Il Museo del Cinema e i nomi delle sale
LETTERE scrivere a quaglieni@gmail.comI socialisti
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Saragat fu statista e politico di grandi capacità, secondo altri tradì il socialismo con la scissione. Il dramma della sinistra italiana è aver avuto troppe scissioni che hanno logorato quei partiti. I saragattiani diventarono molto clientelari e non riuscirono ad incidere politicamente, se non quando furono guidati da Saragat. Il partito di Longo e Nicolazzi fu in larga misura una congrega di affaristi per lo più di piccolo taglio. Niente a che vedere con la socialdemocrazia tedesca, tanto per essere chiari. Il discorso richiederebbe un ragionamento più complesso sulle scissioni e sulla presenza in Italia di un forte partito comunista arrivato al potere paradossalmente dopo il crollo del Muro di Berlino. Chi proseguì il disegno di Saragat fu Craxi il quale però non ebbe alle spalle un partito all’altezza.
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Professori come bidelli
![]() Grazie per le cose che scrive. Ma lei il coraggio – se posso dirlo – non l’ ha neppure oggi, sempre che opporsi alle cose sbagliate sia un atto di coraggio. Io allora ricevetti centinaia di lettere di docenti da tutta Italia. Ma non mi faccia ricordare quei tempi. Quel preside tanto rigoroso con gli altri fumava nell’ascensore della scuola sfidando i divieti. Si era illuso di essere un piccolo padrone delle ferriere in un istituto scolastico statale dove era solo un burocrate.
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Caro prof.
non ho mai avuto nulla da eccepire sulla presenza della bollatrice nella mia scuola ( il Santarosa) , né per il fatto che “bollare” all’arrivo e all’uscita come i bidelli e il personale di segreteria fosse una “diminutio” per i docenti. Il controllo burocratico di presenze, assenze, ritardi mi è sempre sembrato corretto. Forse sono un dinosauro, forse è un retaggio di mio padre Carabiniere, ma ritengo che i lavoratori della scuola, che siano docenti o bidelli , siano ugualmente tenuti a certificare la loro presenza. Sulla qualità della prestazione degli uni e degli altri non è poi questione di bollatrice.