Comba il professore gentiluomo – Il saltafossi radical-cattolico – Il Sindaco d’Italia – Lettere

Comba il professore gentiluomo

Il saltafossi radical-cattolico
Il senatore G a e t a n o Q u a g l i a r i e l l o, già segretario del presidente del Senato Marcello Pera, ministro e senatore dai tanti passaggi trasformistici da un partito all’altro (sembra che anche oggi sia pronto a trasmigrare nei responsabili a sostegno di Conte) ha scritto un libro con il cardinale Ruini, ,uno dei personaggi più fastidiosamente invasivi nella politica italiana e meno rispettosi della laicità della Repubblica sancita dalla Costituzione. Nato radicale, Q u a g l i a r i e l l o via via è diventato sempre più un biaciapile. Il suo è un libretto non meritevole neppure di una citazione. E’ una brutta copia del dialogo intrapreso tra Benedetto XVI e il filosofo laico e liberale Marcello Pera che ha invece rappresentato qualcosa di importante e meriterebbe una rilettura anche oggi.
Il Sindaco d’Italia
ha rilanciato l’idea della elezione diretta del capo del governo, riprendendo la legge che prevede l’elezione dei sindaci. Non si tratta di una cosa nuova, ma non si tratta necessariamente di una sbandata a destra,come hanno titolato certi giornali con estrema faziosità. Un liberale come Filippo Burzio era per l’ elezione di un cancelliere che garantisse stabile governabilità .Una parte del Partito d’Azione con Calamandrei e Valiani era per la Repubblica presidenziale. Il sistema francese ideato da De Gaulle venne accettato e fu mantenuto dal socialista Mitterand e con quel sistema sono stati eletti tutti i Presidenti francesi: un metodo efficiente ed equo che ha garantito una democrazia stabile e l’alternanza. Renzi ha poca credibilità politica ,ma demonizzarlo perché mette in dubbio il governo Conte, uno dei peggiori della Repubblica, è disonesto. Semmai non ci sono le condizioni politiche per fare riforme costituzionali in questo Paese che ormai è allo sbando ed ha un’ economia destinata al collasso. Se si volesse uscire dallo stagno limaccioso radical in cui siamo, forse sarebbe davvero necessario un bagno riformatore che desse una svolta istituzionale e costituzionale, consentendoci di passare alla III Repubblica. Certo Renzi non è il De Gaulle italiano che purtroppo non esiste. Abbiamo una classe politica fatta di piccoli uomini e piccole donne incapaci di affrontare la quotidianità. Ma il problema della governabilità si pone come una priorità molto importante soprattutto di fronte ad una politica mediocre che non sa ad imporsi.
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