Maggiore attenzione a università, ITS e formazione professionale: con la nascita della nuova priorità STEP la Regione Piemonte punta a rafforzare le tecnologie strategiche e l’autonomia produttiva del territorio. È quanto emerge dall’approvazione della riprogrammazione del Programma Regionale FSE+ 2021-2027, che ribadisce una linea politica precisa: investire su competenze, occupazione e capitale umano come fattori chiave per lo sviluppo e la competitività regionale.
La revisione del Programma, che conserva una dotazione finanziaria complessiva di 1,3 miliardi di euro, ha ottenuto il via libera dal Comitato di Sorveglianza l’11 dicembre ed è stata condivisa con la Direzione Generale Employment della Commissione europea. L’operazione consente di incrementare i prefinanziamenti, estendere di un anno l’ammissibilità delle spese e diminuire il rischio di disimpegno dei fondi europei.
Tra gli elementi centrali della riprogrammazione figura l’introduzione della nuova Priorità STEP, pensata per sostenere le tecnologie strategiche critiche nei comparti del digitale e deep-tech, del cleantech e delle biotecnologie. Una scelta che contribuisce a consolidare l’autonomia strategica del Piemonte e a rafforzare la competitività delle sue filiere produttive, anche in raccordo con le recenti modifiche al Programma FESR.
Il nuovo assetto del FSE+ orienta le risorse verso il potenziamento delle competenze più richieste dal tessuto produttivo regionale. In particolare, si punta sullo sviluppo di competenze tecnico-specialistiche legate a ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico, promuovendo una collaborazione strutturata tra imprese e università, e sulla formazione di figure tecniche intermedie altamente qualificate, valorizzando il ruolo strategico degli ITS, sempre più centrali nel rispondere alle esigenze delle aziende.
La finalità è duplice: ridurre il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro e assicurare continuità alle politiche attive, accompagnando le persone verso un’effettiva ricollocazione nel mercato del lavoro piemontese, anche nella fase successiva al PNRR.
La riprogrammazione rafforza in modo significativo alcuni pilastri fondamentali del sistema regionale: le borse di studio universitarie, con risorse che raggiungono 108,7 milioni di euro; gli ITS Academy, per i quali gli stanziamenti salgono a 76,7 milioni di euro; l’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), che può contare su risorse complessive pari a 298,7 milioni di euro. Sono inoltre confermati 219 milioni di euro per le annualità 2026-2027-2028 destinati alle misure post Programma GOL (servizi per il lavoro e formazione dei disoccupati), oltre alla continuità del finanziamento delle Accademie di Filiera.
Cirio e Chiorino: “Il futuro del Piemonte passa dalle competenze”
“Con questa riprogrammazione, per la quale ringraziamo l’autorità di gestione e tutti gli uffici che hanno lavorato a questo risultato, la Regione Piemonte compie una scelta politica netta e responsabile: accelerare l’attuazione delle politiche, mettere a terra le risorse in modo efficace e tutelare gli interventi sociali, senza disperdere fondi e senza rinviare risposte che cittadini, imprese e territori attendono. Abbiamo deciso di rafforzare un modello di sviluppo che mette al centro il lavoro qualificato, la formazione di qualità, il merito e l’innovazione, nella consapevolezza che solo investendo sulle competenze si costruisce una Nazione competitiva, coesa e capace di affrontare le grandi transizioni economiche, tecnologiche e produttive in atto” dichiarano Alberto Cirio ed Elena Chiorino, presidente e vicepresidente della Regione Piemonte.
“È una visione chiara e coerente: governare il cambiamento, non subirlo. Accompagnare le persone, non lasciarle sole. Creare opportunità concrete, non assistenzialismo. Le politiche del lavoro e della formazione non sono una voce di bilancio, ma una leva strategica per garantire crescita, dignità e futuro. Il Piemonte sceglie di essere protagonista, puntando su capitale umano, responsabilità istituzionale e concretezza. Perché il futuro non si improvvisa: si costruisce investendo sulle competenze, valorizzando il talento e garantendo che nessuno venga lasciato indietro” concludono Cirio e Chiorino.



