Luglio 2018

Olimpiadi 2026, il Coni propone la “triplice alleanza”

La Commissione del Coni “indica in assoluto come strada da seguire, e come auspicio, la candidatura congiunta con le tre città, per far sì che ci sia una vera candidatura italiana”. In sostanza Torino con le sue montagne, Milano e Cortina sarebbero candidate insieme ad ospitare i Giochi invernali del 2026. A parlare è il presidente del Coni, Giovanni Malagò, al termine della riunione della Commissione di valutazione per le Olimpiadi 2026, prima della decisione finale  del Consiglio nazionale. Si tratterebbe di  una novità assoluta, avendo ottenuto dal Comitato olimpico internazionale la possibilità candidare unitariamente tre città. Secondo Malagò  nella riunione “L’obiettivo è stata l’unitarietà della candidatura e l’aspetto dei costi-benefici”. La sindaca Appendino dice che la città è a disposizione a fronte di una scelta del governo nazionale.

LA UISP E’ VICINA A DAISY OSAKUE

Hanno fatto del male a un mio compagno di squadra, ad un’atleta  dell’altra squadra, ad un’atleta di un’altra nazione, non importa di  dove, avete colpito tutti noi, perchè lo sport è contro la violenza e il  razzismo, ed è per il rispetto di tutti, indistintamente. Siamo vicini a Daisy Osakue, che ha iniziato a praticare sport in una  delle società della nostra città. Tante sono affiliate Uisp, che ogni  giorno lavorano per progetti di sport per i diritti, l’inclusione, la solidarietà, contro ogni forma di violenza. Ai suoi aggressori dedichiamo questa storia. James Owens, detto Jesse, era quell’americano nero, che volava come  avesse le ali, aveva 23 anni. Luz (Ludwig) Long, tedesco, occhi azzurri, biondo con il ciuffo a onda,  la pelle bianca. Era l’orgoglio di Hitler, uno dei motivi di orgoglio, ma solo fino a  quel giorno. Dopo no, perchè quell’atleta aveva un difetto imperdonabile: era  vaccinato contro il razzismo. Proprio in quelle Olimpiadi del ‘36 nella Berlino nazista che avrebbe  dovuto celebrare la superiorità della razza bianca e sotto gli occhi  furenti del Fuhrer, il bianco e il nero, parlavano tra loro da amici.  E poi il podio, in cima al primo posto il nero che aveva fatto un salto  in lungo come nessuno era mai riuscito a fare prima. E dietro di lui al secondo posto quel tedesco con il braccio teso, ma  teso poco e senza convinzione. Le ambizioni di Hitler furono umiliate da quel nero e dal quel bianco,  perchè dimostrarono di non saper essere nemici, nonostante le differenze  che li dividevano. E rimasero amici tutta la vita. E fu quell’amicizia a dimostrare come il regime fosse fragile e quanto lo sport sa essere libero e forte.


Ufficio Comunicazione
UISP

Ronaldo – mania, aperti 200 monomarca online in 24 ore

Cristiano Ronaldo. Un campione, un’icona, un marchio ed ora anche un business…persino per i tifosi. L’intuizione vincente è di Brandsdistribution, azienda torinese distributrice di CR7 Underwear in Italia, che ha firmato un accordo con Letsell per avviare le aperture di negozi verticali monomarca dedicati all’intimo del campione.

Nelle prime 24 ore dal lancio dell’operazione sono già oltre 200 i monomarca aperti da tifosi e appassionati, a testimonianza di come in tutta Italia sia ormai Ronaldo mania.

 

CR7style, CR7juveshop, CR7intimo, Mutandalandia sono alcuni degli originali nomi dei negozi oggi disponibili in rete e pronti a vendere sul web l’intimo del campione. Un business che contagia tutto lo stivale, la provenienza geografica dei nuovi imprenditori è varia: 13,5% Lazio, 13,5% Lombardia, 12% Campania, 8,5% Piemonte e poi Veneto, Toscana e Sicilia con 7%.

 

Letsell è un’innovativa startup per il commercio digitale che rende accessibile a tutti (anche a chi non ha partita IVA) la creazione di un sito e-commerce di articoli di moda a costi bassissimi. Un progetto chiavi in mano per vendere alla propria rete di contatti senza rischi iniziali e senza doversi preoccupare di magazzino, ordini, spedizioni e resi, interamente gestiti dalla piattaforma. La Ronaldo mania ha portato alle stelle le vendite della sua linea di intimo, da qui l’idea di rendere possibile e facile per tifosi, appassionati, amministratori degli innumerevoli fan club juventini o, più semplicemente, per chiunque abbia fiuto per gli affari, l’apertura gratuita di un e-commerce monomarca di CR7 Underwear.

 

Un fenomeno sportivo che si trasforma in business, una passione, quella calcistica, che diventa occasione di guadagno grazie alla propria rete di contatti e amici, un campione e Re Mida dei nostri giorni che fa impazzire gli italiani e dà una scossa alla cultura digitale.

 

 

BRANDSDITRIBUTION.COM è un’azienda italiana specializzata nella distribuzione online B2B di abbigliamento e accessori firmati. 120 marchi distribuiti in 173 paesi, un fatturato 2017 di oltre 20 milioni di euro, più di 200.000 clienti iscritti alla piattaforma digitale, 60.000 spedizioni all’anno e un magazzino tra i più forniti al mondo con oltre 500.000 prodotti (abbigliamento, borse, scarpe e accessori) in pronta consegna.

 

LETSELL.COM è un’innovativa start-up per il commercio digitale che rende accessibile a tutti la creazione di un sito e-commercecompleto di migliaia di articoli di moda uomo e donna in cui la gestione del magazzino, degli ordini, delle spedizioni e dei resi è presa in carico da Letsell. Nata nel 2017 a Torino dall’esperienza di Carlo Tafuri, Luca Ferrero e Michele Contrini, imprenditori ed esperti provenienti dal mondo della comunicazione e del commercio elettronico, l’azienda distribuisce un catalogo con oltre 120 marchi di moda italiani e internazionali. Letsell.com è il portale di proprietà di B4D S.r.l.

Daisy, si indaga per lesioni e non per razzismo

Sul caso di Daisy Osakue si indaga per lesioni senza l’aggravante razziale. Il reato ipotizzato dalla Procura di Torino è al momento contro ignoti, dopo che l’atleta italiana di origini nigeriane è stata ferita ad un occhio da un uovo lanciato da un furgone Doblo’ in corsa a Moncalieri nella notte di domenica.  Non sarebbero ad oggi emersi elementi che facciano pensare a un’aggressione a sfondo razziale. Le indagini dei carabinieri continuano per individuare i responsabili della folle aggressione. Sulla vicenda interviene anche l’arcivescovo di Torino: “Chiedo a tutti un rispetto rigoroso delle leggi e la promozione di un clima di umanità e di legalità morale e civile, senza spavalderia e senza odio che ingenerano comportamenti di rifiuto violento: questa è l’unica strada che abbiamo per allontanarci dalla paura”, dice Mons. Cesare Nosiglia, con una stoccata ai giornali: “Certi titoloni  finiscono per amplificare il clima di insicurezza in cui sembra ci siamo immersi”.

TAV, Tronzano (FI): “No alla demagogia. La Torino-Lione sarà opportunità di crescita per il Piemonte”

Sulla questione Torino-Lione abbiamo intervistato il vicecapogruppo di Forza Italia a Palazzo Lascaris, Andrea Tronzano. 
Gli Industriali torinesi hanno chiamato a raccolta tutte le forze pro-Tav. Che ne pensa?
Il Piemonte non può rischiare di essere tagliato fuori dall’Europa e il collegamento Tav  è una delle risposte per contrastare l’isolamento e il declino. Bene hanno fatto gli industriali  e con loro tutte le realtà produttive, sociali e politiche che da tempo sostengono la realizzazione dell’opera a schierarsi senza se e senza ma. Se vogliamo uscire dalla crisi dobbiamo creare le condizioni di crescita dell’economia e del lavoro, e la tav è’ una priorità per evitare l’impoverimento del Piemonte. Non è’ tempo di decrescite più o meno felici, bisogna puntare allo sviluppo.
Perché i pentastellati, oggi anche forti del loro ruolo al governo, si ostinano nel voler bloccare l’opera?
Mi sembra che la battaglia assurda e pericolosa di Di Maio e  Toninelli  sia demagogia allo stato puro. Se per dare un contentino al mondo grillino pensano di danneggiare Torino e il Piemonte, allora le loro azioni sono da irresponsabili. Ora che sono al governo devono occuparsi del bene di tutti, non solo dei loro sostenitori. Non pensano allo spreco delle risorse fino ad oggi impiegate, alle possibili sanzioni e al blocco di altri progetti futuri che potrebbe giungere dall’Unione europea? Al danno di non vedere compiuta un’opera necessaria, si aggiungerebbe una costosa beffa. Alla fine credo che la spinta che verrà dalla maggioranza della società piemontese li farà ravvedere.
E’ favorevole al referendum sulla Torino-Lione?
Non sarebbe necessario perché l’opera è già stata decisa e avviata, con  tutte le valutazioni, ricerche e autorizzazioni del caso.  Quel che è certo è che – referendum o meno – noi di Forza Italia non molleremo, in tutte le sedi, a sostegno di un’infrastruttura in cui crediamo fermamente.

“Di’ qualcosa, sto rinunciando a te”

Secondo il poeta William Butler Yeats “La troppo lunga rinuncia rende di pietra il cuore”, mentre secondo la scrittrice americana Lauren Oliver “c’è sempre un po’ di sollievo nella rinuncia”
Io credo che arrendersi non significhi sempre essere deboli; a volte puo’ voler dire essere forti abbastanza da lasciar perdere. Nel giorno della mia resa sono a segnalarvi un brano incantevole nella sua delicatezza di espressione e ricco di malinconica sofferenza. Correva l’ano 2013 e veniva pubblicato questo singolo spettacolare che vanta una collaborazione importante con Christina Aguilera. Say Something è stato originariamente pubblicato l’11 febbraio 2011 all’interno dell’album di debutto della band di Ivan Axel This Is The New Year in collaborazione con la cantante Jenny Owen Young, ma la traccia non venne subito notata come possibile singolo, finché non venne utilizzato all’interno della decima stagione del popolare programma TV So You Think You Can Dance; tutto ciò ha provocato una reazione a catena inerente al possibile duetto tra il duo americano e Christina Aguilera. In un’intervista, Ian Axel dichiarò su Billboard il fatto che ha sempre considerato quella di Christina come una delle voci migliori al mondo, anche se la canzone non prevedeva la presenza della cantante, ma è stata la stessa Aguilera che, attraverso il suo account Twitter, comunicò la collaborazione, e perciò il brano venne registrato nuovamente due mesi prima della sua pubblicazione ufficiale. La canzone ha ricevuto il plauso generale dei critici musicali. Rick Florino di ARTIS direct ha assegnato al pezzo un punteggio massimo di cinque stelle su cinque, elogiandone le sonorità e la prestazione vocale della Aguilera, definendola “una performance magistrale” e notando come la cantante sia riuscita a mostrare una “voce molto più sensuale, matura e potente di prima”. La città di New York, nel freddo dicembre 1980 ci ha regalato la nascita di Christina Maria Aguilera e credo che lei possa dirsi parte del patrimonio musicale mondiale, anche per il fatto che venne inserita, dalla rivista Rolling Stone, al 58° posto nella lista dei 100 migliori cantanti al mondo. (Aretha prima ed assoluta a avrei da dissentire sulla totale assenza di George Michael e la presenza di John Fogerty al 72° posto n.d.r.) Sono arrivata a lei perchè non tutti sanno essere nota per il suo sound in continua evoluzione sia per quanto riguarda la musica, sia per i testi. Il sound, di genere bubblegum pop nel suo primo album, ha subito una trasformazione in quello successivo, Stripped. Il bubblegum pop (conosciuto anche come bubblegum rock, bubblegum music, youth music o semplicemente bubblegum) è un genere musicale che si stanzia nel pop. Caratteristiche tipiche del bubblegum pop sono le melodie orecchiabili, strutture musicali a tre accordi, armonie semplici, ritmi ballabili e riff ripetitivi. Dì qualcosa, sto rinunciando a te Sarò la persona giusta, se mi vuoi
Ovunque, Ti avrei seguito Dì qualcosa, sto rinunciando a te… Bene, andate ad ascoltare il brano e ditemi: quanto bello è !?
Chiara De Carlo
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Chiara vi segnala i prossimi eventi… mancare sarebbe un sacrilegio! 
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VENERDI 3 AGOSTO
IMPIANTI SPORTIVI DI PORTE – Via Martellotto Loc. Malanaggio Porte To
Radiosonic Tribute Band Negramaro
info & prenotazioni 3470570073
SABATO 4 AGOSTO ore 22
PADIGLIONE 14 PARCO DELLA CERTOSA COLLEGNO
“ I LOVE ROCK”
scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!

“Trittico” olimpico per i Giochi 2026?

La sindaca Chiara Appendino è convinta: “Torino e le sue montagne hanno tutte  le carte in regola  per essere la candidatura più forte secondo i nuovi principi del Cio”.  Ma dall’incontro con il presidente Malago’ del CONI al quale la prima cittadina ha partecipato insieme con il governatore Chiamparino  e’ trapelata la possibilità di formulare per i Giochi invernali del 2026 una candidatura italiana formato “trittico” , che veda partecipi Torino, Milano e Cortina insieme. Mentre la sindaca pare non gradire molto tale soluzione, più possibilista sembra essere il presidente della Regione. Domani il Coni annuncerà la propria scelta.

Lungo Dora di sera

Roberto Barranca ci ha inviato questo suggestivo scatto serale realizzato in Lungo Dora. E dietro i tetti spunta la Mole.

Comprare frutta e verdura con un click

Dopo Roma, Milano, Firenze e Lecce sbarca anche a Torino il servizio di ORTO E PORTO, la startup che ha creato una piccola rete di agricoltori e permette ai “cittadini” di acquistare frutta e verdura direttamente dal campo, con un click. Moncalieri, Trofarello, Chieri, Cambiano, Envie: arrivano dalle campagne torinesi i prodotti genuini che da oggi possono essere acquistati anche a Torino, in base alla stagione e alla disponibilità. E’ la spesa agricola 2.0, economica, tecnologica, genuina e due volte green. Perché le startup che si sono unite nel progetto sono due e sono entrambe a vocazione green: ORTO E PORTO E TAKE MY THINGS. Il modello di business è semplice: Orto e Porto permette ai piccoli agricoltori di vendere i propri prodotti sul web e Take my Things si occupa di trasportarli a casa dei clienti. Orto e Porto è una  startup leccese che mette in contatto produttori agricoli e consumatori attraverso una piattaforma innovativa, disponibile via web e su app, che promuove un’alimentazione di qualità ed ecosostenibile. Km0, filiera corta, niente sprechi, niente intermediari, pochissime emissioni CO2. I piccoli produttori agricoli aderenti possono ricreare sul web il loro banco del mercato virtuale, esponendo i propri prodotti, evidenziando prezzi, offerte e servizi speciali. Chi compra inserisce con pochi click la lista della spesa, seleziona l’orario e l’indirizzo desiderati e le consegne vengono garantite nell’arco di 24 ore. Take My Things è un delivery network in perfetto stile sharing economy che sfrutta la rete per trasportare velocemente oggetti in tutta Italia. L’idea è nata per i trasporti tra privati ma il servizio funziona così bene (è veloce, dinamico, economico e 24 ore su 24) che anche alcuni negozi e realtà commerciali stanno iniziando ad utilizzarla. E da oggi anche frutta e verdura viaggiano con Take my Things. Nel caso di Orto e Porto il cliente non deve occuparsi di nulla, ci pensa la piattaforma. Ma se ho bisogno di trasportare un oggetto? Scaricare la App Take My Things è gratuito, iscriversi semplice e veloce. Basta inserire l’oggetto, l’indirizzo di presa e di consegna, la data e l’ora massima per la consegna, la cifra che si è disposti a pagare. Fatto questo Take My Things incrocia i dati inseriti creando una rete in grado di soddisfare le esigenze di trasporto 24 ore su 24. Guardandola da un altro punto di vista Take My Things è un’opportunità di business. Semplice e remunerativo. Perfetto per chi sta ancora studiando e vuole arrotondare con un piccolo lavoretto ma ancor di più per tutti quelli che non hanno un lavoro fisso e possono provare a guadagnare qualcosa. La transazione è lineare, l’accordo avviene in fase di match. L’offerta è chiara ed è il trasportatore a decidere se accettarla. Ancora un dettaglio. Take my Things è green, perché consente di ottimizzare gli spostamenti e di fare del peer-to-peer un’opportunità.

 

www.takemythings.com

www.ortoeporto.it

TAV, Luca Cassiani (Pd): “E’ necessario mettere in campo tutte le azioni”

“Il Partito Democratico, insieme a tutti i suoi dirigenti ed eletti, deve mettere in campo tutte le azioni possibili per difendere la realizzazione della linea TAV Torino-Lione, un’opera irrinunciabile sulla quale l’Italia, la Francia e tutta l’Unione Europea hanno investito e scommesso. I cantieri Tav saranno, inoltre, nei prossimi due anni, strategici, per le nostre imprese che prevedono l’impiego di 8 mila operai, metà coinvolti direttamente e metà appartenenti all’indotto, con una ricaduta minima per le imprese del territorio di 250 milioni di euro nel breve periodo” ha dichiarato ilConsigliere regionale del Gruppo Pd Luca Cassiani. 
 
“Dobbiamo costituire un fronte comune che coinvolga la classe politica, quella imprenditoriale, i sindacati e la società civile – ha proseguito il Consigliere Cassiani – perché il blocco della Tav penalizzerebbe tutto il Nord Italia e farebbe perdere credibilità al nostro Paese di fronte all’Unione Europea. A tal proposito, aderisco convintamente all’iniziativa organizzata da Confindustria Piemonte, con l’Unione Industriale di Torino, Ance Piemonte, Collegio Costruttori di Torino e l’Associazione Impiantisti Torinesi di oggi”. 
 
“Non dobbiamo dimenticare – ha concluso Luca Cassiani – che, qualora, si portasse avanti la scelta sciagurata di rinunciare alla Tav, i costi economici per l’Italia sarebbero elevatissimi, quantificabili in oltre 2 miliardi di euro e pagheremmo un prezzo molto alto sul fronte economico e occupazionale. Occorre agire senza sprecare tempo perché nessuno può permettersi di perdere questa partita: è a rischio il nostro futuro”.