L’isola del libro

Rubrica settimanale sulle novità in libreria

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Jonas Jonasson  “ Il centenario che voleva salvare il mondo”  -La Nave di Teseo-  euro 22,00

 

Lo scrittore svedese che aveva scalato le classifiche nel 2009 con il suo primo romanzo  “Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve”  ripesca il suo protagonista Allan Karlsson che ora di anni ne ha 101(prodigi della letteratura) e lo sguinzaglia in un’altra surreale e divertentissima avventura. Fuggito dall’ospizio, lo troviamo in un lussuoso hotel di Bali dove sta godendosi gli ultimi spiccioli dei milioni della valigetta conquistata nel primo libro, insieme all’amico e complice Julius (diventato proprietario di una piantagione di asparagi). I due hanno la gran pensata di festeggiare il giro di boa del secolo di Allan con un bel volo in mongolfiera. Ed è l’inizio di una nuova rocambolesca vicenda, dal momento che finiscono a mollo nel mare e vengono salvati da una nave. Non un’imbarcazione qualunque, bensì di nazionalità nordcoreana, e che per di più trasporta una valigia di uranio di contrabbando destinata al leader megalomane Kim-Jong-un. Preparatevi a seguire Allan e Julius nelle spire di un intrigo internazionale di vasta portata, con coinvolgimento dei politici contemporanei alla guida del mondo. Colpi di scena uno via l’altro in cui mettono lo zampino personaggi del calibro di Angela Merkel, Donald Trump, Vladimir Putin e ministeri degli esteri vari e assortiti. Ironia e divertimento a partire da quando i due vecchietti vengono fermati con l’accusa di spionaggio, poi il geniale escamotage di Allan che si finge esperto di fusione nucleare e affini. Sarà la volta di una crisi diplomatica mondiale e dell’inseguimento di Allan e Julius che sulla via di fuga si imbattono in personaggi uno più divertente e sgangherato dell’altro. Un taxista masai, un truffatore indiano e…per non farsi mancare nulla…entrano anche in società con una venditrice di bare. Lei si chiama Sabine e insieme progettano per “L’ultimo viaggio” delle bare a tema, colorate (dal blu piccione al rosa e al verde oliva), personalizzate in funzione della vita e degli hobby del defunto. Idea brillante e concept che riscuote successo in una fiera internazionale. Peccato l’incauto scambio per cui il feretro con i coniglietti saltellanti in un prato verde sotto una coltre di nuvolette bianche finisca per sbaglio al funerale di un leader nazifascista svedese, mentre alla bambina che doveva passare nell’al di là accompagnata dai bucolici conigli tocchi, invece, la bara con tanto di svastica. Ecco questo per darvi un assaggio di quello in cui vi imbatterete divertendovi nelle 500 pagine che corrono via d’un fiato.

 

 

 

Jonathan Franzen   “La fine della fine della terra”  -Einaudi-  euro 18,50

 

Riscaldamento globale ed estinzione degli animali selvatici sono alcune delle tematiche di questo libro in cui lo scrittore americano raccoglie una rosa di suoi saggi ad ampio spettro. Sono eterogenei e spaziano dai temi ambientali ai reportage esotici di birdwatching (di cui è sfrenatamente appassionato), dai ritratti di amici scrittori alle cartoline dall’Africa orientale (e la sua fauna) per arrivare alla ricerca di un uccello rarissimo nelle sperdute isole Chatham (a est della Nuova Zelanda). Molti gli argomenti, ma di fatto il focus centrale è il futuro drammatico della terra che… scrive Franzen: “ …come oggi la conosciamo assomiglia a una persona gravemente malata di cancro. Possiamo scegliere di curarla con deturpante aggressività, costruendo dighe su ogni fiume e rovinando ogni paesaggio con coltivazioni per biocarburanti, fattorie solari e turbine eoliche, per guadagnare qualche anno di riscaldamento moderato.” L’autore attacca i ciechi  negazionisti del riscaldamento globale, ma non risparmia veleno neanche per gli ottimisti di sinistra come Naomi Klein (attivista autrice di “Una rivoluzione ci salverà” del 2015), che prevedono in tempi ristretti una rivoluzione contro il capitalismo e il suo depredare le risorse del pianeta. La diagnosi dei mali è il cuore dei saggi di Franzen, che è soprattutto abilissimo nel portarci nel meraviglioso mondo degli uccelli. Lui è un birdwatching compulsivo ed elenca infinite specie (tra le 10.000 esistenti), la loro bellezza dal punto di vista estetico, i loro habitat, le loro abitudini e strategie di sopravvivenza. Insegue i pennuti fino al limite del globo in un costosissimo viaggio in Antartide. Ci delizia con descrizioni paesaggistiche da confini del mondo, raccontando i contrasti tra il blu indescrivibile del ghiaccio polare e la monocromia infinita di nero, bianco e grigio. E’ lì che intravede un esemplare del rarissimo pinguino imperatore, tra gli uccelli  più grandi del mondo, alto 1 metro e 20.Per sfuggire all’inutile logica che la colpa sia di tutti e dunque di nessuno, Franzen  suggerisce strategie dal basso: tanti progetti piccoli e sostenibili attuati da comunità locali, come fanno alcune Ong in Costarica e in Perù. Insomma una lettura adatta a chi si preoccupa del futuro del pianeta….

 

 

David Diop  “Fratelli d’anima”  -Neri Pozza-   euro 16,00

 

E’ un colpo al cuore questo libro che ha sbaragliato tutti i concorrenti e vinto il Prix Goncourt des Lycéens 2018 e il Premio Strega Europeo  2019.  L’autore 52enne, nato a Parigi ma cresciuto in Senegal – sospeso tra due civiltà- racconta una pagina drammatica della 1° guerra mondiale. Nelle trincee dell’esercito francese c’erano anche circa 130.000 ”tiratori senegalesi” – in una mano il fucile e nell’altra il machete- destinati a diventare carne da cannone. Sono loro “i cioccolatini dell’Africa nera” (come li chiama il comandante) protagonisti del libro, ma lo sono anche l’amicizia e il contagio dell’orrore. A raccontare è la voce narrante di Alfa Ndiaye, andato in guerra con il suo “più che fratello”, l’inseparabile amico Mademba Diop. Compagno d’ infanzia, fratello adottivo dal quale non si separa mai, neanche quando sbucano dalle trincee e vanno all’assalto. Però Mademba cade nell’imboscata tesa da un soldato nemico “dagli occhi azzurri” che si fingeva morto, ma cogliendolo di sorpresa, lo ha sventrato dal basso in alto con un fulmineo affondo di baionetta. Mademba ha le viscere fuori dal corpo, soffre terribilmente e supplica l’amico di dargli il colpo di grazia. Glielo chiede tre volte, ma Alfa non ci riesce e da allora sarà dilaniato dal senso di colpa per aver permesso la lunga agonia dell’amico. E’ la miccia che innesca il suo nuovo modo di combattere, con quella colpa nel cuore che non gli da pace e lo trasforma. D’ora in poi il suo obiettivo sarà rintracciare quegli occhi chiari e fargli quello che è stato fatto a Mademba. Cerca il corpo a corpo, striscia vicino alle linee nemiche, si finge morto e aspetta che qualcuno esca allo scoperto. Poi gli taglia il polpaccio, lo atterra, gli mette a nudo la pancia e lo sventra. Vede gli occhi azzurri spegnersi lentamente e alla seconda supplica sgozza il malcapitato moribondo, dandogli quel colpo di grazia che non aveva avuto cuore di dare a Mademba. “Quello che non ho fatto per il mio amico, lo farò per il mio nemico. Per umanità” . Ma va oltre: ai nemici che uccide così, taglia anche la mano che regge il fucile e la porta come macabro trofeo ai suoi commilitoni. Alla prima mano lo festeggiano, alla terza è diventato leggenda, ma alla 4° iniziano a diffidare. Per tutti, soldati neri e bianchi, è diventato la morte. Un pazzo sanguinario, tenuto a distanza e temuto come soldato stregone, furia selvaggia, una sorta di spirito dëmm che divora le interiora e le anime. Ma che fine faranno quelle mani monche e, soprattutto, Alfa come continuerà ad affrontare i suoi demoni? E’ quello che vorrete scoprire in questo romanzo pieno di ritmo  e di significati di cui la vicenda storica è il sottofondo.

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