Gennaio 2016- Pagina 3

Donna di Ivrea scomparsa, aperta indagine per omicidio

ivreaHa prelevato 180 mila euro dal  conto corrente per consegnarli ad un amico di famiglia

 

Gloria Rosboch, lnsegnante di 49  di Castellamonte, è scomparsa lo scorso 14 gennaio. Ora la procura della repubblica di Ivrea apre un fascicolo per il reato di omicidio a carico di ignoti. La donna uscì di casa dicendo ai genitori di dover andare a una riunione a scuola, che non si è mai svolta. Ma prima di scomparire ha prelevato 180 mila euro dal  conto corrente per consegnarli ad un amico di famiglia. L’apertura del fascicolo sarebbe un atto dovuto per non escludere alcuna ipotesi.

Criminalità organizzata, in Piemonte si diffondono i "moderni metodi mafiosi"

tribunaleIl nuovo procuratore generale  Francesco Saluzzo ha sottolineato che la procura sarà “fortemente impegnata nello svolgimento delle sue funzioni”, con vigilanza e incisività

 

Anche in Piemonte le organizzazioni criminali  coniugano caratteristiche autoctone e moderni metodi mafiosi. Lo afferma nella sua relazione  Arturo Soprano, presidente della Corte d’appello di Torino all’apertura dell’anno giudiziario.

 

L’Ansa riporta le parole del magistrato, che  parla di  bande criminali che “dilagano a macchia d’olio” in ogni settore produttivo, anche nelle “produttive aree centrosettentrionali” italiane, dove è emersa una “accentuata e imprevista disponibilità del crimine organizzato e della delinquenza del Paese”.

 

Il nuovo procuratore generale  Francesco Saluzzo ha invece sottolineato che la procura sarà “fortemente impegnata nello svolgimento delle sue funzioni”, con “vigilanza, incisività e anche protagonismo nelle impugnazioni. Non si speri  in un ufficio che faccia dell”elogio della calma’ il suo motto”.

 

(Foto: il Torinese)

Da "Una pura formalità" di Tornatore la piece teatrale di Glauco Mauri

mauri teatro“Una pura formalità” kafkiana ha per protagonisti Glauco Mauri e Roberto Sturno

 

Uno dei film di Giuseppe Tornatore considerato tra i più belli in assoluto,  ” Una pura formalità”, viene trasposto in teatro e sarà di scena fino a domenica 31 gennaio al teatro Astra,  per la versione teatrale e la regia di Glauco Mauri, interpreti lo stesso Mauri e Roberto Sturno.Si tratta del racconto di una lunga, misteriosa notte in cui un uomo aiuta un altro uomo a cercare di capire quel viaggio stupendo e a volte terribile, ma sempre affascinante,  che è la vita.  Si tratta del racconto di un omicidio e di un famoso scrittore Onoff, che, trovato a vagare sotto la pioggia senza documenti, viene fermato per accertamenti. Un serrato interrogatorio condotto da un commissario ambiguo, duro e impietoso, diventa l’occasione per stimolare lo scrittore a comprendere, innanzitutto, se stesso. Egli ricostruira’ la sua vita pezzo per pezzo, in un’ angosciosa ricerca di prove della propria esistenza. Gli squarci che via via si aprono nella mente del protagonista permettono la ricostruzione del suo passato durante un serrato interrogatorio, che si svolge in un inquietante commissariato di polizia, in cui domina una prospettiva irregolare. Libri e faldoni sono ingrigiti dagli anni, i muri coperti da misteriosi graffiti e l’orologio è senza lancette, quasi a indicare che il tempo si sia fermato. Lo spettatore arriverà alla verità come in un thriller,  con colpi di scena continui, fino al finale del tutto inatteso.

 

Quando l’omonimo film di Tornatore uscì nelle sale nel ’94, fu accolto con una parziale diffidenza a causa  della sua inquietante novità. Ne erano protagonisti Gerardo Depardieu e Roman Polanski con Sergio Rubini.  Nello spettacolo teatrale Roberto Sturno interpreta lo scrittore Onoff e Glauco Mauri il commissario. A Tornatore fu riconosciuto un grande coraggio nell’ aver realizzato un film così teatrale, letterario e pirandelliano, che  più che raccontare una storia, suggerisce un’idea e una riflessione sulla vita,  la morte e la memoria. Il testo ha voluto suggerire l’idea che siamo tutti un po’ fuori posto, un po’ a disagio nei panni che indossiamo. La trasposizione teatrale messa in scena da Glauco Mauri risulta uno spettacolo avvincente e al tempo stesso ricco di mistero. Particolarmente significativa e inconsueta risulta la musica, rappresentata dal rumore incessante della pioggia e da cupi tuoni lontani. In un continuo passaggio dalla luce al buio, soltanto alla fine tutto si plachera’ e la pioggia cesserà,  il silenzio si farà musica e la luce si distendera’ in un chiarore. Il testo teatrale, come il film, suggerisce numerose domande necessarie all’uomo per fargli comprendere quel viaggio stupendo e, al tempo stesso difficile, che è la vita.

 

 Mara Martellotta

 

Venerdi 29 gennaio ore 21

Sabato 30 gennaio ore 18.30

Domenica 31 gennaio ore 18.

 

Teatro Astra via Rosolino Pilo 6

MARRONE, FESTA OLIMPIADI: " 350 MILA EURO SPRECATI PER LA CAMPAGNA DI FASSINO"

STADIO OLIMPICO BRACIEREolimpico arcoFESTA DEL DECENNALE OLIMPICO

 

<<La campagna elettorale chi la paga al Sindaco uscente Fassino? Ma noi torinesi ovviamente, con 350.000 euro stanziati dalla Giunta per la festa del decennale delle Olimpiadi invernali di Torino 2006: evidentemente Fassino vuole distrarre i Torinesi dal declino economico e sociale della nostra città evocando i fasti olimpici di dieci anni fa, quando il centrosinistra spendeva i fiumi di denaro pubblico elargito dai governi di centrodestra in nome della “concordia istituzionale” per ingrassare i baracconi clientelari del nascente Sistema Torino! Ma come fa Fassino ad imporre austerità ai torinesi per poi regalarsi una smaccata e grottesca autocelebrazione da fine impero in campagna elettorale già inaugurata, per giunta proprio con i loro soldi?>> attacca Maurizio Marrone, Capogruppo di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale in Comune di Torino, che annuncia

 

<<Abbiamo chiesto le comunicazioni in Consiglio Comunale del Sindaco Fassino per chiedere conto di questo spreco conclamato, sull’altare della sua campagna elettorale, di centinaia di migliaia di euro in una fase di tagli lacrime e sangue al welfare (meno 2 milioni ad anziani e disabili, meno 1,6 milioni sulle risorse destinate ad adulti in difficoltà, senzatetto e famiglie in crisi di reddito) e di maglia nera nazionale per tasse e tariffe salate (più 15% su media nazionale): esigeremo il ritiro della delibera di giunta e lo storno dei 350.000 euro su altre priorità per Torino, come la disoccupazione, l’assistenza ai più deboli o incentivi fiscali alle imprese! Se il centrosinistra impedirà il confronto, sarà ostruzionismo a tappeto senza compromessi>>.

 

(Foto: il Torinese)

A forza di essere vento..Porrajmos, il genocidio dimenticato

ZINGARI LAGERAl pari della Shoah (lo sterminio di sei milioni di ebrei nei campi di concentramento nazisti), durante la seconda guerra mondiale ci fu un altro genocidio. Quello dei rom e sinti, basato su analoghe teorie razziste

 

Fare memoria significa non fare mai della giornata del 27 gennaio un passaggio rituale. Ricordare l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz  equivale a ricordare tutte le deportazioni e non dobbiamo mai smettere di farlo, pensando alla testimonianza di tutti coloro che hanno vissuto la terribile esperienza dei campi di sterminio, i sopravvissuti che non si sono mai stancati di raccontare che “questo è stato”, e i milioni di uomini, donne e bambini che nei campi di sterminio sono stati annientati, annichiliti, uccisi. Il giorno di Auschwitz ci obbliga a ricordare la deportazione degli ebrei e tutte le altre deportazioni. I Rom caddero vittime dello stesso atroce destino. Il nazismo li dichiarò “razza inferiore” e così furono costretti all’internamento, al lavoro forzato, e, infine, allo sterminio. Per raccontare ciò che accadde, usando una parola, si scrive Porrajmos, o Samudaripen, ma in pochi lo leggono o sanno che cosa vuol dire. Al pari della Shoah (lo sterminio di sei milioni di ebrei nei campi di concentramento nazisti), durante la seconda guerra mondiale ci fu un altro genocidio. Quello dei rom e sinti, basato su analoghe teorie razziste. In lingua romanì, quella parlata dai rom, porrajmos vuol dire proprio distruzione: l’annientamento di almeno 500mila persone di etnia rom e sinti nei lager dell’Europa Orientale, ma anche in Italia, come nei campi di Agnone, di Berra e nelle Tremiti. Furono uccisi in Unione Sovietica e in Serbia e deportati nei campi di concentramento di Bergen-Belsen, Sachsenhausen, Buchenwald, Dachau, Mauthausen, Ravensbruck. Una bella canzone di Fabrizio De Andrè  “Khorakhané ( A forza di essere vento)” li ricorda: “..i figli cadevano dal calendario/ Jugoslavia,Polonia,Ungheria/ i soldati prendevano tutti/ e tutti buttavano via..”. I khorakhané (alla lettera: i “lettori del Corano”) sono una tribù rom musulmana di origine serbo-montenegrina. Il viaggio per i rom è necessità e tradizione, ma nella canzone di De Andrè diventa molto di più: è il simbolo stesso della libertà.

 

LiZINGARI LAGER2La libertà è come il vento, che può viaggiare continuamente da est a ovest e da nord a sud. Ma nel vento, dopo essere stati cremati nei lager, ci finirono a centinaia di migliaia. Furono, come già ricordato, almeno mezzo milione gli Zigeuner – usando il termine dispregiativo tedesco, cioè gli “zingari”– uccisi nei campi di sterminio nazisti dagli assassini con la croce uncinata. Oltre ventimila nel solo Zigeunerlager, il campo loro riservato dentro al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, tra il febbraio 1943 e l’agosto 1944. A migliaia trovarono la morte Jasenovac, sulla sponda sinistra del fiume Sava, nel campo costruito nel 1941 dal regime ustascia di Ante Pavelic. Un regime nato il 10 aprile di quell’anno con il sostegno della Germania nazista e dell’Italia fascista. A quel tempo la  Repubblica Indipendente di Croazia NDH, si estendeva dall’attuale territorio della Croazia – esclusa l’area occupata dall’esercito di Mussolini – alla Bosnia Erzegovina e parte della attuale Serbia. Dopo il 1945 altre persecuzioni sono seguite, con il mondo rimasto a guardare. Solo venti anni fa si è parlato di pulizia etnica in ex Jugoslavia, dall’altra parte dell’Adriatico, davanti a noi. E le cancellerie hanno lasciato fare, prima di intervenire. Il giorno della memoria, per essere utile, deve servire a scolpire in noi, nella nostra coscienza civile  l’inaudita eredità della storia dietro di noi. Non dobbiamo mai abbassare la guardia sui nostri valori. Il rispetto di tutte le etnie, l’accoglienza, il loro diritto di cittadinanza, non possono essere parole vuote. Sono le nostre azioni concrete a dare senso a ciò in cui diciamo di credere. Sono i valori della nostra Costituzione, un testo bello e attuale che spesso qualcuno vuole peggiorare. Le semplificazioni del quotidiano invece, e spesso, ci allontanano dalla memoria di quel che è stato e ci inducono a sottovalutare i mai sopiti segnali di intolleranza verso le differenze. Ricordare tutte le deportazioni serve a far sì che le nostre città siano luoghi di accoglienza e rispetto di tutti. Ad ognuno di noi, per ciò che può e per ciò che deve, il compito di renderlo possibile.

 

Marco Travaglini

Un velo di stupidità: se Rohani arrivasse a Torino quali statue "osé" copriremmo?

dora palloniIn attesa che si trovi il “colpevole” del giallo sulla copertura delle statue capitoline, in occasione della visita a Roma del presidente iraniano Hassan Rohani (che anche il ministro per i beni culturali, Dario Franceschini ha definito “scelta incomprensibile”) facciamo un gioco

 

In attesa che si trovi il “colpevole” del giallo sulla copertura delle statue capitoline, in occasione della visita a Roma del presidente iraniano Hassan Rohani (che anche il ministro per i beni culturali, Dario Franceschini ha definito “scelta incomprensibile”) facciamo un gioco.Se il leader iraniano fosse giunto in visita a Torino, quali statue avrebbero potuto urtare la sua sensibilità? Quali opere d’arte raffiguranti nudità classiche sarebbero state velate dalla pudicizia censoria della municipalità torinese?matisse torino2

 

quattro stagioni venariaPer esempio, le settecentesche “Quattro Stagioni” di Simone Martinez, nipote di Filippo Juvarra, sculture ora esposte alla Reggia di Venaria, dopo una permanenza ultrasecolare ai Giardini reali.

 

E che dire delle statue celebrative del Ponte Umberto I di corso Vittorio, con il seno prosperoso benpnte umberto I visibile nel gruppo bronzeo della Pietà, oltre alla presenza di numerosi nudi virili?

 

O dei dipinti “licenziosi” esposti alla Mostra di Matisse a palazzo Chiablese, e delle nudità imponenti che rappresentano in stile littorio il Po e la Dora in piazza Cln? Stendiamo anche qui un velo pietoso.

 

Abbiamo citato solo alcune opere d’arte “osé” presenti a Torino, le prime che ci sono venute in mente. Chiediamo ai lettori di indicarcene altre che un velo (di stupidità) potrebbe coprire in caso di visita ufficiale del presidente iraniano sotto la Mole.

No Zoo, megastriscione in piazza Castello

zoo 2RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

 

Il Coordinamento No Zoo  invita a partecipare alla manifestazione che si svolgerà

 

Sabato 30 gennaio 2016 dalle ore 15,30 alle 18
in Piazza Castello a Torino

 

per dire NO alla privatizzazione del Parco Michelotti e

NO all’introduzione di alcun animale.

 

In piazza i manifestanti esporranno uno spettacolare megastriscione.

 

 

 

 

 

Evento facebook
https://www.facebook.com/events/466523950221675/

 

Sicurezza: il controllo del vicinato arriva nel Pinerolese

vicinato iarNormali cittadini hanno deciso di attivarsi e, con la loro discreta attenzione unita a semplici smartphone, sono in grado di avvisare carabinieri e forze pubbliche 

 

Nel mese di dicembre il coordinatore del gruppo del Controllo del Vicinato di Riva di Pinerolo (che si è costituito nell’estate scorsa) insieme ad uno dei 4 capigruppo ha incontrato il sindaco di Pinerolo Eugenio Buttiero per presentare il progetto avviato già dal maggio precedente e già portato a conoscenza del Comando di Compagnia dei Carabinieri e per richiedere, con il contributo dell’Amministrazione, il posizionamento in alcuni punti della frazione dei caratteristici cartelli dell’Associazione nazionali a cui si sono legati. La loro presenza, sono già quasi in 70 ad essersi collegati, avviserà che normali cittadini hanno deciso di attivarsi e, con la loro discreta attenzione unita a semplici smartphone, sono in grado di avvisare carabinieri e forze pubbliche per prevenire e contrastare, furti e altri tipi di reato sul loro territorio. Ad oggi i cittadini attendono di incontrare il comandante dei vigili urbani per concordare i luoghi dove posizionare i cartelli.

 

Massimo Iaretti

“Il Talento del Taleggio, i talenti di Alma”, Damosso in gara

damosso artusiLe semifinali svoltesi all’Accademia Alma di Gualtiero Marchesi, alla Reggia di Colorno

 

Lorenzo Damosso, allievo al quinto anno dell’Istituto alberghiero Artusi di Casale Monferrato disputa il 29 gennaio la finale del concorso “Il Talento del Taleggio, i talenti di Alma” per la sezione sala. La prova finale si svolgerà all’Istituto Giolitti di Torino e lo vedrà opposto ad una studentessa dell’alberghiero di Seregno. I due hanno superato una selezione che tra i rappresentanti di sessanta istituti alberghieri di tutta Italia e si erano imposti, a novembre, nelle semifinali svoltesi all’Accademia Alma di Gualtiero Marchesi, alla Reggia di Colorno. Lo scorso anno la vittoria era andata, invece, all’istituto alberghiero torinese.

 

Massimo Iaretti

ERCULES, spettacolo per famiglie il 31 gennaio

CONCORDIA LOGOTORINESE XX

 

INFORMAZIONE COMMERCIALE

 

Coupon valido per 2 biglietti (1 adulto + 1 bambino) al costo di €.10,00

per Domenica 31 Gennaio 2016, ore 16 al Teatro Concordia di Venaria.

 

TITOLO: ERCULES

 

Per INFO sullo spettacolo

 

www.teatrodellaconcordia.it

 

PER I PRIMI 30 CHE PRESENTERANNO QUESTO COUPON

 

Stampare e presentare questo coupon alla cassa del Teatro Concordia