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Dalla conferenza del progetto Super l’annuncio dell’adozione di un piano nazionale antirazzista

Il Governo adotterà entro l’anno il Piano nazionale contro le discriminazioni razziali e i crimini d’odio. Lo ha annunciato questa mattina Mattia Peradotto, coordinatore UNAR, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, del dipartimento Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel corso della conferenza conclusiva del progetto SUPER, Supporting Everyday Fight Against Racism, al Polo del ‘900, promossa dall’assessorato ai Diritti e alle Pari opportunità della Città di Torino.

Una notizia attesa dagli amministratori dei Comuni di Torino, Bologna e Reggio Emilia, primi in Italia a dotarsi di un Piano d’azione locale contro il razzismo che, questa mattina, hanno consegnato proprio nelle mani di Peradotto i tre Piani adottati insieme alle proposte e alle indicazioni rivolte al Governo italiano e agli omologhi Enti locali per promuovere e sostenere l’adozione di analoghi piani. Tra le richieste l’istituzione di misure e servizi per sostenere le vittime del razzismo, la garanzia di un accesso a un alloggio dignitoso a tutte le persone residenti ed equità nei processi del mercato del lavoro.

L’annuncio che ci ha portato Mattia Peradotto è quello che aspettavamo. Il Governo ha intenzione di approvare, entro l’anno il Piano nazionale antiviolenza. Come Comune di Torino, insieme alle due città emiliane, ci siamo dati appuntamento nel mese di marzo del prossimo anno, in occasione della settimana contro il razzismo, per valutare tutti insieme il Piano nazionale. Appuntamento che vorremmo proporre all’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani affinchè ne dia diffusione a livello nazionale” ha dichiarato Jacopo Rosatelli, assessore ai Diritti e alle Pari opportunità del Comune di Torino nel suo intervento alla conferenza, che ha aggiunto: “Abbiamo scritto tre piani ambiziosi e ci auguriamo che il Governo possa fare altrettanto. Il mio auspicio è che il contrasto al razzismo non sia affrontato con il retropensiero della difesa dell’etnia italiana, ma con uno spirito di apertura e con la capacità di ascoltare, innanzitutto, le organizzazioni della società civile che, insieme alle Amministrazioni di Torino, Reggio Emilia e Bologna, hanno costruito i Piani di azione locale di queste tre città”.

Tra i relatori Michela Favaro, vicesindaca del Comune di Torino, Helena Dalli, commissaria dell’Unione Europea per l’Uguaglianza, che ha inviato un video messaggio, Francesca Romana Capaldo, vice questore della Polizia di Stato e direttore della Segreteria OSCAD, Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori.

La bozza di Piano nazionale triennale 2023- 2025 preparata dall’UNAR non è un libro dei sogni, ma si cala in un contesto, cerca di capire quali sono le priorità e si incarna nell’oggi, puntando sugli assi dell’abitare, del lavoro, dell’educazione, della cultura, dello sport, della sanità e dell’accesso ai servizi socio-sanitari oltre a un piccolo fucus su tutti gli aspetti discriminatori di esclusione in base alle convinzioni religiose o proprie convinzioni personali, privilegiando il confronto con le associazioni e le organizzazioni. Avrà obiettivi strategici con il tentativo di dare una valutazione a queste azioni, un monitoraggio utile ad accompagnarci al prossimo piano” ha sottolineato Peradotto. “Una prima stesura che intendiamo condividere con le uniche tre città che si sono dotate di un piano d’azione, Torino, Bologna e Reggio Emilia, in vista di un confronto con le autorità del governo centrale e con i ministeri. Voglio ricordare che l’Unione Europea ha chiesto a tutti gli stati membri di dotarsi di questo strumento come hanno già fatto la Francia e la Finlandia”.

Una giornata di confronto inteso in cui si sono alternate due tavole rotonde, una al mattino sul ruolo delle istituzioni, e una al pomeriggio dedicata al contributo del Terzo settore.

Maltempo, situazione verso la normalità. Murazzi di nuovo accessibili

Cessata la pioggia nella giornata di ieri, le condizioni meteorologiche si sono indirizzate verso un progressivo miglioramento che ha coinvolto anche i fiumi, in particolare il Po, il cui livello sta lentamente decrescendo.

Tornano ad essere accessibili i Murazzi non interessati da esondazioni dopo le precipitazioni di mercoledì e di ieri: le aree risultano infatti pulite e subito utilizzabili, e fin dalle prossime ore i gestori dei locali potranno riaprire le attività.

Proseguono intanto gli interventi per il ripristino del manto stradale e sul patrimonio arboreo, danneggiati dalle piogge.

Ancora interdetti i percorsi ciclo pedonali in prossimità delle sponde, dove si sta lavorando per pulire e rimuovere il materiale accumulatosi e consentire così ai cittadini di poter nuovamente accedere e fruire di queste aree in sicurezza.

Sempre per ragioni sicurezza legate alla velocità della corrente e al materiale flottante trasportato dal fiume, sul Po restano al momento sospese la navigazione remiera e ogni altra attività.

Cascina Falchera accoglie la Città

Cascina Falchera riapre le porte alla comunità con nuove vocazioni e molteplici attività. Oltre a rimanere punto di riferimento per il sistema delle scuole torinesi, ospiterà attività di ricerca, sperimentazione, innovazione sociale e ambientale, start up di idee, laboratori per il tempo libero delle famiglie e la terza età, orticoltura di prossimità.

Affidata in concessione dalla Città di Torino al Consorzio Kairòs per 19 anni, Cascina Falchera sarà gestita in collaborazione con il Comune, ITER – Istituzione Torinese per un’Educazione Responsabile – e aperta alle municipalità Settimo, Mappano, Caselle, Borgaro, Leinì.

“Siamo contenti di essere qui oggi – ha detto il Sindaco Stefano Lo Russo – perché un bene comune della Città viene restituito alle torinesi e ai torinesi e si prepara ad assumere molteplici importanti vocazioni. Cascina Falchera sarà un luogo a disposizione della comunità dove troveranno spazio attività didattiche e di formazione professionale, progetti di inclusione sociale e sostenibilità ambientale. Ma sarà anche un luogo di accoglienza, grazie al progetto Casa Ucraina, con cui troveranno ospitalità e aiuto donne, bambini e persone fragili in fuga dal conflitto. Un bene pubblico riapre le porte alla cittadinanza, davvero un ottimo segnale per il futuro della nostra comunità”.

“Cascina Falchera sarà un luogo aperto al territorio, alle scuole e alle famiglie, in cui sperimentare una nuova visione della pratica educativa volta a orientare il pensiero ecologico delle bambine e dei bambini per riavvicinarli all’ambiente naturale e favorire uno scambio di saperi per un apprendimento permanente. Sarà anche uno spazio gioco innovativo in cui bimbe e bimbi potranno realizzare nuove esperienze attraverso la scoperta e l’esplorazione – ha sottolineato l’assessora all’Istruzione Carlotta Salerno -. Ma Cascina Falchera è altro ancora, un polo formativo, sede di tirocinio universitario e curricolare, che si aggiunge alle molteplici opportunità proposte dalla Città”.

Qui troverà spazio anche il progetto ‘Casa Ucraina’ realizzato da Liberitutti che mira al rafforzamento delle reti sociali in contesti di emergenza umanitaria e abitativa. Sarà una residenza temporanea con fino a 24 posti destinata all’accoglienza di minori e soggetti fragili in fuga da conflitto.

Informazioni e programma degli eventi delle giornate inaugurali sono disponibili sul sito  http://www.comune.torino.it/iter/attivita/cascina-falchera-accoglie-la-citta/

Meno auto e più spazi verdi per il futuro Parco del Valentino

Un parco più verde, dove l’asfalto lascerà spazio a percorsi accessibili e funzionali a misura di pedoni, studenti e famiglie. Sono questi i principali elementi attorno a cui ruota la riqualificazione in chiave green del Valentino, che riguarderà 20mila metri quadrati del polmone verde che si estende sulle rive del Po nel quartiere San Salvario, per un investimento di 14,5 milioni di euro di fondi Pnrr.

Il progetto è stato presentato questa mattina ai cittadini nel corso di un incontro, tenutosi al Castello del Valentino nell’ambito del Festival del Verde, dall’assessore della città Francesco Tresso con il presidente della Circoscrizione 8 Massimiliano Miano, insieme alla stazione di committenza SCR e al gruppo di progettisti (LAND Italia, TRA, ICIS, BMS, Recchi, Gae) e ad esperti dell’Università e del Politecnico di Torino.

L’avvio dei lavori, che si propongono di  preservare la naturalità del parco e recuperarne pienamente la vocazione storica, è previsto per la prima metà del 2024 e il cantiere terminerà entro il 2026. In questo arco di tempo il parco rimarrà sempre aperto al pubblico, con chiusure parziali di alcune aree che accompagneranno l’avanzamento dei lavori.

Uno dei punti principali del progetto prevede la totale rimozione dell’asfalto dai viali principali del parco: una superficie totale di 65mila metri quadrati (pari all’estensione di ben 15 campi da calcio) verrà convertita in pavimentazione permeabile, in calcestre e in cemento drenante, per ridurre l’effetto isola di calore. I viali saranno completamente pedonalizzati e interdetti al transito delle auto, richiamando la condizione originaria dei boulevard del Valentino nell’Ottocento.

Grazie al restringimento in larghezza dei viali – che passeranno da 16/20 metri, marciapiedi compresi, a 9 – sarà a disposizione una nuova superficie 20mila metri quadrati per il verde. Qui ai lati verrà realizzato un nuovo tappeto erboso con l’infoltimento di gruppi vegetali e il rispetto delle specie storiche nei limiti imposti dal nuovo habitat. Sempre in tema di interventi di mitigazione ai cambiamenti climatici nel parco verranno messi a dimora 555 nuovi alberi, con l’obiettivo di creare nuovi spazi ombreggiati.

Alcuni interventi riguarderanno più specificatamente gli aspetti legati all’accessibilità, con l’eliminazione delle barriere architettoniche e la riqualificazione di piazza Rita Levi Montalcini, che, nella nuova veste del parco, sarà interdetta al parcheggio delle auto. Così come di fronte alla Fontana dei 12 mesi, dove verrà realizzata una nuova piazza pedonale che permetterà di apprezzare al meglio il monumento realizzato da Carlo Ceppi per l’Esposizione Generale Italiana del 1898.

Per rafforzare lo stretto legame del parco con il fiume verranno riqualificati anche i punti di accesso al corso d’acqua, con il restauro delle rocallies presenti.

Accanto al Borgo Medievale sorgerà un roseto con spazi per il ristoro. Verranno inoltre rinnovati tutti gli arredi urbani del parco, con un ridisegno dei chioschi polifunzionali e con nuovi servizi. Saranno rinnovate anche l’illuminazione a led e la segnaletica.

Novità, infine, per il Padiglione 5 di Torino Esposizioni, con una nuova copertura, che riprenderà le linee curve presenti nel disegno originario del parco all’inglese e dove verrà realizzato uno skate park. Il Padiglione 5 diverrà l’unico luogo raggiungibile in auto e qui troveranno spazio circa 600 posti auto, a compensazione di quelli che saranno eliminati lungo i viali pedonalizzati.

L’assessore Francesco Tresso ha commentato“Con questo progetto interveniamo su uno dei luoghi simbolo della città, per restituirlo ai cittadini rafforzato nella sua funzione di polmone verde ed esaltando l’importante legame con il fiume e il sistema del verde pubblico. Ma questo, benché importante, è solo un tassello del più ampio progetto con cui la Città investirà dell’area del Valentino 157 milioni di fondi Pnrr dando il via alla riqualificazione di Torino Esposizioni, dove verrà realizzata la nuova Biblioteca Civica, del Borgo Medievale e al ripristino della navigazione turistica sul Po. Interventi che saranno un’importante occasione per dare ulteriore impulso al parco del Valentino, riconnettendo i suoi luoghi in maniera più omogenea e ordinata e migliorandone l’accesso e la fruizione per tutti gli utenti“.

Slot machine e irregolarità in un bar di via Verolengo. Sanzioni e sospensione dell’attività

Nei giorni scorsi, durante un controllo delle attività commerciali sul territorio, gli agenti del Comando Territoriale V della Polizia Locale hanno rilevato alcune irregolarità nella conduzione di un esercizio pubblico ubicato in via Verolengo che hanno portato alla sospensione dell’attività e a sanzioni amministrative.

All’interno del locale erano presenti due apparecchi elettronici per il gioco (video slot) installati a una distanza inferiore ai 400 metri dai luoghi sensibili stabiliti dalla norma. Le macchinette, posizionate a soli 240 metri da una scuola, sono state sottoposte a chiusura temporanea, mentre alla titolare sono state contestate due sanzioni, una per slot.

All’esterno del bar, inoltre, era allestito un dehors privo di autorizzazione per il quale è stata contestata un’ulteriore sanzione amministrativa.

Da successivi controlli, è poi emerso che l’esercizio pubblico veniva condotto in assenza della prevista autorizzazione per la somministrazione di alimenti e bevande, motivo per cui l’attività è stata temporaneamente sospesa fino alla regolarizzazione dei permessi e alla titolare è stata comminata un’altra sanzione.

Al via la trasformazione dell’ex Scalo Vallino

Partiranno tra pochi giorni i lavori di riqualificazione dell’area dell’ex scalo ferroviario Vallino. L’intervento, che vede un investimento di 60milioni di euro, interesserà una superficie di circa 32 mila metri quadrati nel quartiere San Salvario, delimitata a nord dal sovrappasso di Corso Sommeiller, a est da Via Nizza, a sud da Via Argentero e a ovest dalle sedi ferroviarie in esercizio e all’interno della quale è già in corso la costruzione del Centro di ricerca per le biotecnologie molecolari promosso da Fondazione CIRP e Università degli Studi di Torino.

Alla fine del cantiere qui troveranno spazio una residenza per studenti, servizi alla persona, un superstore, impianti sportivi, nuovi spazi pedonali e aree verdi. Alla presentazione del progetto da parte di Nova Coop Società Cooperativa ha preso parte anche il Sindaco Stefano Lo Russo.

«La riqualificazione dello Scalo Vallino – ha dichiarato – rappresenta un fondamentale tassello della strategia di trasformazione urbana dei siti industriali dismessi. Il completamento dell’investimento universitario rappresentato dal centro di Biotecnologie e la realizzazione di uno studentato contribuiscono ad una delle vocazioni strategiche di Torino come città universitaria. Una città che potrà essere sempre di più riconosciuta per la sua capacità di attrarre giovani in formazione universitaria offrendo esperienze di studio, residenzialità, lavoro e integrazione nel sistema economico e sociale cittadino, per chi arriva da fuori e per chi già vive sul territorio cittadino».




Aido Piemonte festeggia i 50 anni con un giardino solidale

“iDo – Un Futuro Gentile”  è il titolo dell’evento organizzato da Aido Piemonte (Associazione Italiana per la Donazione di Organi tessuti e cellule) per festeggiare il 50esimo anno di attività nella promozione della cultura della solidarietà e della corretta informazione per una scelta consapevole in merito alla donazione degli organi.

L’appuntamento è per sabato 27 maggio, a partire dalle ore 16, in via Tepice 23. Qui, dopo un flash mob coordinato da Gypsy Musical Academy, sarà inaugurato il Giardino Gabotto, una nuova area verde educativa, pensata dall’associazione come metafora della cura che sta alla base del mondo del volontariato, dove insegnare alle nuove generazioni i valori della solidarietà, della donazione e della sostenibilità.

Maggiori informazioni e il programma dell’evento sono disponibili su:
https://aidopiemonte.it/ido-unfuturogentile/

Sabato 27 e domenica 28 maggio torna la Festa dei vicini

Torna nel week end la Festa dei vicini con un ricco programma di iniziative. Un appuntamento ormai consolidato, giunto quest’anno alla dodicesima edizione, che si propone di rafforzare il senso di comunità e di mutuo aiuto, promuovendo sia le buone relazioni di vicinato e sia sostenendo il concetto di vicinanza, rinforzando i legami di prossimità e di solidarietà sociale.

La Festa – con più di 70 appuntamenti in programma – si svolge nei cortili degli insediamenti di edilizia residenziale pubblica, in quelli privati, nelle piazze, nei giardini pubblici e, novità di questa edizione, nei cortili delle scuole che hanno deciso di aderire, proponendo attività per bambine, bambini e le loro famiglie. Tra sabato e domenica, da nord a sud della città, sono molteplici le occasioni di ritrovo e divertimento, a cui naturalmente tutti possono prendere parte. Solo per fare qualche esempio, in calendario ci sono musica, ballo e giochi nella centrale piazza Arbarello; attività per i più piccoli in piazza Cavour a cura dell’istituto comprensivo Tommaseo; merenda condivisa nelle case popolari di via Arquata; book crossing, giochi e apericena in via Romolo Gessi, coro gospel con aperitivo in via Castelgomberto; lezioni di pasticceria per bambini e aperitivo marocchino in corso Grosseto; apericena condivisa, calciobalilla, ping pong e arti marziali in piazza Montale, oltre a pranzi o cene condivise nelle case del quartiere.

“La Festa dei Vicini- dice il Sindaco Stefano Lo Russo- è da sempre un bell’appuntamento per ritrovare il senso di comunità e di vicinanza, ancora più sentito dopo il lungo isolamento che ha caratterizzato il periodo della pandemia. Nei condomini e nelle scuole, che si aggiungono quest’anno, cittadine e cittadini, bambine e bambini avranno l’opportunità di stare insieme e conoscersi, superando la diffidenza che qualche volta caratterizza i rapporti di vicinato in una grande città”.

Nell’edizione di quest’anno parteciperanno anche le scuole primarie, con l’obiettivo di coinvolgere in un momento di condivisione e di partecipazione attiva bambine, bambini e le loro famiglie.

La Festa dei Vicini è patrocinata dalla Città attraverso le Circoscrizioni insieme a Federcasa Piemonte (l’associazione delle Atc piemontesi) e all’Atc del Piemonte Centrale.

Anagrafe, per problemi tecnici a livello nazionale temporaneamente fuori servizio il sistema di prenotazione e rilascio CIE

A causa di alcuni problemi tecnici nella piattaforma nazionale non dipendenti dal sistema informativo comunale, il servizio di rilascio e di prenotazione delle carte d’identità elettroniche è momentaneamente sospeso.

“Siamo in costante contatto con il Ministero che è al lavoro per risolvere il problema e che ci ha assicurato che il servizio verrà ripristinato nel più breve tempo possibile” – ha commentato l’assessore con delega ai Servizi civici Francesco Tresso -. “Nel frattempo ci siamo subito attivati affinché le cittadine e i cittadini, in presenza di urgenze motivate, possano comunque recarsi presso i nostri uffici per il rilascio del documento d’identità in formato cartaceo. Tutti coloro che avevano una prenotazione durante la sospensione del servizio saranno comunque contattati nei prossimi giorni per ricalendarizzare i loro appuntamenti”.

Per tutti gli aggiornamenti: www comune.torino.it/anagrafe.

La polizia locale arresta un uomo per furto all’interno di una scuola

Nella notte tra il 20 e il 21 maggio, gli agenti del Comando Territoriale I della Polizia Locale hanno arrestato un uomo sorpreso all’interno dell’edificio scolastico ‘G.E. Pestalozzi’ di via Banfo.

A seguito dell’attivazione dell’allarme della scuola, che era già stata in precedenza vittima di furti e per tale motivo particolarmente ‘attenzionata’, gli agenti sono arrivati sul posto in tempi brevissimi e hanno sorpreso, accovacciato tra i banchi di un’aula, un cittadino di nazionalità romena che tentava invano di nascondersi.

Alla loro vista l’uomo ha tentato di sottrarsi all’arresto opponendo strenua e violenta resistenza nei confronti degli agenti che hanno riportato uno la frattura della mano destra, un altro una ferita lacero contusa dovuta a un morso e un altro ancora contusioni diffuse.

L’uomo, dopo l’espletamento delle procedure di rito, è stato arrestato e condotto nella casa circondariale.

Il procedimento penale versa attualmente nella fase delle indagini preliminari e pertanto vige la presunzione di non colpevolezza dell’indagato, sino alla sentenza definitiva.

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