Il volume edito da ‘Sillabe di Sale’ reca la doppia prefazione di Andrea Mingardi e del giornalista Maurizio Scandurra

Boccardo, giornalista e critico musicale, già autore del fortunato romanzo ‘Un futuro da scrivere insieme’ (Seneca Edizioni) e coautore della prefazione del volume ‘Ancora Toro – Io questa maglia sognavo da bambino’ (Atmosfera/Egea Music), racconterà al pubblico – con la sua consueta verve e simpatia – una trama avvincente, frutto di una serie di inspiegabili omicidi ai batteristi delle principali e più famose tribute band italiane.
Nel libro, solo un indizio: una fotografia ricorrente con protagonista Valerio Liboni, storico leader nonchè batterista anch’egli del noto gruppo pop italiano de ‘I Nuovi Angeli’. Il volume, ambientato tra Torino, Piemonte e riviera ligure, reca la doppia prefazione di Andrea Mingardi, cantautore e bluesman (batterista egli stesso agli inizi della propria c
arriera) e del giornalista e press agent di personaggi famosi Maurizio Scandurra.

“Sono felice, dopo un primo riuscito tour di presentazioni in Piemonte, di tornare per la seconda volta in Liguria, ove quest’opera è stata accolta molto bene“, spiega Lele Boccardo. “Il Piemonte e la Liguria sono le mie radici, così come la batteria la mia passione: da piccolo avrei voluto fare il batterista. Solo che, il destino, al posto delle bacchette ha preferito mettermi fra le mani penna e matite“, ironizza il noto critico musicale.
“I batteristi sono fondamentali nella storia della musica italiana: gente come Franz Di Cioccio, Michi Dei Rossi e Giancarlo Golzi – il grande ‘drummer’ bordigotto scomparso nel 2015 – hanno fatto la storia di gruppi mitici come la PFM, Le Orme e i Matia Bazar. Così come le tribute band, cui si deve la conservazione e la diffusione di una coscienza e un patrimonio musicale collettivo nazionale. Dal suggestivo mix fra questi due elementi è nato ‘Il Rullante Insaguinato‘: il resto lo ha fatto la fantasia‘, conclude entusiasta Lele Boccardo.