Maggio 2018

Sold out per Vasco a Torino

Il Vasco Non Stop Live 2018 parte da Torino con due concerti, venerdì 1 e sabato 2 giugno allo Stadio Olimpico. E’ già sold out: gli ultimi 3 mila biglietti in vendita da poche ore sono praticamente andati a ruba  a ruba come i precedenti 80 mila. Saranno trenta le canzoni in programma, e il cantante, già arrivato a Torino, inizierà  con Cosa succede in città. Il palco è alto  22 metri e largo 71, con uno schermo di 600 metri quadrati. Fan da tutta Italia, molti già accampati davanti allo stadio.

(foto: il Torinese)

A Mondojuve Fiat Torino Auxilium inaugura un’estate di sport

Sabato 2 giugno alle ore 17 a Mondojuve sono attesi due ospiti d’eccezione della Fiat Torino Auxilium, il numero 23 gialloblù Mohamed Touré e l’assistente allenatore Stefano Comazzi, che inaugureranno una stagione estiva allo Shopping Center di Nichelino/Vinovo ricca di eventi dedicati allo sport e al divertimento per tutti gli sportivi e appassionati in particolare di calcio, basket e Formula 1Fino a domenica 29 luglio i visitatori di Mondojuve potranno infatti provare tre esperienze interattive gratuite dedicate allo sportil Basket Cube, il Soccer Cube e il simulatore di guida F1 Gran Premio VR-1.


 

Nella galleria Diana gli appassionati di pallacanestro potranno cimentarsi con il Basket Cube, un’area di gioco tecnologica in collaborazione con Fiat Torino Auxilium che presenta canestri sospesi e sensori interattivi sul pavimento per mettere alla prova le abilità dei giocatori nel realizzare il maggior numero di canestri in un minuto. Per i migliori classificati in palio maglie, sciarpe e cappellini ufficiali Fiat Torino Auxilium.

 

E tutti i supporter potranno fotografarsi con Ax il Toro, la mascotte ufficiale della squadra nelle giornate del 2, 23 giugno e 7 luglio, e potranno vedere esposta per tutto il periodo di giugno e luglio la Coppa Italia conquistata lo scorso febbraio dalla formazione gialloblù.

 

Nella galleria Artemisia si avrà l’opportunità di vivere il calcio in un modo tutto nuovo con il Soccer Cube dove otto porte si illumineranno casualmente per offrire un’esperienza di gioco sempre diversa e imprevedibile con premi in palio per i primi, secondi e terzi classificati tra cui maglie, sciarpe e mini-palloni.

 

Grande attesa a partire dal mese di luglio in galleria Diana per Gran Premio VR-1, un simulatore di guida di Formula 1 altamente all’avanguardia che permetterà di provare le emozioni della guida in pista, grazie ad un visore di realtà virtuale che immergerà il visitatore al centro dell’azione. Tutte le esperienze saranno accessibili attraverso la Game Pass, una speciale card gratuita richiedibile direttamente presso le postazioni gioco dello Shopping Center che prevede anche la registrazione e la pubblicazione online dei risultati di gioco sul sitowww.mondojuve.it

 

Il Basket Cube e il Soccer Cube saranno aperti tutti i giorni da sabato 2 giugno a domenica 29 luglio dalle ore 16 alle 20 dal lunedì al venerdì e dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 20 nei fine settimana, il Simulatore di Formula 1 sarà disponibile da sabato 30 giugno a domenica 29 luglio dalle ore 16 alle 20 dal lunedì al venerdì e dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 20 nei fine settimana.

 

Inoltre, sabato 16 giugno si potranno scoprire in anteprima gli eventi e le attività in programma nella stagione estiva sulle montagne olimpiche del Consorzio Turistico Via Lattea. Nell’area esterna verrà allestita una gimcana con ostacoli realizzata dalla Iron Tibi Mtb School con un percorso che i giovani potranno provare gratuitamente alla presenza del Nazionale Azzurro di MTB Andrea Tiberi.

 

Nell’ambito dell’attività di dog kart del Centro Sleddog Sestriere, i clienti potranno fotografarsi insieme a una muta di splendidi Siberian husky e vivere l’esperienza del Parco avventura Chaberton che permette ai più giovani di imparare ad arrampicarsi su una piccola parete. In esposizione per l’Alpi Motor Resort si potrà ammirare anche una Honda Africa Twin e in collaborazione con Nital Nikon Italia i clienti potranno scattare una foto in sella alla moto e ricevere una stampa fotografica celebrativa.

Vent’anni di “Ragazzi in Aula”

Sarà l’Aula della Camera, presso il Museo del Risorgimento di Palazzo Carignano a Torino, luogo dal forte significato storico e simbolico per il ruolo che ebbe nel processo di formazione dell’Unità nazionale, a ospitare venerdì 1° giugno dalle 9.30 la seduta conclusiva di Ragazzi in Aula, il progetto didattico di open government realizzato dal Consiglio regionale in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale.


Nell’anno del settantesimo anniversario della Costituzione italiana, l’iniziativa festeggia la sua ventesima edizione e conferma il valore didattico nel far conoscere ai ragazzi e alle ragazze delle scuole superiori piemontesi la realtà del Consiglio regionale e i processi decisionali che lo caratterizzano.

Si tratta infatti di una seduta speciale dell’Assemblea legislativa in cui le studentesse e gli studenti vestono i panni dei consiglieri, in una sorta di istruttivo gioco di ruolo che vede coinvolti i giovani nella discussione e votazione finale dei progetti di legge da loro ideati e proposti.

All’incontro, che sarà aperto dal presidente del Consiglio regionale, parteciperà anche il presidente Luciano Violante.

Il progetto ha visto aderire quest’anno circa 200 studenti di 10 istituti scolastici in rappresentanza di 5 province (Alessandria, Cuneo, Torino, Verbania e Vercelli) e sono state presentate 30 proposte di legge. La commissione esaminatrice ne ha selezionate 4 i cui contenuti saranno svelati il 1° giugno insieme con le relative classi vincitrici.

In nove anni tre incendi nell’impianto trattamento plastica Amiat

Tanta plastica accumulata e ben tre incendi dal 2009 al 2018 nell’impianto per la selezione degli imballaggi in plastica e dei rifiuti speciali assimilabili agli urbani, situato a Collegno. Questa la testimonianza di Fabrizio Bernardel il responsabile impianti Amiat, sentito stamane in seduta congiunta in Consiglio regionale – tra le Commissioni Ambiente e Legalità – per l’indagine conoscitiva sugli incendi ai magazzini di impianto di trattamento rifiuti differenziati. Era presente l’Assessore all’Ambiente. A sommarsi agli episodi, la forte contrazione della domanda di importazione di plastica, largamente assorbita fino a poco tempo fa dalla Cina. Ecco il perché della  forte accumulazione di materiale plastico che a breve determinerà la chiusura di diverse discariche dislocate sul territorio regionale.I commissari, nei loro interventi, hanno sottolineato la necessità di ricorrere alla filiera di riciclo del materiale plastico, che potrebbe vedere il coinvolgimento diretto dei consorzi.La Quinta è proseguita in seduta ordinaria per un’informativa dell’Esecutivo su una prima attuazione della legge regionale numero 1/2018 sulla gestione integrata dei rifiuti. 

DB www.cr.piemonte.it

Nasce “Rete Bianca” anche a Torino

LA LETTERA “Anche a Torino e in Piemonte nasce “Rete Bianca”, il movimento politico e culturale decollato recentemente a livello nazionale che ha come obiettivo principale quello di favorire la “ricomposizione” di movimenti di base, gruppi organizzati e associazioni del mondo cattolico democratico, cattolico popolare e cattolico sociale disseminati in tutto il paese e rilanciare, al contempo, l’impegno politico dei cattolici. Una iniziativa, ovviamente laica, che nasce dopo la presa d’atto della sostanziale irrilevanza politica dei cattolici democratici e popolari nella società contemporanea. In particolare nel dibattito politico. Una carenza di iniziativa, di ruolo e di presenza politica denunciata recentemente anche dal Presidente della Cei, cardinal Bassetti, che ha invitato i laici cattolici italiani ad intraprendere la strada dell’impegno politico senza titubanze e senza rassegnazione. Ma è l’intero associazionismo che chiede adesso un impegno politico diretto, abbandonando la tradizionale riservatezza. Nessuna riproposizione comunque della Dc o, peggio ancora, di un partito vagamente confessionale ma l’assunzione di una iniziativa che non potrà non avere una ricaduta politica concreta nei prossimi mesi. Aperta a tutti, come ovvio, ma partendo dalla cultura di quel “cattolicesimo politico” che adesso non può più assentarsi dalla dialettica politica italiana. Rete Bianca e’ nata con questo preciso obiettivo. A livello nazionale come a livello locale. A cominciare da Torino e dal Piemonte dove è necessario assumere una iniziativa politica e culturale che da troppo tempo e’ sbiadita ed appannata. Dalle prossime settimane saranno attivate iniziative di base per illustrare questo progetto politico e culturale. A Torino e in Piemonte”.

Giorgio Merlo

Mauro Carmagnola

Giampiero Leo

Fedex-Tnt, corteo contro i licenziamenti

Sono oltre 200 i lavoratori della Fedex Tnt nel corteo organizzato a Torino dai sindacati contro i 31 licenziamenti previsti dalle aziende e i 25 trasferimenti annunciati . All’insegna dello slogan “Tutti Noi Traditi” i manifestanti sono partiti  dal Rondò della Forca per arrivare a Palazzo Civico dove hanno chiesto di incontrare la sindaca Appendino. Un incontro tra fra azienda e sindacati si terrà il 4 giugno a Roma, mentre il 7 al ministero dello Sviluppo Economico.“Centinaia di  dipendenti di FedEX e TNT in Italia sono sotto lo scacco di licenziamenti ingiustificati. FedEX è una delle più grandi compagnie di aereo cargo nel mondo e non ha alcun problema di fatturato, né di introiti.  E pure, dopo aver comprato TNT,
decide di chiudere le filiali italiane e mandare persone a casa. Non c’è alcun motivo.” Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, di Liberi e Uguali. “I dipendenti di Fedex TNT non sono dei pacchi – prosegue il leader di SI – che si possono scaricare a  piacimento”. 

Hemingway, “Addio alle armi” e il lago Maggiore

hemingwayLo scrittore trasmette la sua passione per la pesca al protagonista del suo romanzo che s’avventura sul lago in compagnia del barman: “Io remavo mentre il barman sedeva a poppa e lanciava la lenza con un’esca a cucchiaino e con un peso al fondo per pescare le trote del lago

Tra i personaggi che soggiornarono sul lago Maggiore figura anche Ernest Hemingway, Nobel per la letteratura nel 1954, indimenticato autore de “Il vecchio e il mare”. Hemingway, che venne più volte in Italia, proprio sul “Maggiore” ambientò la parte finale del romanzo “Addio alle armi“, in cui racconta l’esperienza della prima guerra mondiale e l’amore per l’infermiera Agnes Hanna von Kurowsky. Il giovane protagonista del romanzo, il tenente Frederic Henry, dopo Caporetto fuggì dal fronte, e raggiunse a Stresa Catherine, la donna che amava e che aspettava un figlio. Alloggiarono al Grand Hotel des Iles Borromées, dove era arrivato in carrozza (“L’ albergo era molto lussuoso. Percorsi i lunghi corridoi, scesi le ampie scale, attraversai i saloni fino al bar. Conoscevo il barman e mi sedetti su un alto sgabello e mangiai mandorle salate e patatine. Il Martini era fresco e pulito”). Hemingway trasmette la sua passione per la pesca al protagonista del suo romanzo che s’avventura sul lago in compagnia del barman: “Io remavo mentre il barman sedeva a poppa e lanciava la lenza con un’esca a cucchiaino e con un peso al fondo per pescare le trote del lagoRemai verso l’Isola Bella e mi avvicinavo ai muraglioni, dove l’acqua diventava improvvisamente più fonda e si vedeva il muro di roccia scendere obliquo nell’acqua, e poi risalii verso l’Isola dei Pescatori, dove c’erano barche tirate in secco e uomini che rammendavano reti “. Frederic e Catherine sono costretti ad abbandonare l’Italia perché la polizia militare è sulle sue tracce del giovane e sta per arrestarlo come disertore. Decidono così di riparare in Svizzera.

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Partono di notte in barca, nonostante la pioggia, che per fortuna cessa. “Non pioveva più e il vento respinse le nuvole finché apparve la luna e guardando indietro vidi la punta nera della Castagnola ( a Pallanza, ndr) e il lago con frangenti bianchi e più in là la luna sulle alte montagne di neve“. Dopo alcune ore arrivarono a Brissago, località svizzera del Canton Ticino, sulla sponda destra del Verbano, appena varcato il confine con l’Italia. “Era un villaggio simpatico. C’erano molte barche da pesca lungo la banchina e reti stese sui rastrellieri..Spinsi forte sul remo sinistro e mi avvicinai. Poi mi raddrizzai quando fummo vicino alla banchina e portai la barca ben aderente al muro. Rientrai i remi, afferrai un anello di ferro, scesi sulla pietra bagnata ed ero in Svizzera“. “Addio alle armi” (A Farewell to Arms) venne pubblicato nel 1929. La storia narrata si basava, almeno in parte, sulle esperienze personali dello scrittore (che negli ultimi mesi della prima guerra mondiale aveva prestato servizio come conducente di ambulanze nella Croce Rossa Americana, era stato ferito nella notte dell’8 luglio 1918 nell’ansa del Piave in località Buso Burato di Fossalta, colpito dalle schegge causate dall’esplosione di una bombarda austriaca. La storia, d’amore e di guerra , si svolge prima, durante e dopo la dodicesima battaglia dell’Isonzo. Il romanzo non poté essere pubblicato in Italia fino al 1948 perché ritenuto lesivo dell’onore delle Forze Armate dal regime fascista, sia per la descrizione della disfatta dell’esercito italiano, sia per una certa vena antimilitarista sottointesa nell’opera. In realtà, la traduzione italiana in realtà era stata già scritta clandestinamente nel 1943 da Fernanda Pivano, che per questo motivo fu arrestata a Torino. Ernest Hemingway ritornò al Grand Hotel des Iles Borromées di Stresa trent’ anni dopo, nell’ ottobre del 1948,e lasciò scritto sul libro delle firme di essere “An old client”, un vecchio cliente.

 

Marco Travaglini

Artista circense di 20 anni muore affogato nel torrente

Drammatica fine per Artur Cacciolari, un ragazzo ventenne artista di circo che ha cercato  di attraversare su una fune la cascata di un corso d’acqua. Era con alcuni amici che stavano girando per lui  un video per un concorso quando è precipitato nel torrente ad Almese ed è morto. Il corpo del giovane è stato recuperato dai vigili del fuoco, mentre uno  degli amici, in stato di shock, anche lui caduto in acqua, è stato trasferito in elisoccorso all’ospedale di Rivoli.

 

Uno sguardo sui playoff

Si stanno disputando i playoff di basket e l’attenzione di tutti è sulle partite giocate e quelle che si giocheranno. Ma cosa si evidenzia in questi playoff?

Esiste una situazione inquietante di diseducazione sportiva a livelli secondo me incredibile. Il basket è uno sport di contatto, fisico, che però, nelle sue regole originarie e mai mutate nel profondo, prevede che il contatto del difensore sull’attaccante risulti falloso, soprattutto con la palla in mano. In realtà, dopo ogni fischio arbitrale, ritroviamo nello sguardo di alcuni giocatori non solo lo stupore del fischio subito a sfavore, ma lo sdegno, il disgusto e il disprezzo per ogni decisione del designato giudice di turno nel mondo della partita.

Se torno con la mente ad alcuni episodi vissuti quest’anno con la nostra FIAT TORINO AUXILIUM, mi chiedo come mai alcuni dei nostri giocatori abbiano subito sanzioni a dir poco discutibili (vedi l’espulsione di Vujacich a Cremona per “non aver commesso il fatto” come ammesso anche dalla dirigenza arbitrale, o come tutti i tecnici per floating a Washington o gli antisportivi sul tentativo di tiro che abbiamo visto nell’anno) mentre assistiamo a tentativi di “aggressione” fisica che sono sistematici in una squadra del Nord Italia che non solo non sono sanzionati ma addirittura elogiati come “prove di carattere”. Se alcuni dei nostri provavano a protestare saliva alto lo sguardo feroce e sanzionatorio degli arbitri, metre alcuni “fratelli d’Italia” in campo in questi periodi possono tranquillamente continuare a dialogare urlando senza minimamente incrociare gli strali fulminanti del fallo tecnico.Mi fermo qua per non sembrare il classico “tifoso” accecato dalla passione che vede tutto nero quello contro di sé e sbagliato tutto quello degli altri. Però, una cosa trovo innegabile: questo finale di campionato rivela aggressività esagerata e tutela dello spettacolo molto bassa.


Forse i difensivisti saranno felici, ma ieri sera, 22 punti in due quarti non sono punteggio di semifinale di basket, ma di minibasket di basso livello… e la sera prima 31 in due tempi fanno il pari con questa. Le squadre tirano, ma creare spettacolo nasce anche dal non picchiare fisicamente gli avversari, e “mirare” alle gambe anche con il corpo non è difesa, è pericoloso,e diseducativo. Si va verso un basket fisico e logorante, con situazioni ingestibili con alti costi di gestione medica per le società e fisioterapici. Ma non credo sia bello: lo sport dove si colpisce l’avversario a terra è il Wrestling, e non è uno sport.A Torino abbiamo vissuto situazioni belle e talvolta imbarazzanti, entusiasmanti e anche deludenti, spettacolari e ordinarie: non abbiamo mai assistito a gesti “violenti” di alcuno dei nostri giocatori con nessuno anche quando forse una reazione sarebbe stata comprensibile.Se esiste un’anima di Torino del basket è quella della vocazione allo spettacolo e alla “nonviolenza sportiva” e non è poco in un momento in cui si esalta l’aggressività sfrenata come segnale di programmazione e realtà in salute.Si sta per preparare la nuova stagione e al momento tutto si sta muovendo sotto le braci e ci auguriamo che il fuoco che ne scaturirà possa dare quelle emozioni che sogniamo, ma il mio personale pensiero è sempre quello che è bello vincere ma non a tutti costi: senza spettacolo non è basket. Vincere sarà anche l’unica cosa che conta, ed è vero, ma si può vincere o vincere ed emozionarsi. E l’emozione è l’unica cosa che resta (facciamo una prova? Recupero di Washington e assist per Vujacich…)… .

Paolo Michieletto

 

Torna il Festival del teatro di strada

E’ stata presentata la XVII edizione di Lunathica, Festival Internazionale di Teatro di Strada a due passi da Torino e dalla Reggia di Venaria, immerso nelle bellezze paesaggistiche del Canavese e delle valli montane, unite dalla nuova pista ciclabile del progetto Corona Verde della Regione Piemonte. Lunathica quest’anno dal 1° al 30 giugno  propone 15 serate con 25 compagnie provenienti da Canada, Spagna, Argentina, Messico, Francia, Slovacchia, Nuova Caledonia, Israele, Svizzera, Italia, Stati Uniti e Austria15 prime nazionali, 11 date uniche in Italia e 5 prime regionali. Strade, piazze, cortili e persino un suggestivo bosco all’interno di un’oasi naturale, verranno ridisegnati da performance capaci di far commuovere, divertire ed emozionare il pubblico, il cui trend di crescita positivo testimonia il diffuso apprezzamento del Festival. Portare lo spettacolo in contesti inconsueti è una delle vocazioni del Festival, sfida ancor più difficile soprattutto dopo i fatti di Piazza San Carlo e le conseguenti restrizioni nelle normative applicati agli eventi dal vivo negli spazi aperti. Superate le 20.000 presenze nell’edizione 2017, Lunathica punta dunque quest’anno a raggiungere una fascia di popolazione ancora più ampia ed eterogenea, dai più giovani alle famiglie, con spettacoli a ingresso libero adatti a ogni età attraverso i linguaggi universali del circo contemporaneo, del teatro di figura, teatro di strada, dell’acrobatica e della danza, offrendo al pubblico un assaggio del multiforme panorama internazionale dello spettacolo performativo, aprendosi ai temi del sociale, consolidando la vocazione a scoprire nuovi talenti e a incentivare la giovane creatività e, soprattutto, a mantenere un forte legame con il territorio, ambendo a creare reti sempre più solide ed estese con partner internazionali, soggetti ed enti territoriali e non, pubblici e privati, attivi nella promozione della cultura e dello spettacolo dal vivo in tutte le sue forme e manifestazioni.
Ulteriori informazioni su www.lunathica.it