Agosto 2018- Pagina 2

Giornata internazionale della Solidarietà

Ordine Assistenti Sociali del Piemonte e A.S.Proc. Piemonte insieme, per sottolineare il ruolo centrale dei professionisti nella promozione di contesti solidali, sia nella quotidianità operativa che in situazioni di emergenza

 

31 agosto, Torino. Istituita dall’ONU nel 2005, la Giornata Internazionale dedicata alla Solidarietà si celebra ogni anno l’ultimo giorno di agosto. L’Ordine Assistenti sociali del Piemonte accoglie l’importante ricorrenza, insieme all’associazione A.S.Proc. Piemonte (Assistenti Sociali per la Protezione Civile), una delle organizzazioni mosse dalla solidarietà sociale in situazioni di calamità naturali e di emergenze sociali.

 

Monica Forno (Presidente A.S.Proc. Piemonte) afferma: “La solidarietà è oggi un concetto spesso abusato, in alcune occasioni adoperato come slogan per campagne elettorali o raccolte fondi. Per noi, essere solidali vuol dire portare un po’ di sé nella storia dell’altro, portare sostegno e competenza, lasciare che da quella stessa storia si venga nutriti e arricchiti. L’Assistente sociale, operando quotidianamente a contatto con chi vive esistenze disagiate e faticose, traiettorie di vita nelle quali si incontrano difficoltà, ben conosce il valore del contatto con l’altro, sa quanto sia importante difendere l’affermazione dei diritti delle persone e cercare di rimuovere le disuguaglianze per costruire una società più sana e solidale.”

 

Forno evidenzia come la professionalità dell’assistente sociale impiegata in situazioni di emergenza e calamità, ovvero in contesti che mutano, dove le fragilità si amplificano e i riferimenti vengono meno, rappresenta un valore aggiunto a quello degli altri professionisti e volontari impegnati nelle operazioni di soccorso.

 

Il Presidente A.S.Proc precisa: “Dalla sua nascita, l’associazione – nazionale con sezioni regionali – è intervenuta in più occasioni a supporto dei colleghi assistenti sociali e delle popolazioni colpite da terremoti, alluvioni o altri tragici eventi. In ogni occasione in cui siamo intervenuti abbiamo avuto modo di rinnovare l’interesse per l’altro, mettendolo al centro con i suoi bisogni e le sue risorse e prendendosene cura nei momenti di aumentate criticità sociali”.

 

La solidarietà si esplica con più forza nei momenti critici, ma in una società giusta ciò deve essere ritenuto solo il punto di inizio. Barbara Rosina (Presidente Ordine Assistenti sociali del Piemonte) lancia un accorato appello ai professionisti, ai servizi sociali e agli amministratori locali: “In un momento storico caratterizzato da politiche perlopiù neoliberiste in cui si respira il clima di “guerra tra poveri” e la cultura individualista trova forte legittimazione, occorre creare spazi di solidarietà autentica tra le persone in cui la comunità tutta diventi il vero focus di attenzione dell’intervento professionale. Riconosciuti da amministratori locali e organizzazioni di servizio sociale lungimiranti (anziché miopi), gli assistenti sociali sono chiamati a promuovere comunità competenti e a sostenere percorsi di crescita collettivi, mettendo in campo interventi anche preventivi oltre che riparativi.”

 

Forno conclude: “Anche quando le scelte politiche sembrano latitare e gli strumenti del welfare si riducono, la comunità professionale degli assistenti sociali deve essere sempre protagonista nel praticare e diffondere il senso umano dell’aiutare. La solidarietà è innanzitutto un “atto sociale” che permette di sentirsi con e per gli altri in una relazione d’aiuto necessaria per il funzionamento sociale e portatrice di eguaglianza e democrazia per tutti”.

 

Bela Rosin, lavori ultimati il 22 settembre

Per consentire di ultimare i lavori al Mausoleo, in strada Castello di Mirafiori, con il rifacimento del manto di copertura della cupola e il completamento degli interventi di messa in sicurezza, il cartellone di appuntamenti varato per i prossimi giorni si svolgerà ugualmente, ma in altre sedi

Il completamento dei lavori era stato ipotizzato per il 19 agosto, tuttavia il perfezionamento dell’impianto di illuminazione del parco circostante con lo smontaggio definitivo del cantiere, hanno differito l’apertura al pubblico al 22 settembre e le attività riprenderanno domenica 23 settembre alle 15 con un appuntamento inserito nell’iniziativa Terra madre. Gli incontri a cura del Cicap Piemonte “40 anni di viaggi nel paranormale” e “I popoli misteriosi”, si terranno dunque alla Biblioteca Pavese, in via Candiolo 79 angolo via Artom rispettivamente venerdì 31 agosto, alle 21 e venerdì 7 settembre, sempre alle 21. Giovedì 20 settembre, alle 21,30 la biblioteca Pavese ospiterà un terzo incontro, “L’unità astronomica”, a cura del Gruppo astrofili Herschel. Per consultare il nuovo calendario degli appuntamenti di Assemblea Teatro: http://www.assembleateatro.com/

Proxima 2018 “Dopo l’Eclissi”

Dopo il successo dell’edizione dell’anno scorso “Proxima” il  Festival ideato da Sinistra Italiana – Leu avrà la dimensione di Festa Nazionale.

Da martedi 11 a domenica 16 settembre Proxima sarà un festival politico e culturale nel cuore del capoluogo piemontese, nei suoi Murazzi spenti che vogliamo di nuovo riaccendere. Sarà una settimana di incontri pubblici, interviste, confronti, spettacoli teatrali.

 

Proxima è il nome della stella più vicina al Sole, simbolo delle utopie concrete che ci guidano e danno senso a ciò che facciamo. La sua attualità è ancora più forte oggi, nel momento in cui un sole nero – fatto di tendenze conservatrici, egoiste, xenofobe intrecciate a fenomeni sempre più crescenti di disagio sociale e rabbia –   è sorto sull’ Italia e sull’Europa.

 

Questa festa, alla ripresa dell’attività politica del Paese, servirà a confrontarsi, a disegnare scenari futuri di cambiamento che a sinistra sono quanto mai necessari e urgenti.

 

L’inaugurazione della Festa avverrà alle ore 19 di martedi 11 settembre, giornata dal titolo “Un’ora alla volta”. Per quanto riguarda gli appuntamenti politici, alle ore 19 dibattito sulla precarietà dei lavori e della vita “Cambiare tutto, un’ora alla volta” con il capogruppo regionale di Leu Marco Grimaldi, Massimo Bray, Bebo de Lo Stato Sociale, le ricercatrici Rosa Fioravante e Francesca Coin. Modera il giornalista Matteo Pucciarelli.

 

Mercoledi 12 settembre giornata dedicata a “Chi ci ruba il futuro?”.

Alle ore 18 ” Approfitta, Delocalizza, Licenzia” incontro con la segretaria Fiom Francesca Redavid, il sottosegretario al lavoro Claudio Cominardi (M5S), Francesco Boccia del Pd, Giovanni Paglia di Sinistra Italiana. Modera il giornalista Giuseppe Bottero.

Alle ore 20 la segretaria nazionale della Cgil Susanna Camusso si confronterà con Nicola Fratoianni su ” Nuovi Diritti per Nuovi Lavori” in un’intervista del direttore de La Stampa Maurizio Molinari.

Giovedi 13 settembre “Sulla Strada”con alle ore 18 incontro sui migranti “Restiamo Disumani” con il pastore valdese Davide Rostan, Veronica Alfonsi della Ong Open Arms, Walter Massa dell’Arci, on. Erasmo Palazzotto di Leu. Coordina Hamilton Santià.

Alle ore 20 “Oltre l’Indignazione” con gli eurodeputati Daniele Viotti (Pd) e Sergio Cofferati (Leu), la presidente nazionale dell’Arci Francesca Chiavacci, Eleonora Artesio (Torino in Comune).  Coordina il giornalista Jacopo Rosatelli.

 

Venerdi 14 settembre giornata dedicata a “Eguali”.

Alle ore 18 “Tutto Loro quello che luccica” con Roberto Speranza,  il ministro Paolo Savona, il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, Stefano Fassina. Coordina la giornalista Daniela Preziosi.

Alle ore 20 “Le famiglie Arcobaleno non esistono” con Marilena Grassadonia (Famiglie Arcobaleno), il cantautore Immanuel Casto e Nichi Vendola . Coordina il giornalista Simone Alliva.

Alle ore 22 parola a Laura Boldrini “Sull’odio e il suo linguaggio”

 

Sabato 15 settembre “Se 8 ore vi sembran poche”

Alle ore 15 “Più liberi o più schiavi? Tempi di lavoro nell’era digitale” con Domenico De Masi, Fabio Mussi (Leu), Roberta Fantozzi (Prc). Modera Marco Craviolatti

Alle ore 17 “Gratuito, povero, a cottimo. Come fermare l’economia dei lavoretti” con il fattorino e sindacalista Daniele Gioia, il docente universitario Marco Barbieri, Laura Lauri, Nico Bavaro e Anna Starita. Modera il giornalista Federico Callegaro.

Alle ore 19 “Le parole degli altri: il linguaggio condiziona le nostre vite?” Con la scrittrice e blogger Giulia Muscatelli, Livio Sera (Alter Polis), Elisabetta Piccolotti (Leu) modera l’avvocata attivista Cathy La Torre .

Alle ore 21 la parola alla scrittrice Michela Murgia.

 

Infine Domenica 16 settembre “Oltre questo buio”

 

Alle ore 11 “Oltre questo buio. Come costruire opposizione sociale”. Aprono i lavori i capigruppo parlamentari di Leu alla Camera e al Senato, Federico Fornaro e Loredana De Petris.

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Intenso anche il programma degli spettacoli.

Si inizia martedi 11 alle ore 22 con il concerto dei A Toys Orchestra.

Mercoledi 12 alle ore 22 va in scena il teatro di Paolo Rossi e Cinaski con “Storie di giorni dispari”.

Giovedi 13 settembre alle ore 22 sale sul palco Frankie Hi Nrg Mc, aperto dai locali ASB – Artisti senza Bandiere

Venerdi 14 alle ore 22.15 Edo aprirà la data torinese di Diodato.

Sabato 15 dalle ore 21.30 sul palco andrà in scena “68/18: la fantasia distruggerà il potere e una risata vi seppellirà”: interventi musicali di Mudimbi, Ukulele Turin Orchestra, Coromoro e dedica finale a Claudio Lolli.  Presenta la serata Eugenio Cesaro.

Domenica 16/9 alle ore 20.30 Proxima chiude il programma con la proiezione del film “Il Giovane Karl Marx” di Raoul Peck.

“Proxima” – dichiarano Nicola Fratoianni, deputato di Leu e segretario nazionale di Sinistra Italiana e Marco Grimaldi, segretario di Sinistra Italiana e capogruppo di Leu in Piemonte – “rifletterà attorno alla domanda chi ci ruba il futuro?, scacciando la falsa risposta che individua l’esercito di riserva dei migranti in questo fantomatico nemico. Ecco perché la nostra Proxima servirà soprattutto a riflettere di come liberare il tempo, cambiare tutto, un’ora alla volta. Pensare una società in cui, da un lato, persone differenti si uniscano per chiedere pari diritti sul lavoro, nelle città, negli spazi che abitano. E in cui si possa finalmente lavorare meno e lavorare tutti, guardando anche in faccia le trasformazioni tecnologiche”.

Peperone in scena

Una delle più grandi e qualificate manifestazioni italiane nel settore dell’enogastronomia, la più grande dedicata a un prodotto agricolo, che sino al 9 settembre propone 10 giorni di eventi gastronomici, culturali, artistici, sportivi ed esperienze creative e coinvolgenti per tutti i sensi e per tutte le fasce di età.

In una immensa area espositiva di circa 18.000 mqdal lunedì al sabato dalle ore 18 alle ore 24 e la domenica dalle ore 10 alle ore 24, i visitatori troveranno un ricchissimo programma costruito a cavallo tra tradizione e innovazione, forte di numerose gustose proposte e di spettacoli di richiamo. Tra i principali ospiti sono attesi Ermal Meta il 3 settembre, unico evento a pagamento all’interno del collaterale “Il Foro Festival” con biglietti acquistabili su ticketone.it, Luca Barbarossa il 4 settembre Platinette il 6 settembre. Tutti i giorni ci saranno musei, chiese e gallerie aperte con mostre di fotografia e arte contemporanea, l’esposizione di moto Vespe storiche, concerti e spettacoli varicabaret con gli artisti del Cab41, la grande Piazza dei Sapori, il nuovo Salone Agroalimentare ed altre aree enogastronomiche, la rassegna commerciale con 250 espositori, la grande novità dell’Accademia an Filippo con tanti eventi condotti dai giornalisti Paolo Massobrio e Renata Cantamessa, Bimbinfiera nei Giardini Unità d’Italia con intrattenimenti alle ore 20 e spettacoli alle ore 21, cene e degustazioni a tema nel Salone Antichi Bastioni, spazio ed eventi dedicati alla canapa, iniziative solidali e di alta sostenibilità, punti pet-service per cani e gatti, mostre, convegni, esibizioni sportive.

L’accademia San Filippo
Tra le altre principali novità di questa edizione c’è l’Accademia San Filippo, il cuore della cultura e dell’esperienza gastronomica della Fiera con più di 50 eventi, tutti con degustazioni gratuite, condotti dai giornalisti Paolo Massobrio e Renata Cantamessa tra Caffè Letterari con presentazioni di libri e di percorsi culturali organizzati in collaborazione con Caffè Vergano e l’ente di promozione Turismo Torino e Provincia, gli incontri Peperone in Viaggio a cura della Confederazione Italiana Agricoltori di Torino con alcuni produttori delle aree terremotate del Centro Italia, agri-cooking in collaborazione con Coldiretti e Campagna Amica, talk food, laboratori d’assaggio e le “Confessioni Laiche” a cura di Paolo Massobrio con ospiti d’eccezione. Una delle principali attrattive dell’Accademia è “Peperone in tutti i sensi”, percorso sensoriale ideato e curato insieme al Centro Studi Assaggiatori di Brescia. Un viaggio per mente, occhi, mani, bocca e cuore in cui, grazie all’artista Lia Pascaniuc ed al suo progetto “Però!!”, alcuni light-box a led ed un ologramma faranno danzare i peperoni, regalando incredibili trasparenze sensoriali visive.

Le cene
La socialità prende posto a tavola presso il Salone Antichi Bastioni, grazie a cene e degustazioni a tema con portate raffinate e prodotti di eccellenza del territorio locale che vengono proposte in tutte le giornate. A pagamento e su prenotazione, vengono organizzate in collaborazione con la BCC di Casalgrasso e Sant’Abano Stura che organizza nella fiera anche eventi di beneficenza a favore di Forma ONLUS, la Fondazione Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, trai quali la cena Bank Cooking del 6 settembre.  Tutte le informazioni e i menù sono reperibili nel catalogo scaricabile in www.fieradelpeperone.it

Il Salone Fieristico Agroalimentare 
Altra novità dell’edizione è l’allestimento del Salone Fieristico Agroalimentare in Piazza Italia, all’interno del Nuovo Centro Servizi per l’Agricoltura, con il Paniere dei prodotti tipici della Provincia di Torino – selezione dei migliori produttori locali che proporranno le loro produzioni in vendita ed alcune di queste rielaborate in sfiziose ricette da degustare – e produttori delle regioni del Centro Italia colpite dal terremoto del 2016. Ci saranno inoltre i pastai di Carmagnola che proporranno, in degustazione e vendita, nuove e sfiziose ricette preparate con i prodotti del Paniere, la presentazione e la vendita del panino orticolo (anche vegetariano), preparato da alcune aziende agricole della Società Orticola di Mutuo Soccorso D. Ferrero e laboratori di inglese per bambini.

Muore a 25 anni sulla moto a causa di un malore

E’ morto probabilmente per un malore il  motociclista di 25 anni, di Buriasco, nel Pinerolese,  che ieri sera verso le 21 percorreva  una strada rurale a  Baudenasca di Pinerolo. Il ragazzo era in comitiva con degli amici che ad un certo punto non lo hanno più visto. Lo hanno poi ritrovato riverso, e ormai senza vita, vicino alla  sua moto. L’allarme è stato dato al 112, che non ha potuto fare nulla per salvarlo. I carabinieri di Pinerolo stanno facendo accertamenti.

Toninelli non risponde? Chiamparino posta il contagiorni

Il presidente della Giunta regionale Sergiop Chiamparino sulla propria pagina Facebook https://www.facebook.com/SergioChiampa ha pubblicato il contagiorni della mancata risposta del ministro delle Infrastrutture Danilo  Toninelli alla lettera inviatagli  dalla Regione il 5 giugno scorso, con la quale si chiedeva un incontro per approfondire la situazione delle infrastrutture piemontesi, in particolar modo della Asti-Cuneo.

Linee guida prevenzione  ictus cerebrale, il contributo della Cardiologia delle Molinette 

E’ stato appena pubblicato, durante il Congresso della Società europea di Cardiologia (ESC), il più grande al mondo di Cardiologia in corso in questi giorni a Monaco di Baviera, il documento di indirizzo e di Linee guida europee sulla prevenzione della recidiva di ictus cerebrale nei pazienti con forame ovale pervio, ovvero un piccolo “buco” del cuore, presente in circa un quarto della popolazione sana e di per sé non patologico, ma che, in determinate circostanze, può portare all’insorgenza di ictus, soprattutto in pazienti di giovane età. Ampio è stato il contributo della Cardiologia universitaria dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, (diretta dal professor Mauro Rinaldi), un grande riconoscimento all’eccellenza scientifica, oltreché clinica, raggiunta in questi campi dalla scuola torinese nel campo dell’interventistica coronarica e strutturale. La compagine torinese ha visto coinvolto un team di giovanissimi specialisti e specializzandi, coordinato dal dottor Fabrizio D’Ascenzo, ricercatore dell’Università di Torino, che, con i colleghi Pierluigi Omedé, Sebastiano Gili, Mario Iannacone, Flavia Ballocca, Umberto Barbero e Francesca Giordana, si è occupato della revisione critica della letteratura mondiale sull’argomento, un compito cruciale di cernita e valutazione della ricerca scientifica esistente e necessario per fornire la base scientifica delle raccomandazioni contenute nel documento. Fondamentale per il raggiungimento di questi risultati è stata l’esperienza pluriennale della scuola torinese in questo ambito, grazie anche al contributo clinico e scientifico del professor Fiorenzo Gaita e del dottor Paolo Scacciatella. Il documento, rivolto a tutta la comunità medica europea e non solo, è stato redatto da una task force internazionale multidisciplinare, guidata dal dottor Christian Pristipino del San Filippo Neri di Roma e sostenuta, oltre che dall’ESC, anche dalle principali Società scientifiche cardiologiche e neurologiche europee. Nonostante numerose ricerche condotte negli ultimi anni, infatti, non vi era ancora unanime consenso riguardo all’approccio ottimale ai pazienti con questo problema, la cui gestione, di pertinenza non solo cardiologica, ma anche neurologica, richiede la collaborazione professionale tra diverse figure.  Il documento, frutto della collaborazione internazionale tra i maggiori esperti europei, si prefigge di far luce sulle indicazioni e sul reale beneficio in termini di prevenzione di ulteriori ictus della chiusura del forame ovale pervio, mediante un sistema dedicato, il cosiddetto “ombrellino”, che può essere posizionato a livello cardiaco in anestesia locale tramite una semplice puntura venosa.

(cs)
(foto: il Torinese)

MONTIGLIO MONFERRATO, IL SINDACO DIMITRI TASSO INAUGURA L’ANNO DEL VENTENNALE

Il 1° Settembre 1998 nasceva l’attuale Comune, dalla fusione virtuosa con Colcavagno e Scandeluzza

 

Sono trascorsi vent’anni da quella data storica, il 1° Settembre 1998, giorno in cui veniva tenuto a battesimo – primo caso assoluto in Piemonte dopo il varo del Decreto Legge 8 Giugno 1990 n° 142 sull’Ordinamento delle autonomie locali – il nuovo Comune di Montiglio Monferrato, frutto della fusione virtuosa tra i preesistenti comuni di Montiglio, Scandeluzza e Colcavagno. Un evento unico e altrettanto degno di nota, che ha segnato concretamente l’attuarsi di un esempio virtuoso e riuscito di sforzo di coesione civica di quello che è ritenuto indiscussamente la perla del Monferrato, con un pregiato patrimonio architettonico, costituito altresì da splendidi castelli oggetto di un intenso e vivace turismo, più di 30 chiese di varie epoche e stili, una pieve romanica di interesse artistico nazionale e un antico palazzo con uno scalone monumentale frutto dell’estro di Filippo Juvarra. Ma, anche, paesaggistico: la presenza dell’oasi verde del rinomato Lago di Codana ha fatto sì che, dal Dopoguerra a oggi, Montiglio Monferrato venisse conosciuto oltre i confini piemontesi, mentre la presenza di molte frazioni ognuna con un ricco calendario di eventi dislocati lungo l’intero arco del calendario accresce l’offerta culturale di intrattenimento che ogni anno richiama numerosi visitatori italiani ed esteri. Senza dimenticare che il paese è conosciuto anche per le sue meridiane (opera del noto gnomonista Mario Tebenghi) e per la Fiera ottobrina del Tartufo, tra le più rinomate e seguite a livello regionale. “Il primo pensiero, in termini di gratitudine e riconoscenza per l’impegno profuso in tal senso, va agli allora primi cittadini illuminati che felicemente intuirono le potenzialità e i vantaggi che la fusione avrebbe recato al nostro territorio, realizzandola nel concreto: Angelo Lago, Sindaco di Montiglio, Alfonso Pescarmona, Sindaco di Colcavagno e Francesco Mattioli, Sindaco di Scandeluzza”, esordisce Dimitri Tasso, Sindaco storico del nuovo corso di Montiglio Monferrato fresco di rielezione, imprenditore e consulente esperto per le P.A. con un curriculum vitae umano e professionale di tutto rispetto, anche Coordinatore nazionale Anci Unioni di Comuni (dal 2009).  Che riprende: “Il 1° Settembre 2018 si apre ufficialmente l’Anno delle Celebrazioni del Ventennale dalla Fusione, che prevede in scaletta a Montiglio Monferrato tutta una serie di importanti eventi artistici, culturali, religiosi e di spettacolo al fine di creare coesione e viva partecipazione della cittadinanza. E ricordare degnamente la preziosa ricorrenza, fornendo al contempo un panorama di iniziative di spicco che possano fare del nostro Comune sempre più meta di turismo nazionale e oltreconfine, come già accade da tempo”, aggiunge il Sindaco Dimitri Tasso. Per poi concludere: “Abbiamo l’ambizione, grazie alle meridiane e a un progetto sulle campane, di definirci “Il Paese del Tempo”. Ringraziamo chi ci sta sostenendo in questo sforzo, e presto sveleremo in modo più approfondito questa importante progettualità“.

 

Agricoltore diciottenne muore schiacciato da macchinario

DAL PIEMONTE Un giovane agricoltore diciottenne è morto in un incidente sul lavoro nella cascina dell’azienda della propria famiglia, a Marene , nel Cuneese. Stava tentando di collegare a un trattore una macchina trinciatrice per il mais ed è rimasto schiacciato dal macchinario. L’elicottero del 118 lo ha portato all’ospedale di Savigliano, ma è morto poco dopo essere giunto al pronto soccorso

Il VCO, la montagna piemontese e la “cornice” europea

di Marco Travaglini

La “cornice” ideale per una politica di sostegno e sviluppo della montagna è l’Europa: il 40% del territorio dei 27 paesi dell’Unione è classificato tale, ospitando quasi il 20% della popolazione complessiva. Milioni di cittadini europei hanno a che fare ogni giorno, direttamente o indirettamente, con la montagna, e tra questi molti di noi italiani che viviamo in una penisola tagliata, in latitudine e longitudine, dalla dorsale alpina e da quella appenninica. In questi territori il “confine” non è mai stato una insormontabile barriera, una divisione netta e impenetrabile ma un punto d’incontro e di scambio. Basterebbe pensare alle colonizzazioni dei walser per farsene un’idea. Queste realtà sono una parte importante del continente e del nostro paese  e la politica ha il dovere di approntare risposte, non solo amministrative, efficaci e razionali. Il VCO ne sa qualcosa. Piuttosto che ipotizzare cambi di regione attraverso illusioni referendarie, occorrerebbe rivendicare da Stato e Regione più attenzione. E farlo in modo unitario e non dissonante.  Anche a livello comunitario, nonostante i tanti sforzi , non vi è una efficace politica per i territori montani in conseguenza delle notevoli differenze che caratterizzano la montagna europea sia dal punto di vista geografico che da quello sociale ed economico. Nel Trattato di Lisbona era previsto, per la prima volta, uno specifico riferimento ai territori montani laddove, trattando il tema della coesione economica, sociale e territoriale si scriveva “ tra le regioni interessate, un’attenzione particolare [sia] rivolta (…) alle regioni che presentano gravi e permanenti svantaggi naturali e demografici, quali le regioni più settentrionali con bassissima densità demografica e le regioni insulari, transfrontaliere e di montagna”. Ben più di un appiglio, ben oltre un semplice intento. Negli anni a venire le politiche e le scelte dell’Unione Europea avranno ricadute sempre più importanti sulla vita dei cittadini, in particolare di coloro che vivono in montagna. Basta pensare alle grandi questioni dell’energia, dell’acqua, dell’ambiente, dello sviluppo rurale, dell’agricoltura e del turismo sostenibile. Temi che saranno determinanti per lo sviluppo e la competitività del sistema. Nell’arco alpino é in particolare urgente sviluppare un progetto di coesione territoriale che sappia valorizzare le potenzialità di questo unico spazio geografico al centro dell’Europa, condiviso da otto Stati nazionali. Un progetto che può crescere se saprà dar corpo ad una nuova “piattaforma alpina” fondata su tre obiettivi: attuazione delle politiche di coesione nelle aree montane; rilancio della competitività economica ( valorizzando le proprie risorse); crescita del peso politico del sistema territoriale. In questo quadro il VCO, provincia di confine in una delle regioni più europee, il Piemonte, ha le carte in regola per coniugare ogni azione utile allo sviluppo locale con l’autogoverno del suo territorio. A patto che sappia far valere le proprie ragioni senza dividersi e senza imboccare avventurose scorciatoie che rischiano solo di illudere e poi di lasciare spazio al disinganno e alla frustrazione.