La Regione ha precisato in una nota che è stata proprio “una segnalazione della Regione Piemonte a portare all’intervento per l’eradicazione della presenza di Myriophyllum acquaticum effettuato l’11 agosto lungo il tratto di fiume Po di Torino compreso tra i ponti di piazza Vittorio e corso Vittorio Emanuele”. Il risultato dell’operazione di pulizia lascia qualche dubbio. Al di là della legittima polemica politica del Pd nei confronti della Giunta di Chiara Appendino: “si è trattato solo di propaganda ma le alghe sono ancora lì”, basta dare uno sguardo all’acqua vicino alle sponde del Po (come documentato anche dal video che il “Torinese ha pubblicato nella propria pagina Facebook) e si vede che le alghe sono ancora ben presenti. Diamo atto agli assessori comunali e ai volontari che come mondine hanno strappato erbacce a più non posso, ma ora si deve fare sul serio. Va bene risparmiare denaro pubblico secondo la condotta eticamente corretta dei grillini, ma se l’estirpazione manuale non dà risultati, qualcosa si dovrà pur fare. Il Myriophyllum acquaticum è una specie esotica di origine sudamericana, utilizzata principalmente per l’allestimento di acquari. Molto invasiva, determina impatti significativi sulla biodiversità di laghi, stagni e canali. L’inclusione nelle “black list” della Regione Piemonte comporta che debbano essere applicate rapide misure di eradicazione una volta rilevatane la presenza. E quindi? L’assessore Maria Lapietra spiega oggi sulle colonne di Repubblica che nei prossimi giorni con l’abbassamento della diga Michelotti l’acqua defluirà maggiormente, mentre a settembre interverrà comunque una ditta specializzata nelle pulizie fluviali. Si vedrà.
(foto: il Torinese)