Segre antireligioso, non laico – Rete 4 e Berlinguer – Lettere
Segre antireligioso, non laico
Per il genetliaco- un termine in passato riservato ai Sovrani – dell’avvocato Bruno Segre la “Stampa” gli ha fatto l’ennesima intervista. In essa si legge una sua frase
illuminante: ”Non mi definirei tanto anticlericale quanto antireligioso. Ritengo che finché esisteranno le religioni, continueranno ad esistere divisioni tra ebrei, evangelici, buddisti è così via. Il mio punto di vista è che il nemico è la religione stessa, in quanto rappresenta una forma di conforto modesto destinato alle anime più semplici . L’uomo autentico e coraggioso affronta la realtà con occhi sereni , senza bisogno di consolazioni religiose“. Questa frase dimostra in modo evidente un ateismo sprezzante che esprime il rifiuto superbo della religione che può appartenere solo ai sempliciotti. Forse Segre, che è uomo colto, dimentica Dante e Manzoni e i grandi spiriti religiosi del passato da Agostino a Pascal, per giungere a Francesco Ruffini teorico della libertà religiosa. La laicità è tolleranza attiva per tutti e non lotta contro chi crede. Il rifiuto aprioristico delle religioni è in contrasto con l’essere laico. Lo scrisse Norberto Bobbio. Siamo ancora fermi alla religione come oppio dei popoli?

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L’arrivo di Bianca Berlinguer a Rete 4 cambia le logiche televisive che per tanti anni avevano identificato Emilio Fede con quella rete. Dopo la morte di Berlusconi si assiste ad un rimescolamento delle carte che può solo migliorare le Tv, favorendo un pluralismo che ponga termine a certo vecchio anacronismo ideologico che rendeva inguardabili le trasmissioni, ad esempio, della Gruber strafottente e faziosa al di là di ogni decenza.
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Greco e il carcere
Ho letto che l’ex magistrato di “Mani pulite“ Greco è contrario al giro di vite imposto dal governo alle baby gang che rappresentano sempre più un grave pericolo sociale. Cosa ne pensa? Gina Camisassa
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Non ho mai amato il Pool di Mani pulite e quindi anche Gerardo Greco. L’unica che apprezzo è Tiziana Parenti che si dimise per non mescolarsi al Pool che usava il carcere
per far parlare gli accusati. Oggi Greco si rivela garantista e afferma che il carcere ai giovani va opposta un’azione di recupero sociale. Invece, secondo me, chi delinque va perseguito anche a 14 anni per salvare una società che si sta sfaldando con il buonismo imposto dal pensiero unico.
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