I farmacisti in prima linea – Ezio Bosso, un torinese fuori ordinanza – Scravattati – Il sindaco di Milano e gli assembramenti – Querelare o sparire
I farmacisti in prima linea
Le farmacie in questi mesi sono state l’unico presidio sanitario sempre aperto e sempre disponibile. Hanno dispensato farmaci (portandoli anche a casa gratuitamente e consigli utili ad una popolazione terrorizzata . Mille farmacisti si sono ammalati di Coronavirus e 17 sono morti. Pur esercitando una funzione pubblica insostituibile, nessuno li ha dotati di nulla e si sono rapidamente organizzati da soli senza avere almeno direttive dalle autorità preposte. Sulle mascherine sono stati presi in contropiede dalla sventatezza del Commissario Arcuri che non ha saputo affrontare l’emergenza e ha accusato i farmacisti di voler speculare sulle mascherine. I farmacisti insieme a medici e infermieri hanno dimostrato di saper fare con competenza e con spirito di sacrificio il loro lavoro. Pochi vogliono riconoscerlo. Ed e’ vergognoso.
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Ezio Bosso, un torinese fuori ordinanza
Scravattati

Il sindaco di Milano e gli assembramenti
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Querelare o sparire
