IN CONSIGLIO REGIONALE

La lunga corsa delle plastiche verso il Polo Nord

Dall’11 gennaio al 15 febbraio 2019, presso l’Ufficio relazioni con il pubblico del Consiglio regionale del Piemonte (via Arsenale 14/g) si terrà la mostra ‘Innesti Artici’

La lunga corsa delle plastiche verso il Polo Nord’, reportage fotografico del giornalista e divulgatore scientifico ambientale Franco Borgogno sulla spedizione scientifica HighNorth18, a cui ha preso parte a luglio 2018 per l’European Research Institute. 31 immagini, tra scatti e mappe dei luoghi che documentano, per la prima volta, la presenza di oggetti e grandi frammenti di plastica dentro il ghiaccio e a ridosso della banchisa polare artica. La mostra rientra tra le iniziative che il Consiglio regionale ha deciso di lanciare nell’ambito della campagna di sensibilizzazione #divietodiplastica. L’inaugurazione della mostra avrà luogo giovedì 10 gennaio, alle ore 17.30, nella Sala incontri Urp

Intervengono

Nino Boeti, presidente del Consiglio regionale

Giorgio Bertola e Valter Ottria, consiglieri segretari 

Franco Borgogno, curatore

Introduce

Milena Boccadoro, giornalista Rai

In arrivo la legge contro i cyberbulli

Le commissioni congiunte Cultura e Sanità, presiedute rispettivamente da Daniele Valle e Domenico Ravetti, hanno avviato la discussione generale sulle due proposte di legge per la prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo e l’istituzione di una giornata dedicata a questi temi.

I provvedimenti, le cui consultazioni con i soggetti coinvolti sono terminate lo scorso luglio, nascono dall’esigenza di intervenire a livello regionale su un’emergenza sociale che colpisce soprattutto i più giovani e merita massima attenzione.

“Il bullismo – ha evidenziato Domenico Rossi (Pd), primo firmatario di uno dei progetti di legge – si colloca nel recente quadro di esplosione dei social media. È fondamentale che la nostra Regione, in linea e coerenza con l’intervento nazionale, si occupi direttamene di questo fenomeno, con l’obiettivo di integrazione e non di sovrapposizione alla normativa statale. Mi auguro, quindi, che su un tema così delicato e attuale le forze politiche in campo perseguano l’interesse dei cittadini piemontesi”.

Nel corso della seduta la consigliera Daniela Ruffino (FI) ha sottolineato come “sia importante che la Regione riconosca quanto è stato fatto finora per i ragazzi, soprattuto sul territorio. Mi riferisco alle numerose iniziative portate avanti da Consulte, associazioni ed enti che si occupano di formazione ed educazione. Per quanto riguarda la costituzione di un Osservatorio regionale su bullismo e

cyberbullismo ne ribadisco l’importanza, così come per l’istituzione di una apposita giornata dedicata a questi fenomeni, che rappresenterebbe uno strumento di comune utilità e riflessione, per ragazzi e adulti, su un tema tanto discusso. Auspico poi che il Consiglio giunga alla condivisione di una sola legge, che sia il risultato dei due progetti presentati”.

In particolare la seconda proposta di legge, il cui primo firmatario è il consigliere Mauro Laus (Pd), prevede infatti l’istituzione di una giornata regionale contro bullismo e cyberbullismo e di un Osservatorio, come organismo di informazione e consultazione.

Il consigliere Giorgio Bertola (M5s) è intervenuto manifestando perplessità sull’utilità di una legge regionale e ha poi definito “strumentali le polemiche emerse nel corso della discussione, in riferimento al progetto presentato dall’Ufficio di Presidenza per l’ultima edizione di Ragazzi in Aula, che aveva lo scopo di dare dignità alla proposta degli studenti partecipanti e non certamente ai movimenti politici”.

“Sentiamo l’importanza del tema – hanno proseguito la consigliera Francesca Frediani e il consigliere Davide Bono (M5s) – e l’urgenza di dotarci di strumenti adeguati a contrastare questa grave emergenza sociale. Ci chiediamo se un nuovo testo di legge regionale sia uno strumento adeguato o se non sia possibile utilizzarne altri già esistenti, come ad esempio i protocolli sottoscritti negli ultimi anni”.

“Riteniamo, infine, fondamentale – ha concluso Frediani – individuare le risorse economiche a disposizione. Per questo chiediamo di istituire un gruppo di lavoro, utile anche a valutare gli esiti delle azioni portate avanti dalla Giunta nel corso degli ultimi anni”.

Daniela Roselli – www.iltorinese.it

Dalla Regione arrivano 23 milioni per il trasporto pubblico locale

Ventitré milioni per il trasporto pubblico locale piemontese. Con un emendamento presentato dalla Giunta, l’assessore Aldo Reschigna in apertura della seduta del 10 aprile del Consiglio regionale, ha annunciato che tra le pieghe di bilancio sono state recuperate tali risorse, utili soprattutto per l’acquisto di nuovi mezzi. L’assessore ha sottolineato come anche nel capoluogo Torino, il parco circolante talvolta sia ancora euro 0 o euro 1 e che, quindi, un rinnovo venga ritenuto utile e necessario anche a fini della tutela ambientale, oltre che per fornire un adeguato servizio di trasporto alla cittadinanza. Con questa modifica si varia la voce degli altri accantonamenti a quota 244 milioni e 540mila, con un’aggiunta appunto di 23 milioni rispetto al testo originario. Nella seduta si è infatti proceduto all’esame del disegno di legge 237 “Bilancio di previsione finanziario 2017-2019”. I gruppi di opposizione hanno presentato 197 emendamenti. Per questo motivo  l’articolo 1 e 2, sui quali insiste il maggior numero di richieste emendative, sono stati rimandati a domani e si è proceduto a votare gli altri articoli del documento, sino al 21 quinquies (in tutto sono 22 articoli). È stata anche sospesa la votazione dell’articolo 13, perché su di essa la Giunta presenta due emendamenti volti ad aumentare la capacità di investimento, che al momento risulta più difficoltosa rispetto alla capacità di spesa corrente. Se ne è parlato in una riunione di prima Commissione, svoltasi al termine della seduta e verranno presentati all’aula nella seduta di domani, insieme con il maxi emendamento di Giunta. L’aula ha respinto per il momento tutti gli emendamenti presentati dall’opposizione, tranne quello che vede come primo firmatario Gianpaolo Andrissi (Presidente del Comitato per la valutazione e sottoscritto da tutti i componenti del Comitato stesso): prevede che la Giunta regionale renda conto periodicamente al Consiglio delle modalità di attuazione dell’articolo 14 sull’istituzione del registro informatico regionale dei contrassegni disabili e dei risultati ottenuti in termini di miglioramento della mobilità delle persone diversamente abili sul territorio regionale.

Gmonaco-Abruno

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Sisma in Italia centrale, convocato il Comitato di solidarietà

consiglio lascaris“Esprimo profondo cordoglio per la terribile tragedia che ha colpito alcune regioni del nostro paese. Nel rappresentare il sentimento di tutte le cittadine e i cittadini piemontesi mi unisco al dolore dei familiari delle vittime e rivolgo la più sincera vicinanza agli sfollati”.

Con queste parole Mauro Laus, presidente del Consiglio regionale del Piemonte, esprime solidarietà nei confronti delle popolazioni dell’Italia centrale colpite dal forte sisma della notte scorsa.

“La Regione ha dato tempestivamente disponibilità di uomini e mezzi al coordinamento nazionale per portare aiuto nelle aree interessate dall’emergenza”, continua Laus, “ma come Consiglio vogliamo offrire un altro segno tangibile dell’impegno dell’istituzione convocando il Comitato di solidarietà alla ripresa dei lavori, in occasione della seduta del Consiglio regionale, affinché l’Aula di Palazzo Lascaris possa valutare l’approvazione di ulteriori interventi a favore dei territori colpiti dal terremoto. Ho inoltre già dato disposizione affinché venga al più presto attivato un conto corrente che consenta di effettuare donazioni”.

 

Verso l'approvazione della legge contro le discriminazioni

consiglio lascarisLa consigliera Batzella ha affermato: “Si tratta di un grande passo avanti per il Piemonte, è una legge che mancava

Il progetto di legge, intitolato “Norme di attuazione del divieto di ogni forma di discriminazione e della parità di trattamento nelle materie di competenza regionale” nasce dai testi del disegno di legge 141, presentato dall’assessora Monica Cerutti, e dal progetto di legge n. 81 presentato dalla consigliera Stefania Batzella. Relatrici in Aula del provvedimento Nadia Conticelli (Pd) e Stefania Batzella (M5S).La legge è composta da 19 articoli sui quali sono stati presentati 54 emendamenti. L’esame in Aula è arrivato sino all’approvazione dell’articolo 10. Durante l’esposizione della relazione iniziale, la consigliera Conticelli ha illustrato gli scopi del provvedimento: “I principi di non discriminazione sono presenti nella Costituzione e nei Trattati dell’Unione Europea, sono quindi applicabili anche a livello regionale. Questa legge intende colmare il vuoto normativo e consentire alla Regione Piemonte di definire gli strumenti normativi per mettere in atto gli interventi necessari per attuare questi principi costituzionali”. La consigliera Batzella ha affermato: “Si tratta di un grande passo avanti per il Piemonte, è una legge che mancava. La discriminazione di genere è molto diffusa anche nel nostro paese: le donne sono le prime a perdere il lavoro, le immigrate sono spesso discriminate, ancor di più le disabili. Chiediamo che i finanziamenti previsti (250mila euro) siano aumentati per poter attuare tutte le iniziative necessarie”.L’assessora Monica Cerutti presentando il disegno di legge, ha dichiarato: “questa è una legge-quadro che vuole introdurre norme per tutte le leggi che consiglio X 1potremo assumere. Si applica in un ambito in cui la Regione non ha una propria normativa, ma non c’è nemmeno una normativa nazionale su questo argomento. Il ddl riguarda tutti i tipi di discriminazione, secondo la normativa nazionale e europea. E’ frutto di un lavoro di consultazione partecipata con le associazioni. Il testo presentato recepisce numerose richieste di modifica presentate durante le sedute di Commissione”.La legge fissa alcuni criteri generali che si riferiscono alla parità di trattamento tra le persone e al divieto di ogni forma di discriminazione, stabilendo norme per la prevenzione e il contrasto alle discriminazioni. Gli ambiti di intervento del provvedimento si riferiscono alla salute e alle prestazioni sanitarie, alle politiche sociali, al diritto alla casa, alla formazione professionale e all’istruzione, ai temi inerenti il lavoro, alle attività sportive, ricreative e culturali, ai trasporti, alla comunicazione ed anche alla formazione del personale regionale. All’articolo 9 la nuova legge prevede anche che il Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom) effettui rilevazioni periodiche sui contenuti della programmazione di radio e tv locali e proponga iniziative per promuovere l’affermazione dei principi antidiscriminatori. L’articolo 10 sancisce il diritto alla mobilità per ogni persona e gratantisce l’accessibilità alle strutture regionali.Nel corso del dibattito in aula le posizioni di maggioranza e opposizione hanno trovato un’intesa che ha permesso di approvare i primi dieci articoli del disegno di legge.Per la maggioranza sono intervenuti i consiglieri: Andrea Appiano, Paolo Allemano, Domenico Ravetti (Pd), Marco Grimaldi (Sel) che hanno sostenuto l’utilità di una legge di principio contro tutti i tipi di discriminazione.I consiglieri del Movimento 5 Stelle intervenuti, Stefania Batzella e Giorgio Bertola, hanno dichiarato in apertura di dibattito: “Siamo a favore del progetto di legge presentato dalla nostra consigliera perchè dobbiamo occuparci dei diritti di tutte le persone”.I consiglieri Gianluca Vignale, Diego Sozzani, Francesco Graglia, Claudia Porchietto (Fi), Maurizio Marrone (Fratelli d’Italia), Gianna Gancia (Lega Nord Piemont) sono intervenuti nel dibattito ed hanno presentato diversi emendamenti. Nei loro interventi iniziali hanno sostenuto che questo testo di legge “crea confusione, perchè in realtà intende tutelare le coppie omosessuali, anche se le priorità del Piemonte sono altre”.Tra gli emendamenti più significativi approvati dall’Aula, quello presentato dai consiglieri di opposizione che pone il divieto alla discriminazione in base alla nazionalità e quello, presentato dall’assessora Cerutti, che “promuove la rimozione degli ostacoli che impediscono una piena parità di accesso alle cariche elettive e introduce correttivi volti al perseguimento di una compiuta democrazia paritaria”.Il dibattito sui restanti nove articoli della legge proseguirà in una prossima seduta del Consiglio regionale.

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GIANNA GANCIA (LEGA NORD): «AGEA RESTITUISCA I SOLDI AGLI ALLEVATORI»

“Agea sta arbitrariamente trattenendo le somme dovute agli allevatori”

 

gancia gLa presidente del gruppo Lega Nord in Consiglio regionale del Piemonte, Gianna Gancia, ha chiesto con un ordine del giorno che la Regione assuma tutte le opportune e necessarie iniziative perché alle aziende produttrici di latte che hanno aderito al piano di rateizzazione, come riconosce loro la legge, venga restituito l’importo del prelievo supplementare trattenuto nel corso dell’ultima campagna lattiera.

 

«Agea – osserva Gianna Gancia – sta arbitrariamente trattenendo le somme dovute agli allevatori che hanno aderito al piano di rateizzazione garantito dalle fideiussioni. Oltre al danno dei costi per ottenere le garanzie bancarie, le aziende stanno subendo la beffa di non ricevere la restituzione di quanto previsto dalla legge».

 

Il prelievo supplementare in questione riguarda il periodo dal 1 aprile 2014 al 31 marzo 2015. L’articolo 1 della Legge 91/2015 prevede che il pagamento di tale importo possa essere effettuato in tre rate annuali senza interessi, previa presentazione di fideiussione bancaria da parte del produttore richiedente. Ma le aziende che hanno aderito alla rateizzazione, non hanno ancora ricevuto alcuna restituzione.

Cannabis. Sel, vogliamo l’ultimo atto: “la fine della cura proibita”

sel“Continueremo a batterci per non limitare l’uso terapeutico della canapa e la sua produzione. Vogliamo che nessun malato sia più costretto ad acquistare la canapa dalle mafie.”

 

L’Assessore Saitta ha risposto  in aula all’interrogazione urgente presentata dal Capogruppo di SEL Marco Grimaldi, per chiedere di intervenire per modificare lo schema del “Decreto Lorenzin”, che escluda la possibilità di prescrizione e di eventuale rimborso dei farmaci cannabinoidi per Parkinson, Alzheimer, Epilessia, Chron, SLA ed Epatite C, in contrasto con i risultati delle più recenti ricerche mediche e scientifiche.

 

L’Assessore ha sottolineato che nel testo approvato dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni si fa esplicito riferimento alla necessità di un continuo aggiornamento delle evidenze scientifiche e che le indicazioni terapeutiche della Regione verranno adeguate alle nuove conoscenze disponibili.

 

“Continueremo a batterci per non limitare l’uso terapeutico della canapa e la sua produzione. Vogliamo che nessun malato sia più costretto ad acquistare la canapa dalle mafie.” – dichiara Grimaldi – “Oggi abbiamo voluto anche ribadire che la legge regionale 11/2015 sull’uso terapeutico della canapa autorizza la Giunta ad avviare azioni sperimentali e progetti pilota per la produzione di medicinali cannabinoidi non solo con lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, ma anche ‘con altri soggetti autorizzati, secondo la normativa vigente’, ossia in coerenza con il Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti (l’Art. 17 del D.P.R. n. 309 del 1990).

È un passaggio importante, che non abbiamo inserito per caso: per noi si tratta anche di restituire al Piemonte una vocazione produttiva in cui in passato eccelleva e che ha perduto solo a causa di proibizionismo e oscurantismo”.

 

Eccellenze piemontesi, il secolare "Bra Duro"

La nostra regione vanta il maggior numero di formaggi a Denominazione di origine protetta, la Dop europea, e cioè 6 sui 30 complessivi dell’Italia

 

BraDuro formaggioUna risposta concreta alla crisi del latte viene data dall’eccellenza dei formaggi italiani. Ne sono convinti gli operatori del settore, che lo hanno ribadito  a Torino in Consiglio regionale del Piemonte dove si è parlato di “Bra Duro”, un formaggio di secolare tradizione del Piemonte. A questo vernissage enogastronomico dell’ennesima eccellenza del “made in Italy”, sono intervenuti l’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero, i presidenti di Confindustria Cuneo Franco Biraghi, di Assopiemonte Dop e Igp Evanzio Fiandino, e del Consorzio vitivinicolo Alta langa Docg Giulio Bava.

 

Oltre ad Angela Motta dell’Ufficio di presidenza, hanno presenziato numerosi assessori e consiglieri regionali, in particolare quelli espressione della Provincia di Cuneo: Francesco Balocco, Maria Carla Chiapello e Gianna Gancia.Il Piemonte dei formaggi, dal punto di vista delle caratteristiche produttive, si può dividere in due grandi aree: da un lato la corona delle Alpi, dove troviamo una variegata serie di tome estive di alpeggio, prevalentemente di latte vaccino, fortemente caratterizzate e in qualche caso ricavate da bovini di razza autoctona. Dall’altro la pianura e le colline, dove incontriamo tipologie molto diversificate sia per il latte di origine che per tecniche di lavorazione.

 

Se invece si considera l’universo caseario piemontese dal punto di vista delle specialità e delle certificazioni legislative, troviamo che questa regione vanta il maggior numero di formaggi a Denominazione di origine protetta, la Dop europea, e cioè 6 sui 30 complessivi dell’Italia. Uno di questi è il “Bra Dop” (produzione 8.000 ql): questo formaggio ha una storia antichissima e prende il nome dalla città di Bra, suo antico mercato, che da sempre è stata un crocevia dei passaggi da e per gli alpeggi, quindi il luogo adatto in cui il formaggio prodotto in montagna veniva lasciato a stagionare, o da cui veniva distribuito a Torino, in Lombardia e soprattutto in Liguria dove, grazie alla sua prodigiosa resistenza agli sbalzi di temperatura, veniva imbarcato sulle navi alla volta di più lontane destinazioni.

 

L’assessore Ferrero ha ribadito come formaggi quali il “Bra Dop” siano prodotti secondo un disciplinare molto rigido che vieta l’utilizzo di latte in polvere. I formaggi Dop sono prodotti tutti con latte genuino, quasi sempre latte crudo, a garanzia della qualità del prodotto, del gusto, della tracciabilità delle produzioni. La trasparenza delle etichette è la strada per garantire i consumatori e i nostri prodotti.

 

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PIANO RIFIUTI, PD: "CHIESTO MAGGIORE CORAGGIO, NO A NUOVI INCENERITORI"

consiglio X 1

Non concentrarsi solo sulla percentuale di raccolta differenziata, ma puntare anche su politiche di prevenzione, con l’obiettivo di ridurre la quantità dei rifiuti e incoraggiare il riuso

 

<A fronte delle richieste espresse dal gruppo consiliare Pd di obiettivi più ambiziosi e a seguito del dibattito e delle audizioni fin qui svolte in sede di Commissione Ambiente, l’assessore Valmaggia ha recepito la necessità di un intervento emendativo sul piano rifiuti e si è assunto la responsabilità di procedere bene e in fretta, per dare al Piemonte dopo quasi vent’anni un piano moderno ed efficace in tempi rapidi>: così la consigliera Pd Silvana Accossato, presidente della V Commissione in Consiglio regionale, e i colleghi Appiano, Ferrentino, Ottria e Rossi, a margine della seduta di oggi pomeriggio, esprimono soddisfazione per l’intervento dell’assessore all’Ambiente Alberto Valmaggia.

 

<Il percorso emendativo – sottolinea la presidente Accossato – porrà al centro dei contenuti del piano il principio dell’economia circolare. In tema di raccolta rifiuti, l’assessore ha convenuto sull’esigenza di non concentrarsi solo sulla percentuale di raccolta differenziata, ma puntare anche su politiche di prevenzione, con l’obiettivo di ridurre la quantità dei rifiuti e incoraggiare il riuso.  In questa logica è ad esempio importante promuovere l’applicazione della tariffa puntuale nel maggior numero di Comuni possibile>.

 

E’ stata anche ribadita da parte dell’assessore Valmaggia, in accordo con il gruppo Pd, la contrarietà a nuovi impianti di incenerimento: <Obiettivo del piano – spiegano i consiglieri Pd – è garantire l’autosufficienza dell’impiantistica già esistente e funzionante>.Infine, gruppo Pd e assessore hanno convenuto sulla necessità di un’azione nei confronti del Governo in tema di politiche degli imballaggi <che in quanto di competenza nazionale richiedono azioni che esulano dal solo perimetro del piano>.

#stoptratta. La risposta salesiana all’emergenza migranti

Il progetto, nato in seguito alla visita di papa Francesco a Valdocco, casa madre dei Salesiani, nel giugno scorso prevede un ampio programma di sensibilizzazione e formazione nei cinque paesi dell’Africa subsahariana in cui i Salesiani sono presenti

 

ProfughiAiutiamoli a casa loro, ma facciamolo davvero. Sembra questo il tratto distintivo della campagna #stoptratta, promossa da Missioni Don Bosco e Vis – Volontariato internazionale per lo sviluppo presentata mercoledì 14 ottobre a Palazzo Lascaris, sede dell’Assemblea regionale. All’evento, promosso in collaborazione con la Consulta regionale europea, sono intervenuti la vicepresidente del Consiglio regionale Daniela Ruffino, delegata alla Consulta, il presidente di Missioni Don Bosco Valdocco Giampietro Pettenon, il presidente e il referente del Vis Nico Lotta e Agostino Sella, il responsabile della Pastorale sociale dei migranti della diocesi di Torino Sergio Durando e i missionari salesiani padre Estifanos Gebremeskel e Cesare Bullo, coordinati da Rossana Campa di Missioni Don Bosco. Il progetto, nato in seguito alla visita di papa Francesco a Valdocco, casa madre dei Salesiani, nel giugno scorso prevede un ampio programma di sensibilizzazione e formazione nei cinque paesi dell’Africa subsahariana in cui i Salesiani sono presenti – Ghana, Senegal, Nigeria, Costa d’Avorio ed Etiopia – affinché chi decide di partire sia informato sui gravi rischi che affronterà durante il viaggio e chi vuole restare abbia opportunità concrete, attraverso progetti di sviluppo specifici, per migliorare le condizioni di vita proprie e della propria famiglia L’obiettivo è contrastare il traffico di esseri umani attraverso la sensibilizzazione dei potenziali migranti sui rischi del viaggio verso l’Europa, dalla detenzione alla morte, fornendo informazioni utili attraverso i social network e contenuti nelle lingue locali per favorire una scelta consapevole. La campagna prevede inoltre progetti di sviluppo orientati a gruppi a rischio traffico o migrazione irregolare e concepiti sulla base delle esigenze emerse nei singoli paesi: in Senegal si punterà al rafforzamento della formazione professionale e dell’inserimento occupazionale a Dakar e a Tambacounda; in Ghana saranno sviluppate le attività formative in campo agricolo e per le donne. In Costa d’Avorio si prevede il rafforzamento del centro socio-educativo Villaggio Don Bosco a Koumassi, nella periferia popolare di Abidjan, e in Etiopia i primi interventi si concentreranno su borse di studio e programmi di supporto scolastico e nutrizionale per giovani a rischio.

 

Per informazioni e adesioni www.stoptratta.org

 

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