Durante la settimana trascorsa, i Carabinieri del Comando Provinciale di Vercelli hanno attuato una vasta operazione di controllo del territorio con un concreto incremento di servizi preventivi straordinari, allo scopo di mettere in campo una azione di contrasto maggiormente efficace verso i reati predatori che in misura più rilevante intaccano la percezione di sicurezza dei cittadini. Circa 20 militari in più di quelli ordinariamente impiegati hanno giornalmente effettuato servizi in provincia, con particolare riguardo al territorio dei comuni di Santhià, Crescentino e Trino, concludendo le attività nella serata di venerdì sul capoluogo di Vercelli, dove hanno attuato un servizio ad ampio raggio sulla città con particolare attenzione anche ai luoghi della “movida” attraverso una serie di controlli, finalizzati anche al contrasto dello spaccio di stupefacenti, in sinergia con personale della Questura di Vercelli, della Polizia Stradale, della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale, sforzo coralmente condiviso in ossequio all’operazione “Periferie Sicure”, disposta in ambito nazionale dal Ministero dell’Interno. I Carabinieri della Provincia di Vercelli hanno potuto contare sul supporto di militari della Compagnia d’Intervento Operativo del 6° Battaglione Carabinieri “Toscana” di Firenze, di Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Vercelli e del Nucleo Cinofili di Volpiano (TO), che li hanno affiancati lungo le strade urbane ed extraurbane, le piazze, i luoghi di aggregazione giovanile e gli esercizi pubblici. Sono state dispiegate numerose pattuglie dei Carabinieri, soprattutto in orario serale e notturno, che hanno effettuato svariati posti di controllo in cui sono state sottoposte a verifica decine di automobili e quasi 150 persone. In particolare, durante i controlli degli esercizi pubblici, 10 in tutto, due attività commerciali sono state multate perché impiegavano un lavoratore in nero ciascuna. I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, infatti, a conclusione delle specifiche verifiche hanno sanzionato i datori di lavoro con una multa di 6.000 euro circa e sospeso l’attività sino alla regolarizzazione dei lavoratori non in regola mediante la loro assunzione.
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