Gennaio 2019

Donna si vuole lanciare dal balcone, l'amica la trattiene fino all'ultimo. Arriva la polizia e la salva

L’intervento della Polizia di Stato ha impedito ad una donna di Vercelli di compiere un gesto estremo
DAL PIEMONTE (Vercelli)  Alla sala operativa giungeva la telefonata di un commerciante che riferiva che era stata avvisata dai propri clienti una donna sospesa da un balcone   e in
procinto di gettarsi nel vuoto.   Il costante contatto telefonico da parte dei poliziotti  
consentiva di ottenere notizie utili per inviare  immediatamente la pattuglia
sul posto. L’equipaggio della Squadra Volante si  recava in loco e rapidamente accedeva
all’appartamento, forzando il portoncino d’ingresso rimasto chiuso.
Gli operatori intervenuti si precipitavano in soccorso della donna che era
trattenuta solo grazie alle forze di un’amica, anch’essa stremata.
Vista la posizione  in cui si trovava, con non poca difficoltà la donna veniva
tratta in salvo dagli agenti di Polizia. Infatti, la stessa si divincolava e poi si
lasciava andare a peso morto, rendendo complesso l’operato dei poliziotti che,
nel sollevarne il corpo, hanno anche riportato anche strappi nella
propria divisa.  I poliziotti chiamavano quindi il soccorso sanitario che   accompagnava la
donna in ospedale per gli accertamenti del caso.
(FOTO ARCHIVIO)

Donna si vuole lanciare dal balcone, l’amica la trattiene fino all’ultimo. Arriva la polizia e la salva

L’intervento della Polizia di Stato ha impedito ad una donna di Vercelli di compiere un gesto estremo
DAL PIEMONTE (Vercelli)  Alla sala operativa giungeva la telefonata di un commerciante che riferiva che era stata avvisata dai propri clienti una donna sospesa da un balcone   e in
procinto di gettarsi nel vuoto.   Il costante contatto telefonico da parte dei poliziotti  
consentiva di ottenere notizie utili per inviare  immediatamente la pattuglia
sul posto. L’equipaggio della Squadra Volante si  recava in loco e rapidamente accedeva
all’appartamento, forzando il portoncino d’ingresso rimasto chiuso.
Gli operatori intervenuti si precipitavano in soccorso della donna che era
trattenuta solo grazie alle forze di un’amica, anch’essa stremata.
Vista la posizione  in cui si trovava, con non poca difficoltà la donna veniva
tratta in salvo dagli agenti di Polizia. Infatti, la stessa si divincolava e poi si
lasciava andare a peso morto, rendendo complesso l’operato dei poliziotti che,
nel sollevarne il corpo, hanno anche riportato anche strappi nella
propria divisa.  I poliziotti chiamavano quindi il soccorso sanitario che   accompagnava la
donna in ospedale per gli accertamenti del caso.
(FOTO ARCHIVIO)

Torna la grande festa dei motori d'epoca e da corsa

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Dal 31 gennaio al 3 febbraio il Salone dedicato alle vetture del passato torna al Lingotto Fiere con una retrospettiva sulle leggendarie Abarth. All’Oval Automotoracing festeggia dieci anni a tutta velocità con “La Grande Sfida” tra campioni di rally, evoluzioni in pista e vetture da corsa, le personalizzazioni più estreme e i raduni di Youngtimer

Si apre oggi a Torino il primo appuntamento dell’anno all’insegna delle due e quattro ruote che porterà in città appassionati, addetti ai lavori e piloti, per ammirare gioielli del passato, supercar e bolidi da competizione, in un lungo fine settimana dedicato ai motori. Al Lingotto Fiere e all’Oval, in via Nizza 294, dal 31 gennaio al 3 febbraio 2019 tornano Automotoretrò e Automotoracing, le due rassegne – giunte rispettivamente alla 37a e alla 10a edizione – dedicate al motorismo storico, al mondo delle corse e delle alte prestazioni, organizzate da Bea srl con il patrocinio della Città di Torino ed il contributo di Catawiki, Pakelo e Sparco.

In mostra migliaia di veicoli provenienti da tutto il mondo: un padiglione sarà interamente riservato ad auto e moto messe in vendita da privati e commercianti e non mancheranno le consuete esposizioni dei “pezzi” più prestigiosi negli stand delle case costruttrici e dei numerosi club, a fianco a nomi storici dell’automobilismo e del motociclismo internazionali e alle tradizionali aree riservate al modellismo, ai settori ricambi e accessori, all’editoria specializzata e al vastissimo settore dell’automobilia.

«Il mercato delle auto d’epoca è in fermento: l’incremento delle valutazioni e l’aumento dei volumi d’affari  di questi ultimi anni si scontra con le nuove norme anti inquinamento che penalizzano il settore. Rileviamo però un aumento nel segmento delle Youngtimer, le auto tra i 20 e i 29 anni di età, che coinvolge finalmente un pubblico più diversificato e giovane e l’ammirazione per i modelli d’antan contagia anche i collezionisti più interessati agli aspetti storico-culturali ed estetici – spiega Beppe Gianoglio, organizzatore di Automotoretrò -. Passato, presente e futuro si contaminano e attraggono i cultori dell’automobile di ogni età: lo dimostra il grande successo di pubblico della precedente edizione, che ha visto la partecipazione di oltre 67.000 visitatori e centinaia di trattative private andate a buon fine. E quest’anno la grande festa dedicata ai motori si arricchirà di un programma ancora più intenso».

«Automotoretrò e Automotoracing colgono perfettamente lo spirito e la vocazione di Torino città automobilistica, non solo in senso produttivo: qui si parla di passione vera, quella per i veicoli a due e a quattro ruote – dichiara Alberto Sacco, Assessore al Commercio, Turismo e Lavoro della Città di Torino -. Questo evento fa convivere veicoli e marchi storici delle case automobilistiche con la contemporaneità e l’avanguardia delle auto e moto per le gare rallistiche. Automotoretrò e Automotoracing sono quindi due facce della stessa medaglia, un evento ad hoc per appassionati di tutte le età, che richiama un tipo di turismo su cui la Città sta puntando: quello delle famiglie».

Ad accogliere i visitatori all’ingresso del Padiglione centrale sarà la retrospettiva “Scorpione70”un viaggio alla scoperta del mitico marchio Abarth, fondato a Torino nel 1949 dall’ex pilota Carlo Abarth e diventato in tutto il mondo sinonimo di performance e stile italiano, esclusività e tecnologia, capace di far sognare intere generazioni di appassionati delle quattro ruote. L’esposizione raccoglie le vetture che hanno contribuito al successo della casa automobilistica: dalle “Abarth per tutti“, le piccole “bombe” 595, 695, 850 e 1000 declinate nelle varianti stradali, SS, Assetto Corsa, TC e TCR, derivate dalle popolari Fiat 600 e 500; alle “Abarth dei sogni“, le più potenti Sport Prototipo regine delle competizioni, nelle tre categorie 1000, 2000 e 3000 cc di cilindrata; passando per le “Abarth Gran Turismo“, quelle preferite dai gentlemen driver, come la Simca 2000, la 750 e la 1000 Zagato. La rassegna sarà poi il palcoscenico sul quale sarà possibile incontrare alcuni dei protagonisti che hanno vissuto l’epopea Abarth dalle origini nel 1949 fino ad oggi. Proprio ad Automotoretrò, inoltre, lo sponsor Catawiki – il sito di aste online per oggetti unici e speciali – organizza una speciale vendita di vetture e memorabilia Abarth, con lotti provenienti da tutta Europa: il pubblico in salone potrà, quindi, seguire in diretta l’andamento delle offerte e vivere le emozionanti fasi finali delle aggiudicazioni.

In fiera saranno celebrati anche i compleanni di altre icone che hanno segnato la storia dell’automobilismo dello scorso secolo. Nello stand di Autobianchi saranno esposti i modelli, disegnati 50 anni fa da Dante Giacosa, A111 – una berlina con molte soluzioni moderne (freni a disco, piantone collassabile, servofreno) e uno stile che anticipa la futura, fortunatissima, Fiat 128 – e la superutilitaria A112, dalle linee aggressive, un motore brillante a trazione anteriore, interni di pregio e una versione, Abarth, che dirà la sua nel mondo del rally. La fortunata serie Discovery, nata nel 1989, sarà invece protagonista nello stand del Registro Storico Land Rover, mentre nello stand della Scuderia Jaguar Storiche farà bella mostra di sé la lussuosa berlina dal fascino senza tempo Jaguar Mk2, veloce, spaziosa e dalla linea seducente, lanciata nel 1959.

Sempre nel Padiglione 2 si potranno poi ammirare una Tecno Nanni Galli V8 Ecoracing (stand SIAM), una nuova sportiva con motore centrale a otto cilindri alimentato a Gpl, creata dallo storico marchio bolognese Tecno conosciuto per le monoposto da competizione impiegate all’inizio degli anni ’70 anche in Formula 1, e quattro esclusivi esemplari della Scuderia del Portello: la De Tomaso F1 Alfa Romeo 1961, l’Alfa Romeo Giulietta Sprint Speciale “Low Nose” 1959, l’Alfa Romeo Giulietta Spider Veloce 1956 e l’Alfa Romeo Giulietta Sprint Veloce 1956. E ancora, nello stand B7, il Museo Storico Alfa Romeo e il Museo Nazionale dell’Automobile proporranno ai visitatori un approfondimento sulla collaborazione tra Marcello Gandini e la casa del Biscione esibendo una Montreal del 1972.

Anche FCA Heritage parteciperà con uno stand che racconta la storica collaborazione tra la Casa dello Scorpione e gli altri marchi italiani oggi parte del Gruppo FCA. In scena, tre vetture straordinarie, realizzate in piccola serie o addirittura in esemplare unico – Alfa Romeo 750 Competizione (1955), Lancia Rally 037 (1982) e Fiat Nuova 500 elaborazione Abarth “Record” (1958) -, oltre a un’Abarth 1000 Monoposto Record Classe G appositamente restaurata, con cui Carlo Abarth conquistò personalmente il centesimo record del marchio che porta il suo nome, e che rappresenta un tributo ulteriore alla figura di questo geniale pilota e imprenditore. Infine, completano l’esposizione torinese un esemplare di Pininfarina Spidereuropa e le nuove Abarth 595 e Abarth 124 GT “70esimo Anniversario”.

 

Sabato 2 febbraio, alle ore 11.30, Automotoretrò ospiterà in anteprima assoluta la presentazione del nuovo libro “Giorgio Pianta, una vita per le corse”, biografia del celebre pilota, collaudatore e team manager scritta a quattro mani dall’ex progettista Abarth Sergio Limone e dal giornalista Luca Gastaldi. In uno stand dedicato si potranno anche ammirare tre vetture che hanno caratterizzato tre distinti periodi della lunga e ineguagliabile carriera di Pianta, scomparso nel 2014 a 79 anni: la Opel GT Conrero utilizzata alla Targa Florio del 1972, il prototipo della Lancia Trevi Bimotore del 1983 e l’Alfa 155 GTA Superturismo del 1992.

 

Agli amanti delle due ruote è, infine, dedicata una mostra tributo alle Big Four – Honda, Kawasaki, Yamaha e Suzuki – che più hanno segnato l’evoluzione delle motociclette da semplici utilitarie a icone di stile, sinonimo di un nuovo modo di vivere il tempo libero e lo sport. Nel Padiglione 2 una ricca collezione di oltre 40 pezzi imperdibili risalenti agli Anni Sessanta e Settanta raccontano l’innovazione, attuale ancora oggi, e il carattere dei quattro marchi giapponesi capaci di dettare le nuove linee stilistiche e alzare l’asticella dal punto di vista tecnologico e progettuale. In primo piano, la Honda CB 750 Four del 1969, un gioiello ingegneristico che stupì il mondo con prestazioni e dotazioni di serie mai viste finora, ma anche le potenti Kawasaki Mach III (1969) e 900Z (1973), la Yamaha XT500 che ha rivoluzionato il mondo delle enduro e la Suzuki T500 “Titan”, il grosso bicilindrico che per primo arrivò in Italia nel 1969.

Torna la grande festa dei motori d’epoca e da corsa

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Dal 31 gennaio al 3 febbraio il Salone dedicato alle vetture del passato torna al Lingotto Fiere con una retrospettiva sulle leggendarie Abarth. All’Oval Automotoracing festeggia dieci anni a tutta velocità con “La Grande Sfida” tra campioni di rally, evoluzioni in pista e vetture da corsa, le personalizzazioni più estreme e i raduni di Youngtimer

Si apre oggi a Torino il primo appuntamento dell’anno all’insegna delle due e quattro ruote che porterà in città appassionati, addetti ai lavori e piloti, per ammirare gioielli del passato, supercar e bolidi da competizione, in un lungo fine settimana dedicato ai motori. Al Lingotto Fiere e all’Oval, in via Nizza 294, dal 31 gennaio al 3 febbraio 2019 tornano Automotoretrò e Automotoracing, le due rassegne – giunte rispettivamente alla 37a e alla 10a edizione – dedicate al motorismo storico, al mondo delle corse e delle alte prestazioni, organizzate da Bea srl con il patrocinio della Città di Torino ed il contributo di Catawiki, Pakelo e Sparco.

In mostra migliaia di veicoli provenienti da tutto il mondo: un padiglione sarà interamente riservato ad auto e moto messe in vendita da privati e commercianti e non mancheranno le consuete esposizioni dei “pezzi” più prestigiosi negli stand delle case costruttrici e dei numerosi club, a fianco a nomi storici dell’automobilismo e del motociclismo internazionali e alle tradizionali aree riservate al modellismo, ai settori ricambi e accessori, all’editoria specializzata e al vastissimo settore dell’automobilia.

«Il mercato delle auto d’epoca è in fermento: l’incremento delle valutazioni e l’aumento dei volumi d’affari  di questi ultimi anni si scontra con le nuove norme anti inquinamento che penalizzano il settore. Rileviamo però un aumento nel segmento delle Youngtimer, le auto tra i 20 e i 29 anni di età, che coinvolge finalmente un pubblico più diversificato e giovane e l’ammirazione per i modelli d’antan contagia anche i collezionisti più interessati agli aspetti storico-culturali ed estetici – spiega Beppe Gianoglio, organizzatore di Automotoretrò -. Passato, presente e futuro si contaminano e attraggono i cultori dell’automobile di ogni età: lo dimostra il grande successo di pubblico della precedente edizione, che ha visto la partecipazione di oltre 67.000 visitatori e centinaia di trattative private andate a buon fine. E quest’anno la grande festa dedicata ai motori si arricchirà di un programma ancora più intenso».

«Automotoretrò e Automotoracing colgono perfettamente lo spirito e la vocazione di Torino città automobilistica, non solo in senso produttivo: qui si parla di passione vera, quella per i veicoli a due e a quattro ruote – dichiara Alberto Sacco, Assessore al Commercio, Turismo e Lavoro della Città di Torino -. Questo evento fa convivere veicoli e marchi storici delle case automobilistiche con la contemporaneità e l’avanguardia delle auto e moto per le gare rallistiche. Automotoretrò e Automotoracing sono quindi due facce della stessa medaglia, un evento ad hoc per appassionati di tutte le età, che richiama un tipo di turismo su cui la Città sta puntando: quello delle famiglie».

Ad accogliere i visitatori all’ingresso del Padiglione centrale sarà la retrospettiva “Scorpione70”un viaggio alla scoperta del mitico marchio Abarth, fondato a Torino nel 1949 dall’ex pilota Carlo Abarth e diventato in tutto il mondo sinonimo di performance e stile italiano, esclusività e tecnologia, capace di far sognare intere generazioni di appassionati delle quattro ruote. L’esposizione raccoglie le vetture che hanno contribuito al successo della casa automobilistica: dalle “Abarth per tutti“, le piccole “bombe” 595, 695, 850 e 1000 declinate nelle varianti stradali, SS, Assetto Corsa, TC e TCR, derivate dalle popolari Fiat 600 e 500; alle “Abarth dei sogni“, le più potenti Sport Prototipo regine delle competizioni, nelle tre categorie 1000, 2000 e 3000 cc di cilindrata; passando per le “Abarth Gran Turismo“, quelle preferite dai gentlemen driver, come la Simca 2000, la 750 e la 1000 Zagato. La rassegna sarà poi il palcoscenico sul quale sarà possibile incontrare alcuni dei protagonisti che hanno vissuto l’epopea Abarth dalle origini nel 1949 fino ad oggi. Proprio ad Automotoretrò, inoltre, lo sponsor Catawiki – il sito di aste online per oggetti unici e speciali – organizza una speciale vendita di vetture e memorabilia Abarth, con lotti provenienti da tutta Europa: il pubblico in salone potrà, quindi, seguire in diretta l’andamento delle offerte e vivere le emozionanti fasi finali delle aggiudicazioni.

In fiera saranno celebrati anche i compleanni di altre icone che hanno segnato la storia dell’automobilismo dello scorso secolo. Nello stand di Autobianchi saranno esposti i modelli, disegnati 50 anni fa da Dante Giacosa, A111 – una berlina con molte soluzioni moderne (freni a disco, piantone collassabile, servofreno) e uno stile che anticipa la futura, fortunatissima, Fiat 128 – e la superutilitaria A112, dalle linee aggressive, un motore brillante a trazione anteriore, interni di pregio e una versione, Abarth, che dirà la sua nel mondo del rally. La fortunata serie Discovery, nata nel 1989, sarà invece protagonista nello stand del Registro Storico Land Rover, mentre nello stand della Scuderia Jaguar Storiche farà bella mostra di sé la lussuosa berlina dal fascino senza tempo Jaguar Mk2, veloce, spaziosa e dalla linea seducente, lanciata nel 1959.

Sempre nel Padiglione 2 si potranno poi ammirare una Tecno Nanni Galli V8 Ecoracing (stand SIAM), una nuova sportiva con motore centrale a otto cilindri alimentato a Gpl, creata dallo storico marchio bolognese Tecno conosciuto per le monoposto da competizione impiegate all’inizio degli anni ’70 anche in Formula 1, e quattro esclusivi esemplari della Scuderia del Portello: la De Tomaso F1 Alfa Romeo 1961, l’Alfa Romeo Giulietta Sprint Speciale “Low Nose” 1959, l’Alfa Romeo Giulietta Spider Veloce 1956 e l’Alfa Romeo Giulietta Sprint Veloce 1956. E ancora, nello stand B7, il Museo Storico Alfa Romeo e il Museo Nazionale dell’Automobile proporranno ai visitatori un approfondimento sulla collaborazione tra Marcello Gandini e la casa del Biscione esibendo una Montreal del 1972.

Anche FCA Heritage parteciperà con uno stand che racconta la storica collaborazione tra la Casa dello Scorpione e gli altri marchi italiani oggi parte del Gruppo FCA. In scena, tre vetture straordinarie, realizzate in piccola serie o addirittura in esemplare unico – Alfa Romeo 750 Competizione (1955), Lancia Rally 037 (1982) e Fiat Nuova 500 elaborazione Abarth “Record” (1958) -, oltre a un’Abarth 1000 Monoposto Record Classe G appositamente restaurata, con cui Carlo Abarth conquistò personalmente il centesimo record del marchio che porta il suo nome, e che rappresenta un tributo ulteriore alla figura di questo geniale pilota e imprenditore. Infine, completano l’esposizione torinese un esemplare di Pininfarina Spidereuropa e le nuove Abarth 595 e Abarth 124 GT “70esimo Anniversario”.

 

Sabato 2 febbraio, alle ore 11.30, Automotoretrò ospiterà in anteprima assoluta la presentazione del nuovo libro “Giorgio Pianta, una vita per le corse”, biografia del celebre pilota, collaudatore e team manager scritta a quattro mani dall’ex progettista Abarth Sergio Limone e dal giornalista Luca Gastaldi. In uno stand dedicato si potranno anche ammirare tre vetture che hanno caratterizzato tre distinti periodi della lunga e ineguagliabile carriera di Pianta, scomparso nel 2014 a 79 anni: la Opel GT Conrero utilizzata alla Targa Florio del 1972, il prototipo della Lancia Trevi Bimotore del 1983 e l’Alfa 155 GTA Superturismo del 1992.

 

Agli amanti delle due ruote è, infine, dedicata una mostra tributo alle Big Four – Honda, Kawasaki, Yamaha e Suzuki – che più hanno segnato l’evoluzione delle motociclette da semplici utilitarie a icone di stile, sinonimo di un nuovo modo di vivere il tempo libero e lo sport. Nel Padiglione 2 una ricca collezione di oltre 40 pezzi imperdibili risalenti agli Anni Sessanta e Settanta raccontano l’innovazione, attuale ancora oggi, e il carattere dei quattro marchi giapponesi capaci di dettare le nuove linee stilistiche e alzare l’asticella dal punto di vista tecnologico e progettuale. In primo piano, la Honda CB 750 Four del 1969, un gioiello ingegneristico che stupì il mondo con prestazioni e dotazioni di serie mai viste finora, ma anche le potenti Kawasaki Mach III (1969) e 900Z (1973), la Yamaha XT500 che ha rivoluzionato il mondo delle enduro e la Suzuki T500 “Titan”, il grosso bicilindrico che per primo arrivò in Italia nel 1969.

Anziani e bimbi, Cirio: «La normativa Ue sulla privacy non ostacoli l’installazione di telecamere»

Lanciata una petizione su www.change.org
 
Prevedere che il regolamento Ue 2016/679 sulla privacy consenta l’installazione obbligatoria di telecamere di sicurezza e prevenzione in asili, scuole e case di cura per anziani, senza ostacoli burocraticiÈ la richiesta contenuta in una petizione europea depositata a Bruxelles dall’eurodeputato Alberto Cirio e lanciata sulla piattaforma www.change.org a seguito dei numerosi casi di abusi su bambini e anziani verificatisi in Italia in strutture sia pubbliche che private. L’arresto, nelle scorse ore, delle maestre di un asilo di Torino è il terzo fatto di cronaca dall’inizio del 2019, dopo quello di una scuola romana e di un istituto per bambini autistici in provincia di Bari. «È fondamentale sottolineare che le persone che lavorano nel sistema scolastico e assistenziale italiano sono nella maggioranza dei casi dedite al proprio lavoro con grande passione e serietà – commenta l’eurodeputato Alberto Cirio –. Purtroppo i casi di cronaca registrati negli ultimi anni testimoniano la necessità di intervenire a scopo preventivo e l’installazione di telecamere obbligatorie in asili, scuole materne e case di cura per anziani può essere un valido deterrente. Parliamo di immagini criptate, ovviamente, che sarebbero visionabili solo dall’autorità giudiziaria nel caso di segnalazioni specifiche. Affinché questi dispositivi possano essere installati in strutture pubbliche e private è necessario, però, che la normativa europea sulla privacy non sia di ostacolo burocratico in tutti quei casi in cui il diritto alla tutela dei dati personali non può diventare più importante di quello alla sicurezza di soggetti deboli come bambini e anziani».

La Regione ha inviato il ricorso contro la legge sicurezza

Il Piemonte ha inviato questa mattina, alle 9, dall’ufficio postale del tribunale di Torino, il ricorso contro la legge sicurezza alla Consulta. Con questo atto di 96 pagine si chiede la dichiarazione di illegittimità costituzionale dell’intero decreto legge del 4 ottobre 2018 n. 113, convertito poi in legge che violerebbe ben 26 norme. “Siamo la prima Regione ad aver inviato il ricorso” – commenta l’assessora all’Immigrazione Monica Cerutti – ma presto seguiranno Umbria, Emilia Romagna, e altre. Siamo tutti preoccupati delle possibili conseguenze delle nuove norme, non solo per i migranti ma per tutta la comunità piemontese. Questo atto oltre a essere discriminatorio avrà conseguenze sulla vita di tutti i cittadini. Ad esempio, gli irregolari e i richiedenti asilo non potendo accedere al sistema sanitario, nemmeno per la prevenzione, andranno nei pronto soccorso, con evidente disagi per tutti”.  Il ricorso è stato redatto dal docente di diritto internazionale, e avvocato, Ugo Mattei, con la collaborazione dell’avvocato della Regione, Giovanna Scollo. Sono otto, in tutto, i profili di incostituzionalità. Tra questi, la mancanza del requisito della necessità ed urgenza indispensabile per poter decretare. Con un decreto non si possono fare riforme strutturali mentre la legge Salvini le fa. Ancora, sulla norma è stata chiesta la fiducia impedendo il dibattito. Il decreto poi è mal scritto e parlerebbe solo ai giuristi, mentre le leggi devono essere chiare. Infine, si abolisce la protezione umanitaria che è prevista dal diritto internazionale. Il ricorso inizia con queste parole: ‘Si sperava di non dover vedere mai più, nell’Italia repubblicana nata dalla Resistenza antifascista, scene come quelle andate in onda, proprio intorno al Giorno della Memoria, al Cara di Castelnuovo di Porto, dove numerosi migranti di colore, donne e bambini inclusi, già integrati nel territorio, sono stati caricati su autobus e deportati in località loro ignote. Si è trattato del primo esempio di applicazione pratica del Decreto Salvini,  norme che vanno cancellate dal nostro diritto positivo perché mostrano le caratteristiche devastanti di un virus letale per il nostro ordine democratico. La Regione Piemonte ritiene che tale riforma, oltre a essere ispirata a un disegno gravemente incostituzionale di limitazione dei diritti delle persone e di marginalizzazione (per non dire vera e propria “criminalizzazione”) dello straniero e di quanti, più in generale, si trovino in una condizione di vulnerabilità sociale, incide in modo rilevante sulle prerogative costituzionali delle Regioni e degli Enti locali’.   Alle Regioni spetta il compito costituzionale di ‘rimuovere gli squilibri economici e sociali e favorire l’effettivo esercizio dei diritti della persona’. È chiamata a provvedere alle esigenze sottese a un disegno costituzionale sociale e inclusivo e non deve esser costretta – prosegue il ricorso – ‘a partecipare, con le proprie risorse e la propria organizzazione, al perseguimento del disegno incostituzionale (in quanto xenofobo ed escludente) di una parte politica che pro temporeriesce a determinare, in modo abusivo, come si dimostrerà più avanti, il processo di normazione statale’. Come giurista impegnato da sempre in difesa dei valori costituzionali – spiega l’avvocato Mattei – sposo in pieno le dichiarazioni del Presidente Lattanzi su La Repubblica di oggi e confido che la Consulta sia conscia della necessità e urgenza, non del Decreto Sicurezza, (come sostiene il governo) ma di intervenire per evitare ulteriori derive di incostituzionalità lesive degli interessi delle Regioni ricorrenti e della credibilità internazionale del Paese”. Entro un mese la Corte Costituzionale dovrebbe fissare una prima udienza. “Speriamo ora – conclude Cerutti – di avere un responso che fermi questa norma pericolosa, che rischia di far diventare, solo in Piemonte, 5mila persone irregolari”.

 

Il centro sportivo non aveva il certificato prevenzione incendi

Nell’ambito di specifici servizi finalizzati al contrasto dei reati in materia di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro, spettacolo e di trattenimento in genere, i Carabinieri della Stazione di Casanova Elvo hanno denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vercelli il legale rappresentante di un centro sportivo del territorio, per aver omesso di richiedere ai Vigili del Fuoco il rinnovo del certificato prevenzione incendi. I militari dell’Arma, nell’ambito di un controllo amministrativo finalizzato ad accertare il rispetto della normativa concernente la prevenzione e sicurezza, hanno rilevato che per la struttura in esame non era stato richiesto il previsto rinnovo periodico della documentazione afferente all’attestazione del Certificato di Prevenzione Incendi, scaduto da mesi, al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Vercelli. L’attività dei Carabinieri nello specifico settore proseguirà anche per il futuro, al fine di sempre meglio tutelare gli utenti delle strutture, pubbliche e private.

Massimo Iaretti

Il Gruppo Iren è certificato Top Employer

Le migliori aziende al mondo in ambito risorse umane: quelle che offrono le migliori condizioni di lavoro, che formano e sviluppano i talenti a ogni livello aziendale e che si sforzano costantemente di potenziare e ottimizzare le loro Best Practice nel campo delle Risorse Umane

Il Gruppo Iren  è stato ufficialmente certificato Top Employer Italia 2019 per le sue eccellenze nelle condizioni di lavoro. La ricerca annuale, condotta da Top Employers Institute certifica le migliori aziende al mondo in ambito risorse umane: quelle che offrono le migliori condizioni di lavoro, che formano e sviluppano i talenti a ogni livello aziendale e che si sforzano costantemente di potenziare e ottimizzare le loro Best Practice nel campo delle Risorse Umane. Il programma Top Employers ha riconosciuto e certificato oltre 1500 aziende in 118 Paesi nei cinque continenti. David Plink, CEO di Top Employers Institute, afferma «Le aziende certificate Top Employers 2019 hanno dimostrato di poter offrire condizioni di lavoro straordinarie ai propri dipendenti e di sviluppare una strategia HR focalizzata sulla centralità delle persone. Queste aziende contribuiscono ad arricchire il mondo del lavoro con la loro eccezionale dedizione all’eccellenza delle risorse umane e per questo sono riconosciute come Employers of choice». Antonio Andreotti, Direttore Risorse Umane Iren ha commentato “Siamo particolarmente soddisfatti per questo riconoscimento. La certificazione Top Employers, che Iren ha ottenuto per la prima volta nel 2018, è stata certamente un punto di arrivo del lavoro fatto, ma anche il punto di partenza per migliorare ulteriormente e lo stimolo a fare sempre meglio sul tema dello sviluppo delle persone, che è proprio uno dei valori chiave del Gruppo

Attesa per la visita di Salvini al cantiere Tav

ESPOSTO PD ALLA CORTE DEI CONTI

Il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli dichiara a radio Rai, a proposito della Tav: “nel contratto di governo è scritto di ridiscutere integralmente l’opera nel rispetto dei patti con la Francia, e per farlo dobbiamo avere i numeri in mano. Tra pochi giorni li avremo, penso che a metà febbraio avremo un primo incontro con la commissaria europea ai trasporti e con il ministro francese, poi renderemo pubblica l’analisi in Italia, ci sarà il dibattito pubblico e ne discuteremo in maggioranza”. Intanto, in vista della visita del ministro e vicepremier Matteo Salvini al cantiere della Torino-Lione venerdì a Chiomonte, i no Tav fanno sapere che ad attenderlo ci sarà un loro presidio. Commenta il deputato di Forza Italia Osvaldo Napoli: “se Salvini  visitando il cantiere dovesse trovare contestatori sappia che non sono valsusini. Gli abitanti della Valle hanno capito di essere stati strumentalizzati per anni da una contestazione ideologica che niente aveva e ha a che fare con la TAV. E bene farà il ministro a portare la sua solidarietà alle Forze dell’ordine: centinaia di carabinieri e poliziotti sono stati dislocati da anni, se non decenni, nei pressi del cantiere, distolti da altre mansioni, e con costi per lo Stato che l’Università Bocconi ha stimato in circa 65 milioni di euro, fino al dicembre 2017”. lI Pd alla Camera  dei deputati presenterà un esposto alla Corte dei Conti per accertare se lo stop alle gare della Torino-Lione configuri un danno erariale. Lo ha comunicato il capogruppo ed ex ministro  Graziano Delrio in una conferenza stampa a Torino, con il governatore Sergio Chiamparino e il deputato dem Davide Gariglio.

Appello mondiale per il Venezuela

Libertà, Riconoscimento internazionale del Presidente ad Interim Juan Guaidò, Rispetto dei Diritti Umani e Aiuto Umanitario

Torino –  Si terrà sabato 2 febbraio alle ore 16 in Piazza Castello, una manifestazione in favore del popolo venezuelano. In questi giorni il Venezuela vive momenti drammatici. Per questo motivo i venezuelani, dentro e fuori il loro paese, scelgono di manifestare pacificamente nelle piazze d’Italia. Scenderemo in piazza continuando a lottare per quei valori spesso dati per scontati e che, ormai da troppo tempo, sono assenti in Venezuela: libertà, democrazia, rispetto dei diritti umani, riconciliazione nazionale, fine delle violenze e aiuto umanitario. In un contesto ostile e difficile, Juan Guaidò, ha preso in mano la situazione, assumendo l’incarico di Presidente ad interim sulla base di due fatti: in primo luogo perché è stato eletto Presidente del Parlamento Venezuelano, unico potere autonomo direttamente scelto dai cittadini nel 2015; in secondo luogo, a causa dell’impossibilità dell’ex Presidente Nicolas Maduro di continuare con un secondo mandato, poiché è stato rieletto con elezioni anticipate ed illegittime, non riconosciute dalla comunità internazionale. Mancano dunque i requisiti minimi per elezioni libere e attendibili (come richiesto dall’UE, l’OHCHR, l’OSA e il gruppo di Lima). I Venezuelani e italo-venezuelani del Piemonte si sono organizzati a Torino, così come in molte altre città italiane, per dar sostegno alla richiesta di riconoscimento, da parte dell’Europa, del presidente Juan Guaidò e per riportare il Venezuela ad una vita democratica e pacifica. Oggi è stata tracciata una rotta per il ripristino della democrazia, restituendo la divisione dei poteri esecutivo, giudiziario e elettorale, che ormai non esisteva più. Questa strada corre verso tre tappe: la fine dell’usurpazione, un governo di transizione e, infine, libere elezioni.Ci auguriamo, con il sostegno dell’Italia e della Comunità Europea, di poter avanzare rapidamente su questa rotta, nel nostro camino verso la libertà.

Associazioni promotrici:
Venezuela in Piemonte
piemonte.venezuela@gmail.com
Associazione di Pensionati Venezuelani Residenti in Italia
apevereit@gmail.com

Familia Futura
familiafutura@gmail.com