Agosto 2015- Pagina 2

Tra innocenza ed esperienza inizia sotto la Mole la nuova avventura degli U2

Secondo alcune voci di corridoio dovrebbero arrivare in città da domenica, per gli appassionati e già caccia agli idoli di una vita…

 

bono u2Ci siamo, tra poco meno di una settimana, venerdì 4 settembre, gli U2 daranno il via al primo dei due concerti con cui apriranno da Torino il loro Innocence+ Experience Tour europeo. Come accadde nel 2010, la band irlandese sceglie Torino ( unica tappa in Italia) per dare il via ad una serie di concerti sold out in tutta Europa, dopo aver concluso lo stesso tour in Nord America. Che gli U2 amassero l’ Italia l’avevamo capito già da un po’,  ma sembra che Bono e compagni abbiano un feeling particolare per la nostra regione e per la cucina piemontese, dopo la notizia è l’avvistamento di Bono a Cuneo per il pranzo di ferragosto. I fan italiani stanno facendo il conto alla rovescia già da diverse settimane e c’ e chi ancora spera di trovare un biglietto che vale come l’oro per chi li segue ormai da trent’anni e più, da tempi di Boy o di War, quando quattro ragazzi quasi sconosciuti cantavano urlando la Sunday Bloody Sunday della loro Irlanda. Ora tocca al Tour dell’Esperienza, della maturità artistica ma anche dell’Innocenza che è quella dei loro figli e che la band cerca di racchiudere nelle nuove canzoni. Secondo alcune voci di corridoio gli U2 dovrebbero arrivare in città da domenica, per gli appassionati e già caccia agli idoli di una vita…

 

Angela Barresi

 

u2 camionu2 k

 

Nelle foto di Christian Bernardinelli il camion e i preparativi per l’allestimento del palco per l’esibizione degli U2

L'estate sta (quasi) finendo, dopo un inizio settimana torrido temperature in discesa

cielo nuvole tempo

sole cielo caldograttacieloLo zero termico si abbasserà da 4.400 a 3.600 metri di altitudine

 

Ancora 24 ore di caldo africano in Piemonte: il meteo di Arpa segnala che l’estate più calda da molti decenni a questa parte durerà per tutta la giornata di lunedì. Poi la depressione proveniente dal mare del Nord arriverà e si estenderà fino al centro nord Italia. Così martedì pomeriggio i primi temporali, anche forti, che segneranno l’inizio della fine dell’estate si riverseranno sul Piemonte settentrionale ed occidentale, mercoledì il maltempo interesserà tutta la regione. In vista un netto abbassamento delle temperature massime (sopra i 36 gradi, domenica, un po’ in tutto il territorio regionale). Lo zero termico si abbasserà da 4.400 a 3.600 metri di altitudine.

 

(Foto: il Torinese)

L'incendio al Darwin fu doloso: tracce di benzina

carabinieri auto

Non si è trattato di un incidente: le fiamme sono state appiccate da qualcuno

 

Lo scorso 7 aprile un incendio aveva distrutto un’ala del liceo Darwin di Rivoli, già tristemente conosciuto per il crollo del controsoffitto che uccise studente Vito Scafidi nel 2008. Non si è trattato di un incidente: le fiamme sono state appiccate da qualcuno, in modo doloso, secondo quanto stabilisce la relazione consegnata dai vigili del fuoco al pm Guariniello, titolare del fascicolo. Le indagini hanno verificato che sulle macchinette del caffè, da cui l’incendio si era sviluppato, sono state individuate tracce di benzina.
   

Auguri, Alfonso! Il finanziere più anziano d'Italia ha 108 anni

finanza storica

Si arruolò nella Guardia di Finanza nel 1926

 

Ha compiuto 108 anni il Finanziere più anziano d’Italia:  Alfonso Fabbri, cuneese, Appuntato in congedo. Si arruolò nella Guardia di Finanza nel 1926 come appartenente alla squadra Sportiva del Corpo, dopo come incaricato della vigilanza alla Zecca dello Stato a Roma e successivamente in vari reparti ai confini con Jugoslavia,Austria e Svizzera.Partecipò anche alla campagna d’Africa e nel 1943 fu catturato dai nazisti.

Terre del Chiusella, l'Unione fa la forza

chiusella iarman

L’Unione dei comuni: undici chilometri quadrati circa e oltre 1700 abitanti che hanno deciso di proseguire insieme il loro cammino amministrativo All’incontro pubblico è intervenuto anche il redattore del “Torinese”, Massimo Iaretti

 

Nel 2011, quando l’associazionismo non era ancora obbligatorio, quattro comuni dell’Eporediese – Colleretto Giacosa, Parella, Quagliuzzo e Strambinello – diedero il via ad un processo che ha portato alla nascita dell’Unione dei comuni delle Terre del Chiusella. In totale sono undici chilometri quadrati circa e oltre 1700 abitanti che hanno deciso di proseguire insieme il loro cammino amministrativo. Dopo quattro anni, cambiati tre dei quattro primi cittadini che hanno dato via al processo, con il supporto delle giunte e dei consigli comunali, minoranze comprese, l’Unione si è trovata in un incontro pubblico che si è svolto venerdì sera a Colleretto Giacosa, nell’ambito della serie di iniziative “Unione dei comuni in festa”. A fare gli onori di casa c’era Paola Gamba, primo cittadino di Colleretto Giacosa, unico sindaco “superstite” che ha sottolineato come “tutti noi dobbiamo provare a ragionare come territorio, l’Unione è un punto di forza della zona Ovest di Ivrea”.

 

Poi il microfono è passato a Massimo Iaretti, giornalista de “Il Torinese.it”, ma anche consigliere a Parella dal 2010 al 2014 e consigliere dell’Unione, come capogruppo delle minoranze, inserite in Pedanea, dal 2012 al 2014. In un costruttivo “botta e risposta”, nella prima parte della serata Alberto Corsini, che è stato il primo segretario dell’Unione e ne ha redatto lo Statuto, dopo 24 riunioni preparatorie con i sindaci, ha spiegato cosa sono e quali caratteristiche hanno le Unioni e quali furono le difficoltà incontrate nel creare le Terre del Chiusella, in un quadro normativo che mutava continuamente (e il cui approdo finale, probabilmente, è ancora lontano) con, in aggiunta, le difficoltà che insorgevano dalla burocrazia. Un esempio in questo campo sono stati i nove mesi per l’istituzione della tesoreria dell’Unione. Roberto Comitini, già sindaco di Parella e primo presidente delle Terre del Chiusella ha sottolineato il lavoro svolto nell’arco degli anni e spiegato i motivi che hanno portato alla nascita delle Terre del Chiusella. Poi c’è stato un contributo degli amministratori vecchi e nuovi, con gli interventi del past sindaco di Quagliuzzo, Domenico Ferraro, dell’attuale vice sindaco di Quagliuzzo e vice presidente dell’Unione, Pierluigi Terzi, del sindaco Strambinello, Marco Corzetto (il suo predecessore Eralda Caserio non ha potuto intervenire perché fuori zona9 che ha evidenziato la necessità di allargare lo spettro delle competenze anche ad altri settori come la sicurezza.

 

Dopo uno spazio storico, con la proiezione di diapositive che riportavano vecchi ambienti e personaggi dei quattro comuni, la seconda parte della serata è stata contraddistinta su quelli che sono gli scenari futuri, con il contributo di Marco Bollettino, da 3 mesi sindaco di Parella e presidente dell’Unione che ha delineato una road map dei prossimi passaggi, secondo un cronoprograma che dovrà fare crescere la razionalizzazione dei servizi e dell’utilizzo del personale per arrivare ad un obiettivo di efficienza nei confronti degli utenti. La serata, come del resto l’organizzazione della Festa dell’Unione ha visto un notevole impegno della commissione Innovazione, e in particolare di alcuni suoi componenti come il presidente Ernesto Barlese, Mauro Demarie, Ezio Amprimo,il primo capogruppo di minoranza a Quagliuzzo, gli altri, rispettivamente ex consigliere unionale e di Strambinello ed ex assessore alla cultura di Parella.

 

Piergiorgio Minazzi

 

 

 

 

Le donne lo sanno

Così presenti, profonde, complesse e irrisolte, incomprensibili e a volte, meravigliosamente leggere. Non so se un uomo potrà mai comprendere davvero cosa pensa una donna

  
donna jackieLe donne lo sanno. Hanno quella saggezza ancestrale, quell’istinto acuminato 
dentro che parla anche quando vorrebbero zittirlo. Di fronte a un problema, a 
una questione irrisolta, a un parto multiplo, a una cicatrice, hanno una 
scintilla di vita, qualcosa che le spinge ad andare sempre avanti, sempre un pò 
più in là, tessendo nell’umana stanchezza ragnatele di energia. E hanno un 
senso in più, quel senso che va oltre tutto e le guida, invisibile e potente.

La natura ci ha programmate per resistere al parto, per essere squarciate in 
due dal dolore e  nel mentre provare una gioia così grande. E se non 
partoriamo, se decidiamo di non farlo o la natura ha deciso che noi non 
possiamo, siamo sempre e comunque madri. Di un’idea, di un progetto, di un 
compagno, di una situazione, così protese in avanti, ramificate come alberi, 
con le radici salde nella terra.

donna bimboCosì presenti, profonde, complesse e irrisolte, incomprensibili e a volte, 
meravigliosamente leggere. Non so se un uomo potrà mai comprendere davvero cosa 
pensa una donna, come si approccia alla vita, di pancia di mente e di cuore, 
spalancata nel domani e sprofondata nel presente, qui e ora.

Le donne sono solide, sono solide le amiche le mamme e le nonne, a volte 
troppo presenti, troppo amorevoli, troppo piene di scuse per l’altra metà 
(quella maschile) del cielo.

 

Federica Billone

 

www.tuttigliuominidilola.it

Piemonte Italia, vivere la regione

MONTAGNA PIEMONTELa storia del Piemonte continua

 

Regione “capitale”: ecco la vocazione del Piemonte. Da quando Emanuele Filiberto sposta la capitale del rinascimentale ducato di Savoia a Torino fino all’unificazione d’Italia nelle battaglie risorgimentali e nell’aula del Parlamento Subalpino, ancora oggi conservata in Palazzo Carignano. Il trasferimento a Roma della capitale non priva il Piemonte della sua centralità nell’elaborazione delle idee e nella partecipazione ai grandi momenti della recente storia del paese come la Resistenza e i grandi movimenti di trasformazione delle relazioni sociali, di cui Torino diventa il fulcro nel suo nuovo ruolo, conquistato a partire dalla metà dell’Ottocento e strenuamente difeso oltre le soglie del nuovo millennio, di capitale dell’industria. Una capacità di rinnovarsi e trasformare le crisi in occasioni di sviluppo che consente oggi al Piemonte di posizionarsi come centro nevralgico dell’innovazione e delle nuove tecnologie, non più solo in Italia, ma nell’intera Europa. Per conoscere storia, arte, cultura ed eventi sul territorio regionale.

 

www.piemonteitalia.eu

"Ragazzi, non giochiamoci!"

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Dal 1996 il Consiglio regionale, attraverso l’Osservatorio usura, opera per mettere in guardia gli studenti delle scuole piemontesi ed educarli all’uso responsabile del denaro

 

“Ragazzi non giochiamoci!” è il titolo del nuovo opuscolo della collana “I tascabili di Palazzo Lascaris”, dedicato allo spinoso problema del gioco d’azzardo  e dei suoi deleteri effetti sui minori e non solo. Il gioco d’azzardo e le sue conseguenze sono un problema serio, che va quindi affrontato alla radice. Per questo dal 1996 il Consiglio regionale, attraverso l’Osservatorio usura, opera per mettere in guardia gli studenti delle scuole piemontesi ed educarli all’uso responsabile del denaro attraverso convegni, borse di studio, concorsi, pubblicazioni e una costante opera d’informazione e di formazione nelle scuole.

 

L’Osservatorio ha organizzato recentemente a Palazzo Lascaris un convegno rivolto agli studenti delle scuole superiori nel corso del quale gli assessori regionali alla Sanità e all’Istruzione, Antonio Saitta e Gianna Pentenero, hanno annunciato la presentazione di un disegno di legge sul gioco d’azzardo patologico. All’incontro sono intervenuti diversi specialisti che si occupano sul campo degli effetti della ludopatia. Nell’opuscolo sono appunto raccolte le riflessioni di questi esperti: la vicesindaco di Verbania, Marinella Franzetti, che presenta le iniziative del suo Comune per mettere un freno all’espandersi delle slot machine; Mauro Croce, direttore per la Promozione alla salute dell’Asl Vco, che spiega i meccanismi psicologici di condizionamento; Leopoldo Grosso, vicepresidente del Gruppo Abele, che illustra l’evoluzione del fenomeno a livello nazionale; Antonio Cajelli, educatore finanziario; Marco Zuffranieri, docente universitario. Le conclusioni sono di Vincenzo Spadafora, presidente dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza.

 

Il tascabile è disponibile online al link http://www.cr.piemonte.it/web/comunicazione/pubblicazioni/collane/i-tascabili-di-palazzo-lascaris La versione cartacea è in distribuzione gratuita (Info: 011 5757-252)

 

www.cr.piemonte.it

Morino, primo chirurgo italiano nell'albo d'onore mondiale

molinette

Per la prima volta un italiano fa parte dell’Elsa, associazione leader nella chirurgia endoscopica

 

Un chirurgo italiano diventa per la prima volta membro d’onore della ELSA. Si tratta della più grande associazione mondiale di chirurgia endoscopica e mini invasiva. Il medico è Mario Morino, direttore Chirurgia Generale 1 delle Molinette. Nel 1990 fu lui a seguire la prima colecistectomia laparoscopica in Italia e nel 1993 il primo intervento laparoscopico su un paziente obeso al mondo.Il Centro che dirige alle Molinette è leader nei settori del cancro colon rettale e della chirurgia dell’obesità.

"Liberi tutti", dai Subsonica al Museo Ettore Fico

FICO MUSEO

L’arte italiana dalla caduta del muro di Berlino all’attentato delle Torri Gemelle in mostra al Museo

 

L’estate al Museo Ettore Fico riserva una duplice opportunità,  quella di visitare la mostra curata da Andrea Busto dal titolo “Gli anni del Mediterraneo” e quella di addentrarsi nell’esposizione dal titolo emblematico “Liberi tutti” che Luca Beatrice, Andrea Busto e Cristina Perrella hanno dedicato all’analisi, da una prospettiva prettamente storica, della generazione di artisti italiani attivi tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio del Duemila. Per quanto riguarda la prima mostra sugli Anni del Mediterraneo,  è appunto il Mare Nostrum a fare da protagonista assoluto,  attraverso i numerosi viaggi compiuti da Ettore Fico nella culla della nostra antica civiltà.  La vocazione mediterranea dell’artista è testimoniataassoluto, infatti, da alcune serie tematiche ricorrenti all’interno della sua variegata produzione artistica. A partire dagli esordi, il pittore cominciò a dipingere con toni terrosi e spenti la natura del Maghreb,  immortalando contemporaneamente i suoi commilitoni. In seguito, tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta, Fico frequentò assiduamente la costiera amalfitana,  ritraendone rudezza e folcklore. Non mancano i contorni del litorale ligure, della Provenza e della Camargue francesi, colti attraverso una gamma di colori calda e suadente. La seconda esposizione,  dal titolo “Liberi tutti. Arte e società in Italia. 1989-2001”, promossa dal Museo Ettore Fico, rappresenta una recognizione in chiave storica della produzione artistica italiana compresa tra due eventi cruciali,  la caduta del muro di Berlino e l’attentato alle Torri gemelle a New York. In quegli anni la cultura e la società hanno conosciuto cambiamenti molto intensi, in attesa di un altro passaggio cruciale,  l’avvento di un nuovo secolo e millennio.  In mostra sono esposte le opere di una generazione di artisti che ha praticato, rispetto a quella precedente,  una grande libertà stilistica,  formale e di contenuti, passando  dalla pittura al video, dall’installazione alla scultura e dalla fotografia all’oggetto.

 Mara Martellotta

Le due mostre sono aperte fino al 18 ottobre 20 15 al Museo Ettore Fico, in via Cigna 114.

Orario Merc-ven 14-19, sab-dom 11-19. Pausa estiva dal 3 al 27 agosto