La rubrica della domenica di Pier Franco Quaglieni - Il Torinese

La rubrica della domenica di Pier Franco Quaglieni

Gianfranco Falzoni – Il Venerdì Santo- Lettere: La Russa e via Rasella 

Gianfranco Falzoni
Il medico Gianfranco Falzoni è stato il salvatore della Reggia di Venaria Reale che alla fine degli anni Cinquanta stava per essere abbattuta allo scopo di lasciar posto ad un insieme di case popolari. La Reggia durante la seconda guerra mondiale era stata oggetto di pesanti  vandalismi  bellici e l’abbandono post bellico aveva creato un degrado davvero grave che sembrava irrecuperabile. Erano gli anni durante i quali tutto ciò che era “reale“ suscitava sospetto e rancore. La parola Reale venne tolta a fianco di quella di Venaria che appariva una piccola Stalingrado d’Italia insieme a Sesto San Giovanni. Ho citato il contesto in cui Falzoni ha operato per far comprendere lo sforzo ciclopico di questo “profeta disarmato” che seppe combattere la sua battaglia a difesa di un gioiello come la Reggia di Venaria che è debitrice a questo medico che amava l’arte e il Piemonte sabaudo, di un diuturno e spesso incompreso  impegno civile di altissimo rango. A 91 anni era ancora presidente dell’associazione di tutela e di valorizzazione della residenza sabauda. Io tentai di proporlo per la medaglia  d’oro di benemerito della cultura e dell’arte  senza riuscirci. Ne avevo già parlato a  Ciampi che era d’accordo. Le dimissioni del Segretario generale Generale del Quirinale rallentarono l’iter e con il nuovo presidente non fu più possibile forse anche perché Falzoni era monarchico. Con lui il Piemonte perde uno dei suoi figli migliori.
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Il Venerdì santo
Mi è capitato di ricevere una convocazione di assemblea di condominio per il pomeriggio del Venerdì santo. In passato sarebbe stata impossibile tanta insensibilità verso il giorno che ricorda la morte in croce di Gesù cristo. Ricordo gli eccessi di musica sacra in radio e i locali cinematografici chiusi in quella giornata. In uno stato laico ci vuole più duttilità per conciliare tutte le differenze anche religiose.  Si aboliscono i Presepi a scuola per non offendere gli islamici,  ma imporre una assemblea a chi non intende rinunciare alle pratiche religiose ci sembra molto più violento perché un presepe o un crocifisso a scuola non può dare fastidio a nessuno. Nella Pasqua 2023 si vedono le conseguenze provocate da chi ha proclamato la morte di Dio,  dando inizio  ad una visione nichilistica della vita, distruttiva dei più alti valori morali.
quaglieni penna scritturaLettere scrivere a quaglieni@gmail.com 
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La Russa e via Rasella
Cosa pensa del Presidente del Senato  La Russa che non resiste al richiamo fascista e continua con le sue battute che provocano reazioni divisive che dovrebbero essere estranee alla seconda carica dello Stato?  Davide Quaglia
Credo che La Russa sia troppo uomo di parte per poter fare il Presidente del Senato. Circa l’episodio di via Rasella, sul piano storico, ho difficoltà a giustificarlo come atto di guerra. Anche Marco Pannella la pensava come me. Il terrorismo non doveva il mezzo con cui la Resistenza si sarebbe dovuta manifestare. E’ incredibile che un uomo come Giorgio Amendola non lo
abbia mai voluto intendere. Molti partigiani dissentirono su quell’episodio a poco tempo dalla liberazione di Roma da parte degli Alleati che portò come tragica conseguenza la strage delle Fosse Ardeatine.
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