Foibe inganno di massa? – Conte ter? – Lettere
Foibe inganno di massa?
Il solito re della faziosità, l’esimio Angelo d’O r s i, si è buttato a pesce nella campagna denigratoria, orchestrata contro il giorno del ricordo del 10 febbraio per minimizzare, se non negare, il dramma delle foibe, definendo << un inganno di massa >> le medesime e l’approvazione del giorno del ricordo <<un gesto inconsulto >>. E’ bastato il libretto di uno “studioso” che lavora anche come guida turistica a scatenare una bagarre su “L a S t a m p a” che ormai è un giornale di estrema sinistra che trasuda faziosità da ogni pagina e che è sempre meno venduto, letto e considerato. Qui si ritorna al clima della guerra civile, alla caccia all’esule giuliano- dalmata, si sta precipitando verso un comunismo aggressivo e violento che provocherà inevitabilmente una forte reazione anticomunista. Tutto il lavoro fatto da Gianni Oliva, principe degli storici su tanti temi scomodi e controcorrente come le foibe, da Luciano Boccalatte direttore dell’ ISTORETO, da Nino Boeti, Presidente del Comitato regionale Resistenza e Costituzione, per non dire di Luciano Violante e Piero Fassino, viene gettato via per delle scorribande ideologiche falsamente storiche di nessun valore scientifico. Voglio esprimere la mia totale vicinanza ideale all’ ANVGD, a Vatta e ad Aquilante che hanno saputo tenere alte le ragioni dei morti infoibati e dei vivi obbligati all’esodo dalle terre del confine orientale. Andavamo anche nelle scuole a parlare di questi temi, ma ora, il Covid non c’entra, il tema è tornato un tabù come quando io avevo 14 anni. E poi questi mascalzoni vogliono il governicchio di unità tra tutti i “costruttori” (strana definizione che olezza vagamente di massoneria) e pugnalano l’Italia nella sua storia e nei suoi sentimenti nazionali più sacri. Non si illudano di portarci al regime, perché noi siamo pronti ad un nuovo Aventino, in questo caso fatto da liberi patrioti non disposti a vivere sotto la dittatura di gente come d’ O r s i.
Conte ter?
Lettere scrivere a quaglieni@gmail.com
Lei scherza, ma il miracolo italiano si regge solo su quattro persone molto diverse: tre, Cavour, Giolitti, De Gasperi governarono con la democrazia, uno con la frusta, Mussolini e portò al disastro della guerra. Quasi tutti gli altri sono stati poca cosa, compreso Moro che voleva distruggere la Dc, portando il Pci al Governo. Salverei politicamente Togliatti, anche se il suo cinismo è insopportabile e non consente una eccessiva rivalutazione del Migliore. Togliatti fu un gigante, Zingaretti il fratello imbolsito di un attore televisivo che deve tutto a Camilleri. Tutti questi uomini ed omini hanno impedito ad una sola donna di arrivare al governo. Sono convinto che la Jotti o la Anselmi avrebbero fatto meglio di Forlani o di Rumor. Quando abbiamo avuto uno statista come Craxi lo abbiamo coperto di monetine e di improperi.