigenza di infermieri è certamente una delle priorità assolute, sia nell’immediato che nel medio e lungo termine».

 

In totale, al 3 dicembre, data dell’ultima rilevazione, sono 4.445 le assunzioni di personale dall’inizio dell’emergenza Covid: 963 medici, 1.353 infermieri, 2.129 altri profili.

 

Da marzo ad oggi la Regione ha attivato circa 30 bandi: nel periodo primavera/estate, inoltre, l’Unità di crisi regionale ha indicato alle Asr la possibilità di attingere anche alle graduatorie di bandi pregressi a tempo indeterminato, fino a esaurimento.

 

In generale, dall’inizio della pandemia, ai bandi specifici lanciati dall’Unità di crisi si aggiungono anche i bandi attivati delle singole Aziende sanitarie.

Coronavirus: i contagi scesi sotto quota mille, in calo le terapie intensive. Nuovi morti in Piemonte

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 911 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari all’8,5% dei 10.752 tamponi eseguiti.

Dei 911 nuovi casi, gli asintomatici sono 401,pari al 44%.

I casi sono così ripartiti: 316 screening, 409 contatti di caso, 186 con indagine in corso; per ambito: 141 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 52 scolastico, 718 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 178.699, così suddivisi su base provinciale: 15.616 Alessandria, 8446 Asti, 6167 Biella, 24.632 Cuneo, 13.803 Novara, 94.822 Torino, 6760 Vercelli, 5902 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 962 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1589 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 345 (-14 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 4.243 (+4 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 61.161.

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.675.897 (+10.752 rispetto a ieri), di cui 825.507 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 6.687

Sono 64 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 7 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 6.687 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 990 Alessandria, 398 Asti, 295 Biella, 718 Cuneo, 579 Novara, 3.106 Torino, 322 Vercelli, 213 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 66 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

106.263 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 106.263 (+1.136 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 8249 Alessandria, 5685 Asti, 3306 Biella, 12.887 Cuneo, 7332 Novara, 60.259 Torino, 4114 Vercelli, 3352 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 532 extraregione e 547 in fase di definizione.

Covid, altre vittime ma contagi e ricoveri in calo. Oltre 3000 i guariti

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1456nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 9,6% dei 15.100 tamponi eseguiti.

Dei 1456 nuovi casi, gli asintomatici sono 665, pari al 45,7%.

I casi sono così ripartiti: 439 screening, 681 contatti di caso, 336 con indagine in corso; per ambito: 258 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 79 scolastico, 1.119 popolazione generale.  

Il totale dei casi positivi diventa quindi 176.519, così suddivisi su base provinciale: 15.371 Alessandria, 8291 Asti, 6124 Biella, 24.267 Cuneo, 13.623 Novara, 93.804 Torino,  6666 Vercelli,  5839 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 959 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1575sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 366 (+9 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 4276 (-75 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 62.121.

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.655.759 (+15.100rispetto a ieri), di cui 820.139 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 6568

Sono 62 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 6verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 6.568 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 981 Alessandria, 394 Asti, 292 Biella, 709 Cuneo, 573 Novara, 3.039 Torino, 316 Vercelli,  201 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 66 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

103.188 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 103.188 (+3107 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 7975 Alessandria, 5462Asti, 3223 Biella, 12.443 Cuneo, 7078 Novara, 58.739 Torino, 3987 Vercelli,  3219 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 527extraregione e 535 in fase di definizione.

Covid, continuano a calare i ricoveri in ospedale. Ancora vittime e 2132 nuovi casi

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2132 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 10,2 % dei 20.846 tamponi eseguiti.

Dei 2132 nuovi casi, gli asintomatici sono 926, pari al 43,4 %.

I casi sono così ripartiti: 512 screening, 1052 contatti di caso, 568 con indagine in corso; per ambito: 345 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 111 scolastico, 1676 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 175.063, così suddivisi su base provinciale: 15.257 Alessandria, 8.190 Asti, 6.051 Biella, 24.102 Cuneo, 13.502 Novara, 93.033 Torino, 6.622 Vercelli, 5.804 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 951 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1551 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 357 (-9 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 4351 (- 108 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 63.768

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.640.659(+20.846 rispetto a ieri), di cui 815.416 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 6.506

Sono 54 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 8 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 6.506 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 969 Alessandria, 391 Asti, 292 Biella, 709 Cuneo, 572 Novara, 2.994 Torino, 313 Vercelli, 200 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 66 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

100.081 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 100.081 (+ 3608 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 7.662 Alessandria, 5311 Asti, 3084 Biella, 12.075 Cuneo, 6.778 Novara, 57.212 Torino, 3.842 Vercelli, 3.088 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 511 extraregione e 518 in fase di definizione.

Covid, ricoveri in calo ma altre 92 vittime nell’ultimo bollettino

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2.230 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari all’8,5% dei 23.163tamponi eseguiti.

Dei2230 nuovi casi, gli asintomatici sono 1.000 , pari al 44,8 %.

I casi sono così ripartiti: 824screening, 885 contatti di caso, 521 con indagine in corso; per ambito: 415 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 105 scolastico, 1.710 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 172.931, così suddivisi su base provinciale: 15.016 Alessandria, 8.084 Asti, 5.994 Biella, 23.787Cuneo, 13.325 Novara, 92.078 Torino, 6.541Vercelli, 5.629 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 947 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.530 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 366 ( –16rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 4459(- 137rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 65.181

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.619.813(+26.163rispetto a ieri), di cui 809.885 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 6.452

Sono 92i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 11 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 6.452 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 958 Alessandria, 387 Asti, 291 Biella, 707 Cuneo, 566 Novara, 2.964 Torino, 313 Vercelli, 200 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 66 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

93.454 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 96.473 (+3.019rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 7.344 Alessandria, 5.132Asti, 3.011 Biella, 11.610 Cuneo, 6.341 Novara, 55.398 Torino, 3.722 Vercelli, 2.906 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 501 extraregione e 508 in fase di definizione.

Primo giorno dei medici israeliani in Piemonte

Saranno impegnati presso il Dipartimento di Emergenza e Accettazione e il reparto Covid dell’Ospedale “Michele e Pietro Ferrero” di Verduno

Oggi, giovedì 3 dicembre, la delegazione medica israeliana – composta da 19 sanitari (7 medici, 12 infermieri) e da due accompagnatori, provenienti dall’Ospedale Sheba Medical Center – ha ufficialmente preso servizio presso l’Ospedale “Michele e Pietro Ferrero” di Verduno. Il personale, che presterà gratuitamente la propria attività a supporto del sistema sanitario locale, sarà impegnato principalmente nelle attività svolte presso il Dipartimento di Emergenza e Accettazione e presso il reparto Covid.


La delegazione, giunta in Italia nella mattinata di ieri, è stata accolta da una cerimonia di benvenuto svoltasi presso lo stesso presidio di Verduno. «Sarà un punto di partenza, l’inizio di una collaborazione tra le due organizzazioni sanitarie, oltre che un supporto di notevole importanza che ci è stato messo a disposizione», le parole di Massimo Veglio, Direttore Generale dell’ASL CN 2, che ha sancito, così, l’apertura della cerimonia.

«Con questa ennesima collaborazione tra Italia e Israele stiamo rinforzando un importante ponte che avevamo già messo in piedi, infatti ho già avuto il piacere di collaborare con Elhanan Bar On in passato. Anche per questo sono molto orgoglioso di avervi qui e di darvi il benvenuto nella famiglia italiana e nella famiglia piemontese», questo il benvenuto alla delegazione israeliana da parte dal Responsabile regionale della Maxi Emergenza 118, Mario Raviolo, seguito dal ringraziamento da parte di Bruno Ceretto, Presidente del Cda della Fondazione Nuovo Ospedale Alba-Bra ONLUS: «Vi ringrazio di cuore, come Presidente e come cittadino di questo territorio che voi state venendo ad aiutare».

«Oggi – spiega Luigi Genesio Icardi, Assessore alla Sanità – in quest’ospedale, si chiude il cerchio di un percorso di unione ideale tra il Piemonte e lo stato d’Israele, che ringraziamo per l’aiuto, ricordando, tra tutte, l’esperienza in Mozambico. Da anni, infatti, è attiva la collaborazione tra due realtà di primo piano del soccorso sanitario internazionale: l’Ospedale Sheba Medical Center, il più grande ospedale di Israele, che cura ogni anno un milione di pazienti, e la Maxi Emergenza della Regione Piemonte. Grazie a loro, la Sanità non conosce confini e non possiamo che ringraziarli per quanto hanno fatto e faranno per noi e per tutti, nel segno del reciproco aiuto, così come è doveroso il ringraziamento a tutto il personale sanitario che non si è mai tirato indietro in questi mesi», le parole dell’Assessore, che ha consegnato alla delegazione israeliana una targa in ricordo dell’ospedale da campo donato ed allestito dalla Regione Piemonte in Mozambico.

Parole di fratellanza anche da parte dell’ambasciatore di Israele, Dror Eydar: «Il nostro personale sanitario si metterà all’opera per una “sacra” missione: salvare vite umane in questa guerra contro il Coronavirus, durante una seconda ondata che sembra peggiore della prima per numero di morti e di contagiati. Quando ho sentito le incredibili notizie provenienti dal Piemonte, ho subito pensato di offrire aiuto agli amici piemontesi, e lo Sheba Medical Center si è messo immediatamente a disposizione. Israele è appena uscito dal secondo lock-down e siamo felici di tendervi una mano per affrontare questo sforzo insieme, in nome dell’amicizia che lega Israele e Italia. Se riusciremo a curare anche un solo paziente, ne sarà valsa la pena, ma siamo sicuri che, grazie alla conoscenza israeliana da noi messa disposizione e al vostro incredibile personale, riusciremo a salvare molte più vite». Parole di solidarietà a cui fa eco anche il dott. Elhanan Bar On, capo della delegazione medica israeliana: «Sarà un’importante occasione per estendere e condividere conoscenza. Siamo diventati fratelli in una fase complicata come quella della pandemia e lo saremo anche dopo».

Cerimonia terminata con le conclusioni del presidente della Regione, Alberto Cirio: «Oggi celebriamo solidarietà, internazionalità ed amicizia. Stiamo attraversando un momento complicato e, sebbene ci siano segnali importanti relativi alla stabilizzazione della curva dei contagi, la situazione rimane comunque delicata. Un sentito ringraziamento al nostro personale, che si è dedicato anima e corpo a questa causa, dal 22 di febbraio ad oggi, e la presenza del personale sanitario israeliano sarà preziosissima, perché, oltre a rappresentare l’inizio di un’importante collaborazione, ci permetterà di iniziare quella conversione tra posti letto Covid e non Covid che aspettiamo da tempo. Tornare alla normalità è il primo dei nostri impegni. Questo è l’ospedale dedicato a Michele Ferrero, un uomo che alla sua levatura internazionale accompagnava una grande vocazione alla solidarietà. E la vostra presenza qui onora il nome della persona alla quale questo ospedale è dedicato».

Le opposizioni in Regione: “Per evitare la terza ondata cabina di regia. Screening e tracciamento unica strada”

“Non siamo efficienti come la Corea e non siamo piccoli come l’Alto Adige, siamo in grado di fare un monitoraggio di tutta la popolazione? È la prima e più gettonata obiezione che ci è stata fatta in queste ore dopo che la nostra proposta ha incontrato anche il parere positivo, almeno a parole, della Giunta regionale” – dichiarano i Capigruppo di PD, 5Stelle, Luv, Moderati e Lista Monviso in merito allo screening di massa in Piemonte.

“Siamo consapevoli delle difficoltà, sappiamo ad esempio che in questa situazione persino delle eventuali elezioni sarebbero a rischio, però in tempi straordinari occorrono soluzioni straordinarie pertanto un minuto dopo che l’Odg sarà approvato ci metteremo a disposizione della Giunta regionale e chiediamo che venga convocata una cabina di regia inclusiva anche Sindaci, Prefetti, MMG, farmacisti e sindacati, per rispondere alla domanda: il Piemonte è in grado di organizzare uno screening di massa?”.

“Lo screening non dovrà essere un passaporto per le vacanze e nell’organizzarlo si dovranno rispettare tutte le norme sanitarie previste per ridurre al massimo il rischio contagio, per questo – proseguono Gallo, Sacco, Grimaldi, Magliano e Giaccone – la nostra proposta sottintende anche un cambio radicale nell’agire di questa Giunta. Per lavorare in maniera diversa da come il Piemonte ha fatto finora occorre responsabilizzare i maggiormente i Sindaci e le comunità piemontesi, insieme a loro dovremo trovare una soluzione. Ci interessa semplicemente non vedere gli stessi errori della seconda ondata, vorremmo vedere un tracciamento completo dei focolai e dei casi positivi”.

“Abbiamo preso in considerazioni altri modelli come il monitoraggio totale degli spostamenti, delle categorie a rischio, di lavoratori specifici in settori essenziali, e settori strategici come la scuola ma – concludono i Capigruppo di opposizione – abbiamo visto che agli annunci in questi mesi non ci sono state risposte concrete e permanenti. Per questo vorremmo prima esplorare un modello nuovo”.

Test rapidi per i visitatori delle Rsa “covid free”

Nelle ultime ore il Ministero della Salute ha emanato una circolare in cui si prevede che i direttori possano decidere di consentire l’accesso dei famigliari alle RSA completamente prive di casi di contagio, a fronte di adeguate misure di prevenzione.

Per aumentare il livello di sicurezza di questa iniziativa la Regione Piemonte supporterà le RSA mettendo a disposizione di tutte le strutture i test rapidi per i visitatori.

La possibilità di visita è riservata alle strutture cosiddette ‘Covid free’, che in Piemonte, al momento, sono 368 sulle 784 registrate sulla piattaforma Covid regionale.

Sarà a discrezione del Direttore della struttura valutare il possibile accesso e stabilire i protocolli per la sicurezza degli ospiti, dei lavoratori, dei volontari e dei visitatori.

«Per aiutare le RSA a riprendere, dove possibile, le visite dei famigliari in sicurezza, la Regione Piemonte metterà gratuitamente a disposizione di tutte le strutture i test rapidi da effettuare sui visitatori – spiega il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, insieme agli assessori alle Politiche Sociali Chiara Caucino e alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Oltre a questo, prosegue la nostra attività di monitoraggio con i tamponi antigenici che ogni 15 giorni facciamo su tutti gli ospiti e il personale delle Rsa. Da mesi l’emergenza sanitaria ha privato le famiglie della possibilità di un contatto umano e speriamo che in questo modo possa essere restituito loro un po’ del calore che solo un abbraccio d’affetto è in grado di trasmettere».

Accanto alla prossima fornitura di test rapidi per i visitatori, prosegue il piano di screening da quasi un milione di tamponi antigenici con cui la Regione Piemonte fino a marzo monitorerà gli ospiti e i dipendenti in tutte le residenze socioassistenziali e le residenze anziani del territorio. Sono stati già consegnati alle RSA piemontesi in poco più di un mese quasi 300 mila kit e ogni due settimane sono previste ulteriori forniture.

Ad oggi, in base al caricamento dei dati che le RSA effettuano quotidianamente sulla piattaforma, i casi di positività sono il 5% tra il personale e il 12% tra gli ospiti, una media inferiore a quanto si riscontra nella popolazione generale over 75, che si attesta al 15%.

La Regione chiede al Governo l’autorizzazione per test covid rapidi in farmacia

TEST ANTIGENICI, L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’ DEL PIEMONTE E COORDINATORE DELLA COMMISSIONE SALUTE, LUIGI ICARDI: «CHIEDIAMO AL GOVERNO CHE AUTORIZZI I TEST RAPIDI IN FARMACIA»

«Chiedo alla Conferenza delle Regioni di farsi carico presso i Ministeri competenti della richiesta, condivisa dalle Regioni, di abilitare prontamente, con idoneo provvedimento normativo, il personale farmacista laureato all’effettuazione dei tamponi antigenici rapidi».

E’ la richiesta espressa questo pomeriggio dal coordinatore nazionale della Commissione Salute e assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, al termine della Commissione Salute, svoltasi alla vigilia della Conferenza delle Regioni in programma giovedì.

«La rete capillare delle farmacie convenzionate, che solo in Piemonte conta 1.600 unità operative – osserva Icardi – sarebbe certamente di grande aiuto nel tempestivo tracciamento dei contagi, soprattutto adesso che sono disponibili i test antigenici rapidi. L’effettuazione dei tamponi in locali aventi i requisiti idonei e da parte di farmacisti laureati e appositamente formati, consentirebbe di mantenere il livello di sensibilità del test antigenico più alto rispetto ai tamponi auto-realizzati dagli assistiti. In più, verrebbe assicurata la puntuale registrazione dell’esito, estendendo la capacità di screening da parte delle Regioni».

Tra i primi a manifestare ampia soddisfazione per l’iniziativa è il presidente di Federfarma Piemonte, Massimo Mana: «Si è recepita una delle richieste della nostra categoria per venire incontro alla necessità della popolazione di ottenere il tampone in tempi ragionevoli, garantendo la tracciabilità del dato. Ora l’auspicio è che il Governo approvi l’istanza avanzata dalle Regioni già dal prossimo Dpcm, in modo che ci sia il tempo per organizzarsi in vista delle festività natalizie, quando l’effettuazione del tampone rapido potrà prevenire occasioni di contagio, soprattutto nell’ambito degli incontri in famiglia».