L’organizzazione del corso è a cura della Scuola Yoga Contemporaneo, Associazione sportiva dilettantistica associata al CONI e Affiliata a CSEN
https://yogacontemporaneo.it/formazione-insegnanti-yoga/
Il Corso Formazione Insegnanti Yoga è riconosciuto a livello nazionale dall’Ente Sportivo CSEN. Alla fine del corso i partecipanti possono avere la certificazione e conseguire il diploma nazionale di istruttore di yoga. Di 300 ore di pratica e Teoria (250 ore di istruzione a tempo pieno delle quali 120 ore di pratica) + 50 ore di studio individuale sui testi consigliati e sui materiali forniti. Il programma del corso soddisfa i requisiti delle organizzazioni internazionali di Yoga
L’essenza di 5000 anni di conoscenza: la scienza dei Veda
Questo corso è indicato non solo per chi vuole diventare un insegnante di yoga professionale, ma anche per chi vuole comprendere meglio lo yoga, da diversi punti di vista. L’apprendimento si sviluppa attraverso l’integrazione di diverse metodologie didattiche: lezioni frontali, pratica dello yoga, e-learning e studio individuale. Il corso ti insegna a gestire l’energia dell’intero gruppo. Al corso oltre la filosofia yogica si illustra non solo come costruire le sequenze delle asana e marketing dello yoga, ma anche a capire di cosa hanno bisogno gli studenti che parteciperanno e offrire quello che serve per il loro sviluppo. Si spiega realmente come rigenerarsi continuamente, quali pratiche personali dobbiamo usare per gestire le energie.

INFORMAZIONI
A Chieri, da Novembre 2018 a giugno 2020, le lezioni si terranno un weekend al mese. La frequentazione del corsi permetterà di migliorare significativamente il livello della pratica personale, acquisire importanti conoscenze teoriche e fare esperienza nella conduzione di lezioni del gruppo di yoga. È previsto un colloquio preliminare.
SEDE DEL CORSO
Presso lo Studio 5 C.so Matteotti, 8, Chieri (TO). Alcune lezioni potranno essere svolte in altre sedi.Al termine del corso per conseguire il diploma di istruttore di yoga è necessario superare l’esame, teorico-pratico e la conduzione di una lezione in una classe o di una parte della stessa. L’Accesso agli esami finali è consentito solo agli studenti ammessi ai corsi per insegnanti di yoga, che non avranno superato il 10% delle assenze e avranno eseguito i compiti assegnatigli. E’ possibile conoscere gli insegnanti alle lezioni. Il calendario completo è sul sito www.yogacontemporaneo.it/calendario
E’ previsto aiuto continuo anche dopo il corso, supervisione e consultazioni, assistenza garantita 3 anni dopo il corso.
***
INFO E ISCRIZIONI
Tel.+39 335.474980
Email: yogacontemporaneo.it@gmail.com
***
PROGRAMMA E ORARI
Il corso prevede cinque sezioni di insegnamento: – Pratica di hatha yoga – Metodologie didattiche di insegnamento – Anatomia e fisiologia dello yoga – Filosofia ed etica – Pratica dell’insegnamento Le lezioni si svolgeranno una volta al mese (sabato e domenica) con orario 9,30 – 16,30 Il programma per ogni giorno 9:30 – 11:30 Pratica di hatha yoga 11:30 – 13:30 Lezione teorica 14:00 – 16:00 Lezione teorica 2 Sono previsti 16 incontri complessivi, otto week end da Novembre 2018 a Giugno 2019 e otto da Ottobre 2019 a Giugno 2020. SEDE DEL CORSO: Presso lo Studio 5 C.so Matteotti, 8, Chieri (TO) Alcune lezioni potranno essere svolte in altre sedi Calendario del 1° anno: 17-18 Novembre 8-9 Dicembre 19-20 gennaio 16-17 Febbraio 16-17 Marzo 20-21 Aprile 25-26 Maggio 15-16 Giugno






1118-2018. Prepariamoci, questo è l’anno dei Templari, come se su di essi mancasse ancora qualcosa che non è stato detto o scritto nonostante la miriade di libri, romanzi, leggende, fumetti e film esistenti sul tema, anche se spesso frutto di storie inverosimili e grottesche
dell’Ordine del Tempio non sono ben chiare perchè non esistono documenti da cui si possa risalire con esattezza all’anno di nascita della confraternita, né risultano testimonianze dirette degli eventi. Gli storici dell’epoca annotarono i primi appunti dopo la comparsa della congregazione, come fece l’arcivescovo-cronista Guglielmo di Tiro, secondo cui “nel 1118 alcuni pii nobili timorosi di Dio, del rango di cavalieri e devoti al Signore, professarono di voler vivere perpetuamente in povertà, castità ed obbedienza, secondo le consuetudini delle regole dei canonici”. Sul sigillo dell’Ordine due cavalieri sullo stesso cavallo simboleggiano l’ideale di povertà evangelica dei Templari. In quell’anno nove cavalieri si misero al servizio di Dio in una specie di associazione laica, di fronte al patriarca di Gerusalemme, con il compito di difendere i pellegrini diretti in
Terra Santa, sorvegliare strade e sentieri percorsi da ladri e briganti e fronteggiare gli assalti dei nemici arabi. E così, nel 1118, diciannove anni dopo la prima crociata, (anche se alcuni storici indicano il 1119 come data di fondazione) Hugues de Payns, cavaliere di Champagne, fondò l’Ordine dei poveri compagni di Cristo e del Tempio di Salomone che nacque a Gerusalemme in un’ala del Palazzo di re Baldovino II, a pochi metri dalla moschea di al-Aqsa e dalle rovine del Tempio di Salomone. Furono poi riconosciuti ufficialmente nel 1139 con la bolla pontificia di Innocenzo II. Potenti, temuti e rispettati, dal Mediterraneo orientale alla penisola iberica, protagonisti della storia delle Crociate, processati e condannati per eresia, i Cavalieri del Tempio non sono diventati famosi solo per il coraggio e la devozione dei suoi soldati in difesa della Terra Santa. Le loro ricchezze, che facevano gola a molti, ne fecero il più importante potere finanziario della Cristianità. Con una pioggia di donazioni da parte di persone ricche e aristocratiche divennero una potenza economica, quasi dei banchieri. A tal punto che il re di Francia, Filippo IV il Bello, strangolato dai debiti e dalla crisi economica, li attaccò duramente per impossessarsi dei loro beni accusandoli di eresia, adorazione di animali
diabolici e divinità pagane nonchè di essere attratti dall’islam. Papa Clemente V ordinò l’arresto dei Templari che furono imprigionati e torturati in modo da confessare colpe inesistenti. Clemente V soppresse l’Ordine ma non lo condannò mai. La storica Barbara Frale, studiosa dei Templari, trovò, quindici anni fa, nell’Archivio Segreto Vaticano la pergamena di Chinon che si credeva perduta, un prezioso documento che dimostra come il Pontefice non considerava eretico l’Ordine e intendeva salvare i monaci-guerrieri dalle infamanti accuse loro rivolte. All’inizio del Trecento la fama e la grandezza dei monaci crociati si spense, cancellata da un Re che temeva la loro potenza e ambiva a possedere le loro ricchezze. Re Filippo (nessuna parentela con il sottoscritto..) li condusse al rogo nel 1314. Dal Sacro Graal al mistero del tesoro del Tempio, dalla Sindone all’Arca
dell’Alleanza, settecento anni dopo, il fascino per i Templari è vivo più che mai e l’interesse per il mitico Ordine cavalleresco continua ad essere diffuso in tutto il mondo. A Torino i Cavalieri del Tempio avrebbero posseduto, secondo documenti del secolo XII, diverse proprietà in borgo Vanchiglia e in Val San Martino. Le prime sedi si trovavano nell’area tra via Giolitti e via Lagrange dove compariva la “domus” templare di Santa Margherita del Tempio, meta dei pellegrini europei. Nella piazza della Consolata spicca invece il campanile di Sant’Andrea, disegnato dal monaco architetto Bruningo mentre in via San’Agostino sorgeva la chiesa dei Santi Giacomo e Filippo e in piazza IV Marzo alcune case medievali e la locanda dei Templari.






