Marzo 2018

Toro, vittoria dedicata a Mondonico

L’allenatore Walter Mazzarri negli spogliatoi: “Era un grande allenatore, l’ultimo che ha regalato un trofeo ai granata”. A proposito della partita dice all’Ansa: “Abbiamo faticato ed eravamo bloccati per le ultime sconfitte. Ma  ho cambiato modulo e anche Ljajic ha fatto molto bene, non era facile perché il Cagliari  con la Lazio mi era sembrata  una bella squadra. E dobbiamo continuare così anche tra quattro giorni”. Sulle precedenti partite: “non meritavamo di perderle tutte”.

Salvini e Di Maio diventano uova di Pasqua

Una nuova provocazione del “Bansky” torinese, l’artista che questa volta ha affisso in diverse zone di Torino finti manifesti pubblicitari dell’Esselunga sui quali appaiono i volti di Matteo Salvini e Luigi Di Maio sotto forma di uova pasquali. Sotto le immagini la scritta “l’uovo nuovo”, che fa il verso all’uomo nuovo marxiano. Nella foto del Torinese la versione che propone il leader pentastellato, collocata in via Nizza.

Pasqua torinese all’insegna di musei e cultura. La magia dei fiori incanta a Pralormo

Un weekend ricco di appuntamenti culturali e del tempo libero

I Musei Reali di Torino rimangono aperti a Pasqua e Pasquetta, con un’offerta di mostre che non è mai stata così ricca come in questo ponte: oltre agli abituali percorsi di visita, il pubblico non avrà che l’imbarazzo della scelta con esposizioni temporanee che vanno dalla fotografia alla scultura, dai dipinti ad antichi reperti archeologici.

 

Le Sale Chiablese ospitano la retrospettiva dedicata a uno dei più grandi maestri viventi di fotografia: Frank Horvat. Storia di un fotografo. Settant’anni di carriera tra moda, cronaca e vita sono raccontati nei 210 scatti dell’artista, esposti insieme a trenta opere provenienti dalla sua collezione personale.

 

Gli amanti della fotografia non vorranno perdersi le mostre in corso alla Galleria Sabauda, ospitate rispettivamente all’interno dello Spazio Scoperte e dello Spazio Confronti: con Frammenti di un bestiario amoroso la reporter Marilaide Ghigliano esplora il legame affettivo che da sempre caratterizza il rapporto tra uomo e animale; mentre prosegue Confronti 4/Carol Rama e Carlo Mollino. Due acquisizioni per la Galleria Sabauda e immagini di Bepi Ghiotti, dedicata a due artisti torinesi che hanno sviluppato la propria arte seguendo percorsi non convenzionali e realizzando creazioni inimitabili.

 

Al piano terreno della Galleria Sabauda, ultimi giorni per visitare la mostra Piranesi. La fabbrica dell’utopia, aperta al pubblico fino a lunedì 2 aprile. Il percorso fra le sue opere più celebri vede quindi esposte le grandi Vedute di Roma, dalle amplificate prospettive architettoniche, i fantasiosi Capricci eseguiti ancora sotto l’influsso di Tiepolo, le celeberrime e suggestive visioni delle Carceri.

 

Tra Palazzo Reale e il primo piano della Galleria Sabauda si snoda la mostra Anche le statue muoiono. Conflitto e patrimonio tra antico e contemporaneo: dai rilievi assiri, all’arte cipriota e romana fino alla pittura di Rogier van der Weyden. Storie di reimpieghi, distruzioni o saccheggi, si intrecciano con nuovi contesti di forma e di significato, identità perdute, smembramenti e lunghi viaggi: uno scenario attuale sulle logiche di mercato che, ieri come oggi, hanno regolato l’ingresso dei beni culturali nelle grandi raccolte dinastiche prima e nelle collezioni dei più noti musei occidentali poi.

 

Il Museo di Antichità ospita l’esposizione recentemente inaugurata Carlo Alberto archeologo in Sardegna: attraverso 150 opere viene raccontato un lato inedito del sovrano a partire dalla sua passione per l’archeologia, che tra il 1829 e il 1843 lo spinse a partecipare personalmente ad attività di scavo nell’isola.

 

Tra una mostra e l’altra, i visitatori dei Musei potranno concedersi una pausa nel verde, passeggiando nel Boschetto dei Giardini Reali, recentemente ridisegnato dall’architetto Paolo Pejrone. Con l’innesto di diciottomila piante e arbusti, il Boschetto risplende ora di una nuova luce ed è inoltre stato dotato di nuovi servizi, panchine e illuminazione. Al centro degli spazi verdi, cittadini e turisti potranno ammirare l’installazione permanente Pietre preziose di Giulio Paolini.

PASQUA E PASQUETTA DA MESSER TULIPANO

Il Parco del Castello di Pralormo, che inaugura sabato 31 marzo la XIX edizione di “Messer Tulipano”, è pronto ad accogliere gli amanti dei fiori e delle passeggiate nel verde e all’aria aperta sino al 1° maggio. Nel parco i tulipani stanno iniziando a sbocciare, in attesa della grande fioritura i visitatori saranno accolti da narcisi, primule, rose, violette e margherite.

 

Domenica 1° aprile sarà possibile partecipare alle degustazioni a cura dei Maestri Del Gusto di Torino e Provincia, assistere alle dimostrazioni di intaglio del legno, a cura di Dino Negro, e di pittura naturalistica, a cura di Dario Cornero. Per i bambini una zona ludica, a cura di New Holland, con trattori a pedali e altre animazioni per i piccoli agricoltori. Durante la giornata, inoltre, potranno partecipare alle attività proposte dalla libreria La Farfalla di Snipe.

 

Lunedì 2 aprile, per festeggiare al meglio la Pasquetta, i prati della tenuta saranno la location ideale per un pic-nic con tutta la famiglia, compresi gli amici a quattro zampe che troveranno il loro Dog Bar con ciotole di acqua fresca, croccantini di alta qualità, giochi e una cuccia per riposare. Come da tradizione, i più piccoli potranno partecipare alla scatenata CACCIA ALLE UOVA di cioccolato nel Parco del Castello. Gli investigatori in erba dovranno prenotarsi in segreteria, all’ingresso del castello, per una delle cacce della giornata: alle ore 11:30, alle 15:00 e alle 16:00 (Segreteria Messer Tulipano: 011.884870-8140981;messertulipano@gmail.com)

AL CASTELLO DI RACCONIGI

 

Il Castello di Racconigi rimarrà aperto durante le festività pasquali: domenica 1, lunedì 2 e martedì 3 aprile osserverà l’orario 9-19 con ultimo ingresso alle ore 18. Il parco, per una piacevole passeggiata tra alberi secolari e primavera in arrivo, sarà aperto dalle ore 10 alle ore 19. Per festeggiare la Pasqua in modo un po’ diverso, domenica 1 aprile si potrà accedere gratuitamente al complesso di Racconigi come da tradizione della prima domenica del mese; gli amanti del pic nic di pasquetta potranno organizzarlo nel parco del Castello, che lunedì 2 aprile metterà a disposizione i propri spazi per accogliere le famiglie e gruppi di amici. Il complesso di Racconigi osserverà il giorno di riposo settimanale mercoledì 4 aprile.

 

Fino al 10 giugno il Castello di Racconigi sarà teatro della mostra “Sovrane Eleganze. Le Residenze Sabaude tra arte e moda”, le cui protagoniste indiscusse sono le figure femminili di Casa Savoia, icone di stile e di eleganza e personalità chiave della dinastia sabauda in un arco temporale di mille anni, dal Medioevo al XX Secolo.

 

Fino all’8 aprile si potrà inoltre visitare di “Di castello in castello”: in concomitanza con la mostra “Sovrane Eleganze. Le Residenze Sabaude tra arte e moda” allestita negli spazi di rappresentanza del Castello, le sale espositive ospiteranno la mostra off “Di castello in castello”. La mostra prevede l’esposizione dei modellini realizzati dall’Associazione Modellistica Racconigese delle principali dimore di casa Savoia riprodotte nei minimi particolari e manifesta l’impegno dell’Associazione nella valorizzazione di un patrimonio culturale comune. In mostra anche il modellino del Castello di Racconigi che l’Associazione ha realizzato e donato nel 2017 alla residenza racconigese e che viene attualmente utilizzato per le attività didattiche a favore di non vedenti e ipovedenti.

La mostra è visitabile martedì, mercoledì e giovedì su prenotazione; venerdì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 12.30, dalle 15.00 alle 19.30. Ingresso gratuito previo pagamento del biglietto del parco (€ 2) o del castello (€ 5) salvo riduzioni o esenzioni consultabili sul sito: http://polomusealepiemonte.beniculturali.it/index.php/musei-e-luoghi-della-cultura/castello-di-racconigi/visita-il-castello-di-racconigi. Visite guidate teatralizzate su prenotazione a cura di Daniela Caratto con la partecipazione di Cristina Deregibus sabato 31 marzo e sanato 7 aprile (partenze ogni ora dalle 14.00 alle 18.00; costo € 10.00 a persona). Per informazioni: 3478925966, mario.bombara@racconigi.info

A MONDOVICINO OUTLET VILLAGE LA PASQUA E’ SOLIDALE

Comprando un uovo di Pasqua si potrà contribuire al progetto ConFido: quattro zampe in corsia. Il 31 marzo e il 1-2 aprile Happy Easter per acquisti super convenienti 

Quest’anno la Pasqua ha un gusto diverso, a Mondovicino Outlet Village sono arrivate le uova solidali! Al latte o al cioccolato, le uova Bodrato permettono di sostenere ConFido: quattro zampe in corsia, il primo progetto scientifico di pet therapy per i malati di SLA realizzato in collaborazione con la Fondazione Vialli e Mauro, l’Associazione Assea Onlus e il Centro Clinico Nemo di Arenzano. Le uova saranno disponibili all’Infopoint dell’outlet e consentiranno di rendere la Pasqua più dolce per i pazienti affetti da SLA. A sostegno del progetto ConFido: quattro zampe in corsia ci sono anche un braccialetto in argento di Amen Gioielli con un ciondolo che richiama la zampa del cane (20 euro) e una T-shirt con un’opera dell’artista Natino Chirico (15 euro). Con l’acquisto di un uovo, un braccialetto e una T-shirt si potrà regalare una seduta completa di Pet-Therapy ad un paziente. Il ricavato sarà interamente devoluto a favore di ConFido. Le T-shirt e i braccialetti sono disponibili tutti i giorni all’Infopoint di Mondovicino Outlet Village e in alcune boutiques dell’outlet (Bric’s, Fratelli Rossetti e Massimo Rebecchi). E con la promozione Happy Easter sabato 31 marzo, domenica 1 aprile e lunedì 2 aprile si potranno cogliere tante occasioni per acquisti convenienti nelle boutiques aderenti all’iniziativa.

PASQUETTA AL CASTELLO DI MASINO

Castello e Parco di Masino, Caravino (TO) lunedì 2 aprile 2018, dalle ore 10 alle 18

 

Per il Lunedì dell’Angelo il Castello e Parco di Masino, Bene del FAI – Fondo Ambiente Italiano a Caravino (TO), i visitatori avranno l’opportunità di trascorrere una divertente giornata all’aria aperta immersi nel parco ottocentesco.

 

Lunedì 2 aprile, dalle ore 10 alle 18, protagonisti della giornata saranno i giochi a squadre come palla prigioniera, rubabandiera e la corsa con i sacchi che culmineranno, nel pomeriggio, con il grande tiro alla fune. Dopo il successo della precedente edizione, sarà inoltre riproposta la caccia alle uova. Un mercatino di prodotti tipici e stand gastronomici offriranno la possibilità di assaggiare piatti e prodotti del territorio come i plin e i primi caldi, la carne di razza piemontese, i formaggi freschi di cascina, salumi, il tradizionale ‘salampatata’, i grissini salati e al cioccolato, le ‘miasse’ farcite, il gelato artigianale oppure sarà possibile pranzare sulle panoramiche terrazze del caffè Masino in castello. Durante l’evento i visitatori avranno la possibilità di scoprire la dimora millenaria, i giardini storici e il secondo labirinto più grande d’Italia: 1200 metri di siepi di carpino. I bambini, fra i 4 e i 14 anni, potranno cimentarsi, affiancati da esperti animatori, nella costruzione di girandole a farfalla, animaletti pasquali e uova pazze e scoprire l’equitazione cavalcando piccoli pony guidati da esperti istruttori. Con il Patrocinio di Regione Piemonte, Città metropolitana di Torino, Comune di Caravino e Città d’Ivrea. Il calendario “Eventi nei beni del FAI 2018”, è reso possibile grazie al significativo sostegno di Ferrarelle, partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI, e al prezioso contributo di PIRELLI che conferma per il sesto anno consecutivo la sua storica vicinanza alla Fondazione. Si aggiunge quest’anno la prestigiosa presenza di Radio Monte Carlo in qualità di Media Partner.

 

*****

CASTELLO E PARCO DI MASINO, CARAVINO (TO)

Giorno e orario: lunedì 2 aprile, dalle ore 10 alle 18 Ingresso (comprende visita libera al castello): Intero: 11 €; Ridotto (4-14 anni) 5 €; Iscritti FAI e residenti del comune di Caravino: 4 €; Famiglia (2 adulti + 4 bambini) 27 € Per informazioni: Castello di Masino, Caravino (TO) tel. 0125.778100; faimasino@fondoambiente.it Per maggiori informazioni sul FAI consultare il sito www.fondoambiente.it

OGR E NON SOLO PER IL TORINO JAZZ FESTIVAL DAL 22 AL 30 APRILE

8 giorni di festival; 250 musicisti; 19 sedi; 8 circoscrizioni; 60 concerti (19 concert e 41 clhub) di cui 40 a ingresso gratuito; 2 anteprime; 40 jazz blitz a ingresso gratuito; 2 marching band; 3 giorni di meeting e 3 di masterclass; 2 mostre; 40 persone coinvolte nell’organizzazione del festival; 40 volontari

Dal 23 al 30 aprile si svolgerà la sesta edizione del Torino Jazz Festival.

La manifestazione, che intende proporsi come evento primaverile internazionale, porterà numerosi artisti a esibirsi sul palco delle OGR, nei circoli jazz centrali e periferici e in diversi teatri e musei dal Piccolo Regio al Conservatorio Giuseppe Verdi a prezzi popolari. Il programma prevede circa sessanta concerti, di cui oltre dieci produzionioriginali – tra queste il concerto di Fabrizio Bosso con Banda Osiris e quelli di Carla Bley e Steve Swallow con Torino Jazz Orchestra, Frankie hi–nrg mc con Al Jazzeera e Federico Marchesano Trio con Louis Sclavis – la prima italiana di un’artista iconica,Melanie De Blasio, numerosi spettacoli pomeridiani, aperitivi in musica ed esibizioni serali. Il Festival è un progetto della Città  realizzato dalla Fondazione per la Cultura , in collaborazione con Fondazione Crt Ogr,  main partner Intesa Sanpaolo eIren. Sponsor Toyota e Poste Italiane, main media partner Rai, media partner Rai Radio tre e Rai Cultura. L’edizione 2018 sperimenterà richiami lungo tutto l’anno con appuntamenti musicali e il coinvolgimento delle orchestre di allievi del Conservatorio e della Scuola Civica di musica e gruppi di studenti delle più titolate scuole specialistiche di jazz. Il TJF vedrà la presenza di musicisti italiani e torinesi con produzioni originali create per il festival insieme a star del jazz internazionale e artisti provenienti da altri mondi musicali. Oltre che dall’Italia, i jazzisti provengono da Austria, Belgio, Bulgaria, Francia, Gran Bretagna, Israele, Norvegia, Stati Uniti Svizzera. Il cartellone sarà interpretato da grandi “vecchi” del jazz statunitense e da artisti che rappresentano l’evoluzione attuale del jazz nel rock, nella musica elettronica e nei nuovi linguaggi improvvisativi che oggi contengono una forte identità extra-americana.

Il jazz vanta a Torino una lunghissima tradizione. Si tratta di un patrimonio artistico e culturale che ha continuato a vivere in città grazie alla tenacia di piccoli club, alla qualità dei suoi musicisti e al gran numero di appassionati. La sesta edizione del Torino Jazz Festival ne conferma la vocazione e intende essere un tributo a chi ne ha coltivato la passione –annuncia la sindaca Chiara Appendino -. Un festival che vuole soddisfare l’interesse di un vasto pubblico proponendo concerti e appuntamenti accessibili a tutti grazie all’importante sostegno di partner e sponsor che hanno creduto in questa rinnovata sfida culturale. A tutti loro va il ringraziamento della Città”.

Il Festival infatti propone a prezzi popolari (con biglietti che vanno dai 5 ai 12 euro) e ricco di appuntamenti gratuiti (40 concerti sono a ingresso libero) –  si presenta “nuovo” e “fresco” fin dalla veste grafica disegnata da giovani professionisti torinesi. Importante è stata anche la scelta di organizzare i concerti serali in un luogo simbolo della trasformazione urbana, le nuove OGR, un vitale punto di riferimento di una città come Torino a vocazione internazionale per la cultura contemporanea. Gli spettacoli main pomeridiani (ore 17.30) si svolgeranno al Conservatorio Giuseppe Verdi (26, 28 e 29 aprile) e al Piccolo Regio Giacomo Puccini (27 e 30 aprile).

***

Torino intende sostenere e promuovere le produzioni e le sperimentazioni musicali chiamando a collaborare tutte le realtà cittadine. I musicisti coinvolti nella rassegna saranno circa 250(110 concerti main, oltre 130 nei club e 16 nei jazz blitz). Nell’arco di otto giorni, oltre all’energia degli assoli e delle jam session, si terranno meeting e sonorizzazioni realizzate in aree pubbliche e private, incursioni musicali in luoghi atipici. ​“Ci attendono giorni ricchissimi di musica nei quali Torino sarà protagonista entusiasta del panorama jazz italiano. Per tessere ancora di più questa fitta trama di artisti e di luoghi con il pubblico, la Città ha affidato la direzione artistica al compositore e trombettista torinese Giorgio Li Calzi che insieme al supporto prezioso del sassofonista e compositore Diego Borotti saprà senza dubbio condurre, organizzare e promuovere una kermesse di respiro internazionale originale, aperta alle contaminazioni e capace di coinvolgere la scena jazzistica italiana nel suo complesso – spiega Francesca Leon assessora alla culturaNelle otto giornate dedicate alla manifestazione in città si potranno incontrare i grandi interpreti del jazz, nazionali e stranieri, che suoneranno con gli artisti torinesi per animare le sale da concerto, per portare la musica nelle strade e nei mercati e, con i jazz blitz, in molti luoghi dove la musica di solito non arriva. In questi giorni, torinesi e turisti ascoltando assoli, jam session e virtuosismi potranno immergersi nell’atmosfera dei club e percepirne la sostanza.

***

Un assaggio del TJF 2018 si avrà già il 21 e il 22 aprile durante l’Anteprima quando nei mercati (corso Spezia, via Di Nanni, piazza della Vittoria, piazza Foroni e piazza della Repubblica) e nel centro storico si esibirà la marching band Bandakadabra accompagnata dalle danze scatenate dei ballerini delle associazioni Lindy Bros e Dusty Jazz.   “Nel segno della diversità il Torino Jazz Festival edizione 2018 annuncia produzioni originali dialogando con il territorio, chiamando grandi maestri del jazz americano come Archie Shepp e rappresentanti della scena europea come Nils-Petter Molvaer, musicisti che hanno mescolato il linguaggio afro-americano con quello del rock, dell’elettronica e della world music. Stiamo lavorando per costruire un festival per una città a cui intendiamo dare un evento culturale che non si esaurisca in soli 8 giorni. Una città che è sempre stata underground, onnivora di musica e di jazz e aperta alle differenze – sottolinea il direttore artistico Giorgio Li Calzi -. Abbiamo in programma dieci concerti alle OGR, sette dei quali sono produzioni originali, come Fabrizio Bosso con Banda Osiris; in apertura il concerto più trasversale, i Radian, alla Mole; concerti pomeridiani nei teatri, come la prima italiana di un’artista iconica, Melanie De Biasio e il ritorno in Italia del clarinettista bulgaro Ivo Papasov, entrambi al Piccolo Regio. Grande spazio sarà dato ai jazz club, che promuovono musica tutto l’anno, nei quali si esibiranno accanto a molti artisti torinesi, i Now VS now di Jason Lindner, collaboratore di David Bowie in Blackstar, il quartetto di Simone Zanchini che rilegge in jazz Secondo Casadei, e il sassofonista Gianni Gebbia con la ritmica torinese di Michele Anelli e Emilio Bernè. Infine, in collaborazione con il consorzio Piemonte Jazz, presentiamo Jazz Meeting, 3 giorni di incontri tra operatori e direttori di festival piemontesi, italiani, internazionali: in sintesi il TJF sarà laboratorio e officina di progetti e interscambi culturali per la città e per la comunità di cui fa parte, e specialmente rivolto a un pubblico sempre più curioso e attento”.

Jazz Blitz

Dal 23 al 30 aprile con i “jazz blitz” la musica entrerà gratuitamente nei luoghi dell’assistenza, nelle residenze diurne e notturne, nelle case di ospitalità, negli ospedali e nelle strutture di accoglienza, posti dov’è difficile fruire di sonorità dal vivo. Alcuni interventi raggiungeranno anche un pubblico che per obbligo o necessità vive in situazioni di riservatezza o di esclusione. 

Concerti

Il concerto inaugurale, lunedì 23 aprile alle 20.30, al Museo del Cinema (Mole Antonelliana), sarà affidato alla formazione più crossover del festival, i viennesi Radian,maestri nella contaminazione di sonorità elettroacustiche calate in un linguaggio minimalista e post-rock.

Nella giornata della Festa della Repubblica, mercoledì 25 aprile, il TJF aprirà una finestra dedicata al sociale con due concerti che si svolgeranno nella sede di Piazza dei Mestieri. Alle17.30 il CLGEensemble ospiterà uno tra i più influenti chitarristi del jazz d’avanguardia,Christy Doran; alle 21 sarà la volta della fuoriclasse del violino jazz Eva Slongo. AlConservatorio Giuseppe Verdi si esibirà il 26 aprile alle 17.30 l’Orchestravagante degli allievi del Centro di formazione musicale della Città di Torino diretta dal maestroAntonino Salerno. A seguire si potranno ascoltare i brani del The Creative Jazz Workshopdegli allievi del dipartimento Jazz del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino.

Sul palco delle ex Officine Grandi Riparazioni, alle 21, andrà in scena una prima produzione originale TJF: il quartetto del contrabbassista e compositore torinese Federico Marchesano Atalante con ospite uno dei più autorevoli musicisti d’oltralpe, il clarinettista Louis Sclavis e, subito dopo il grande maestro, drammaturgo, poeta, scrittore, cantante, compositore e ovviamente sassofonista, icona del free jazz, ARCHIE SHEPP col suo quartetto con Special Guest la cantante Marion Rampal.

Venerdì 27 alle 17.30 il Piccolo Regio aprirà le porte a Ivo Papasov e his wedding bandcreatore della Balcan music contemporanea. Alle 21 le Ogr accoglieranno la Frankie hi-nrg mc Vs Aljazzeera, una band diversamente jazz che incontra un pioniere del rap per un viaggio fatto di contaminazioni musicali, dissonanze in rima e cortocircuiti geografici. A seguire il grande chitarrista Marc Ribot con il suo gruppo Ceramic Dog.

Uno dei pianisti italiani più riconosciuti a livello internazionale, Franco D’Andrea, suonerà con il suo ottetto sabato 28 aprile alle 17.30 al Conservatorio Giuseppe Verdi.

Alle Ogr, alle 21, sarà la volta di due produzioni originali: l’hammondista Alberto Gurrisi, il batterista Adam Nussbaum e il sassofonista Seamus Blake. E a seguire un concerto – “The Turin Project Reloaded” con Carla Bley & The Torino Jazz Orchestra Feat. Steve Swallow.

Il concerto sarà dedicato a Maurizio Braccialarghe prematuramente scomparso il 2 gennaio scorso che negli anni passati alla guida dell’Assessorato comunale alla cultura aveva intesorestituire visibilità al fermento musicale locale ideando il Torino Jazz Festival.

Domenica 29 aprile il Conservatorio Giuseppe Verdi accoglierà alle 17.30 il gruppo diTerje Rypdal, indiscusso protagonista del jazz scandinavo. Alle 21, alle OgrFabrizio Bosso e Banda Osiris si esibiranno in una divertente produzione originale per il TJF. A seguire il gruppo del trombettista e sperimentatore norvegese Nils-Petter Molvær. Il TJF main si concluderà nella giornata Unesco per il jazz lunedì 30 aprile con quattro concerti. Per cominciare alle 17.30 si potrà assistere alla prima assoluta italiana dell’artista belgaMelanie De Biasio al Piccolo Regio. Le Ogr ospiteranno in sequenza, dalle 20.30, il talentuosissimo flautista e cantante Magic Malik, il quartetto del pianista torinese Riccardo Ruggieri con Gary Bartz, un mito del jazz. Chiuderà la serata Fred Hersch pianista, compositore e band leader, membro autorevole nel pantheon del pianismo jazz contemporaneo.

***

ALTRE ATTIVITÀ

Oltre ai concerti principali e a quelli organizzati nei club della città sono in calendario una serie di attività musicali diffuse che raggiungono tutti i quartieri: convegni, mostre, incontri, masterclass, ed eventi a tema in un programma eterogeneo che trascinerà il pubblico in unviaggio musicale unico e imperdibile.

TORINO JAZZ MEETINGS 2018 – Convegno sul jazz e vetrina del jazz piemontese alCircolo dei Lettori, via Bogino 9.

Torino Jazz Meetings – progetto del Consorzio Piemonte Jazz, realizzato con il supporto del Torino Jazz Festival e in collaborazione con il Circolo dei Lettori – nasce come occasione di incontro per le eccellenze del jazz piemontese, con l’obiettivo di sviluppare i rapporti tra le realtà che lo promuovono a livello regionale, nazionale e internazionale. Il convegno prevede tre tematiche: Piemonte jazz, sulle eccellenze regionali; Jazz in Italy, relativo ai network nazionali; International jazz links, per consolidare connessioni internazionali. In coda ai dibattiti sono previsti concerti-vetrina. Info: www.piemontejazz.it

 

MASTERCLASS – Lo swing nel violino e gli strumenti ad arco (viola e violoncello) diEva Slongo – Orario 11–16 nei giorni dal 23 al 25 aprile. Una masterclass dedicata agli strumenti più diffusi in ambito accademico e meno utilizzati dai linguaggi del jazz, gli strumenti ad arco, grazie a un’eccellente violinista e didatta di jazz, Eva Slongo.

 

MOSTRE

CHET BAKER. L’ULTIMO CHORUS – Le immagini perdute

Dal 25 al 30 aprile e dal 4 al 14 maggio

Jazz Club Torino, piazzale Valdo Fusi – Ore 19–23 – Ingresso libero

Inaugurazione mercoledì 24 aprile, ore 18.30 con il concerto del trio del trombettista  Felice Reggio.

Ideazione e cura della mostra di Luciano Viotto.

Mostra su Chet Baker e il suo legame con l’Italia e Torino.

La sua musica, le testimonianze, i rari documenti video e la rassegna stampa esposti documentano l’essenza artistica di Chet, gli intensi rapporti umani che hanno caratterizzato la sua tormentata esistenza e il legame con l’Italia e Torino.

L’ultimo concerto di Chet Baker in Italia si svolse al Teatro Carignano, il 21 aprile 1988. Le immagini in mostra, scattate dal curatore e ritrovate nel 2012, ci restituiscono idealmente la vita di Chet Baker.

 

TAKE FIVE Emozioni su un pentagramma

Dal 28 aprile all’11 maggio

Biblioteca Civica Centrale, via della Cittadella 5

Negli orari di apertura della biblioteca – Ingresso libero

Inaugurazione – venerdì 27 aprile, ore 18, con Jazz Performance di Alfredo Ponissi,sassofoni Photo Exhibition & Jazz Performance Project

Fotografie di Carlo Mogavero, Patrizio Gianquintieri, Massimo Novo, Mamo Delpero

Interpretazione fotografica del viaggio emozionale che i musicisti e gli ascoltatori intraprendono durante il flusso creativo di un brano o un concerto jazz. Come i musicisti di una band, quattro fotografi danno vita a una narrativa, allo stesso tempo personale e collettiva, fatta di oltre 30 immagini che creano un percorso visivo fatto di suoni ed emozioni. Nella serata inaugurale, un musicista decodificherà le fotografie esposte facendole ritornare musica.

 

SEDI EVENTI

CONCERT 

Conservatorio Giuseppe Verdi (piazza Bodoni); Piccolo Regio Giacomo Puccini (piazza Castello 215); Museo del Cinema (Mole Antonelliana via Montebello 20); OGR (corso Castelfidardo 22); Piazza dei Mestieri (via Jacopo Durandi 13).

 

JAZZ clHUB 

Bagni Pubblici di via Agliè (via Agliè 9); Blah Blah (via Po 21); Caffè Neruda (via Giachino 28); Circolo culturale La Rusnenta (via Andreis 11); Folkclub (via Perrone 3 Bis); Il Convivio del Filo Illogico (via Scarlatti 2); Jazz Club Torino (piazzale Valdo Fusi);Laboratori di Barriera (via Baltea 3); Le Ginestre (via Valprato 15); Mad Dog (via Maria Vittoria 35); Magazzino sul Po (via Murazzi del Po 14); Osteria Rabezzana (via San Francesco d’Assisi 23/C); Spazio MRF (corso Luigi Settembrini 164).

 ***

TJF SOCIAL

#tjf2018 

 

Canali TJF

Sito www.torinojazzfestival.it

Facebook  www.facebook.com/torinojazzfestival/

Instagram www.instagram.com/torinojazzfestival/

Twitter twitter.com/torinojazzfest – @torinojazzfest

YouTube www.youtube.com/user/torinojazzfestival

 

BIGLIETTERIA TORINO JAZZ FESTIVAL

Urban Center Metropolitano – piazza Palazzo di Città 8/F

tel. 011.01124777 – tjftickets@comune.torino.it

 

Giorni e orari di apertura: da martedì 3 aprile con orario 10.30/18.30 – Chiusa nelle domeniche 8, 15 e 22 aprile. Aperta mercoledì 25 e domenica 29 aprile.

Informazioni e accesso disabili: tel. 011.01124777 – Nei giorni e negli orari di apertura della biglietteria.

 

I BIGLIETTI SARANNO IN VENDITA ANCHE:

–      Infopiemonte – Torinocultura – via Garibaldi 2, tutti i giorni 10-17, numero verde 800.329.329 – Saranno accettati esclusivamente pagamenti con carta di credito o bancomat.

–      Internet: www.torinojazzfestival.it – www.vivaticket.it – Il costo del servizio di acquisto è pari al 12% del prezzo del biglietto, con un minimo di € 1.00.    

CONCERTI SERALI ALLE OGR: Posti numerati € 12.00/8.00

All’ingresso saranno effettuati controlli di sicurezza.

 

CONCERTI POMERIDIANI AL PICCOLO REGIO GIACOMO PUCCINI E AL CONSERVATORIO GIUSEPPE VERDI: Posto unico numerato € 5.00.

Per i nati a partire dall’anno 2004 biglietti per tutti i concerti a € 5.00.

Spettacolo Lovers Words Session: Cinema Massimo, domenica 22 aprile ore 20.

Ingresso € 7.00 – Ridotto € 5.00; I biglietti sono in vendita nella biglietteria del cinema Massimo; Ulteriori info: www.loversff.com.

 

Concerto dei Radian: Museo del Cinema, lunedì 23 aprile ore 20.30; Ingresso          € 11.00 + €1.50 (diritto di prevendita) in vendita da martedì 3 aprile. Ingresso con acquisto on line di biglietto al Museo del Cinema www.museocinema.it. I tiket eventualmente ancora disponibili saranno messi in vendita la sera del concerto nella biglietteria del Museo.

 

10 % di sconto su tutti i biglietti di costo superiore a € 5,00 ai possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte, Torino+Piemonte Card e ai possessori di

abbonamenti o biglietti di treni regionali Trenitalia (info su www.torinojazzfestival.it).

 

Se ancora disponibili i biglietti saranno posti in vendita 45 minuti prima dell’inizio dei concerti nella biglietteria della relativa sede.

Gendarmi francesi a Bardonecchia nella sede di assistenza ai profughi

L’associazione Rainbow4Africa, che si occupa di assistere i profughi che ormai numerosissimi cercano di passare dalle Alpi per attraversare la frontiera verso la Francia, ha denunciato in un tweet l’irruzione degli agenti della Dogana Francese, ieri sera, nella saletta della stazione di Bardonecchia dove lavorano i volontari. Dicono gli operatori che è un presidio sanitario “un posto neutro rispettato anche nei luoghi di guerra”. I militari avrebbero costretto un ospite nigeriano all’esame delle urine e intimidito alcuni presenti.  Per i volontari si tratta di un atteggiamento ” irrispettoso dei diritti umani nei confronti di un ospite nigeriano”. Nei giorni scorsi è stata al centro dell’attenzione delle cronache la vicenda della madre nigeriana incinta di sette mesi respinta al confine francese e poi morta dopo un mese a Torino, dopo aver partorito un bimbo.

Papa Francesco, Scalfari e la crisi dell’informazione

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

 

La “Repubblica “ha pubblicato un’intervista a Papa Francesco a firma di Eugenio Scalfari, il vegliardo fondatore ricevuto per la quinta volta, in occasione della Pasqua, dal Pontefice che è molto attento verso i giovani ed altrettanto caritatevole verso gli anziani. Il Papa del laicismo italiano ricevuto dal Papa dei cattolici è già di per sè una notizia. L’Ufficio stampa vaticano ha smentito che si trattasse di un’intervista e ha smentito i virgolettati del Papa scritti da Scalfari.


E’ la solita vecchia, vecchissima minestra giornalistica, quella di attribuire con le virgolette
una conversazione informale, spesso e volentieri deformandola, con la scusa di sintetizzarla. Uno dei vizi più inaccettabili del giornalismo in generale e di quello di “Repubblica” in particolare. Una delle cause che portano i lettori a dileguarsi, non trovando più attendibile il loro giornale.”Repubblica” è in caduta libera.I lettori l’hanno abbandonata anche perché si trattò nei periodi d’oro di un quotidiano-partito da sventolare come una bandiera di appartenenza. La direzione di Calabresi ha ancora peggiorato la situazione fino a renderla drammatica.
La gente non legge più la carta stampata e soprattutto certi giornali. La categoria giornalistica appare sempre meno adeguata al suo compito primario che è quello di informare e non di sentenziare o di stravolgere la verità. Anche i giornalisti televisivi non sono molto meglio. Basta ascoltare” La 7″ che invita sempre gli stessi ,per rendersi conto della povertà assoluta che caratterizza il giornalismo italiano,a partire dal suo patriarca ultra- novantenne. Non sono tanto le nuove tecnologie a mettere in crisi il giornalismo,ma la non credibilità di chi scrive. Morto Montanelli non c’è più stato un giornalista del suo livello e i giovani rampanti che si esibiscono in televisione rivelano una supponenza pari  alla loro impreparazione e alla banalità del loro modo di esprimersi. In fondo, potremmo dire, la scuola di Scalfari sta esprimendo ciò che ha creato in questi decenni. Lo scrupolo per la notizia e per la verifica della notizia sono diventati un optional.Anche le parole del Papa sono riportate in modo approssimativo. Ma neppure questa è una notizia perché il Patriarca, ormai, è abituato ad esternazioni televisive che potremmo definire divertenti, per non considerarle leggermente penose.

 

 

scrivere a quaglieni@gmail.com

(foto: il Torinese)

Pasquetta al Castello di Masino

Per il Lunedì dell’Angelo il Castello e Parco di Masino, Bene del FAI – Fondo Ambiente Italiano a Caravino (TO), i visitatori avranno l’opportunità di trascorrere una divertente giornata all’aria aperta immersi nel parco ottocentesco

Lunedì 2 aprile, dalle ore 10 alle 18, protagonisti della giornata saranno i giochi a squadre come palla prigioniera, rubabandiera e la corsa con i sacchi che culmineranno, nel pomeriggio, con il grande tiro alla fune. Dopo il successo della precedente edizione, sarà inoltre riproposta la caccia alle uova.

 

Un mercatino di prodotti tipici e stand gastronomici offriranno la possibilità di assaggiare piatti e prodotti del territorio come i plin e i primi caldi, la carne di razza piemontese, i formaggi freschi di cascina, salumi, il tradizionale ‘salampatata’, i grissini salati e al cioccolato, le ‘miasse’ farcite, il gelato artigianale oppure sarà possibile pranzare sulle panoramiche terrazze del caffè Masino in castello.

 

Durante l’evento i visitatori avranno la possibilità di scoprire la dimora millenaria, i giardini storici e il secondo labirinto più grande d’Italia: 1200 metri di siepi di carpino. I bambini, fra i 4 e i 14 anni, potranno cimentarsi, affiancati da esperti animatori, nella costruzione di girandole a farfalla, animaletti pasquali e uova pazze e scoprire l’equitazione cavalcando piccoli pony guidati da esperti istruttori.

Con il Patrocinio di Regione Piemonte, Città metropolitana di Torino, Comune di Caravino e Città d’Ivrea. Il calendario “Eventi nei beni del FAI 2018”, è reso possibile grazie al significativo sostegno di Ferrarelle, partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI, e al prezioso contributo di PIRELLI che conferma per il sesto anno consecutivo la sua storica vicinanza alla Fondazione. Si aggiunge quest’anno la prestigiosa presenza di Radio Monte Carlo in qualità di Media Partner.

 

*****

 

CASTELLO E PARCO DI MASINO, CARAVINO (TO)

Giorno e orario: lunedì 2 aprile, dalle ore 10 alle 18

Ingresso (comprende visita libera al castello): Intero: 11 €; Ridotto (4-14 anni) 5 €; Iscritti FAI e residenti del comune di Caravino: 4 €; Famiglia (2 adulti + 4 bambini) 27 €

 

Per informazioni: Castello di Masino, Caravino (TO) tel. 0125.778100; faimasino@fondoambiente.it

 

Per maggiori informazioni sul FAI consultare il sito www.fondoambiente.it

Italiaonline prevede 400 esuberi ma propone piano incentivi per il top management

Il prossimo  27 aprile all’assemblea di Italiaonline, la società che ha dichiarato 400 esuberi e l’intenzione di chiudere la sede di Torino proporrà un piano di incentivazione del top management in azioni per il valore di 6,7 milioni di euro. Saranno disponibili quasi 2.3 milioni di azioni gratuite – il 2% del capitale – assegnate a manager e amministratori esecutivi nel caso in cui vengano raggiunti determinati obiettivi. L’azione di Italiaonline martedì valeva in Borsa 2,9118 euro, assegnando al piano un controvalore di circa 6,7 milioni di euro. Nel frattempo è stato bloccato per tre settimane il piano di ristrutturazione, dopo l’apertura il 20 marzo di un tavolo di mediazione presso il ministero dello Sviluppo economico. Commenta Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali: “Che Paese straordinario che è l’Italia:  il colosso del digitale Italiaonline mentre prevede 400 licenziamenti e la chiusura dello stabilimento a Torino, pur avendo 27 milioni di euro di utile netto nell’ultimo anno, stabilisce anche la distribuzione di 7 milioni di euro di incentivi ai manager dell’azienda per i prossimi tre anni. In un Paese normale questo si chiamerebbe furto e gli autori verrebbero trattati tecnicamente come ladri.”

Gas e dintorni, i bonus per i consumatori

Di Patrizia Polliotto*

 

Il Governo, sin dall’anno 2007 ha istituito uno speciale bonus per le famiglie bisognose e numerose. L’agevolazione si applica al consumo del gas naturale distribuito attraverso la rete nazionale e non mediante i distributori di bombole o di GPL.bonus Gas e il bonus Luce rientrano nel pacchetto di misure definite bonus Energia, introdotto con il Decreto Ministeriale 28 del Dicembre 2007 e la sua applicazione è resa disponibile grazie alla collaborazione delle amministrazioni comunali e delle regioni italiane. Il decreto ministeriale, per come è stato istituito, prevede che ad avere accesso al bonus energia le famiglie devono soddisfare dei requisiti di reddito e di numero e, una volta certificato il diritto ad ottenere la riduzione, questa viene applicata direttamente nella bolletta del gas. Altro requisito specifico per ottenere il bonus è che deve essere fruito per l’utenza attivata nell’abitazione di residenza, altrimenti non è richiedibile. I cittadini che possono fruire delle detrazioni previste dal bonus Gas 2018 devono essere innanzitutto clienti domestici titolari di un’utenza per il gas naturale con regolare contratto di fornitura stipulato presso una delle società distributrici italiane. Dal punto di vista reddituale le famiglie che richiedono il bonus non devono superare gli 8107,50 euro di reddito ISEE. Per le famiglie che hanno tre o più figli a carico il tetto massimo reddituale è fissato invece a 20mila euro.

***

* Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

.

UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI
COMITATO REGIONALE DEL PIEMONTE
TEL. 011 5611800, Via Roma 366 – Torino
EMAIL: UNC.CONSUMATORITORINO@GMAIL.COM

 

Il ritorno del “centro”

di Giorgio Merlo

Sono trascorse appena 3 settimane dal voto del 4 marzo e già fioccano le analisi, i commenti e le riflessioni sulla necessità di correggere la geografia politica italiana apertamente sbilanciata sugli “opposti populismi”. Lo ammetto. Fa sempre un certo effetto leggere commenti, come quello recente ed autorevole del prof. Angelo Panebianco sulla prima pagina del Corriere della Sera, sulla necessità politica di un ritorno del “centro” nella dinamica politica italiana. O meglio, “di un partito o di uno schieramento” che ripropongano nell’attuale scenario italiano politiche capaci di contrastare i populismi che caratterizzano i partiti usciti vincenti dalle urne del 5 marzo. Ora, lo stupore nel leggere certi commenti e’ dovuto al fatto che abbiamo subito per quasi 20 anni un inno continuo e martellante al bipolarismo, alla democrazia dell’alternanza, alla demonizzazione di ogni” politica di centro” e soprattutto alla demolizione sistematica e coerente di quell’esperienza politica e culturale che si chiamava Democrazia Cristiana. È stato appena sufficiente l’affermazione di un nuovo, e per certi versi, inedito bipolarismo politico rappresentato dal movimento 5 stelle e dalla Lega di Salvini per invogliare alcuni settori giornalistici ed editoriali – che sino a ieri dissacravano ogni riferimento ad una “cultura di centro” – a ritessere le lodi di un aggiornato ritorno di un passato glorioso. Va da se’ che una riflessione del genere impone anche, al contempo, una riscoperta – altrettanto inedita – del ruolo politico, storico, culturale e programmatico della esperienza della Democrazia Cristiana. Ma, al di là della concreta esperienza della Dc, e’ indubbio che forse è giunto anche il momento di avanzare una proposta politica che non si limiti ad assecondare le mode del momento. Sempreche’ siano mode passeggere e non strutturali nel sistema politico italiano. Ed è altrettanto indubbio che la riscoperta di una “politica di centro”, e che “guarda a sinistra” per dirla con Alcide De Gasperi, deve contemplare anche la riscoperta e la rilettura critica del filone culturale del cattolicesimo politico italiano. Altro elemento, questo, avanzato e richiesto dai medesimi commentatori, politologi ed opinionisti di alcuni grandi organi di informazione. Ovvero, di fronte a questo nuovo ed inedito bipolarismo, si impone quasi come un dovere morale la riscoperta della tradizione politica e culturale del cattolicesimo politico italiano. Che, nel nostro paese, e’ quasi sempre coincisa, per ragioni e circostanze storiche, con una “politica di centro”. Ora, al di là delle simpatiche conversioni intellettuali di alcuni politologi italiani, e’ indubbio che il futuro politico del nostro paese non può prescindere dall’apporto, concreto e visibile, della cultura cattolico democratica e cattolico popolare. Del resto, se nei grandi tornanti della storia politica italiana, questo filone ideale e’ stato decisivo nell’indirizzare e orientare la politica dell’intero paese, adesso non può ridursi ad alzare bandiera bianca di fronte ai nuovi vincitori e ai nuovi “padroni”. Che erano e restano del tutto esterni, estranei e lontani da questa tradizione. Sarà compito, pertanto, dei cattolici democratici e dei cattolici popolari riscoprire una cultura e un pensiero che per troppo tempo sono caduti in letargo. Quasi assente dalle dinamiche concrete della politica italiana. E questo senza addossare sempre e solo la responsabilità ad altri o, peggio ancora, al ” destino cinico e baro”.