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“Codice Criceto”: una giovane donna alla ricerca di se stessa

Informazione promozionale 

Nessuno sembra avere la voglia e il coraggio di comprendere Anna. Nessuno tranne il mare. Il mare per lei è un amico, un maestro, un attento ascoltatore capace di consigliare e parlare con lei. Ma ad un tratto anche il mare sembra deluderla, sembra non capire più ciò che lei esprime…

UN ROMANZO DI MARGHERITA CROGLIANO
“Codice Criceto”
Codice Criceto narra la storia di una giovane donna alla ricerca di se stessa. La sua sofferenza e il suo dolore sono impressi nello sguardo di Anna, in un volto che mostra il più falso dei sorrisi per la paura di manifestare una tristezza che possa disturbare, annoiare, infastidire. Nessuno è in grado di capire ciò che Anna ha nel cuore, un cuore frantumato invisibile a tutti. Nessuno sembra avere la voglia e il coraggio di comprendere Anna. Nessuno tranne il mare. Il mare per lei è un amico, un maestro, un attento ascoltatore capace di consigliare e parlare con lei. Ma ad un tratto anche il mare sembra deluderla, sembra non capire più ciò che lei esprime…o forse è Anna a non essere più capace di ascoltarlo! Allora partire e lasciarsi tutto alle spalle appare la soluzione migliore. Anna, la protagonista del romanzo, apparentemente fragile ed insicura si scoprirà improvvisamente forte e determinata, decisa a riappropriarsi della sua vita e della sua libertà; diretta a credere in sé stessa e realizzare i suoi sogni. Anna inizia così il suo viaggio! Incontrerà molte persone, ognuna diversa, ognuna lascerà in Anna un po’ di sé e in ognuna di loro Anna lascerà qualcosa. Un amore conosciuto per caso ad una festa, inizialmente meraviglioso come il principe azzurro di quelle fiabe che ascoltava da bambina per rivelarsi invece malato, opprimente, frustrante; un padre mai conosciuto davvero e scoprire, invece, di averlo avuto sempre a un passo da lei; una madre troppo protettiva; l’incontro con suor Cosalida; il silenzio assordante del piccolo Jo; le parole di Mama de Tu lo e infine Ruhig, lo sconosciuto, incontrato per la prima volta ma che ad Anna sembrava di conoscere da una vita. Luoghi bellissimi da scoprire, così poveri e così pieni di vita; paesaggi incantati in cui perdersi ad ascoltare i pensieri più intimi. Il romanzo termina con Il rientro a casa della protagonista con la consapevolezza di aver ritrovato la sua famiglia, il suo mare, ma soprattutto sé stessa.

L’autrice
Margherita Crogliano nasce a Cariati ( Cs) il 11-01-1981. Si laurea in lettere moderne con indirizzo archeologico, con una tesi sul sistema difensivo costiero della Calabria Medievale. Dopo la laurea si trasferisce in Veneto dove si forma come docente di Lettere e Storia, svolgendo la professione. Qui le prime pubblicazioni; nel 2013 esordisce con un racconto onirico “ il Cammello in Orbita”, casa editrice gruppo Albatros. Nello stesso anno partecipa ad un concorso di poesie: una serie di poesie è stata premiata e pubblicata in una raccolta antologica “Viaggi Di Versi Nuovi Poeti Contemporanei”, casa editrice Pagine. Dello stesso anno è un altro riconoscimento poetico che vede pubblicare una sua opera poetica in un’altra antologia “ Squarci di Silenzi” dell’associazione collettivo Acca. Nel 2014 pubblica il saggio sul” Il disturbo oppositivo Provocatorio” nell’edizione Zarlino, uno dei pochi studi di caso in Italia e nello stesso pubblica un saggio sulla rivista culturale “l’Oriolo” con un saggio sulla “Relatività del Concetto tempo” e un’opera poetica sul “Trascorrere del tempo”. Nel 2016, grazie o a causa di quei progetti di cui conosce senso e significato solo la vita, si trasferisce in Calabria, in Cirò Marina, dove svolge la sua professione e ha imparato ad ambientare sogni e desideri, poiché essi non sono del luogo geografico ma appartengono ai luoghi del cuore. Nel 2021 pubblica “Codice Criceto”, romanzo di formazione pubblicato dalla casa editrice Calabria letteraria. Nel settembre dello stesso anno si trasferisce in Veneto continuando la sua professione di docente.

Le migliori librerie per bambini a Torino

“Io credo che le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possano contribuire a educare la mente. La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”. Così aveva commentato Gianni Rodari, lo scrittore per bambini per antonomasia quando nel 1970 ricevette il Premio Hans Christian Andersen, uno dei più grandi riconoscimenti internazionali nella narrativa per l’infanzia.

 

Rodari grazie alle sue storie e filastrocche ha saputo crescere, divertire, far riflettere, emozionare intere generazioni di bambini. Ma non è l’unico. I piccoli e grandi autori della narrativa per l’infanzia, senza nessuna distinzione hanno da sempre il grande onore di poter, con le loro storie, inseminare sapientemente le giovani menti di domani.

 

Ma come favorire la lettura e l’amore per i libri già dalla tenera età? Sicuramente praticando la lettura ad alta voce e leggendo tanto ai bambini ma anche facendoli frequentare librerie a loro misura. Ecco quali sono le librerie per i bambini a Torino più belle, fornite e attente alle esigenze dei giovani lettori.

 

Libreria Bufò: libreria per giovani menti – Via Monginevro 187/A (Zona Pozzo Strada)

Una casa delle storie, un crocevia di idee, un luogo caldo e luminoso che accoglie i piccoli lettori e i loro genitori, un delizioso family store ma prima di tutto una libreria per giovani menti. La libreria per bambini indipendente Bufò nel quartiere di Pozzo Strada di Torino sa essere tutto questo. Un negozio che vende libri ma anche – e soprattutto – un luogo piacevole da vivere.

 

“Abbiamo i piedi ben piantati nei sogni. Qui ogni singolo libro è frutto di una scelta, accurata e attenta e tiene conto di molti fattori. Bufò predilige le piccole e medie case editrici e le promuove nell’ottica di dare voce a chi merita perché qualità è la parola d’ordine” specifica Marta la proprietaria di questo angolo ricco di luce e profumo di legno in via Monginevro.

Da Bufò si possono trovare libri, giochi, prodotti e accessori dedicati ai bimbi e alle loro mamme ma anche laboratori, corsi e incontri speciali dedicati al mondo della letteratura per l’infanzia. Inoltre c’è un angolo fasciatoio attrezzato, una poltrona allattamento e una piccola zona relax dove gustare una tisana e fermarsi per scambiare quattro chiacchiere.

Curioso il nome Bufò: mescola il nomignolo che Marta aveva dato a suo figlio quando era dentro la pancia (ovvero Ufo, oggetto volante non identificato) a cui si antepone la “B” del binomio Bambini e Books.

Libreria dei ragazzi – Via Stampatori 21 (Zona Centro)

“Un antro luminoso dove non si dimentica la vita, ma si può capirla e viverla meglio”. La libreria dei ragazzi di via Stampatori a Torino dal 1974 apre le porte ai giovani lettori e in questo angolo di fantasia e creatività i bambini sono sempre caldamente invitati a toccare e sfogliare i libri presenti.

Oltre a trovare personaggi immaginari, vicende a volte buffe e talvolta anche strampalate, alla Libreria dei ragazzi si possono anche ascoltare storie raccontate sui cuscini dalle tre entusiaste libraie di via Stampatori, Maria Grazia, Dina e Flavia come anche partecipare a divertenti laboratori: un modo per i bambini di avvicinarsi ai racconti e alle fiabe che più amano leggere e farsi leggere ed anche agli autori e alle autrici che le hanno create.

Libreria Maramay – Via Cercenasco 9 (Zona Mirafiori)

Colorata, raccolta e a misura di bambino. Un posto dove far sviluppare e volare la fantasia. La libreria Maramay per bambini e ragazzi da 0 a 18 anni si trova nel cuore del quartiere di Mirafiori a Torino dal 2011.

“I libri per i bambini sono bellissimi: un insieme di fantasia, colore, curiosità, illustrazioni stupende, poesia”. A dirlo è la libraia Mara Maggiora che da sempre ha come intento quello di trasmettere l’amore per i libri alle nuove generazioni. Ed è anche per inseguire questo sogno che la proprietaria della libreria Maramay nel 2020 aveva dato vita, in pieno lockdown, ad un progetto dal sapore dolcemente nostalgico: vincere la distanza e la solitudine obbligata raccontando dietro ad una cornetta a piccoli lettori le “Favole al telefono” di Gianni Rodari.

Libreria Diorama Kids’ – Via Crevacuore 14 (Zona Parella)

Classici dei libri per bambini come anche storie per giovani lettori creati dagli ultimi autori contemporanei della letteratura per l’infanzia ma anche giochi, balocchi per imparare e divertirsi. Tutto questo si può trovare alla Diorama Kids’. Questa libreria per bambini ha aperto i battenti nel 2008 a Rivoli ma nel 2011 si è poi spostata a Torino nel quartiere Parella.

A chi domanda il perché di un nome così insolito per una libreria, Filomena e Giorgio, i due librai di Diorama Kids’ raccontano che il diorama era uno spettacolo di luce, un’illusione di movimento insomma è stata la giusta definizione per un posto in cui i giochi, i libri e la luce della fantasia fanno entrare i bambini (ma anche gli adulti) in un mondo sfavillante di storie.

Le Altalene Libri e Caffè – Via dei Quartieri 6L (Zona Centro)

Dondolarsi tra scaffali di libri avventurosi ed avvincenti tutti da scoprire,rifugiarsi in panchine volanti (ovviamente in questo posto non possono mancare due belle altalene nelle quali piccoli e grandi lettori possono lasciarsi cullare) o in comode e morbide poltrone dove lasciarsi rapire dalla lettura e infine atterrare nell’angolo prelibatezze al bancone di un bar sempre rifornito di caffè, the e dolci vari.

 Le Altalene è sì una libreria per bambini e ragazzi di Torino specializzata nell’editoria per l’infanzia nella quale si possono trovare libri, manuali e giochi educativi ma anche una caffetteria Family Friendly oltre che un locale completamente baby friendly attrezzato con tutto l’occorrente per scaldare la pappa, allattare o cambiare il pannolini.

“La condivisione e la diffusione di cultura comune sono le formule magiche per rendere la vita più leggera. Alle Altalene tutti possono appassionarsi di storie e fiabe, ascoltare musica, pasticciare, manipolare e colorare, partecipare a laboratori, corsi, degustazioni, fare festa, divertirsi ed intraprendere percorsi fatti di esplorazione e suggestioni” asseriscono le due libraie Bianca e Teresa, creatrici del progetto dal 2017.

Rossella Carluccio

Link:

http://www.libreriabufo.it/

https://www.facebook.com/LibreriadeiragazziTorino/

https://www.libreriamaramay.com/

https://www.libreriadiorama.it/la-libreria

https://www.lealtalene.it/

Per il concorso “Lavori in corto – gli occhiali di Gandhi”, a Torino una maratona di cinema per la “pace” e la “nonviolenza”

“In the name of Peace”

Lunedì 11 e martedì 12 luglio, ore 21,30

Il titolo “In the name of Peace” inquadra subito il contenuto e gli obiettivi dell’evento (per appassionati cinefili, ma non solo) promosso dall’“Associazione Museo Nazionale del Cinema” (AMNC) e dal “Centro Studi Sereno Regis”: due intense consecutive serate di cinema, lunedì 11 e martedì 12 luglio, a Torino, presso “Cascina Roccafranca” e “Arena Monterosa”, per presentare i film e i giovani autori /autrici under 35 che hanno partecipato alla nona edizione del concorso cinematografico nazionale “Lavori in corto – gli occhiali di Gandhi”, dedicato a opere incentrate sulle tematiche della pace e della nonviolenza, selezionate da una giuria di esperti per concorrere alla vincita dei tre premi in palio. La maratona di proiezioni inizia dunque lunedì 11 luglio alle 21.30 nell’ampio cortile della casa di quartiere “Cascina Roccafranca” (Via Rubino 45) con la prima serata di proiezioni dei film in concorso e si conclude martedì 12 luglio alle 21.30 presso il “CineTeatro Monterosa” (Via Brandizzo 65) con il secondo slot di film in concorso e la premiazione finale. Tutte le proiezioni sono a ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili. Il programma delle due serate prevede la proiezione di undici film di cui tre in anteprima nazionale e quattro in anteprima regionale. Sinteticamente, si tratta di pellicole estremamente variegate (pur correndo sempre sul fil rouge prestabilito) che ci ricordano, ad esempio, il potere della fantasia nell’opera di Gianni Rodari (“Sbagliando s’inventa”) o le questioni legate alla tutela dell’ambiente (“Fili di memorie”), così come l’urgenza che sta vivendo il popolo ucraino in seguito all’aggressione russa (“The Border Line”). O ancora, le diverse prospettive di genere (“Con i miei occhi” e “Cromosoma X”), un tenero omaggio alla terza età  (“Ofelia”), lo sport come contesto nel quale le differenze sociali possono essere superate attraverso un confronto leale (“L’Avversario”), così come il mondo della scuola (“Forze”). A chiudere la selezione, come sempre un’ampia proposta dedicata ai temi dell’immigrazione che ci restituiscono l’immagine di un paese dove stanno crescendo ragazzi di seconda generazione tra conflitti e molteplici forme di accoglienza (“Nurradin”“Il custode e il fantasma” e “Inchei”).

“Grazie alla fertile collaborazione con l’AMNC – sottolinea Dario Cambiano, responsabile del progetto ‘gli occhiali di Gandhi’ – il ‘Centro Studi Sereno Regis’ ha potuto proporre a tante e tanti cineasti di riflettere sul tema della nonviolenza. Le opere presentate hanno offerto pensieri nuovi, spesso originali, sulla soluzione dei conflitti. L’educazione alla pace e alla nonviolenza è un tema difficile e il cinema può avere un ruolo molto importante nel diffonderla”.

Tre i premio in palio, assegnati dalla Giuria nella serata di martedì 12 luglio: si va dall’assegnazione di mille Euro, offerti dal “Centro Studi Sereno Regis”, per il “Primo Premio Armando Ceste”, ai 600 Euro da parte dell’“Associazione Museo Nazionale del Cinema” per il “Gran Premio della Giuria” dedicato a Vittorio Arrigoni (attivista pacifista, reporter e scrittore italiano ucciso a Gaza nel 2011; suo il celebre adagio “Restiamo Umani – Stay Human” con cui terminava ogni suo articolo) e ai 600 Euro assegnati dalla “Fondazione Montessori Italia” per il miglior film dedicato ai temi dell’infanzia. Una giuria  composta dai redattori del quotidiano indipendente online “eHabitat” assegnerà, inoltre, una menzione speciale al miglior film che tratta di tematiche ambientali.

“Lavori in corto” quest’anno si arricchisce inoltre di un laboratorio che si terrà presso il “Centro Interculturale” della Città di Torino (Corso Taranto 160), martedì 12 luglio dalle 14.30 alle 18.30“Cineritidoplastica – Il Botox del materiale audiovisivo”, un workshop di cinema condotto da Emanuele Policante. La partecipazione è gratuita su prenotazione, al seguente indirizzo mail: lavorincorto@gmail.com. Inoltre, da quest’anno, il concorso avrà una cadenza biennale. La decima edizione sarà quindi organizzata nel 2024nel corso del 2023 l’“Associazione Museo Nazionale del Cinema” promuoverà invece la quarta edizione del concorso cinematografico nazionale “LiberAzioni festival”.

Per ulteriori info: “Associazione Museo Nazionale del Cinema”, via Montebello 15/D, Torino; tel. 011/8138560 o www.amnc.it o info@amnc.it

g.m.

Nelle foto, alcuni frames da:

–       “Fili di memorie”

–       “The border line”

–       “Forze”

Bremer: ci siamo!

Tutto ruota attorno a Bremer:il diamante del Toro che, attraverso la sua cessione, finanzierà il resto del mercato granata, già partito piuttosto bene con 5 acquisti, i riscatti di Berisha, Ricci, Pellegri, gli acquisti di Bayeye e Radonjic.

Metà dei 10 calciatori chiesti dal tecnico granata Juric per poter riportare il Toro in Europa. Inter e Juventus si contendono il centrale difensivo granata che andrà via entro la metà della settimana prossima.

I nerazzurri offrono 25 milioni ed il prestito secco del giovane talento Cesare Casadei, centrocampista centrale capitano della primavera interista campione d’Italia.

La richiesta del DS granata Vagnati è 28 milioni più il cartellino di Casadei a titolo definitivo:prendere o lasciare!

l’Inter dovrà vendere Skriniar promesso sposo al Paris Saint Germain per 70 milioni.Entra in scena, prepotentemente la Juve che,cedendo De Ligt al Bayern di Monaco per 85 milioni di euro, avrà il contante fresco per accaparrarsi Bremer con 30 milioni di euro più 5 di  bonus facilmente raggiungibili.

La sensazione è che il difensore centrale granata non si muoverà da Torino rimanendo sulla sponda bianconera.

Enzo Grassano

Lutto per la morte dell’ex preside e assessora

E’ morta Mariagiuseppina Puglisi, nota come “professoressa Geppy”, per più di trent’anni preside della media Clotilde di Moncalieri. Aveva 73 anni, era stata promotrice della biblioteca Arduino e aveva fatto crescere le Fonderie Limone come Polo teatrale di pregio. In politica era stata assessore alla Cultura, vice sindaco e  assessore provinciale alle Politiche giovanili.

Il coleottero che scheletrizza i vigneti: allarme in Piemonte

Aumentano in Piemonte i danni provocati dall’insetto Popilla japonica. Confagricoltura Piemonte ha raccolto la documentazione fotografica di molti  vigneti e frutteti ‘scheletrizzati’, in particolare nel nord della regione e nel Canavese. Gli agricoltori chiedono alla Regione di poter attuare trattamenti fitosanitari specifici contro questo coleottero che devasta le colture.

Otto corse e ballo delle debuttanti a Vinovo

Ci sono molti motivi per non perdere le prossime notturne a Vinovo, a cominciare da quella di sabato 9 luglio. In mezzo alle 8 corse in programma, al via dalle 19, una in particolare. Quella del debutto ufficiale dei 2 anni, impegnati come sempre succede alle prime uscite sulla distanza del miglio. Praticamente impossibile fare pronostici, ma ci sono alcuni dati interessanti. Già pronto è apparso Emerson, l’allievo di Salvatore De Lorenzo, ma anche Ecram, allievo di Marco Smorgon che con i puledri ha sempre saputo lavorare benissimo. E poi Tiberio Cecere, altro apprezzato allenatore, presenterà Escobar Fi affidato ad Andrea Guzzinati mentre Mauro Baroncin arriva con Explosive Axe ed Embargo, nelle mani di Andrea Farolfi e Lorenzo Besana. Corsa principale il Premio Etiopia che vedrà al via buoni cavalli di 5 anni e oltre. Sette in tutto, sempre sul miglio del turf torinese con lo svedese Attack Diablo reduce da un successo nella sua penultima uscita, insieme ad Andrea Guzzinati. Sulla sua strada avversari tosti come Arnold Cup che Cosimo Cangelosi affida a Pietro Gubellini e Bora La Torre, del team Baroncini-Farolfi, sempre pronta a piazzare la zampata vincente.

La serata di trotto infatti sarà arricchita dalle note di ‘Italian Swing‘, uno dei tre appuntamenti per l’Hippo Jazz Beinasco Sport&Festival in collaborazione con Dimensione Jazz: il vocalist Angelo Mastrangelo proporrà un mix del miglior repertorio italiano (Lelio Luttazzi, Nicola Arigliano, Bruno Martino, Fred Buscaglione, Bruno Lauzi), accompagnato da un quartetto swing. Non è l’ultimo appuntamento in programma, perché la rassegna si chiuderà sabato 23 con la serata speciale della festa e del raduno di auto sportive Mustang ed il concerto Jazz in tema ‘America’ e ogni volta sarà anche tempo di corse.

Come al solito, ingresso libero e gratuito, con possibilità di cenare sulla terrazza Green dell’Hippo-Trattoria.

13 LUGLIO, LA PRIMA DI ‘APERILUPO’ A VINOVO

Questa è una data da segnare con il circoletto rosso. Perché mercoledì 13 luglio sarà una giornata doppiamente speciale per l’Ippodromo di Vinovo, in pista come fuori. É la serata della Selezione Nord per il Campionato Femminile dei 3 e 4 anni, con la Tris Quarté Quinté. Ma anche quella di un gemellaggio tra sport e natura. Ad aprire il programma infatti, dalle 18.30, ci sarà per la prima volta “Aperilupo“, un incontro dedicato alla presenza e all’importanza del lupo nei nostri territori.

Subito prima delle corse in programma, sono previsti gli interventi di esperti come i guardiaparco Luca D’Angelo e Patrick Stocco, moderati da Fiodor Verzola. Il primo aperitivo dedicato al lupo all’Ippodromo di Vinovo, in collaborazione con Parchi Reali Torino (prenotazione obbligatoria chiamando lo 011.4993381 oppure info@parchireali.to.it (consigliata un’età dagli 8 anni in su). Impossibile mancare.

Giovane accoltellato da due uomini in scooter

Un ragazzo, verso le 23, è stato accoltellato dopo essere stato aggredito da due uomini in sella a uno scooter. Lo hanno colpito e sono fuggiti indisturbati. L’episodio è avvenuto a Vercelli in corso Prestinari. Il giovane è stato soccorso dal 118 e sul posto sono intervenuti carabinieri e Polizia.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Nasce a Torino, con Green Pea Building, l’edificio del futuro per gli uomini del futuro

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Addio a Camillo Olivetti

Di Pier Franco Quaglieni

Camillo Olivetti è mancato a Milano dove viveva da molti anni con l’amatissima Giulia Radaelli e dove ogni giorno giocava a Golf dopo una vita passata ai vertici industriali; era il pronipote del fondatore della Olivetti, Camillo. A volte era bonariamente infastidito con chi lo confondeva con il prozio, specie quando ricevette ad Ivrea Giovanni Paolo II in fabbrica. Non osarono andare De Benedetti o Colaninno, ma fu Olivetti a rappresentare il volto bello di un’azienda che altri stavano affossando.Ed è incredibile il silenzio de “La Stampa” nel non aver annunciato la morte di Camillo che, per altro, non fu mai un vip, anzi fu contro il vippume piemontardo e volgare imperversante,  coerente con un costume di riservatezza che apparteneva al suo stile. Figlio di Arrigo e di Elena Olivetti, era nipote di Adriano,era stato nella direzione generale Nel consiglio di amministrazione della “ Olivetti “ e,  dopo l’allontanamento della famiglia dall’industria di Ivrea, era stato presidente della Fergat, avendo dimostrato grandi capacità imprenditoriali e poi la saggezza di ritirarsi a vita privata almeno vent’anni fa. Era un Olivetti, ma non si può dire che abbia seguito pedissequamente le idee della famiglia perché Camillo ebbe sempre il coraggio di scelte difficili e anticonformiste, liberali e anticomuniste. Le sue idee non erano vicine a quelle di Adriano perché Camillo fin da giovane segui’ una sua strada autonoma rispetto alle tradizioni famigliari. Inizialmente percepii che non aveva una gran simpatia per me e per i miei giovani amici Castelli, Bassani, Puliatti e Curione, confondendoci con i molti postulanti che si rivolgevano per aiuti a suo Padre. Poi capì subito la serietà di intenti del Centro Pannunzio che avevamo messo su con suo padre e Mario Soldati.  Ci conoscemmo alla fine degli Anni 60 a Villa Luisa dove viveva ad Ivrea suo padre, ma il nostro rapporto divento’ più vero dal 1994 quando ricordai ai funerali la sorella Luisa dedita personalmente ad opere di quotidiana beneficenza. Erano due fratelli molto diversi tra loro, Luisa che era ai limiti della trasandatezza e Camillo sempre elegantissimo nei suoi doppi petti gessati di fattura anglosassone. Poi ho scoperto che anche Camillo sosteneva un ente di beneficenza, ma non voleva darlo a vedere.Per anni aveva abitato a Ivrea e nel Canavese si dilettava ad andare a caccia.  Accetto’ di diventare presidente del Centro Pannunzio in un momento molto difficile per la cultura e per il Centro medesimo. Accetto’ più per l’amicizia che si era creata negli anni con me che per il legame storico con la sua famiglia da cui volle mantenere anche una certa, orgogliosa distanza. Camillo sapeva cogliere il bello della vita e aveva un innato senso dell’ironia. Viveva a Milano, godendo dell’amore intenso della sua Giulia , del conforto di una cerchia ristretta di amici, dei viaggi e dei soggiorni a Cannes. Aveva alto il senso di un’appartenenza storica, ma sapeva anche coniugarla senza spocchia con la vita di tutti i giorni e con i piaceri della vita. L’unico dissenso con lui fu la sua amicizia con Vittorio Feltri che, dopo averlo conosciuto di persona, mi lascio’ molto perplesso. Ma con Camillo Feltri si limitava a giocare a golf e a scambiare qualche parola ….

Nella foto Camillo Olivetti (a sinistra) con il prof Quaglieni