Novembre 2013- Pagina 2

Le Amazzoni, il circolo delle donne dinamiche

Manager, ma anche libere professioniste, atlete, imprenditrici, medici, commercialisti, avvocati, casalinghe, segretarie, scrittrici. E’ una struttura apartitica e apolitica che traina più categorie nei suoi programmi volti a valorizzare le donne

 

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Il nome è certamente impegnativo, ma se conoscerete  le iscritte capirete che la definizione non è esagerata. ll Club le Amazzoni.it è un’associazione senza scopo di lucro che coinvolge donne dinamiche. Si tratta in particolare di manager, ma troverete anche libere professioniste, sportive di professione, imprenditrici, medici, commercialisti, avvocati, casalinghe, segretarie, scrittrici. E’ una struttura apartitica e apolitica che, dicono le promotrici ” traina più categorie, nei suoi programmi volti a valorizzare le donne. Coinvolge diverse realtà pubbliche e private inglobandole in un fluido meccanismo di eventi, lasciando però ad ognuna la propria l’autonomia”.  “Le iscritte – si legge nella presentazione dell’associazione – sono attive signore dai gusti raffinati, che sanno catturare il lato positivo della vita, che cercano coinvolgenti e intelligenti modi per arricchire il loro bagaglio di esperienze personali”.

 

Tra le iniziative promosse, il “Premio Amazzoni donne nel lavoro”. Tema di questa edizione il rapporto vino-sport e sul bere consapevole. L’occasione è particolarmente importante perché verrà presentata in Anteprima  Vinibuoni d’Italia 2014 Nell’occasione la Guida edita dal Touring ha attribuito il premio “Le Donne per le Donne”  a quattro protagoniste davvero speciali:

 

Enza Bettelli,  giornalista, divulgatrice del wine&food made in Italy e  vice presidente Associazione Stampa Agroalimentare Italiana.

Arianna Occhipinti scrittrice e produttrice di vino.

Olga Bussinello unica donna italiana alla Direzione di un Consorzio vinicolo (Valpolicella).

Paola Longo esperta di vino dirige l’enoteca Longo che nel 2000 vince l’Oscar per il miglior enoteca d’Italia e  è nel consiglio direttivo dell’associazione “Le donne del vino”.

 

Il premio è assegnato in collaborazione con Verallia, primaria azienda produttrice di contenitori in vetro per alimenti fortemente impegnata sui valori della ecosostenibilità ambientale, che sottolinea con la sua collaborazione l’importanza della crescita professionale delle donne e della loro presenza nei ruoli decisionali in ogni ambito professionale. (www.leamazzoni.it)

Lamette da barba sul filo delle vette

Tra i soggetti delle cartine, alcune rare e introvabili, non mancano gli sciatori e gli alpini; il K2 e l’Everest; le grandi catene degli Urali, dei Carpazi e dei Tatra; i vulcani e i deserti

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Forse è la mostra più piccola del mondo: un solo metro quadro di esposizione. Si tratta di oggetti, 70 lamette da barba rivestite dalle apposite cartine tanto belle quanto retrò,  che provengono da produttori diversi di una decina di Paesi – oltre all’Italia: Canada, Cecoslovacchia, Germania, Spagna, Svezia, Svizzera, URSS, USA – e sono databili dagli anni Venti ai primi anni Sessanta del Novecento. Tra i soggetti delle cartine, alcune rare e introvabili, non mancano gli sciatori e gli alpini; il K2 e l’Everest; le grandi catene degli Urali, dei Carpazi e dei Tatra; i vulcani e i deserti. Ma anche le vette di casa nostra dal Monte Rosa al Monte Bianco, dal Cervino al Monviso, addirittura fino al Vesuvio e all’Etna. E il panorama delle Alpi da Torino, con la Mole Antonelliana al centro, esattamente quello che si vede dal Monte dei Cappuccini. La mostra “Sul filo delle vette” resterà aperta al museo della Montagna (una veduta delle sale nella foto di Cittagora, Comune di Torino) fino al 15 dicembre 2013. Visite al Museo dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00. Chiuso il lunedì.

Nuove fermate per i disabili

Nel 2005 i bus accessibili erano 500 mentre le pensiline attrezzate 900.  Le linee tranviarie, invece, hanno un’accessibilità pari al 50%. Oggi sono 900 i bus Gtt utilizzabili da parte dei disabili

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Sono 900 i bus Gtt accessibili da parte dei disabili mentre sono 1900, su un totale di 2400, le fermate attrezzate per l’accesso alle carrozzelle. E’ quanto ha affermato nei giorni scorsi  Guido Bordone, disability manager del Gruppo torinese trasporti, durante la riunione della commissione Sanità, presieduta da Lucia Centillo, nel corso del dibattito sulla mozione del consigliere Maurizio Marrone relativa proprio all’accessibilità dei disabili ai mezzi pubblici.

Nel 2005 i bus accessibili erano 500 mentre le pensiline attrezzate 900.  Le linee tranviarie, invece, hanno un’accessibilità pari al 50%. L’unica linea tranviaria completamente non accessibile è la linea 13, che non può essere sostituita da altre vetture per problemi strutturali legati al ponte della Gran Madre. Quando la linea 18, oggi gestita con bus a causa dei lavori intorno al cantiere della metropolitana, tornerà ad essere operativa con i tram, i mezzi su gomma, attrezzati per disabili, potranno essere dirottati al posto dei tram sulla linea 13.

 

(F.D’A. – Ufficio stampa Consiglio comunale)

Arriva Teachmood.it, software libero per insegnanti

Sulla piattaforma sono disponibili 30 corsi di formazione on line, suddivisi e organizzati per ordine di scuola e che riguardano diverse discipline di insegnamento. Alcuni dei software possono essere utilizzati sia come supporto all’ attività didattica sia per migliorare l’apprendimento degli alunni

 

TeachmoodIn occasione del Linux Day 2013, tredicesima edizione della principale manifestazione di promozione di GNU/Linux che si è sviluppata in 107 appuntamenti in tutta Italia per far conoscere le opportunità del freesoftware,  al Politecnico di Torino si è parlato della legge regionale sul software libero che ha portato alla piattaforma Teachmood.it e alla realizzazione di corsi per i docenti sui diversi programmi utilizzabili nella didattica.

 

Teachmood è un’iniziativa formativa che il Laboratorio ICT della Regione Piemonte, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, propone a tutti gli insegnanti delle scuole piemontesi, per promuovere l’adozione di approcci didattici innovativi e l’alfabetizzazione informatica del mondo della scuola attraverso strumenti open source.

 

Il progetto nasce dall’applicazione della legge sul pluralismo informatico del 2009 e si inserisce nelle azioni che la Regione sta portando avanti per la costruzione dell’Agenda digitale piemontese. Sulla piattaforma sono disponibili 30 corsi di formazione on line, suddivisi e organizzati per ordine di scuola e che riguardano diverse discipline di insegnamento. Alcuni dei software proposti possono essere utilizzati dai docenti sia come supporto alla propria attività didattica sia per migliorare e incentivare l’apprendimento degli alunni. La piattaforma, in accordo con la logica della comunità del software libero, non è disponibile soltanto per gli insegnanti, ma è aperta a tutti coloro che hanno voglia di sperimentare le possibilità offerte dall’e-learning. La partecipazione ai corsi, libera e gratuita per tutti gli interessati, richiede la registrazione al sito www.teachmood.it. L’attività è supportata da un tutor on-line. Inoltre, è previsto un attestato di partecipazione che documenta la fruizione dei corsi seguiti.

 

(Ufficio stampa Giunta regionale del Piemonte)

Occhio alla rete! Con Move Up non corri rischi

Prevenzione della violenza tra i giovani e uso consapevole delle tecnologie sono i filoni del nuovo progetto della Regione che coinvolge insegnanti, allievi e genitori di 474 scuole di tutte il Piemonte, nelle quali saranno distribuiti kit didattici ed organizzati momenti di riflessione ed animazioni teatrali

 

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L’assessore regionale alle Pari opportunità, Giovanna Quaglia, il vicecomandante della Legione Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta, colonnello Pietro Dattuomo, ed il primo dirigente della Polizia di Stato Paola Capozzi  hanno presentato nel corso di una conferenza stampa “Move Up – Destinazioni alternative”, iniziativa di prevenzione tra i giovani che coinvolge insegnanti, allievi e genitori di 474 scuole di tutte il Piemonte, nelle quali saranno distribuiti kit didattici ed organizzati momenti di riflessione ed animazioni teatrali.

 

 “Move Up – ha spiegato l’assessore Quaglia – approfondisce in particolare tre temi di grande attualità tra i giovani: il rispetto della diversità, la prevenzione della violenza e l’uso consapevole delle nuove tecnologie. Si rivolge alle scuole primarie e secondarie e alle agenzie formative e si realizza con l’utilizzo di specifici kit didattici per gli insegnanti, con animazioni teatrali che coinvolgono in prima persona gli studenti e con incontri territoriali per i genitori che vedono il coinvolgimento dalla Polizia e dei Carabinieri sull’educazione alla legalità, sui reati che conseguono il bullismo e la violenza, sui pericoli della navigazione in rete e sull’utilizzo consapevole delle nuove tecnologie”.

 

“Stiamo compiendo un grosso sforzo per fare crescere nei giovani l’educazione alla legalità – ha dichiarato Capozzi – ma Internet e le nuove tecnologie stanno moltiplicando i rischi. La collaborazione attraverso cui si sviluppa Move up permette di risparmiare risorse ed ottimizzare i risultati”, mentre il colonnello Dattuomo ha ricordato che “il contributo dell’Arma dei Carabinieri si è consolidato grazie all’esperienza maturata capillarmente sull’intero territorio con la partecipazione a tutte quelle iniziative legate alla cultura della legalità”.

 

Sul tema è intervenuto anche il presidente Roberto Cota: “Non abbassare la guardia contro la violenza rappresenta una priorità che la Regione Piemonte sente di dover onorare attraverso i migliori strumenti oggi a disposizione. La collaborazione in questa battaglia con le Forze dell’Ordine, che quotidianamente si confrontano sul campo col fenomeno, è quanto mai preziosa e può realmente aiutare tutti noi ad una corretta comprensione di questa vera e propria piaga della nostra società Prevenzione ed educazione sono le parole chiave su cui vogliamo insistere, soprattutto in riferimento alle nuove generazioni, alle quali dobbiamo dire che una società libera da ogni forma di violenza negli anni a venire è possibile, anche grazie al loro impegno”.

 

La risposta alle diverse forme di violenza che oggi caratterizzano il mondo giovanile può venire dall’attivazione del dialogo, dallo scambio di sinergie e della sensibilizzazione tra alunni, famiglie e docenti per acquisire una consapevolezza comune delle proprie azioni, fornire maggiore informazione, anche dal punto di vista delle condanne penali in cui si può incorrere, oltre agli strumenti di difesa.

 

Il lato positivo della crisi: calano i rifiuti

Cala di quasi 100mila tonnellate la produzione complessiva dei rifiuti urbani che, rispetto al 2011, segna un -4,7%. Nella raccolta differenziata il Piemonte si attesta  al quarto posto tra le Regioni avendo raggiunto la percentuale del 52,8%

 

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La crisi fa scendere di quasi 100mila tonnellate la produzione complessiva dei rifiuti urbani che, rispetto al 2011, segna un -4,7%; una diminuzione che si registra anche per i rifiuti avviati a smaltimento (77mila tonnellate, -7,5%) e per la raccolta differenziata (24mila tonnellate, -2,2%): è quanto emerge dagli ultimi dati elaborati dell’Osservatorio regionale sui rifiuti, relativi all’anno 2012, presentati  in Giunta dall’assessore all’Ambiente, Roberto Ravello. In particolare, la produzione di rifiuti nel 2012 si è attestata a circa 2.030.000 tonnellate; di queste 1.070.000 sono state raccolte in modo differenziato ed avviate ad operazioni di recupero, 960.000 sono state invece portate allo smaltimento.

 

In termini di quantità pro capite, ogni abitante piemontese ha prodotto circa 464,5 kg di rifiuti, di cui 245,1 sono stati raccolti in modo differenziato e 219,4 avviati in discarica. Dati che hanno permesso di raggiungere, con largo anticipo, l’obiettivo che la Giunta si era posta già nel 2010 di ridurre la produzione di rifiuti urbani a 500 kg pro capite l’anno entro il 2015. Una riduzione da imputare alle numerose azioni di prevenzione attivate sul territorio ed alla contrazione dei consumi imposta alle famiglie piemontesi dalla crisi economica. Sebbene il Piemonte non sia ancora riuscito a raggiungere la quota del 60% di raccolta differenziata, così come indicato dalla normativa nazionale, si attesta comunque al quarto posto tra le Regioni più virtuose avendo raggiunto la percentuale del 52,8% (51,4% nel 2011). Su base provinciale, Alessandria ha registrato il 47,47%, Asti il 60,7%, Biella il 51,4%, Cuneo il 50, 9%, Novara il 64,4%, Torino il 50,3%, il VCO il 64% e Vercelli il 62,5%.

 

“Per diverse realtà provinciali i dati confermano un trend positivo ed in continuo miglioramento sul fronte della raccolta differenziata – commenta Ravello – Alcune province hanno già superato l’obiettivo del 60% richiesto dalla norma statale, nelle altre l’impegno e gli sforzi testimoniano comunque dei miglioramenti. Tra tutti, sicuramente significativi sono i dati che provengono da Vercelli, che ha notevolmente incrementato la percentuale di rifiuti raccolti in modo differenziato. Diversi sono i punti di forza del Piemonte: la buona sinergia dei sistemi, la raccolta differenziata diffusa e in fase di estensione, un’impiantistica che, seppure da perfezionare, finora ha garantito l’autosufficienza per la gestione dei rifiuti urbani. Ora è fondamentale che le Province, insieme ai Comuni, diano finalmente piena attuazione alla riforma della governance dei rifiuti prevista dalla legge regionale 7/2012, per garantire continuità e miglioramento nei servizi al cittadino. Nonostante il Piemonte mantenga salda l’ambizione di crescere ancora – prosegue l’assessore – le Regioni, per nostra voce, hanno sollecitato il ministro Orlando a rivedere gli obiettivi per la raccolta differenziata, poiché persiste, ancora in molte realtà, un forte contrasto tra i requisiti normativi e l’effettiva pratica di gestione”.

 

(Ufficio stampa Giunta regionale del Piemonte)

La coppia Covatta & Albanese al Colosseo: ridendo castigat mores

Sono 6 i gradi centigradi che aumenteranno progressivamente sul nostro pianeta. La trasformazione della società, delle abitudini e dei costumi, fotografata con ironia da Covatta ad ogni grado che aumenta. Esseri ricchi di Umanità, intesa come carrellata di vizi, difetti e punti deboli. Ecco i personaggi di Albanese

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Chi già lo segue, conosce la sua passione per i numeri, che diventano titolo dello spettacolo e filo conduttore e questa volta tocca al 6, come i gradi centigradi che aumenteranno progressivamente sul nostro pianeta. La trasformazione della società, delle abitudini e dei costumi, fotografata con ironia ad ogni grado che aumenta. Il pianeta sarà diverso da come lo conosciamo, con tutta probabilità sarà meno ospitale ed i nostri discendenti dovranno sopravvivere (secondo l’immaginazione di Giobbe, nella foto) inventando soluzioni per risolvere problemi che noi continuiamo ad ignorare come inquinamento, sovrappopolazione, fonti di energia. La divulgazione scientifica che si traveste da spettacolo comico e satirico per comprendere che la nostra abitudine di rimandare a domani quello che dovrebbe esser fatto oggi…non è poi così saggia!

“6 Gradi”, con Giobbe Covatta. Teatro Colosseo, 31 Gennaio 2014 e 1 Febbraio 2014

Li conosciamo e li amiamo per quello che sono, che fanno, che dicono: i suoi personaggi sono feroce satira di un Paese alla deriva. Sono esseri ricchi di Umanità, intesa come carrellata di vizi, difetti e punti deboli. I suoi personaggi sono vivi, in continua evoluzione in un contesto che cambia: nuovi racconti, nuovi aneddoti per il serafico sommelier, per il disonesto politico, nuove strategie per il Ministro della Paura… ma anche nuova poesia per il tenero Epifanio. Chi non li conosce ancora, li deve incontrare, per provare a non giudicare le persone che si incontrano tutti i giorni. “Vorrei che dopo un mio spettacolo tutti si sentissero un po’ meno soli, un po’ più allegri, un po’ più forti, vorrei abbracciarli tutti. La risata è un abbraccio, un bisogno che ci sarà sempre.” A. Albanese.

“Personaggi”, con Antonio Albanese. Teatro Colosseo, dal 13 al 15 Febbraio 2014

 

Nuova agevolazione sul trasporto pubblico

Resta confermata l’agevolazione del 50% per gli over 65 residenti in Torino il cui reddito non superi i 36mila euro l’anno. In questo caso, il costo dell’abbonamento annuale rimane di 155 euro

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I pensionati con più di 65 anni residenti a Torino, con fascia di reddito fra 36.151,99 e 50 mila euro, possono usufruire di una riduzione del 30% sul costo dell’abbonamento annuale per il trasporto pubblico locale. Il provvedimento è stato approvato dal Consiglio comunale.

 

L’assessore alla Viabilità e Trasporti, Claudio Lubatti, ha sottolineato come l’introduzione di una nuova fascia di agevolazione sia stata presa in considerazione alla luce del consistente calo del numero di abbonamenti annuali per anziani, passati dai 19.500 del 2011 ai 13.074 del 2012. Per questa nuova fascia di agevolazione, il costo dell’abbonamento sarà di 217 euro.

 

Resta confermata l’agevolazione del 50% per gli ultrasessantacinquenni residenti in Torino il cui reddito non superi i 36.151,98 euro l’anno. In questo caso, il costo dell’abbonamento annuale rimane di 155 euro. L’applicazione dell’agevolazione è in vigore dal 1° dicembre di quest’anno.

 

 ( Ufficio stampa Consiglio comunale- Foto: il Torinese)

Febbraio al Palaolimpico con i Depeche Mode

Il gruppo britannico , fin dai mitici anni ’80, ha  saputo intercettare le frustrazioni degli adolescenti metropolitani  traducendo i tempi moderni in musiche dal  ritmo gelido, tipiche dei ciclici tentativi di rivoluzioni generazionali

depechemode

Grande attesa in città per il concerto dei Depeche Mode, il prossimo 18 febbraio al Palaolimpico.  Il gruppo britannico , fin dai mitici anni ’80, ha  saputo intercettare le frustrazioni degli adolescenti metropolitani  traducendo i tempi moderni in musiche dal  ritmo gelido, tipiche dei ciclici tentativi di rivoluzioni generazionali.  I  Depeche Mode di Dave Gahan (voce), Andy Fletcher , Vince Clarke, Martin Gore (tastiere) nacquero nel mix di romanticismo e futurismo di quell’epoca.

 

Musiche orecchiabili e pronte da ballare, ma forse proprio perché senza troppe pretese, di grande successo. Ancora oggi i nostalgici li adorano. Personal Jesus  è probabilmente il loro brano più incisivo, mentre Il rock di Songs Of Faith And Devotion (Mute, 1993) è una chiara ispirazione allo stile degli U2, dei quali hanno imitato anche la mimica sul palcoscenico.

 

Depeche Mode – 18/02/2014, ore 20.30
Palaolimpico, Corso Sebastopoli, 123 –  Torino