Maggio 2015- Pagina 2

Passione su due ruote, il Giro d'Italia sotto la Mole va a Contador

GIRO ITALIA 2

Traffico bloccato sulla piazza Solferino dalla tarda mattinata di sabato 30 maggio alla sera inoltrata di domenica 31 maggio. Sul percorso di gara, traffico bloccato dalle ore 11.30 alle ore 12.30 circa di domenica 31 maggio

 

AGGIORNAMENTO Alberto Contador arriva vincitora da Torino all’arrivo di corso Sempione a Milano, conquistando la seconda maglia rosa di una carriera brillante. Ha dovuto vedersaela con  rivali agguerriti, Aru e Landa, rispettivamente secondo e terzo sul podio milanese che hanno tentato invano di detronizzarlo, con un’azione impegnativa sullo sterrato del Colle delle Finestre.

 

Giovedì scorso prima tappa del Giro d’Italia 2015 in Piemonte, con l’arrivo a Verbania. Un vero e proprio assaggio di ciò che succederà nei prossimi giorni. Dopo una nuova tappa con partenza da Gravellona Toce e arrivo a Cervinia, oggi il clou con il percorso Saint Vincent -Sestriere dopo il passaggio sul Colle delle Finestre, salita molto impegnativa e sterrata. Domani la  tappa numero 21 con la Torino – Milano di 185 chilometri: l’appuntamento è in piazza ASolferino alle 12,30. Gli amanti delle due ruote, potranno ammirare i loro campioni in una giornata che sarà anche dedicata all’Epo e a Torino capitale europea dello sport. In attesa della Milano – Superga che si terrà il 27 giugno.

 

INFO VIABILITA’

 

Sabato 30 maggio il Giro d’Italia toccherà Torino nella zona adiacente lo Juventus Stadium. Dalle ore 12 circa alle ore 15.30 circa saranno chiuse: strada Altessano verso Venaria, via Druento, corso Scirea, via Traves e sarà chiusa la rotatoria di ingresso a Borgaro Torinese in direzione strada 501 verso la Reggia di Venaria Reale. Domenica 31 Maggio la tappa conclusiva del 98° Giro d’Italia partirà da Torino. Il ritrovo dei corridori è previsto in piazza Solferino da dove, in tarda mattinata, si sposteranno per la passerella verso Settimo Torinese, dove verrà data ufficialmente la partenza. Il percorso di avvicinamento a Settimo è il seguente: piazza Solferino, corso Re Umberto, corso Vittorio Emanuele, ponte Umberto I, corso Moncalieri, corso Casale, ponte Regina Margherita, corso Tortona, corso Novara, via Bologna, strada Settimo, Settimo Torinese. Traffico bloccato sulla piazza Solferino dalla tarda mattinata di sabato 30 maggio alla sera inoltrata di domenica 31 maggio. Sul percorso di gara, traffico bloccato dalle ore 11.30 alle ore 12.30 circa di domenica 31 maggio. Nei giorni immediatamente precedenti la tappa queste informazioni potrebbero variare. I mezzi pubblici subiranno variazioni di percorso: disponibile l’elenco delle deviazioni sul sito GTT. Per la presenza del Giro in piazza Solferino, il “Mercato delle eccellenze eno-gastronomiche del Piemonte” della Coldiretti si svolgerà in Piazza Palazzo di Città.

 

In memoria dei caduti dell’Heysel

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Francesco Caremani – autore dell’unico libro riconosciuto dalle vittime – “Heysel, le verità di una strage annunciata”, ha spiegato quanta strada ci sia ancora da fare nel mondo dello sport, particolarmente in Italia, per evitare che simili fatti possano ripetersi

 

“Non morti, ma caduti dell’Heysel perché fu una battaglia ed a morire furono degli innocenti. Una tragedia che ha lasciato molti feriti, non solo nel corpo, ma nell’animo”.Con queste parole, rotte dalla commozione, Darwin Pastorin, l’illustre giornalista molto vicino all’Associazione familiari vittime dell’Heysel, ha rievocato la tragedia verificatasi poco prima dell’inizio della finalissima di Coppa dei Campioni (ora Champions League) tra Juventus e Liverpool, esattamente trent’anni fa, il 29 maggio del 1985.L’evento, in memoria dei tragici fatti di Bruxelles e organizzato dall’associazione, è stato ospitato nella Sala Viglione di Palazzo Lascaris, dove a portare il saluto dell’Assemblea a nome dell’Ufficio di presidenza e della Consulta regionale dei giovani, è stato Alessandro Benvenuto, affinché “la memoria di quella tragedia venga preservata”. Il momento culminante dell’incontro si è avuto con la lettura da parte dell’attrice Francesca Cassottana di una lettera scritta, al figlio, da Domenico Laudadio (tra i presenti) per spiegare con parole accorate il susseguirsi degli eventi di quella infausta giornata. Andrea Lorentini, presidente dell’Associazione e figlio di Roberto, una delle vittime e nipote di Otello, primo presidente dell’Associazione medesima, ha spiegato come “la memoria non possa prescindere dal dovere della verità”, mentre Francesco Caremani – autore dell’unico libro riconosciuto dalle vittime – “Heysel, le verità di una strage annunciata”, ha spiegato quanta strada ci sia ancora da fare nel mondo dello sport, particolarmente in Italia, per evitare che simili fatti possano ripetersi. È stato anche proiettato un breve video rievocativo. Tra i moltissimi ospiti, componenti dell’associazione e non, che hanno parlato delle varie sfaccettature della vicenda, importante la partecipazione di Domenico Beccaria, presidente del “Museo del Grande Torino”, che ha affermato l’importanza degli sportivi nell’onorare i morti di simili eventi senza distinzione di maglia anzi, nel cogliere queste opportunità per andare oltre la memoria e contribuire, con questi atteggiamenti, a costruire un ambiente del calcio più sano ed etico. Già lo scorso anno vi fu una iniziativa comune “Settanta angeli in un unico cielo” in memoria dei 31 morti di Superga (i campioni del Grande Torino e gli accompagnatori) e dei 39 di Bruxelles (dei quali 35 italiani, quasi tutti bianconeri, senza dimenticare che ci furono ben 600 feriti a causa della furia degli Hooligans).

AB – www.cr.piemonte.it

Apidge: "Discipline giuridico-economiche nelle secondarie"

MATURITA STUDENTESSAProsegue  la strada tracciata nel convegno Apidge di Roma: viene presentato in Senato da Roberto Ruta un emendamento per l’inserimento nei primi due anni delle scuole secondarie di secondo grado

                                                  

Il 25 marzo, in occasione del convegno APIDGE “Insegnanti per la cittadinanza europea” si era parlato dell’insegnamento del Diritto e dell’Economia politica come tassello importante per il successo formativo degli studenti del nostro Paese. In quel contesto si era convenuto sulla necessità di un intervento normativo che ne garantisse il pieno riconoscimento. In quell’occasione Roberto Ruta, senatore della Repubblica ed insegnante, aveva promesso tutto il suo impegno di insegnante e di parlamentare perché nel disegno di riordino della scuola tutto questo diventasse realtà. E il 28 maggio questo impegno ha fatto un passo concreto: Ruta ha proposto un proprio emendamento al disegno di legge “La buona scuola” in cui è previsto l’inserimento delle discipline giuridiche ed economiche nei primi due anni di tutte le scuole secondarie di secondo grado, rispondendo ad una esigenza reale , e non più rinviabile, di formazione dell’uomo – cittadino del mondo.

 

La scuola dunque è chiamata a occuparsi a che sia consentito agli studenti di avere una migliore comprensione della realtà sociale e politica odierna e metterli in condizioni di partecipare in maniera responsabile alla vita dello Stato di cui sono parte integrante, offrendo anche gli elementi cognitivi relativi alle regole che sono alla base del libero scambio di beni e servizi, dell’attività d’impresa, del libero mercato e del sistema economico-finanziario, indispensabili nell’era che ha visto l’avvento prorompente della società globale, della new economy, dei nuovi mezzi di comunicazione e dei social network. E come già previsto nel ddl S883 del 26 giugno 2013 “l‘insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche, garantito per qualità dai docenti abilitati della classe di concorso apposita (A 019), è da iscriversi tra le materie umanistiche in grado di completare la preparazione e la formazione dei futuri cittadini improntata sul sistema valoriale proprio della Carta costituzionale italiana e dei suoi principi fondamentali.

 

Commenta il presidente APIDGE Ezio Sina: “Nella riflessione politica che sta mettendo al centro il mondo della scuola occorre che vengano evidenziati e riconosciuti i caratteri forti che contraddistinguono il Diritto, inteso come scienza delle regole che disciplinano la convinvenza sociale e dell’Economia Politica, considerata come scienza delle scelte responsabili delle risorse e sul benessere dei Cittadini. Nell’emendamento proposto finalmente non si propone più un potenziamento della didattica secondo i vecchi canoni dell’educazione civica: si viene a delineare in tutte le scuole secondarie superiori, la figura di uno specifico insegnamento ordina mentale (Discipline giuridiche ed economiche) garantito dal rigore scientifico offerTo da docenti abilitati nella sua istituzionale classe di concorso A019”.

Le pene ridotte al processo Thyssen scontentano familiari delle vittime e imputati

TRIBUNALE 1

“Ci aspettavamo una riduzione della pena più consistente. Purtroppo invece è quasi impercettibile. E questo ci lascia insoddisfatti”,  spiega all’Ansa  dopo la sentenza l’avvocato difensore di Harald Espenhahn

 

I familiari delle sette vittime del rogo della Thyssen hanno protestato in aula: i sei imputati del processo Thyssekrupp si sono visti ridurre (in realtà non di molto) le pene per decisione della corte d’assile d’appello di Torino. Per l’ad  dell’azienda, Harald Espenhahn, la pena passa da dieci a nove anni e otto mesi. Il processo era stato deciso dalla Cassazione, nell’aprile 2014, per ricalcolare le condanne  agli imputati per l’incendio che nel 2007 uccise sette operai. Le pene variano fra i sette anni e sei mesi e i sei anni e otto mesi. Comprensibile la contrarietà dei parenti delle vittime,  che si sono fermati nel corridoio al piano interrato del Palagiustizia per protestare.  “Vergogna”, “E’ uno schifo”, hanno gridato alcuni dei presenti. “Ci aspettavamo una riduzione della pena più consistente. Purtroppo invece è quasi impercettibile. E questo ci lascia insoddisfatti”, spiega all’Ansa  dopo la sentenza l’avvocato Ezio Audisio, difensore di Harald Espenhahn.

 

(Foto: il Torinese)

Più sicuri col controllo di vicinato, il progetto cresce

polizia e carabinieri

carabiniericarabinieri autoiaris 22A Gabicce Mare il primo congresso nazionale dell’Associazione. Positiva esperienza a San Mauro torinese

 

Gabicce Mare ha ospitato il primo congresso nazionale dell’Associazione Controllo del Vicinato, che si ispira al sistema del “neigborhood watch”, nato nei Paesi Anglosassoni ed “importato in Italia nel 2008 da Gianfrancesco Caccia di Caronno Pertusella. Si tratta di un sistema di deterrenza e prevenzione per la microcriminalità, da attuarsi in stretto contatto e collaborazione con le forze dell’ordine e le istituzioni, basato soprattutto sulla solidarietà tra i cittadini. Negli anni scorsi si è sviluppato soprattutto il Lombardia ed in Veneto, ma in periodi più recenti anche in Toscana, Umbria, Lazio (a fine maggio una delegazione verrà ricevuta dal prefetto di Roma), Emilia Romagna. In Piemonte è approdato nel 2013, dopo un primo tentativo non sviluppato a Casale Monferrato, nel Comune di Casorzo in Provincia di Asti. Negli ultimi mesi in terra subalpina ha avuto un notevole sviluppo con l’adozione da parte delle municipalità di San Mauro Torinese (nella città metropolitana di Torino), Scurzolengo (Asti), Ponzano Monferrato ed Unione dei comuni della Valcerrina (Alessandria) e Guarene (Cuneo) ma sono attualmente in corso attestazioni di interesse, sia da parte della cittadinanza, sia da parte delle amministrazioni pubbliche in altre parti della regione. E’ intervenuto Karl Brunnbauer, austriaco, presidente di Eunwa, l’associazione europea che raggruppa coloro che si occupano di controllo del vicinato. Al congresso dell’associazione, che vede Gianfrancesco Caccia presidente e Leonardo Campanale di Rodano (Milano), vice presidente e si avvale dell’importante collaborazione del criminologo Francesco Caccetta, ha partecipato anche una delegazione piemontese composta dal referente regionale Massimo Iaretti, consigliere comunale a Villamiroglio e giornalista, da Roberto De Santis, vice sindaco di Casorzo e da Ferdinando Raffero, consigliere comunale a San Mauro Torinese.  Massimo Iaretti è stato eletto nel primo comitato esecutivo dell’associazione che, sino alla fine dell’anno, dovrà occuparsi dell’organizzazione e della strutturazione della stessa. “Ci attende molto lavoro ma dobbiamo lavorare tutti insieme per fare crescere questo realtà portatrice di un progetto dalle enormi potenzialità per il bene comune della cittadinanza, a deterrenza della microcriminalità ed a rafforzamento della coesione sociale nei tessuti sia urbani che rurali. Per questo nelle prossime settimane avremo, proprio in Piemonte una nutrita serie di incontri sul territorio, essendo sempre disponibili a spiegare il progetto, sia agli enti locali che ai cittadini, in modo che abbia la massima diffusione,  sempre a supporto dell’attività delle forze dell’ordine, che è unica ed insostituibile.

 

 (Foto: il Torinese)

 

Processo Minotauro, 45 condanne e 25 assoluzioni in appello

TRIBUNALE 1All’ex sindaco di Leinì Nevio Coral sono stati inflitti, con riduzione della pena, otto anni di carcere e dovrà risarcire 100 mila euro

 

Si è concluso a Torino con 45 condanne e 25 assoluzioni il processo d’appello dell’inchiesta Minotauro legato alla  ‘ndrangheta nel Torinese. Le condanne erano state 36 in primo grado. Anche l’ex sindaco di Leinì Nevio Coral, al quale sono stati inflitti,con riduzione della pena, otto anni di carcere, era tra gli imputati. Dovrà risarcire 100 mila euro. Il procuratore generale Antonio Malagnino, uno dei pubblici ministeri del processo d’appello ha commentato all’Ansa: “Siamo soddisfatti nella sostanza. L’impianto accusatorio ha retto”. Il pm ha poi sottolineato che i giudici hanno individuato una vicenda di voto di scambio politico-mafioso. Il comandante provinciale dei Carabinieri Arturo Guarino si è congratulato con i militari dell’Arma che avevano partecipato alle indagini.

L’Europa vista con gli occhi dei bambini

Iniziativa promossa dalla Consulta regionale europea, in collaborazione con l’Accademia dei Folli di Torino

 

europuzzle BOETISi è conclusa, con lo spettacolo “L’Europa vista con i nostri occhi”, la seconda edizione di “Europuzzle”, iniziativa promossa dalla Consulta regionale europea, in collaborazione con l’Accademia dei Folli di Torino. Il progetto didattico e culturale, dedicato alle classi quarta e quinta elementare di dieci scuole torinesi, ha raggiunto l’obiettivo di eliminare idealmente barriere e confini, coinvolgendo 250 bambini in uno spettacolo teatrale in cui è stata dipinta una galleria di ritratti dell’Europa. “È stato un buon lavoro – ha dichiarato Nino Boeti, vicepresidente del Consiglio regionale – quello svolto dagli attori e insegnanti dell’Accademia. È necessario cominciare a parlare di Europa ai nostri ragazzi fin da piccoli, per far maturare speranze e progetti condivisi di democrazia e solidarietà”. “Il sostegno della Consulta – ha sottolineato Carlo Michele Roncaglia, presidente dell’Accademia dei Folli – è stato indispensabile per la realizzazione di questo spettacolo. Mi auguro che Europuzzle, progetto gratuito per le famiglie e i ragazzi, possa continuare anche in futuro, accrescendo sempre di più la consapevolezza di un’Europa unita non solo geograficamente”. Sul palco si sono esibiti i bambini di dieci classi (IC Racconigi, IC Palmieri, IC Pacinotti, IC King, Convitto Umberto I, IC Alberti, CD Kennedy, IC Nigra) che hanno svolto laboratori teatrali su temi legati all’Europa della cultura. Uno spettacolo davvero unico, scritto dai piccoli attori al debutto e rielaborato drammaturgicamente da Emiliano Poddi, autore teatrale. Il risultato è un affresco ironico e poetico del nostro Paese in cui le lingue, la letteratura, l’arte, la cucina e la storia dell’Europa sono  filtrate dagli occhi attenti e fantasiosi di giovanissimi viaggiatori.

 

Daniela Roselli – www.cr.piemonte.it

Scoprire un mito: Re Arduino

masino 2Visite animate al Castello domenica 31 maggio, dalle ore 10 alle 18

 

 

Nel millenario della morte di re Arduino, domenica 31 maggio 2015, dalle ore 10 alle 18, il Castello di Masino, bene del FAI – Fondo Ambiente Italiano a Caravino (TO) che custodisce le spoglie del primo sovrano d’Italia, ne celebra il mito con una giornata di rievocazione storica, con speciali visite guidate e, alle ore 17.30, la proiezione in anteprima di alcune sequenze della docu-fiction Arduino Sans Despartir di Andry Verga. Saranno proprio i personaggi in costume della docu-fiction ad animare la residenza millenaria della Famiglia Valperga, discendente del re Arduino, e guideranno visitatori grandi e piccini alla scoperta delle sale, delle torri e delle segrete del maniero, fino all’incontro con il re. L’allestimento di un campo tendato e di uno stand su armature e armi medievali consentirà, inoltre, di conoscere nei minimi dettagli come si sono evolute le tecniche della guerra a cavallo dall’anno Mille.

 

Per immedesimarsi ancora di più nell’atmosfera del Medioevo e nel vissuto quotidiano dell’epoca, alle ore 17,30 nel Salone degli Stemmi gli ospiti del Castello potranno incontrare il regista Andry Verga e gli attori della docu-fiction Arduino Sans Despartir. Un film che ripercorre con rigore storico-filologico – garantito dalla collaborazione con i gruppi storici del Patto Arduinico – le orme del marchese d’Ivrea e primo re d’Italia nel territorio del Canavese. Oltre all’incontro con il regista si parlerà della figura di Arduino con Franco G. Ferrero, autore della guida illustrata I luoghi di Re Arduino tra storia e leggenda, distribuita in allegato al film in dvd. La chiacchierata sarà arricchita dalla presenza del cast in costume, che creerà un suggestivo gioco di rimandi tra passato, realtà e finzione scenica.Nel corso della giornata, come ogni weekend fino a settembre, i bambini potranno partecipare alla Caccia al Tesoro, un percorso di visita libero tra i saloni, le carrozze, le torri, il parco, il giardino dei Cipressi e delle Rose e il grande labirinto.

 

Orario: dalle ore 10 alle 18 – visite guidate animate a partire dalle ore 14.00 ogni mezz’ora

 

Ingressi: Speciale biglietto Famiglia (2 adulti + fino a 4 ragazzi dai 4 ai 14 anni): 25 €; Bambini (0-3 anni): gratuito; Soci FAI e National Trust: gratuito con contributo di 5 € per visita animata; Ridotto studenti universitari e carta musei: 7 €; Intero adulti con visita animata: 10 €; Gettone parcheggio interno 2 € intera giornata.

 

Per informazioni: Castello di Masino, Caravino (TO), tel. 0125.778100; faimasino@fondoambiente.it

Per maggiori informazioni sul FAI consultare il sito www.fondoambiente.it

Il Comune di Torino non parla arabo

arabia orientePronte le scuse del direttore Remo Guerra, imbarazzatissimo e probabilmente oggetto delle sfuriate di un Fassino inferocito per la gravissima gaffe

 

Le polemiche sulla scelta dell’Arabia saudita come prossimo paese ospite del Salone del Libro infuriavano da qualche giorno. Ma, forse, il clima non era sufficientemente infuocato. E così, con una buona dose di improvvisazione, sul periodico web “Cittagorà” del Consiglio comunale di Torino è stata pubblicata una bandiera ‘fake’ dell’Arabia, recante insulti pesanti all’Islam, al Corano e al Profeta Maometto. Pronte le scuse del direttore Remo Guerra, imbarazzatissimo e probabilmente oggetto delle sfuriate di un Fassino inferocito per la gravissima gaffe. Ormai la frittata era fatta. “E’ sconvolgente e inaccettabile”, ha dichiarato  l’ambasciatore dell’Arabia in Italia, Rayed Krimly. Evidentemente il Comune di Torino non parla arabo.

Niente lezioni fino a settembre a Palazzo Nuovo

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Chiuso ormai da metà aprile per la presenza del materiale pericoloso, ragione per cui la procura torinese decise di  iscrivere il rettore nel registro degli indagati

 

Palazzo Nuovo,  sede delle facoltà umanistiche dell’Università di Torino, resterà “chiuso per amianto” fino a settembre o forse più. Il rettore, Gianmaria Ajani ha dato la triste notizia nel corso di una assemblea con studenti e lavoratori. Palazzo Nuovo è chiuso ormai da metà aprile per la presenza di amianto, ragione per cui la procura torinese decise di  iscrivere il rettore nel registro degli indagati con l’accusa di omissione dolosa di cautele. Alcun e voci facevano intendere che la sede universitaria sarebbe stata riaperta a luglio, ma ora arriva invece la decisione di prolungare lo stop per permettere la rimozione dell’amianto