Anche se la storia stava dalla parte granata con l'ultima qualificazione firmata Toro nel 199

I bianconeri volano ai quarti: doppietta Zaza, reti di Dybala e Pogba

JUVENTUS-TORINO 4-0

 

juve toro derbyReti: Zaza al 28′ p.t.; Zaza al 6′, Dybala al 28′, Pogba al 37′ s.t.

 

JUVENTUS (3-5-2): Neto; Rugani, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Khedira (36′ s.t. Padoin), Marchisio ( 42′ s.t. Hernanes), Pogba, Alex Sandro; Zaza (‘8’ s.t. Dybala), Morata. A disp. Buffon, Rubinho, Caceres, Barzagli, Evra, Sturaro, Cuadrado, Mandzukic. All.: Allegri.

 

TORINO (3-5-2): Ichazo; Bovo, Glik, Moretti (37′ s.t. Avelar); Peres, Aquah, Gazzi, Baselli ( 19′ s.t. Silva), Molinaro; Belotti (9′ s.t. Quagliarella), Maxi Lopez. A disp. Padelli, Castellazzi, Zappacosta, Jansson, Pryima, Prcic, Vives, Amauri. All. Ventura.

 

NOTE – espulso Molinaro al 4′ s.t. per doppia ammonizione.

 

Derby natalizio di Coppa Italia che porta regali solo ai bianconeri: quattro, in particolare le reti segnate contro i granata decisamente non al top. Raddoppia così la squadra di Allegri che non si accontenta del 2-1 al 94′ della notte di Halloween, piazzando un bel poker alla squadra di Ventura. Al di sopra delle aspettative le prestazioni dei bianconeri, molto impegnati in questo periodo tra campionato e Champions, non si può dire lo stesso del Toro che ha saltato l’ultimo turno di campionato. Di certo ci si aspettava una squadra più reattiva, se non altro perché bisognava passare il turno, se non altro perché era il derby. Oltretutto la storia stava dalla parte granata con l’ultima qualificazione firmata Toro nel 1993, e i bianconeri che invece non mandavano fuori dalla competizione gli avversari da ben 50 anni.

 

Ventura questa volta si affida a Maxi Lopez, preferito a Quagliarella, al fianco sempre di Belotti. Gazzi prende il posto di Vives al centrocampo e tra i due pali c’è Ichazo. Mentre  per i bianconeri Allegri decide di introdurre Rugani, utilizzato solo pochi minuti nel finale della partita di Champions contro il Siviglia e Neto, per il resto tutto regolare. Il primo tempo non è dei più entusiasmanti, ma a dirigere sono proprio i bianconeri con un buon possesso palla, mentre i granata cercano di restare per lo più compatti. Ci pensa Zaza a movimentare l’incontro, dopo un il cartellino giallo e il rischio di lasciare i propri compagni in dieci, al 28′ confeziona il primo regalo: una bella giocata di Morata sulla sinistra, che salta Bruno Peres e Bovo e arriva sul fondo, poi scarica all’indietro per Zaza che mette dentro.  Il Toro resta alquanto spento e lascia concludere il primo tempo alla ben motivata Juve sull’1-0. Nella ripresa il copione non sembra cambiare, e subito si mette meglio per la Juve, dopo soli 5′ dalla ripresa gli avversari rimangono in 10 per doppia ammonizione su Molinaro.

 

La salita si fa più ardua per Ventura e i suoi che se vogliono riaprire il match non possono far altre che cambiare impostazioni di gioco. Niente da fare, perchè dall’altra parte la difesa granata vacilla e dopo una manciata di minuti ci ripensa Zaza a spegnere le speranze granata centrando la doppietta su una punizione di Marchisio intercettata dal marcatore bianconero. La prima vera occasione, forse l’unica, in casa granata arriva verso la mezz’ora per merito di Belotti che scatta in contropiede anticipa Rugani e prova il tiro sul primo palo, ma la palla colpisce l’esterno della rete. Standing ovation per Zaza, che lascia il posto a Dybala che subito entra a pieno in partita, sfiorando il tris al 21′ grazie ad un tiro di poco impreciso. Nulla da temere perché dopo poco arriva anche la sua firma. Merito di una buona prestazione di Alex Sandro che serve Morata, e Dybala mette dentro la botta vincente. Il pass per i quarti ormai è assicurato e al 37′ ci pensa Pogba a chiudere il cerchio battendo una strepitosa punizione degna di Del Piero. Ventura incassa una brutta sconfitta e lascia la manifestazione, mentre i bianconeri in gran forma dovranno attendere la vincitrice tra Lazio e Udinese. 

 

Roberta Perna

Valeria Tuberosi