Giugno 2019- Pagina 3

La Torino Fashion Week è “glocal”

Dall’Estremo oriente ai designer indipendenti torinesi

Terzo appuntamento con gli stilisti cinesi e con i creativi selezionati da CNA Federmoda

A Palazzo della Luce via agli incontri B2B con Torino Fashion Match

 

L’Estremo Oriente torna a calcare la passerella della Torino Fashion Week: sabato 29 giugno, dalle 17 alle 19, va in scena la sessione “China Day”. L’arte guida la ricerca stilistica di Ashram, che apre la sessione con una collezione di abiti da donna sfrangiati, destrutturati, quasi lacerati e attraversati da fragili cicatrici ricamate per un look ispirato ad una moderna Giovanna D’Arco. A seguire, la perfetta combinazione di eleganza e praticità dei capi urban-style creati da Hao Weimin per il brand David Sylvia, che esaltano una cultura orientale antica e misteriosa con tagli all’avanguardia e tessuti di alta qualità. Tagli netti, trasparenze e borchie e ancora body di velluto e maxi-cappotti sono il marchio distintivo di C’1st, letteralmente  “Conquistato per la prima volta”, fondato nel 2015 da Jena Chu e rivolto ad un pubblico femminile indipendente, elegante e sexy. Li Linxiao anticiperà infine Rlongtou, il primo marchio cinese di orologi da polso di lusso, che combina il meglio della tecnologia di precisione, la raffinatezza delle forme e un design funzionale.

 

Alle 21, per la quarta volta, sfileranno invece otto stilisti emergenti del made in Italy indipendente promossi da CNA Federmoda. Sul catwalk sfileranno il connubio tra sartoria italiana gusto “Old England” di Miss Little C; l’innovativo laboratorio Sartoria Sociale Chieri; lo stile Anni ’90 dei look e accessori di Daniela Bosco per il brand Soho; le borse dipinte a mano e riccamente decorate di Elizaveta Velikanova, titolare del marchio Lisa Loren; gli abiti da cerimonia e da sposa realizzati da Giovanna Sicurella di Giannaesse; i tessuti pregiati e naturali ricamati con finissaggi speciali da Nazarena Vesentini; i gioielli unici in ceramica interamente fatti a mano da Nicoletta Biglia e Rita Bellino di Scialabà; e i vestiti luminosi o con strutture stampate in 3D creati dalla brasiliana Regina Guasco De Oliveira.

 

Sabato prenderà il via anche Torino Fashion Match, l’evento internazionale B2B organizzato grazie alla collaborazione con Unioncamere Piemonte nell’ambito dell’Enterprise Europe Network – la più grande rete europea a supporto delle piccole e medie imprese orientate ai mercati esteri. Sul palco di Palazzo della Luce in via A. Bertola 40 si alterneranno workshop e incontri bilaterali e gratuiti per mettere in contatto stilisti, aziende e buyer con l’obiettivo di facilitare la creazione di partnership commerciali e tecnologiche e analizzare i trend che in futuro avranno un impatto determinante sul comparto moda.

 

La richiesta di una moda che sia realmente ecosostenibile in ogni aspetto della sua filiera sarà il focus della prima giornata di meeting, che vedrà tra gli ospiti Federica Bertolani di Rèn Collective, Chiara Ferrero del movimento Fashion Revolution Italy, Corrado Carbonato del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino, Enrico Maria Torboli di IED Torino, Luca Sburlati e Sara De Benedetti, rispettivamente AD e Communication Coordinator di Pattern SPA, e Danny Casimir, fondatore e CEO di SPLEXS International Trade. A seguire, saranno analizzati alcuni interessanti case study di realtà che hanno adottato con successo pratiche per ridurre l’impatto ambientale e migliorare l’uso di risorse naturali come Anaïs Renaud, Back to Eco, Vintage for a Cause, IKleid e Organic Cotton Colours.

Almo Nature non appartiene più a un umano

Per realizzare lo  scopo della  Fondazione Capellino: la difesa dei cani, dei gatti e della biodiversità

 

L’Agenzia delle Entrate ha riconosciuto ufficialmente il modello economico-solidale  (duale) Almo Nature – Fondazione Capellino:  una decisione storica per l’Italia grazie alla quale, per la prima volta, una fondazione costituita senza scopo di lucro per realizzare finalità di solidarietà sociale possiede un’azienda,  i cui profitti sono della fondazione per la realizzazione degli scopi definiti nello Statuto

 

 Era il mese di marzo del 2018 quando Pier Giovanni Capellino, fondatore di Almo Nature, azienda nota per essere stata la prima al mondo a produrre alimenti per cani e gatti con ingredienti idonei in origine al consumo umano, aveva dichiarato che tutti i profitti (dividendi) dell’azienda maturati dal 1 gennaio 2018 -e per sempre- sarebbero stati a disposizione della Fondazione Capellino, da lui fortemente voluta, che li avrebbe impiegati in difesa dei cani, dei gatti e per la salvaguardia della biodiversità.

L’Italia però, a differenza di altri Paesi, non era pronta ad accogliere un tale modello Economico-Sociale, ovvero una Fondazione che possiede un’azienda (lavoro delle persone + capitale finanziario + un prodotto di marca) i cui profitti vengono destinati alla realizzazione di progetti reali, concreti e trasparenti.

La tenacia di Pier Giovanni Capellino, supportata dal team dell’avvocato Succi dello studio legale BonelliErede li ha portati, però, lo scorso novembre a sottoporre un dettagliato interpello all’Agenzia delle Entrate che nei giorni scorsi ha risposto (risposta n. 187/2019) riconoscendo di fatto un nuovo modello economico-solidale (duale) nel quale la proprietà dell’azienda e i suoi frutti possono non appartenere a un umano ma a uno scopo che nel caso specifico di Almo Nature-Fondazione Capellino coincide con la difesa dei cani, dei gatti e della biodiversità.

Con questa decisione l’Agenzia delle Entrate permette ad Almo Nature, già riconosciuta dalla Prefettura di Genova il 5 novembre 2018, di realizzare un nuovo modello di azienda a “capitalismo solidale” ovvero, come recita il claim riportato su tutti i prodotti, di realizzare la prima azienda “owned by the animals”, posseduta interamente dagli animali, dalla natura e da tutti gli umani che ne condividono i valori.

La Fondazione agirà secondo le regole del suo Statuto, il consiglio di amministrazione opererà con assoluta trasparenza, sotto il controllo di tutti e delle autorità pubbliche. Ogni anno verranno pubblicati un bilancio chiaro e certificato, nonché i risultati ottenuti.

Per la legge italiana, classificandosi come ente commerciale, ora la Fondazione ha diritto a gestire la società di cui ha la proprietà e ad essere finanziata dalla stessa senza penalizzazionispiega Pier Giovanni Capellino.In alternativa avrei dovuto vendere l’azienda e trasformare il capitale in rendita mentre volevo non dividere la solidarietà dalla produzione della ricchezza e coinvolgere dipendenti e clienti: i primi ora potranno dare un significato aggiunto al loro lavoro di tutti i giorni, i secondi potranno scegliere tra una crocchetta come tante e le nostre crocchette che sono buone due volte, alla salute di cani e gatti e, grazie ai suoi profitti, alla difesa della natura”

Sono al momento tre i progetti di Almo Nature-Fondazione Capellino:

  • ✔ il progetto europeo Companion Animal For Life, lavora attraverso tre azioni complementari (AdoptMe, LoveFood, RespectMe) e mira all’istituzione di un registro europeo obbligatorio di identificazione e registrazione dei cani e dei gatti sin dalla nascita, ad eliminare gli abbandoni, il randagismo, il commercio abusivo dei cuccioli, sino a trasformare i canili in luoghi di transito temporaneo e non di detenzione, come accade oggi nella maggior parte dei casi.
  • Farmers&Predators, il progetto che ha come obiettivo la salvaguardia degli spazi necessari alla sopravvivenza dei grandi mammiferi (carnivori e non) e la convivenza tra grandi animali e attività umane che inesorabilmente si scontrano per l’occupazione del territorio.
  • Regenerating Villa Fortuna,il progetto agricolo sperimentale di rigenerazione della terra dopo decenni di coltura intensiva condotto sui terreni agricoli che circondano gli edifici dove, al termine del loro recupero, sorgerà la sede della Fondazione Capellino, nel Comune di San Salvatore Monferrato, in Piemonte.

Esercito e Nazioni Unite insieme per la formazione

Cooperazione tra il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito e lo United Nations System Staff College

 Nella splendida cornice della biblioteca monumentale di Palazzo Arsenale a Torino, sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, ha avuto luogo la firma dell’Intesa Tecnica per la “Cooperazione nel settore della Formazione” tra l’Esercito Italiano, rappresentato dal Gen. C.A. Giovanni Fungo, Comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, e lo UNSSC (United Nations System Staff College) con sede a Torino, rappresentato dal suo Direttore il Dott. Jafar Javan. L’intesa tra le due Istituzioni nasce dal riconoscimento della specifica “expertise” che l’Esercito Italiano possiede per la trattazione di tematiche afferenti al “Peacekeeping”, con particolare riferimento al settore del “Post Conflict Management”. Nell’ambito della funzione formativa, il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito è in grado di offrire una formazione mirata, basata su insegnamenti specifici, rivolta contestualmente sia alle componenti civili sia a quelle militari, nazionali e straniere, al fine di: accrescere la preparazione specifica nel settore S&R (Stabilizzazione e Ricostruzione); sviluppare sinergicamente competenze, sia operative sia tattiche, in un quadro di mutua cooperazione; elevare il livello di conoscenza reciproca dei ruoli e delle competenze al fine di facilitare il lavoro da svolgere successivamente sul campo. Allo stesso modo lo UNSSC potrà garantire per l’Esercito Italiano una significativa varietà di corsi per la formazione avanzata di personale selezionato. Lo scopo dell’Intesa Tecnica è di promuovere la cooperazione bilaterale nel campo della formazione avanzata, con l’obiettivo di soddisfare le reciproche necessità in merito all’impiego del personale nei moderni scenari operativi. Per raggiungere questo scopo le due Istituzioni agiranno nel rispetto dei propri doveri e impegni istituzionali, al fine di incoraggiare, facilitare e sviluppare la cooperazione. L’Intesa Tecnica tra l’Esercito Italiano e lo UNSSC segna l’avvio di una importante sinergia tra le due Istituzioni creando a Torino un polo formativo per i professionisti militari e civili di settore, che rappresenta un unicum nel panorama nazionale ed internazionale.

 

Rifiuti gettati dal finestrino? Ecco le sanzioni

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

Buongiorno, Avvocato: quali le ammende previste per gli automobilisti incivili? Grazie, Mirella.

Purtroppo in Italia uno dei comportamenti più incivili degli automobilisti è quello di lanciare oggetti dal finestrino. Che siano fazzoletti, mozziconi di sigarette, cartacce, avanzi di cibo, addirittura bottiglie e lattine dopo aver bevuto, poco importa; durante la bella stagione, soprattutto, si assiste a questi gesti sconvenienti e scorretti che fanno ribollire il sangue nelle vene. Secondo uno studio, più del 30% degli italiani non si fa nessuno scrupolo a lanciare quello che gli capita per mano fuori dal finestrino dell’auto. Ovviamente si tratta di un comportamento maleducato e oltretutto pericoloso, visto che tutto ciò che viene sferrato potrebbe colpire altre auto, pedoni, ciclisti e motociclisti provocando intralci e incidenti. Proprio per questo motivo è bene ricordare che chi commette questi gesti, potrebbe incorrere in multe salate. Infatti, le sanzioni amministrative previste dal Codice della Strada per questa violazione delle buone norme comportamentali per chi si trova al volante, possono arrivare a toccare cifre di 400 euro, sia che si tratti di persone che gettano i propri rifiuti con l’auto in movimento, sia che siano in sosta. Gli atti vietati dal Codice della Strada, precisamente citati nell’art. 15, riguardano il deposito di rifiuti o materiale di qualsiasi genere, l’insudiciare e imbrattare la strada e ogni sua pertinenza. Sporcare la strada o anche le sue pertinenze lanciando i rifiuti o qualsiasi altra tipologia di oggetto, dal finestrino dell’auto in sosta o in movimento, è un atto che viene punito appunto da sanzione amministrativa. Il Codice prevede quindi che chiunque violi questo divieto sia soggetto al pagamento di una somma che può variare dai 25 ai 99 euro oppure dai 105 ai 422 euro. L’entrata in vigore della legge n. 221/2015 Collegato Ambientale ha aggravato la posizione di chi commette questo tipo di infrazione; infatti chi viene beccato a sferrare dal finestrino della propria auto oggetti quali cartacce, gomme da masticare e fazzoletti pagherà una somma fino ai 150 euro, chi invece abbandonerà mozziconi di sigaretta sul suolo potrà pagare multe ancora più care.

L’ondata di calore mette a dura prova la rete elettrica

Le eccezionali temperature che hanno interessato in queste ore la Città di Torino hanno sottoposto la rete di distribuzione elettrica della città (gestita da IRETI, società del Gruppo Iren) a forti sollecitazioni sia in termini di carico, dovuto all’incremento dei consumi, che di stress termico, dovuto alla più difficile dispersione del calore prodotto.
Si sono quindi registrati, a partire dalla mattina di giovedì 27 giugno, guasti diffusi su tutta la rete che hanno coinvolto, per un arco di tempo variabile da caso a caso, diversi quartieri cittadini. IRETI è intervenuta, attivando le procedure previste in caso di guasti diffusi, mettendo in campo il pieno della propria forza operativa, con mezzi, personale ed imprese esterne, e rafforzando il presidio del telecontrollo con lo scopo di ridurre al minimo i disservizi agli utenti. La situazione di emergenza è stata gestita ponendo in atto tutte le azioni previste nel piano elaborato per queste specifiche eventualità: IRETI, da anni, si è attrezzata con un programma di interventi specifici per affrontare le problematiche connesse alle ondate di calore (Piano Estate), che prevede ispezioni e manutenzioni straordinarie sui componenti e sugli impianti maggiormente sensibili. Inoltre sulla rete di distribuzione elettrica della Città di Torino è in corso da alcuni anni un importante programma di investimenti, confermato ed incrementato per il futuro nell’attuale piano industriale Iren, finalizzato al potenziamento, al rinnovo e alla nuova realizzazione di reti, cabine secondarie e impianti primari. In particolare da alcuni anni una parte significativa degli investimenti è stata rivolta alla sostituzione di porzioni di rete in media tensione con condutture a maggior capacità e maggior livello di isolamento (Piano Resilienza). Al fine di cercare di attenuare il carico sulla rete elettrica e il conseguente rischio di interruzioni del servizio, si consigliano i cittadini di utilizzare gli elettrodomestici a maggior consumo (lavatrici, lavastoviglie, ecc.) con programmi a basse temperature e consumo ridotto, preferendo se possibile un utilizzo notturno, quando è minore la richiesta di elettricità. Iren consiglia di climatizzare solo i locali maggiormente utilizzati, tenendo porte e finestre chiuse ed impostando temperature non inferiori ai 25 gradi anche per evitare problemi di salute.

Milan fuori dall’Europa League. Tocca al Toro

E’ ufficiale: il Milan è stato escluso dalla partecipazione all’Europa League nella stagione 2019/20.

La causa sono le violazioni al fair play finanziario nei periodi di monitoraggio del  2015-18 e 2016/18. La decisione arriva dal consent award raggiunto dal Milan con la Uefa davanti al Tas il 24 giugno. Il posto libero tocca a Toro  e Roma

Caldo insopportabile? Il piano della Regione

Anche per il 2019 la Regione Piemonte ha messo a punto un programma di prevenzione dei danni alla salute dovuti alle ondate di calore estivo: la campagna informativa ha lo scopo di far conoscere le principali misure di prevenzione per limitare gli effetti negativi sulla salute, mentre nella città di Torino e nelle città capoluogo di Provincia viene effettuato un monitoraggio rivolto in particolare alla popolazione ultrasettantacinquenne.

Gli effetti del caldo sulla salute derivano dalla combinazione di alcune variabili meteorologiche quali umidità, temperatura, velocità del vento, giorni consecutivi di caldo. Utilizzando queste informazioni e combinandole con altre di tipo sanitario, il Dipartimento Sistemi Previsionali e l’Epidemiologia Ambientale di Arpa Piemonte hanno sviluppato un bollettino previsionale del caldo affinché la popolazione, soprattutto i soggetti a rischio (anziani, malati), possa adottare comportamenti e precauzioni per prevenire danni alla salute. Il bollettino fornisce inoltre indicazioni utili alle istituzioni per mettere in atto tempestivamente le misure e gli interventi preventivi più efficaci per la tutela della salute. Il cittadino può consultare, oltre ai bollettini previsionali delle ondate di calore, il materiale informativo della campagna regionale e del Ministero della Salute.

Bollettini previsionali delle ondate di calore

(foto: Mihai Bursuc)

Sigarette di contrabbando, prosegue l’operazione della GdF

È di solo pochi giorni fa il sequestro di alcuni quintali di sigarette di contrabbando rinvenute dalla Guardia di Finanza in alcuni box interrati di Torino e Grugliasco, comune dell’hinterland

Per questo motivo una persona era stata denunciata per aver importato sigarette di contrabbando dall’est Europa.Se quest’ultimo importava i tabacchi dall’Ucraina e dalla Romania, il cinquantenne fermato ieri dai Finanzieri preferiva rifornirsi dalla Tunisia.

Dal paese nord africano, infatti, provenivano gli oltre 15 chilogrammi di tabacco sfuso di contrabbando sequestrato dai Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego Torino.

Nel corso dei consueti controlli di prevenzione nel quartiere di Porta Palazzo, i Finanzieri hanno sorpreso l’uomo nei pressi di via Cottolengo mentre tentava di vendere la merce illegale in alcuni esercizi commerciali della zona. All’interno della sua auto, nel corso della perquisizione, sono stati rinvenuti una quindicina di chilogrammi di prodotti da fumo illegalmente importati in Italia dalla Tunisia, paese di origine dell’uomo. “… è per uso personale…”, queste le parole dell’uomo non appena i finanzieri hanno rinvenuto l’enorme quantitativo di tabacco.

L’uomo, residente da anni a Torino senza alcuna occupazione lavorativa, è stato denunciato alla Procura della Repubblica del capoluogo per contrabbando.L’attività a contrasto del contrabbando, rientra nel quadro delle attività svolte in via esclusiva dalla Guardia di Finanza quale organo di Polizia Economico Finanziaria a tutela della concorrenza e del mercato e della vigilanza su diritti di confine e dei monopoli.

“Il Sorriso di Sole” sui green del Golf Club Moncalieri

 Illuminati dal primo, caldissimo sole di questa estate 2019, i fairways del Golf Club Moncalieri hanno accolto domenica scorsa, 23 giugno,l’edizione inaugurale della”Golf Cup Il Sorriso di Sole Onlus”.

Governata dalla formula Stableford e dedicata a tre categorie di vantaggi, la gara delle Vallere aveva soprattutto lo scopo di raccogliere fondi a favore dell’AGD Onlus Piemonte e Valle d’Aosta, l’Associazione per l’Aiuto al Giovane Diabetico che a braccia aperte ha accolto e condiviso il Progetto “Il Sorriso di Sole”. Un progetto che potrebbe essere definito, semplicemente, un “dono” della stessa Sole, scomparsa l’11 novembre del 2017 a causa di complicazioni legate proprio al Diabete Tipo 1.

“È stata una bella iniziativa che ci ha permesso di parlare del Diabete Tipo 1, una patologia cronica che ha colpito i nostri figli. Il Diabete Mellito 1 è una malattia in cui le cellule del pancreas che producono insulina sono state distrutte da un processo autoimmune, rendendo necessaria e vitale l’assunzione di insulina, grazie alla quale vengono mantenuti a livelli corretti gli zuccheri nel sangue”, ha dichiarato Luca Travostino, Presidente AGD Onlus Piemonte e Valle d’Aosta.

La gara ha messo in luce Umberto Ricca, che si è imposto nella classifica lorda con uno score in 34 punti, mentre Umberto Mauro ne ha collezionati 33 per aggiudicarsi il primo netto in seno alla prima categoria, regolando con il minimo scarto la lady Antonella Giardino.

Per avere la meglio nella seconda categoria di vantaggi, invece,Maria Rosa Fumero ha dovuto firmare uno score in 38 punti, due in più del compagno di club Domenico Cassola.

Appannaggio di una lady anche la terza e ultima categoria di vantaggi: Lisa Hoban, 42 punti, ha infatti regolato al fotofinish Giuseppe D’Arrigo, 41. La Hoban ha inoltre completato il bottino di giornata intascando anche il Nearest to the Pin, riconoscimento che nella versione maschile è andato alla precisione dal tee di Franco Tridico.

A completare il quadro, i successi di Paolo Perosino tra i Senior, con 37 punti, e di Monica Celin tra le ladies con 32.

“È stata una meravigliosa giornata di solidarietà, gioco, allegria e amicizia, dove il dolore dell’assenza si è trasformato in consapevole presenza delle difficoltà che un diabetico affronta quotidianamente più volte al giorno. Lo scopo del progetto è proprio quello di incrementare i servizi di supporto ai giovani diabetici, perché più vi è accettazione della malattia maggiore è la consapevolezza delle sue conseguenze e migliore è la sua gestione nella vita personale, familiare e sociale”ha dichiarato Patrizia Bivi, ideatrice del progetto “Il Sorriso di Sole”.

RISULTATI GARA

“Il Sorriso di Sole Onlus – Golf Cup 2019”

(18 buche Stableford, 3 categorie)

1aCategoria

1° netto:               Umberto Mauro                 33

1° Lordo:              Umberto Ricca                                   34

2° netto:               Antonella Giardino                            32

2aCategoria

1° netto:               Maria Rosa Fumero                           38

2° netto:               Domenico Cassola                             36

3aCategoria

1° netto:               Lisa Hoban                                          42

2° netto:               Giuseppe D’Arrigo                              41

1° Seniores:Paolo Perosino 37-1° Ladies:Monica Celin 32

Nearest to the Pin M:Franco Tridico –Nearest to the Pin F:Lisa Hoban

Didascalia Foto 01

Scene dalla premiazione: da sinistra, Luca Travostino, Presidente AGD Onlus, Patrizia Bivi, ideatrice de “Il Sorriso di Sole”, Lisa Hobat, regina della terza categoria e del “Nearest to the Pin” femminile, e Francesca Varia, Golf Moncalieri.

Didascalia Foto 02

Umberto Mauro, premiato come 1° netto in prima categoria, tra Patrizia Bivi, ideatrice de “Il Sorriso di Sole”, e Francesca Varia, del Golf Moncalieri. A sinistra, Luca Travostino, Presidente AGD onlus, a destra Roberto Baglioni, Direttore del circolo ospitante.

L’intero incasso della giornata, raccolto grazie alla generosità di giocatori, sponsor, sostenitori, amici e del Golf Club Moncalieri, sarà destinato alle attività di sostegno per i pazienti diabetici dell’ospedale Regina Margherita di Torino.

La sfortuna di Chiara: tante grane e il colpo di grazia olimpico

MA ANCHE IL PD E’ IN DIFFICOLTA’. MENTRE IL CAPITANO-RAMBO SALVINI MIETE CONSENSI
Diciamo che Chiara Appendino è sfortunata e chiudiamola lì. Visto che pure i dipendenti del Teatro Regio le sono contro. Lei incurante affronta i fischi in conferenza stampa. Chiaretta ci tenta: qui parliamo solo del programma.  E i dipendenti : appunto parliamo del programma farlocco di un Sovritendente che non c’è mai e quando c’ è minaccia ritorsioni con chi non lo asseconda.  William Graziosi non è  torinese . Fin qui nulla di male ovviamente. 19 anni fa faceva il rappresentante di ascensori.  Ed anche qui  nulla di male, ovviamente. Se è stato salutato con fischi e pernacchie qualcosa (purtroppo per lui e Chiaretta) c’ è.  Poi gli applausi che hanno accolto il direttore artistico  Galoppini , direttore da 29 anni e la paura per la mostra Sindachessa diventa terrore. Ostenta la solita e decisamente sospetta sicurezza, parlando a raffica come se si liberasse di un peso finita la frase.  La sfortuna  la perseguita.  Ora manco conosce Pasquaretta, suo ex di tutto a sua insaputa.  Effettivamente si era chiesta chi era quel signore non tanto alto e rotondetto. Ma si sa, il Gabinetto del Sindaco è un porto di mare  con gente che va e gente che ritorna. Il fatto che avessero concordato di restituire i soldi al Salone del Libro è un dettaglio del tutto trascurabile. Tra Teatro Regio e Salone  brutte notizie.  Non è che sullo Sport l’ orizzonte sia migliore. La soluzione sul Basket é la migliore, essendo l’unica. Ripartire dalla A 2 ha anche la sua dignità. Si torna a giocare al Pala Ruffini. 80% l’Uomo arrivato da Sassari e 20% Mole di Basket. Con l’accordo che nel giro di 3 anni sarà tutto in mano ai torinesi.  Qui cominciano i sudori freddi. Intanto con la consultazione on- line oltre 2000 tifosi rispondono sul marchio.  Oramai Auxilium è il  passato finito nel calderone del fallimento con Forni e Feira davanti al Pm.  Sconsolanti le affermazioni di quest’ultimo : come ad non ero tenuto a sapere come avvenivano le riprese fiscali.  Chi firmava o metteva a credito gli F 24 era forse uno sconosciuto che nottetempo si infilava negli uffici del Pala Vela per fare i dispetti. Appendino Sindachessa per caso e Feira ad per caso. Le loro assonanze non finiscono qui.  Entrambi grandi tifosi della Juventus . Molti sono i tifosi smarriti dalla venuta di Sarri come allenatore. Ricordano le sue non lusinghiere dichiarazioni su Juve e tifosi. Passerà la maretta con qualche vittoria e la ferita si sanerà. Vittoria in Europa, s’ intende.  Il campionato italiano, almeno per ora, è una pura formalità.  Ronaldo non è  stato sufficiente e Allegri ha pagato per tutti.  Ma diciamola tutta, Torino ha bisogno come il pane di vittorie per (magari) illudersi di contare ancora qualcosa.  Ora ci si mette anche la giunta regionale.  Un assessore e mezzo di Torino.  Le province la fanno da padrona.  Anche il PD non è da meno. Capogruppo di Alessandria, Domenico Ravetti. Piccola rivincita del biellese  Furia che proprio quelli di Torino non li sopporta più. Del resto come dargli torto.  Tre  anni fa emergeva la Chiaretta a furor di popolo. Ora , mi sa, non esiste più il popolo di Torino.  Risolverò  il problema dei Rom.  Disastro.  Risolverò il problema della viabilità.  Disastro di piazza Baldissera, con l’assessore La Pietra tra le più grandi incompetenti. Sulla chiusura del centro meglio lasciare perdere ed il Vice  Montanari che con la sua decrescita infelice è meglio che non si faccia più vedere. Vien proprio voglia di dire: chi è causa del suo male pianga se stesso.  Così cari torinesi avete votato Appendino che non vuole andarsene? Dovete subire ancora  due anni di questo niente impastato col nulla. Ma ad essere onesti non sono solo questi ultimi tre anni la principale causa dei mali della nostra città. Totale subalternità alla Fiat.  Apparente ripresa nel 2006 con le olimpiadi.  Illudersi che il risanamento delle periferie avvenisse per vie  urbanistiche e non architettoniche. Sempre perdenti nel confronto con Milano.  Non solo subalternità della politica.  Enrico Salza ha letteralmente svenduto la Banca San Paolo a Milano. Tollerare zone franche controllate da spacciatori generalmente di colore. Giustificando il tutto: se non ci fossero i consumatori generalmente italiani non ci sarebbero gli spacciatori.  Insomma cialtroni   appartenenti a una  sinistra sbrindellata ed appunto cialtroni che hanno scambiato solidarietà con copertura di questo caos. Caos che si sta mangiando come un cancro la nostra città. Scelte tragicamente sbagliate ma pur sempre scelte.  Giorgetti era preoccupato che la candidatura di Milano e Cortina non passasse. Si è sbagliato. Grande successo di Sala e di Malagò. E Torino sta a guardare e sentitamente ringrazia l’Appendino per questa figuraccia.  Dettaglio: a Cortina hanno già fatto i conti, 14 mila posti di lavoro in più.  Complimenti Chiaretta. In suo aiuto arriva l’ineffabile Castelli. Sostiene di essere per una Tav leggera.  Parole in libertà.  Credibilità  zero. Fin tanto che è la loro credibilità poco ci importa. Purtroppo siamo stati travolti noi torinesi. Il Governatore lombardo Fontana ha ammesso che dopo il rifiuto dell’ Appendino di andare avanti è stato tentato di lasciare perdere. Poi una telefonata con il Veneto Zaia lo ha rincuorato, nessun dissidio. Torino una zavorra ? Proprio così, triste ammetterlo, ma proprio così. E se noi Torinesi non ci diamo una svegliata sarà sempre peggio. Spero che i miei concittadini abbiano passato un buon San Giovanni.  Anche lì con i droni partiti con 45 minuti in ritardo.  La nostra Chiaretta è proprio sfortunata. Ma non finisce qui. A Venaria tutti a casa.  Si rivota.  Potenza dei pentastellati.  Il prossimo Sindaco non sarà pentastellato. B Prima c’ era il vento di Venaria che soffiava su Torino. Ora sembra ci sia il vento della Regione che soffia sia su Venaria che su Torino.  E, udite udite, udite: l’ ex Sindaco di Beinasco lascia il PD.  Uno dei fondatori del nuovo corso della sinistra,  giovane ed intelligente politicamente legato a Giusi La Ganga.  Chiaramente una botta ai vertici del PD, un altro colpo alla credibilità di questo partito.  Zingaretti era proprio partito bene ma, diciamocelo, strada facendo si è ammosciato. Difficile come mestiere, indubbiamente, ha il problema dei renziani a livello nazionale e regionale. E Salvini gongola.  Con un brivido pentastellato che non vuole il e non vuole la destra ed il PD che che combatte la destra e non vuole alcun accordo con i pentastellati. Con il risultato di una  destra vincente sopratutto ai ballottaggi.
Insomma, cose all’ italiana, mentre l’Europa non molla : prima di tutto i conti.  Il capitano Rambo continua nei suoi comizi ma non porta a casa nulla se non aumentare i consensi. Con la Meloni che vuole affondare le navi ong. Urlano, urlano ma non portano a casa niente di niente. In fondo siamo un paese strano.
Patrizio Tosetto