Giugno 2015- Pagina 23

"Con Ventura siamo tornati a sognare… Cairo bisogna continuare"

VENTURA

Vittoria per 5-0 a Cesena: i tifosi ringraziano il mister

 

Applausi scroscianti per i Granata di Ventura, non solo per i cinque gol al Cesena, ma per aver terminato il campionato al nono e più che dignitoso posto. La curva Maratona invoca:  “Con Ventura siamo tornati a sognare… Cairo bisogna continuare”. Si rivolgono al presidente, intimoriti, i tifosi per l’addio dell’allenatore, che ha davanti un altro anno di contratto ma potrebbe anche lasciare. E gli altri beniamini della tifoseria torinista sono Darmian, Glik, Maksimovic. Si attendono le decisioni di Cairo.

Leonardo e l'importanza del disegno, la Sanguigna esposta ancora per un giorno

PALAZZO MADAMAIl ritratto esposto fino a martedì 2 giugno. Come per Monna Lisa si sono fatte molte supposizioni, se per questa alcuni hanno pensato alla trasposizione del viso della madre per la sanguigna hanno visto la trasposizione del viso del padre perché, datata 1515, ritraeva un uomo troppo vecchio per essere il maestro

 

Custodito nella Biblioteca Reale di Torino ed ora in mostra a Palazzo Madama fino a martedì 2 giugno, la sanguigna di Leonardo è ritenuta l’unico autoritratto sicuro del maestro anche se corrispondenze si possono trovare in alcuni disegni come “Il vecchio seduto” di Windsor  del 1513, nel giovane personaggio de “ L’ adorazione dei Magi” del 1482 degli Uffizi e forse nel profilo di guerriero del 1475 nel British Museum di Londra. Indubbiamente Leonardo dava al disegno importanza eguale alla pittura considerandolo non solo in funzione di questa ma anche fine a sé; il Vasari stesso nelle Vite afferma che egli riuscisse attraverso questa tecnica a esprimere il concetto raggiungendo “Cosa divina” il chiaro scuro. Dei tanti disegni rimastici, anche se molti sono andati perduti, a cominciare dal primo sicuramente suo “il paesaggio della veduta sull’ Arno” osservato dalle pendici del Montalbano del 1473, agli studi per “l’Adorazione dei Magi”, alle grottesche teste maschili, ai dolci visi femminili a punta d’argento, agli studi anatomici, nessuno come questo piccolo foglio di 33,5 x 21,6 cm. è universalmente conosciuto e quasi idolatrato nella stessa misura della Gioconda rispetto gli altri dipinti.leonardo

 

Come per Monna Lisa si sono fatte molte supposizioni, se per questa alcuni hanno pensato alla trasposizione del viso della madre per la sanguigna hanno visto la trasposizione del viso del padre perché, datata 1515, ritraeva un uomo troppo vecchio per essere il maestro; altri hanno ritenuto che si tratti della raffigurazione del padre disegnata nel 1503 in quanto Leonardo era troppo malandato per avere capacità artistica così elevata pochi anni prima della morte. Tesi che non hanno avuto seguito in quanto nel 1515, documentato da chi gli fu vicino, l’artista molto malato dimostrava più della sua età ma la genialità non si era spenta e chi meglio di lui, da sempre appassionato di fisiognomica, poteva rendere la propria immagine come ritratto dell’anima oltre che fisica in modo così espressivo. Proprio per questo l’autoritratto di Torino rimane da sempre nell’immaginario collettivo quale “felice memoria di Leonardo” come asserisce il Vasari nelle “Vite”.

 

 Giuliana Romano Bussola

 

(Foto: il Torinese)

Garante dei detenuti: "Per una storia della penalità piemontese"

MELLANORealtà diverse, a volte valorizzate e adibite ad altri usi, a volte dimenticate o trascurate. Testimonianze della storia che non merita di andare perduta

 

“Nella nostra regione esiste un significativo patrimonio storico e culturale costituito dagli edifici che sono stati in passato sedi di carcere o luoghi di detenzione. Realtà diverse, a volte valorizzate e adibite ad altri usi, a volte dimenticate o trascurate. Testimonianze della storia che non merita di andare perduta”. Con queste parole il Garante regionale dei detenuti Bruno Mellano ha introdotto il seminario “Verso una rete museale sulla storia della penalità in Piemonte?”, che si è svolto giovedì 28 maggio al Circolo dei lettori di via Bogino. Per l’Assemblea e per la Giunta regionale sono intervenuti rispettivamente il presidente della Commissione Cultura Daniele Valle e l’assessore al Turismo Antonella Parigi, che hanno sottolineato la necessità di lavorare in rete per uscire dall’ottica della valorizzazione di singole strutture e creare un sistema capace di promuovere il patrimonio carcerario presente sull’intero Piemonte.

 

I professori dell’Università di Torino Claudio Sarzotti, curatore scientifico del Museo della memoria carceraria della Castiglia di Saluzzo e Laura Scomparin, direttore del dipartimento di Giurisprudenza, hanno sottolineato l’interesse degli atenei torinese e del Piemonte orientale all’iniziativa, che rientra nei tre compiti fondamentali dell’Università: la didattica, la ricerca e la ricaduta dei benefici della ricerca sul territorio.Filippo Ghisi, responsabile del Borgo Medioevale del Valentino, Edoardo Garis dell’Archivio di Stato di Torino, e Giacomo Giacobini del Museo antropologico Cesare Lombroso hanno rilevato che le strutture e i materiali da “riportare alla luce” sono molti e, in un tempo in cui gli investimenti per la cultura tendono a diminuire, l’unione può costituire un fondamentale elemento di forza.

 

www.cr.piemonte.it

 

Lo sportello di Apidge al Centro San Liborio

IARIS APIDGE LIBORIO

L’Assessore regionale all’Istruzione e Lavoro, Giovanna Pentenero, ha ribadito l’importanza dello sviluppo delle competenze nel mondo della scuola, ricordato il ruolo della formazione alla sicurezza nell’alternanza scuola/lavoro

 

“Non siamo un sindacato ma un’associazione che intende lavorare per affermare il ruolo dei docenti di diritto ed economia politica come quello di professionisti della conoscenza con un bagaglio di competenze proprie che derivano dal loro corso di studi e della loro esperienza”. Massimo Iaretti, coordinatore del Piemonte ha così puntualizzato la posizione di APIDGE – Associazione  Professionale Insegnanti Discipline Giuridiche ed Economiche A019, in occasione dell’inaugurazione dello Sportello regionale presso il Centro San Liborio, in via Bellezia 19 a Torino (per comunicazioni tel. 370/3017529), che si è tenuta venerdì 29 maggio. Contemporaneamente si è svolto il seminario  “Da Lavoratori a Professionisti della Conoscenza – Le nuove prospettive dell’insegnamento del diritto e dell’economia politica in relazione al lavoro ed alla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro” organizzato in collaborazione con l’associazione Sicurezza e Lavoro e con la rivista Sicurezza e Lavoro. L’Assessore regionale all’Istruzione e Lavoro, Giovanna Pentenero, ha ribadito l’importanza dello sviluppo delle competenze nel mondo della scuola, ricordato il ruolo della formazione alla sicurezza nell’alternanza scuola/lavoro, dichiarandosi disponibile ad un incontro per sviluppare alcuni aspetti specifici della A019, quali il diritto del ed al lavoro e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

 

Il deputato Fabio Lavagno ha sottolineato come “Educare alla sicurezza sul lavoro deve e può diventare una priorità, non solo perché possiamo essere incalzati da eventi di cronaca o dal commento di sentenze giudiziarie, ma perché questa deve essere una competenza fondamentale che la scuola trasmette nella sua funzione formativa”. Il direttore di Sicurezza e Lavoro, Massimiliano Quirico ha sottolineato che “La sottovalutazione del tema della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro è ancora una piaga della nostra società. Noi ogni anno lavoriamo per sensibilizzare il maggior numero possibile di docenti, ma, rendendo la sicurezza sul lavoro materia obbligatoria di insegnamento a scuola, sarebbe possibile coinvolgere sistematicamente insegnanti ed allievi”. I lavori, cui è intervenuta anche Mavina Pietraforte, dirigente tecnico del Miur Lombardia che ha anche lei toccato il tasto delle competenze, hanno registrato il contributo del  presidente nazionale APIDGE, Ezio Sina.

 

“La scuola dell’autonomia sta tentando di comprendere ed affrontare i cambiamenti sociali e culturali, per offrire qualità educativa a studenti che entrano nelle scuole con le loro difficoltà, i disagi, ma anche con le loro grandi risorse.. APIDGE intende porsi come interlocutore critico e propositivo delle istituzioni per quegli aspetti che riguardano cultura e coscienza professionale del docente, partendo dal presupposto che gli insegnanti non sono meri esecutori di programmi ma professionisti seri del sistema scuola”.

 

All’incontro ha preso parte Paolo Goglio, direttore del progetto “Noi Sicuri”, con il quale l’associazione intende sviluppare un progetto relativo all’educazione stradale, “materia che – ha concluso Iaretti – APIDGE intende rivendicare come propria per i docenti di Diritto ed Economia Politica”.

 

Pier Giorgio Minazzi

 

Navigare sul Po? Troppi pericoli nell'acqua

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Inchiesta del pm Guariniello

 

La  navigazione sul Po nel tratto torinese potrebbe essere pericolosa. Le acque, infatti  sono solcate da molte di imbarcazioni appartenenti ai circoli di canottaggio, e le norme di sicurezza non sono sempre rispettate. Da qui un’indagine della procura nata dall’esposto di un cittadino e condotta dal pm Raffaele Guariniello. I rapporti di Asl e polizia avrebbero rilevato dei problemi.

 

(Foto: il Torinese)
   

In memoria di Primo Nebiolo, il signore dello sport

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Il Comune di Scurzolengo e il Comitato regionale del Coni hanno organizzato “Luoghi di sport”. La manifestazione, che si è svolta nel campo sportivo Fratelli Gay ha visto, in successione, la cerimonia di premiazione di “Primo Nebiolo e lo sport” al disegno più emozionante e l’elaborato più personale, lo svolgimento della prima Strascurzolengo

 

Il nome di Primo Nebiolo sta a significare tante cose per il Monferrato, per Torino, per il Piemonte, per l’Italia e lo sport italiano, in particolare per l’atletica leggera. Nato il 14 luglio del 1923 a Torino, da famiglia di origine astigiana, iniziò a praticare l’atletica leggera nel 1939 al Liceo Ginnasio Cavour di Torino, particolarmente nelle discipline veloci e nel salto in lungo.  Nel dopoguerra, dopo una parentesi di lotta partigiana in Monferrato, riprese l’attività agonistica che concluse 1959 con il gruppo sportivo Lancia.  Imprenditore con laurea in giurisprudenza, rimase però nel mondo dello sport, in primis quello universitario, ricoprendo la carica di presidente della Fisu dal 1961  Federazione internazionale degli sport universitari, nella cui veste creò le Universiadi. Poi nel dicembre del 1969 venne eletto presidente della Fidal, la Federazione italiana atletica leggera, restandovi al vertice per un ventennio nel quale si dedicò con tutte le sue forze alla promozione della disciplina, agganciando proficue relazioni con un enorme numero di istituzioni. E grazie a questo impegno divenne nel 1981 presidente della Iaaf, la Federazione mondiale di atletica leggera, carica che mantenne sino alla morte avvenuta nel 1999 a Roma per un attacco di cuore. Oggi riposa a Scurzolengo, sulla collina del Monferrato astigiano, a pochi chilometri dalla città di Alfieri.

 

E proprio per ricordarlo a 15 anni dal termine del suo cammino terreno, sabato 30 maggio, il Comune di Scurzolengo e il Comitato regionale del Coni hanno organizzato “Luoghi di sport”. La manifestazione, che si è svolta nel campo sportivo Fratelli Gay ha visto, in successione, la cerimonia di premiazione di “Primo Nebiolo e lo sport” al disegno più emozionante e l’elaborato più personale, lo svolgimento della prima Strascurzolengo, camminata a tappe con ristoro, la deposizione di una corona e la benedizione del luogo dove Nebiolo riposa, e l’asposizione di disegni ed elaborati, giochi e percorsi sportivi con la partecipazione degli alunni delle scuole primarie di Portacomaro e Montemagno.  Al termine c’è stato uno spuntino con la distribuzione dei “Dolci di Primo” a cura della pro loco di Scurzolengo. “Abbiamo lavorato con impegno per la riuscita di questa manifestazione che onora una personalità tanto importante per lo sport non solo italiano, ma anche mondiale – dice Gianni Maiocco, sindaco di Scurzolengo – grazie all’impegno di un gruppo di volontari ed ai collaboratori comunali, e abbiamo accolto qui tutti gli sportivi ed i partecipanti ai luoghi di sport del Coni”.

Massimo Iaretti

 

 

 

Anche in Piemonte bassa affluenza al voto e Montagna vince a Moncalieri

manifesti elezioni

elezioni ieiaseggioLe operazioni di voto si svolgono  dalle 7 alle 23 e poi si terranno immediatamente gli scrutini

 

 AGGIORNAMENTO  Alle 19 di domenica è scarsa anche in Piemonte la percentuale di affluenza ai seggi nei tre comuni con più di 15 mila abitanti – Moncalieri, Venaria e Valenza Po –  in cui si va alle per urne eleggere il nuovo sindaco e il consiglio comunale. A Moncalieri, dove probabilmente vince al primo turno il candidato Paolo Montagna del Pd, aveva votato il 41,04 per cento, mentre nel 2010, quando comunque si votava anche il lunedì,  l’affluenza era stata del 73 per cento. A Venaria Reale il 44,17 per cento e a Valenza, sempre alle 19,  il 41,47 per cento.

 

Domenica di elezioni in Piemonte, anche se non si vota per la Regione che era caduta con un anno di anticipo per la vicenda delle firme false, favorendo la successione di Chiamparino a Cota. Sul territorio regionale  vanno comunque al voto 57 Comuni. Tre di questi sono sopra i 15 mila abitanti: Moncalieri, Venaria e Valenza,  che rappresenteranno un test significativo dal punto di vista politico, soprattutto per verificare la tenuta del Pd e la possibile avanzata di Lega e M5S. In questi comuni si applica il doppio turno, potrebbe quindi verificarsi la possibilità di andare al ballottaggio il 14 giugno. Gli elettori chiamati alle urne sono circa 200 mila in tutto il Piemonte. Le operazioni di voto si svolgono  dalle 7 alle 23 e poi si terranno immediatamente gli scrutini. Non si vota il lunedì. Il più piccolo centro che va al voto è Carrega Ligure, nell’Alessandrino, con 84 abitanti e 27 candidati. Il più grand, invece, è Moncalieri, la quinta città della regione.

 

(Foto: il Torinese)

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