Ottobre 2015- Pagina 2

JUVE, VITTORIA D’ORO: TORO BEFFATO DALLO SCHERZETTO BIANCONERO NELLA NOTTE DELLE STREGHE

torinojuve

Amara sorpresa per i granata che, questa volta, guardavano il derby numero 189 dalle zone alte della classifica

 

JUVENTUS-TORINO 2-1
Reti: 19′ pt Pogba (J), 6′ st Bovo, 49′ st Cuadrado.

 

Juventus (4-3-1-2): Buffon; Padoin, Barzagli, Bonucci, Evra; Khedira (11′ Cuadrado), Marchisio, Pogba; Hernanes; Morata (33′ st Mandzukic), Dybala (42′ st Alex Sandro). A disp: Neto, Audero, Alex Sandro, Caceres, Rugani, Sturaro, Lemina, Zaza. All. Allegri.

 

Torino (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Bruno Peres, Acquah, Vives, Baselli (20′ st Benassi), Molinaro (16′ st Zappacosta); Maxi Lopez  (42′ st Belotti), Quagliarella. A disp. Ichazo, Castellazzi, Pryyma, Gaston Silva, Prcic, Amauri. All. Ventura

 

Durante la notte delle streghe la Juventus serve un bello scherzetto agli avversari granata che, questa volta, guardavano il derby numero 189 dalle zone alte della classifica. Ma come per il 2014 con Pirlo Cuadrado regala all’ultimo respiro il derby della mole alla Juventus . I bianconeri si riscattano, almeno in parte, dopo la sconfitta con il Sassuolo, ma ancora non riescono a convincere del tutto, infondo solo due giorni di ritiro che di certo non bastano per ritrovare qualità. La prestazione è tra le più volenterosa viste sin ora, Pogba inizia a ritrovare la sua lucentezza ed ancora una volta, se pur senza gol, Dybala ha mostrato gran carattere per la squadra bianconera. Dall’altro lato il Toro si mangia le mani, ancora una volta vede sfumare la vittoria a pochi metri dal traguardo, dopo aver saputo tenere testa ai bianconeri fino alla fine ,con una rimonta all’inizio del secondo tempo.

 

Allegri decide di scendere in campo con il 4-3-1-2 lasciando in panchina Cuadrado, Hernanes dietro Morata e Dybala; Ventura propone il 3-5-2 buon centrocampo e Quagliarella di supporto a Maxi Lòpez. Per i bianconeri in poco meno dieci minuti Khedira si fa male, Allegri è costretto a stravolgere il suo piano tattico inserisce Cudrado, che alla fine si rivelerà fondamentale, e si ricomincia. Al 17’ arriva il primo squillo dei bianconeri: Pogba dal limite con il destro va al tiro, troppo centrale e non dà problemi a Padelli. In men che non si dica arriva la risposta granata con il destro di Quaglairella che si spegne sull’esterno della rete. Ma l’emozione del derby è ancora lontana, se non che, al 19’ Pogba regala una perla dal limite dell’area: ben ispirato da Dybala manda il pallone dritto sotto la traversa. Dal colpo subito gli uomini di Ventura si riprendono alla mezz’ora con Quagliarella che di pochissimo manda fuori servito dal limite da Maxi Lopez. Sullo scadere del primo frangente non manca l’alternarsi dei botta e risposta ma nulla si concretizza.

 

Si ritorna in campo e il Toro risponde subito presente con un capolavoro di Bovo: un sinistro dalla distanza sulla respinta della barriera dopo un calcio di punizione dello stesso Bovo. Caricati dal gol gli ospiti iniziano a farsi sentire sugli spalti e non solo. Sono i miracoli di Buffon a respingere il pallone colpito di testa da Glick al 12’, così come il gran tiro dai trentacinque metri di Vives al 25’. I bianconeri non ci stanno e al 30’ arriva una fiammata di Hernanes con il sinistro che si frantuma sopra la traversa. Tra una lampo e l’altro si volge verso lo scadere e Bonucci illude di poter riaccorciare le distanze, anticipa tutti di testa ma incorna la traversa. A tempo quasi scaduto ecco che arriva la ciliegina sulla torta: tap-in dritto in porta grazie a Alex Sandro ed ecco che Cuadrado spinge a zero metri e serve la beffa ai granata. Tre punti di morale per i bianconeri e,un mordersi le mani per a squadra di Ventura ben organizzata tecnicamente ma reduce dalla quinta partita senza vittoria, con la squadra di Allegri col fiato sul collo.

 

Roberta Perna

Valeria Tuberosi

 

Nosiglia a Lanzo: "Parrocchie e comuni, fate rete"

nosiglia lanzo 2nosiglia lanzo 

Il gruppo coordinato dal vicario episcopale don Claudio Baima Rughet ha portato l’Arcivescovo a vedere realtà produttive di nuovo conio, di giovani che stanno tornando nelle aree montane

 

L’Arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia è stato nei giorni scorsi a Lanzo in un incontro promosso dall’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro. L’incontro segue alle molteplici visite che Nosiglia ha fatto nelle Valli di Lanzo, conoscendo imprenditori e rappresentanti di associazioni, terzo settore. Il gruppo coordinato dal vicario episcopale don Claudio Baima Rughet ha portato l’Arcivescovo a vedere realtà produttive di nuovo conio, di giovani che stanno tornando nelle aree montane, ha proposto IoLavoro per il Ciriacese e le Valli di Lanzo a inizio ottobre, ha invitato Nosiglia ai tavoli di Gal e Unione montana che hanno presentato attività, istanze, modelli di intervento con fondi europei. Nosiglia ha ascoltato e promesso un’azione della Diocesi per aiutare parrocchie e Comuni a fare rete, comunicare meglio quello che già esiste, attuare quanto previsto dalla dottrina sociale della Chiesa”.

 

Importante il richiamo di Nosiglia ai temi della Laudato Si, in particolare all’“Ecologia integrata”. “Solidarietà e sussidiarietà sono i valori che devono ispirare il lavoro politico e istituzionale della nostra associazione, così come dei Comuni e delle Unioni montane, della Città metropolitana e della Regione – dice Marco Bussone, vice presidente di Uncem Piemonte – Oggi il superamento del vecchio municipalismo, l’uscita dai tradizionali modelli di sviluppo urbanocentrici, la fine del sistema assistenzialista centro-periferia, la ridefinizione del patto tra città e montagna con la prima che deve riconoscere i servizi ecosistemici-ambientali prodotti dalle Terre Alte, impongono nuove azioni che la Laudato Si ci aiuta a declinare in norme e scelte. Abbiamo un grande lavoro da fare e la vicinanza della Chiesa alle istituzioni è fondamentale.”

 

Massimo Iaretti

L'isola che sognava i leoni. Artwork in Cuba

cuba arteOggi Cuba più che da raccontare è da osservare

 

Un insieme di elementi compositi si intrecciano nella storia e nell’identità cubana, l'”isla” più grande dei Caraibi, che arriva dall’impastarsi storico e genetico di popoli e di culture dall’Africa, dagli Stati Uniti, dall’Europa. Genti autoctone, come i Tainos, schiavitù africane, colonizzatori europei; negli anni Cinquanta, con Fidel Castro, si concretizza il sogno della rivoluzione e di una società egualitaria con il mito di Che Guevara e dell’Uomo Nuovo. Mai, come in questi cinquant’anni, Cuba ha rappresentato una perfetta metafora dell’isola, un pezzo di terra, di mare e di cielo che sognava la libertà, che sognava di correre libera, come i leoni nella savana. Un anelito che è stato ruggito continuo e che connota la natura cubana. Questo mondo complesso, stratificato e difficilmente riassumibile in una definizione, sta vivendo una situazione dinamica di evoluzione e mutamento: oggi una nuova via si è aperta, ancora da costruire e indefinita.

 

Attraverso l’opera di un gruppo di artisti si può provare ad aprire uno sguardo su quella che è l’identità cubana degli ultimi decenni, in cui passato e futuro si collocano come estensioni concrete e possibili del presente, tra radici e prospettive.Opere che sono pittura, installazione, performance, matrici per incisioni, video, fotografia. Opere che trovano un punto comune nel loro essere connaturate all’idea di ibridazione, a livello sia concettuale sia materiale. Un racconto espositivo che prende il nome giocando con la frase con cui Hemingway chiudeva il suo romanzo Il vecchio e il mare, nel 1952, scritto, e ambientato, proprio a Cuba.Questo vecchio, fatto di mare ma che sogna terre bollenti e polverose, con zampe e artigli come fossero pinne, impastati di Africa e sole, è una metafora di Cuba. Era Cuba, per Hemingway. 

 

La mostra è un’evoluzione del progetto espositivo La Tercera Orilla (la terza riva), presentato a Valencia l’anno scorso, in collaborazione tra la galleria Kir Royal, il Politecnico di Valencia e la Facoltà di Belle Arti di Sant Carles.Si tratta di una collettiva di artisti con un focus che parte dagli anni Novanta per arrivare a oggi, appartenenti a generazioni differenti, alcuni con un percorso affermato altri, invece, giovani. Un decennio che fa da base come arrivo e partenza. Testimoniano senza didascalismi e con presenza poetica una comunità artistica dall’altalenante rapporto con le istituzioni e il mondo esterno, così come con la tradizione, che ha visto momenti di grande dibattito e vitalità succedere ad altri di silenzio e chiusura, fenomeni di organizzazione autonoma e altri di dialogo e sostegno da parte del governo. Ma anche diaspore. E ritorni.  La mostra arriva adesso ad Ameno, nello Spazio Museale di Palazzo Tornielli, arricchita da altri nomi e opere, che ampliano lo sguardo nel tempo e nello spazio rispetto alla scena artistica cubana attuale, con figure storiche di riferimento. Fa parte del progetto una residenza dell’artista cubano Lazaro Navarrete.

 

Espongono:
Wilber Aguilera, Glauber Ballestrero, José Bedia, Los Carpinteros, Alexis Esquivel, René Francisco, Félix Gonzalez-Torres, Kcho, Glenda Léon, Carlo Martiel, Ana Mendjeta, Lazaro Navarrete, Osmeivy Ortega, Eduardo Ponjuan, Carlos Quintana, Guilbert Rosales, Leonardo Salgado.

 

Durante il periodo della mostra, inoltre, il progetto si articolerà in un programma multidisciplinare di incontri tra letteratura, musica e cinema cubano, in collaborazione con l’Associazione di amicizia Italia – Cuba/ Circolo di Novara e il Novara Jazz Festival.

 

Questo il calendario degli appuntamenti:

 

8 novembre 2015 – musica
Tiziano Tononi, in collaborazione con il Novara Jazz Festival, terrà una lezione aperta/concerto su ritmi e struttura della tradizione musicale cubana. 

 

11 novembre 2015 – musica
ll trio newyorkese Digital Primitives si esibirà in un concerto jazz tra musiche etniche e africane.

 

28 novembre 2015 – letteratura/arte
Gian Luca Favetto e Davide Vanotti racconteranno la Cuba letteraria da Hemingway a Pedro J. Gutiérrez con la sua Trilogia sporca dell’Havana.
A seguire le testimonianze di due artisti: Irina Novarese racconterà la sua esperienza di residenza presso lo studio di Kcho a Cuba, mentre Leonardo Salgado parlerà dellaFucina Des Artistas de L’Havana, lo spazio da lui fondato per promuovere l’interscambio culturale e l’interdisciplinarietà dei progetti.
Al termine della giornata Olga Gambari presenterà il catalogo della mostra.

 

5 dicembre 2015 – cinema
Luca Scaffidi Damaniello realizzerà un excursus sul cinema cubano, individuandone le tappe significative dalle origini ai giorni nostri.

 

8/9/10 gennaio 2016 – cinema
Bruno Fornara indagherà il tema di attualità dell’incontro con l'”altro”, esplorando attraverso il linguaggio cinematografico le componenti di incontro/scontro tra alterità culturali e sociali.

 

A cura di Olga Gambari e Eleonora Battiston

Media partner ArteSera produzioni


Sede
Spazio Museale Palazzo Tornielli
Piazza Marconi 1, Ameno (NO)
www.museotornielli.it

Opening
31 ottobre ore 18

Giorni e orari mostra
31 ottobre 2015 – 10 gennaio 2016
gio/ven/sab/dom
15.00 – 18.30
ingresso libero

Gli scambi: Il mercato globale sottopone le aziende a sfide critiche

imprese

E’ necessario promuovere una Compliance specializzata per l’export che possa essere strumento adottabile ed adattabile in modo proporzionato alla complessità dimensionale e operativa delle aziende coinvolte. Si tratta di uno strumento di tutela specifica per le aziende e il loro management che operano nell’ambito dell’import/export, che richiede professionalità ad hoc che padroneggino le normative internazionali

 

di Paolo Pietro Biancone *

 

Il mercato globale sottopone le aziende a sfide critiche legate alle attività di importazione ed esportazione. Il rischio di sanzioni legali e pecuniarie per la mancata applicazione delle norme internazionali è alto e ha conseguenze rilevanti per la continuità di impresa. Le aziende devono quindi fare i conti con nuovi aspetti professionali legati all’export compliance. Si tratta di un nuovo strumento per ridurre i rischi legati alle importazioni ed esportazioni, che fornisce sostegno fondamentale alle Organizzazioni di qualsiasi dimensione nella gestione del Compliance Risk, ossia il rischio di sanzioni legali o amministrative, perdite finanziarie o deterioramento della reputazione per il mancato rispetto di leggi, regolamenti e legislazione, codici di condotta e best practices (Dual Use, Sanzioni, Dlgs 231 ecc.), per tutte le attività d’importazione ed esportazione. L’Export Compliance nasce dall’esigenza di rispondere a normative a livello internazionale e nazionale sempre più complesse, che richiedono metodi e standard di Governance e di conformità (Compliance) adeguati per tutelarsi dalle pesanti sanzioni legali.

 

Il metodo chiave di Management dei rischi derivanti da una mancata od erronea conformità alle norme, individuato e sviluppato internazionalmente da Università, operatori economici, organizzazioni di standard e certificazione, autorità regolatrici è la Compliance normativa: in un mondo globalmente integrato, la cooperazione a livello europeo ed internazionale è possibile solo con strumenti specializzati ed efficienti conformi alle leggi. Da qui l’esigenza di professionalità che siano in grado di comprendere le diverse normative vigenti nei vari Paesi e siano in grado di formalizzare strumenti di management a tutela del rischio derivante dall’Export Compliance. Il tutto a tutela della governance aziendale che si assume in proprio il rischio di eventuali sanzioni e penalità dovute al mancato rispetto delle norme internazionali in tema di export.

 

In particolare, vi è la necessità di promuovere una Compliance specializzata per l’export (Export Compliance) che possa essere strumento adottabile ed adattabile in modo proporzionato alla complessità dimensionale e operativa delle aziende coinvolte. Si tratta di uno strumento di tutela specifica per le aziende e il loro management che operano nell’ambito dell’import/export, che richiede professionalità ad hoc che padroneggino le normative internazionali e comprendano le peculiarità di ogni singola azienda, al fine di ridurre con strumenti ad hoc il rischio. Per rispondere a questa necessità la risposta strategica individuata e sviluppata in modo collaborativo sia negli USA (BIS) che nella UE è un Framework multidisciplinare (ECF) implementato da EIFEC (l’organizzazione europea che promuove e mantiene il Framework per l’Export Compliance) (www.eifec.eu).

 

Nell’ambito del Framework EU di Export Compliance (ECF) è stato attivato l’EU Universities Network for Export Compliance (EUNIFEC) coordinato dall’Università di Torino e il Politecnico di Torino. Si tratta di un’alleanza strategica tra le principali università tecnologiche e di management europee con obiettivi principali: in primo luogo, integrare a livello nazionale, i principi, gli standards, le best practices, le procedure operative, per permettere un metodo comune a tutti i paesi EU per il controllo delle esportazioni quali strumenti adottabili ed adattabili in modo proporzionato alla complessità dimensionale e/o operativa degli operatori. Importante è essere un supporto tecnico per le decisioni dei Governi ed Autorità nazionali e dei responsabili politici, quali custodi del più alto livello di conoscenza. Così come è opportuno stabilire e mantenere un sistema esperto per assistere le Autorità Nazionali e gli esportatori a valutare e determinare / classificare se un prodotto (per il suo contenuto tecnico) è conforme ai sensi dei Regolamenti ( Dual Use, Sanzioni ecc.). Infine, saranno promossi corsi accademici e master, con oggetto la formazione di qualificati professionisti con capacità di Export Compliance.

 

* Director of the European Research Center for Islamic Finance

Editor in Chief European Journal of Islamic Finance

Department of Management

University of Turin

 

Tutti gli orari dei cimiteri per le visite ai defunti

I cimiteri cittadini sono aperti da sabato 24 ottobre a domenica 8 novembre con orario 8.30 – 17.30. Lunedì 9 novembre i cimiteri sono chiusi

 

CIMITEROIl Comune informa che in occasione della Festa di Ognissanti e della Commemorazione dei Defunti, i cimiteri cittadini sono aperti da sabato 24 ottobre a domenica 8 novembre con orario 8.30 – 17.30. Lunedì 9 novembre i cimiteri sono chiusi. Servizio navetta GTT interno ai cimiteri Parco e Monumentale sospeso da sabato 31 ottobre fino a martedì 3 novembre compreso. Vietato l’accesso alle auto private autorizzate (ultrasettantenni e persone con difficoltà a deambulare) da mercoledì 28 ottobre a martedì 3 novembre compreso. In questo periodo possono entrare solamente i possessori del contrassegno europeo per disabili. E’ possibile rintracciare il luogo di sepoltura di un defunto utilizzando la Banca Dati Cimiteriale. Disponibile l’elenco delle cerimonie istituzionali nei cimiteri cittadini. Le linee di mezzi pubblici GTT vengono potenziate durante il periodo della commemorazione.

 

www.comune.torino.it

Il direttore regionale: "Ortopedia e riabilitazione del Maria Adelaide alla Città della Salute"

molinetteIl direttore della sanità regionale Moirano incontra una delegazione di dipendenti

 
 

“Le attività di chirurgia ortopedica e riabilitativa attualmente svolte nei locali dell’ospedale Maria Adelaide di Torino saranno svolte a Città della Salute, dove anche i dipendenti della struttura troveranno collocazione. I tempi del trasferimento delle attività – previsto da anni ormai all’interno del piano di rientro dal debito sanitario concordato con i Ministeri – saranno ricompresi nel primo semestre del 2016 ma entro la fine di quesst’anno la Regione Piemonte avrà definito nel dettaglio l’utilizzo futuro della storica struttura di Lungo Dora Firenze, che potrebbe essere utilizzata come polo cittadino della rete di assistenza territoriale, con ambulatori specialistici non ospedalieri”    .

 

Il direttore della sanità regionale Fulvio Moirano ha incontrato nel pomeriggio una delegazione di lavoratori dell’ospedale Maria Adelaide prooccupati per la loro collocazione lavorativa futura.

 

“Il Maria Adelaide – ha detto Moirano – da tempo è sottoutilizzato; alla popolazione servono visite specialistiche ambulatoriali ed assistenza  non ospedaliera, proprio quello che stiamo definendo entro fine anno con i PAT (i piani di assistenza territoriale). Comprendo che per i lavoratori della struttura i cambiamenti siano fonte di preoccupazione, ma noi abbiamo il dovere di razionalizzare l’attività utilizzando al meglio il lavori di medici ed infermieri nelle strutture ospedaliere. Conil direttore di Città della salute Zanetta stiamo proprio completando il progetto per offrire all’utenza un’offerta ancora migliore di quella odierna”.

Mattarella all'Anci e poi da Monet: "Torino è una grande città, bella e straordinaria"

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anci1“Non  risponde al vero che il nostro Paese  è un malato incurabile. Al contrario, la forza con cui poniamo il tema della legalità, la mobilitazione della società civile, l’impegno dello Stato dimostrano che, in Italia, i meccanismi di controllo, di accertamento e di sanzione funzionano e che lo Stato non fa finta di non vedere”

 

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è arrivato nel pomeriggio a Caselle da dove è partito in auto alla volta del Lingotto per partecipare alla chiusura della XXXII Assemblea nazionale dell’Anci.

 

“Partecipo volentieri alla vostra assemblea, in questo momento storico, in cui le istituzioni – tutte le istituzioni democratiche – sono chiamate a scelte impegnative per avviare un nuovo sviluppo sostenibile dopo la lunga crisi economica – ha detto il Capo dello Stato – che ha proseguito: “Non  risponde al vero che il nostro Paese  è un malato incurabile. Al contrario, la forza con cui poniamo il tema della legalità, la mobilitazione della società civile, l’impegno dello Stato dimostrano che, in Italia, i meccanismi di controllo, di accertamento e di sanzione funzionano e che lo Stato non fa finta di non vedere”.

 

Poi, un riferimento alla corruzione: “Non mi stancherò di ripeterlo: sono convinto del valore strategico di questo messaggio: non ci sarà ripresa, non ci sarà crescita di opportunità, non ci sarà un futuro degno per i nostri giovani, se non estirperemo la corruzione, l’illegalità, la criminalità organizzata”

 

Il presidente Mattarella ha posto l’accento anche sulla questione migranti: “Ieri ancora una volta si è consumata una terribile tragedia nel Mediterraneo. E’ difficile trovare parole adeguate per esprimere lo sgomento che questo suscita”.

 

Lasciati i lavori del Lingotto il presidente ha compiuto una visita privata alla Galleria d’Arte Moderna di Torino, dove è in corso la mostra di Monet. Per il presidente della Repubblica si tratta di ” una mostra straordinaria  perché raccoglie tanti capolavori”. Mattarella è stato accompagnato dal sindaco di Torino Piero Fassino. Con lui il vicepresidente della Regione, Aldo Reschigna,  la presidente della Fondazione Torino Musei Patrizia Asproni. “Torino è una grande città, straordinariamente bella”, ha detto il Capo dello Stato prima di ripartire.

UNITRE TORINO: IL 2 NOVEMBRE AL VIA LE LEZIONI

Tra i 170 corsi di Unitre Torino alcuni sono inediti

 

mole vittorioIl prossimo 2 novembre alle 9,30 suona la campanella per le lezioni di Unitre Torino, la più grande Università della Terza Età d’Italia. Tra i 170 corsi di Unitre Torino alcuni sono inediti: “La successione: occuparsene bene, vivere meglio”, coordinato da Andrea Dalla Chiara, che spiegherà i problemi legati al trasferimento del patrimonio familiare; “C’era una volta…e  domani?”, una psicoterapeuta dell’età evolutiva (Claudia Cuminetti) e una libraia (Marta Bianco) compiono un viaggio nel pianeta dell’infanzia e dell’adolescenza per esaminare come sono cambiati la letteratura e l’immaginario infantile; “I geroglifici” (avviamento della lingua egizia); “Un fotoreporter di guerra all’Unitre” (teorico-pratico, con visita a mostre); “Conflitti e speranze di pace nel mondo” (tenuto dal generale Carlo Cabigiosu, che è stato impegnato in importanti missioni militari all’estero); “Attenti al segno” (creatività pubblicitaria); “Le primavere arabe” (approccio storico, economico-sociale, politico); “Maghi e magia” (organizzato dal Circolo della magia di Torino). Naturalmente sono confermati i seguitissimi “Storia del ‘900” (professor Gianni Oliva) e “Come vivevamo…società e costume” (la professoressa Lucia Cellino racconta i più famosi processi della storia e i loro protagonisti).

 

Altre novità interessanti sono: il corso sulla “geografia del vino”, coordinato da Agostino Tarditi, presidente Consorzio tutela vini Pinerolese, un excursus sulla storia e le caratteristiche della vite e sulle tecniche di coltivazione e vinificazione, con visite guidate; “Primo soccorso ed educazione alla salute”, tenuto dalla Croce Rossa Italiana.

 

Gli “Amici del coro Unitre” danno la possibilità a tutti gli associati di partecipare a incontri di canto. “L’Accademia dell’umanità”, l’altro pilastro portante di Unitre, organizza  i volontari dell’associazione, impegnati negli ospedali, nei musei, nelle iniziative del  tempo libero. Propone anche un calendario di sette spettacoli con cadenza mensile, al Dopolavoro Ferroviario (via Sacchi 63), viaggi legati ai corsi e visite guidate a mostre. L’Unitre Torino si auto finanzia con le sole quote associative; la collaborazione dei docenti è volontaria e gratuita.  

Per  seguire le attività ci sono un canale Facebook molto attivo e il sito www.unitretorino.net.

 

UNITRE TORINO IN CIFRE

 

Associati: 4 mila

Corsi: 170

Ore di lezione: 5 mila

Docenti: 200

Percentuale di conferme: 90%

Matricole: 500

 

(Foto: il Torinese)

Nove antagonisti denunciati per petardi al Cie

Dovranno ora rispondere di esplosione finalizzata a incutere pubblico timore

 

POLIZIA CROCETTASono nove gli antagonisti, sei donne e tre uomini, prima fermati e poi denunciati dalla Polizia per la protesta inscenata ieri sera davanti al Cie di corso Brunelleschi. Durante la dimostrazione i nove lanciato petardi contro le recinzioni. Dovranno ora rispondere di “esplosione finalizzata a incutere pubblico timore o a suscitare pubblico disordine”. 

 

(foto: il Torinese)

Lavoro nero in bar e negozi: 30 mila euro di multa e 12 non-dipendenti

Sospensione temporanea dell’attività per cinque negozi, che è stata però revocata dopo il pagamento delle multe

 

bottiglieSanzioni  per 30 mila euro e 12 lavoratori in nero individuati, con sospensione temporanea dell’attività per cinque negozi, che è stata però revocata dopo il pagamento delle multe. E’ quanto ha fruttato una  serie di controlli a tappeto contro il lavoro sommerso, da parte dei carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Torino nel capoluogo e in provincia.I lavoratori non dichiarati sono stati trovati in tre bar di Grugliasco, Leinì e Torino, in un autolavaggio sempre a Grugliasco, in una pizzeria di Susa e in una carrozzeria a Torino.