Giugno 2016

Alle Molinette si cura anche lo spirito con l'assistenza religiosa

molinetteE’ attivo il protocollo d’intesa per l’assistenza spirituale negli ospedali della Città della Salute di Torino. Nella Stanza del Silenzio delle Molinette, il direttore generale Gian Paolo Zanetta e i rappresentanti delle religioni  cattolica, battista, valdese, ebraica, islamica e altre  hanno ratificato il progetto “Le cure dello spirito” che prevede la possibilità, per i ricoverati, di relazionarsi con un rappresentante della propria fede per avere supporto spirituale. Tra gli obiettivi la Direzione aziendale intende individuare nuovi spazi per allestire Stanze del Silenzio anche negli ospedali OIRM-S.Annna e CTO e l’organizazione, per la prima volta in Italia, di un convegno su alimentazione e religione in ospedale, a cura di Slow Food in occasione di  “Terra madre, il salone del gusto” a settembre.

(foto: il Torinese)

Ragazza aggredita insegue delinquente e lo fa arrestare. Brava!

carabinieri bloccoLa ragazza è stata aggredita a calci e pugni ma non si è spaventata, ha pedinato il rapinatore e lo ha fatto arrestare dai carabinieri. La giovane di 29 anni, è stata aggredita  mentre camminava  in borgo Dora, a Torino e derubata del cellulare. Anche se dolorante e scioccata ha chiesto a un passante di chiamare carabinieri, poi ha seguito l’ aggressore, che si è nascosto sotto un’auto in sosta. La ragazza ha indicato la vettura ai Carabinieri, che hanno catturato l’uomo, un libico di 24 anni,  arrestato per rapina e ricettazione.

47 EVENTI ESPOSITIVI IN PIEMONTE E VALLE D’AOSTA FINANZIATI DA FONDAZIONE CRT

usura CRTI vincitori del bando “Esponente” 2016

 Dalle grandi mostre di arte contemporanea alle collezioni di religiosità popolare, sono 47 gli eventi espositivi in Piemonte e Valle d’Aosta finanziati dalla Fondazione CRT con il bando “Esponente” 2016, per un investimento complessivo di 700 mila euro.

 

A beneficiare dei contributi fino a 25.000 euro sono sia iniziative di ampio respiro e di grande portata, sia attività diffuse a carattere locale, capaci di arricchire e diversificare l’offerta culturale del territorio, stimolando anche un maggiore coinvolgimento del pubblico, a partire dai giovani.

 

Ben 25 manifestazioni a Torino e provincia ricevono il contributo della Fondazione CRT: ad esempio, il “Piemonte Share Festival”, concorso internazionale di arte contemporanea dedicato al digitale; “Paratissima”, evento espositivo per creativi emergenti che attrae nel capoluogo piemontese 50 mila visitatori e oltre 450 artisti; “Radici”, esposizione sperimentale che unisce arte contemporanea e scienza. E ancora: “Finestre di storia su Brandizzo”, itinerario espositivo nell’area della crtstazione ferroviaria; “Ecomuseo 3.0”, un percorso interattivo al museo Etnografico di Settimo Torinese; “Modo – La moda nell’arte, l’arte nella moda”, settima edizione della Biennale del Piemonte; il progetto “Panchine d’artista 2016” a Vigone; la 56ª Mostra della Ceramica di Castellamonte; l’app “Space Museum” con contenuti multimediali per i visitatori del Polo museale di Cuorgné.   

 

Nell’Alessandrino vengono finanziati 5 progetti: la mostra “Quargnento…cinquant’anni fa, Carrà”, allestita nell’omonimo Comune in occasione del cinquantenario dalla scomparsa del Maestro Carlo Carrà, tra i fondatori del movimento futurista; l’antologica “Salvador Dalì. Materie dialoganti” ad Acqui Terme, “La Gipsoteca si espone” a Bistagno, “LibrinMostra-Torre di Carta” a Novi Ligure e “Museo a cielo aperto. Esposizione permanente di ceramica contemporanea nel borgo” a Denice.

 

Ad Asti il contributo della Fondazione CRT va all’iniziativa “Dagli abissi del mare e del tempo”, realizzata dal Parco Paleontologico Astigiano: una rassegna di scatti tra l’astratto e il microscopico, che riporta alla luce forme e colori mai visti prima, vecchi milioni di anni. Sempre nell’Astigiano ha vinto il bando “Esponente” la mostra “La rivoluzione della pittura di paesaggio nell’800” a Monastero Bormida.   

 

Nel territorio di Cuneo sono ben 9 le manifestazioni finanziate, tra cui “Ars”, mostra eclettica che unisce arte, musica e artigianato, mettendo in risalto la tradizione popolare antica del territorio di Saluzzo; “Alpi dell’Arte”, rassegna a ingresso gratuito che porta le sculture di affermati artisti valdostani all’interno delle chiese cuneesi nei Comuni di Manta, Bergolo e Mombarcaro; “Caravaggio – Una mostra impossibile” a Fossano; “Grandarte” e “Zooart” a Cuneo.

 

In provincia di Biella è risultata vincitrice l’installazione collettiva “Memorandum-Immagini di Lane” a Vigliano Biellese, che recupera la storia del territorio grazie alla digitalizzazione degli archivi familiari, e immagina un nuovo futuro con il coinvolgimento delle comunità locali che hanno vissuto il declino industriale del settore tessile.

 

Nel Vercellese il contributo va all’esposizione dei reperti restaurati della collezione egizia, vera e propria eccellenza del Museo di Storia Naturale di Varallo Sesia.

 

A Verbania, lungo le rive del lago Maggiore, la Fondazione CRT finanzia l’allestimento di 5.000 tavolette votive della collezione di religiosità popolare del Museo del Paesaggio a Palazzo Biumi-Innocenti di Pallanza. E ancora: “Vox Horti”, percorso emozionale in 4D dedicato alla natura al Museo Meina, situato in posizione panoramica sulla riva piemontese del lago.

 

In Valle d’Aosta ricevono il contributo la mostra “Tra immagine e segno”, connubio tra fotografia e pittura ideata da giovani artisti locali a Etroubles, e “Paolo Pellegrin – Migrants” dell’Associazione Forte di Bard.

 

Nell’ultimo triennio la Fondazione CRT ha investito con il bando “Esponente 2,5 milioni di euro. Sono stati assegnati 180 contributi a musei, fondazioni, associazioni ed enti per allestimenti di mostre, riordino di collezioni museali, premi nel campo delle arti visive e del patrimonio storico-culturale.

Tutti al cinema! Ecco i film a Torino

Lumiere3 cinemaSUL GRANDE SCHERMO
 
A cura di Elio Rabbione

 

A girl walks home alone at night – Horror. Regia di AnaLily Amirpour, con Sheila Vand e Arash Morandi. Tra le strade di Bad City, immaginaria città costruita nella terra degli Ayatollah, si aggira una ragazza-vampira, ius uno skateboard e con il suo nero mantello, in missione per succhiare il sangue a quanto di più marcio del genere umano possa incontrare sulla sua strada. C’è anche un ragazzo diversissimo dagli altri, lei lo risparmia e tra i due nasce l’amore. Durata 97 minuti. (Nazionale 2, Uci)

 

Alice attraverso lo specchio – Fantastico. Regia di James Bobin, con Johnny Depp, Anne Hathaway, Mia Wasikowska e Helena Bonham Carter. Alice, attraversato uno specchio magico, si ritrova nel Sottomondo dove incontra gli amici di sempre, lo Stregatto, il Bianconiglio e il Cappellaio Matto, quest’ultimo del tutto in crisi avendo perso la sua “moltezza”. Mirana manderà Alice alla ricerca della Chronosphere, un oggetto metallico che regola il trascorrere del tempo. Dovrà salvare il Cappellaio prima dello scadere del tempo. Durata 108 minuti. (Ideal, Uci)

 

AMERICAN FILMAmerican ultra – Azione. Regia di Nima Nourizadeh, con Jesse Eisenberg, Kristen Stewart e Connie Britton. Il giovane Mike vive la sua tranquilla esistenza di innamorato della sia Phoebe, commesso, di drogato e di illustratore di graphic novel. Sino al giorno in cui la Cia, sua vecchia datrice di lavoro, non lo riscopre e al ragazzo non resterà che riprendere in mano le idee e le armi di un tempo per sopravvivere. Durata 96 minuti. (Greenwich sala 1, The Space, Uni)

 

Angry Birds – Il film – Animazione. Regia di Fergal Reilly e Clay Keytis. Un’isola dove vi sono uccelli che quasi non sanno volare, tre di essi – il collerico Red, il velocissimo Chuck, l’esplosivo Bomb – vivono emarginati dal resto dei pennuti. Ma quando l’isola verrà invasa da una masnada di maiali verdi che la vorrebbero fare da padroni, non dovranno i tre dimostrare il loro coraggio e la disperata ricerca della salvezza comune? Durata 97 minuti. (Ideal, Massaua, Lux sala 2, The Space, Uci)

 

 Cattivi vicini 2 – Commedia. Regia di Nicholas Stoller, con Zac Efron, Seth Rogen e Chloe Grace Moretz. Ai protagonisti del primo capitolo capitano dei nuovi vicini, se possibile ancor più fuori di testa di quelli antichi. In versione tutta femminile. Sono le fragorose componenti del Kappa Nu, alla guida del gruppo la sovreccitata Shelby ovvero Grace Moretz: non rimarrà che richiedere l’aiuto dell’ex vicino Teddy ovvero Efron se vorranno arginare gli eccessi delle spericolate ragazze. Durata 92 minuti. (Ideal, Massaua, Lux sala 3, Reposi, The Space, Uci)

 

Cinque tequila – Commedia. Regia di Jack Zagha Kababie, con Luis Bayardo e Eduardo Manzano. Il vecchio Pedro racconta per l’ennesima volta di quando il celebre Jiménez scrisse su un tovagliolo il testo di una canzone e gliela dedicò. Vorrebbe che quel ricordo trovasse posto nel museo che è stato dedicato al compositore e cantante. Ma saranno i suoi tre amici a soddisfare il suo desiderio. Durata 93 minuti. (Due giardini sala Nirvana e Ombrerosse, F.lli Marx sala Chico e Harpo)

 conspiracy film

Conspirancy – Thriller. Regia di Shintaro Shimosawa, con Al Pacino, Anthony Hopkins e Josh Duhamel. Esempio di legal Thriller, l’opera prima di Shimosawa vede un giovane avvocato mettersi nei guai quando una ex fiamma gli offre le prove per affondare il manager di un importante gruppo farmaceutico (Hopkins). Ma di mezzo c’è anche il socio del suo stesso studio legale (Pacino). Durata 106 minuti. (Lux sala 1, Uci)

 

DRAGON FILMDragon Blade – La battaglia degli imperi – Avventura. Regia di Daniel Lee, con John Cusack, Adrien Brody e Jackie Chan. Quando la Cina e la Roma degli imperatori s’incontrano. Chiedendo perdono per gli ingredienti storici che vacillano quando non rovinano al suolo più che ignominiosamente, siamo nel 48 a.C. e il generale romano Lucio si presenta al potente Huo An: ha il compito di proteggere il giovane Publio dal fratello maggiore Tiberio assetato di potere. Tra i due uomini nasce un’amicizia che li farà contrastare insieme l’assalitore. Durata 101 minuti. (Massaua, The Space, Uci)

 

Julieta – Drammatico. Regia di Pedro Almodovar, con Adriana Ugarte e Emma Suarèz. L’autore di “Volver” ha tratto il suo ultimo film, presentato in concorso a Cannes ma che la regia non ha considerato nella attribuzione dei premi finali, da alcuni racconti di Alice Munro. Una madre, in una lunga lettera indirizzata ad una figlia che non vede da anni, ricorda i momenti salienti della sua vita. Durata 99 minuti. (Ambrosio sala 3, Centrale v.o., Due Giardini sala Ombrerosse, Romano sala 1)

 

Friend Request – La morte ha il tuo profilo – Thriller. Regia di Simon Verhoeven con William Moseley e Alicia Debnam-Carey. Laura, laragazza più popolare del college partecipa ai social media come tanti e un giorno accetta l’amicizia di una misteriosa compagna. Ma i suoi amici cominciano a morire nei modi più orribili. Durata 92 minuti. (Uci)

In nome di mia figlia – Drammatico. Regia di Vincent Garenq, con Daniel Auteuil e Sebastien Koch. Tratto da una storia vera. La figlia quattordicenne di André muore mentre è in vacanza in Germania con la madre e il patrigno. L’atteggiamento di quest’ultimo e i dubbi sorti durante l’autopsia spingono André a credere che l’uomo che ha preso il suo posto non sia estraneo a quella morte. Durata 87 minuti. (Nazionale sala 1)

 

film cinemaGli invisibili – Drammatico. Regia di Over Moverman, con Richard Gere e Jana Malone. Perso nel traffico e nel rumore assordante delle strade di Manhattan, George è un senza tetto, un solitario homeless, uno di quegli uomini che per caso o per volontà si sono allontanati dalla società civile, uno di quelli che frugano nei cestini della spazzatura mentre cercano un rifugio quotidiano o un ricovero per la notte: mentre la città sembra non vederlo, mentre anche la figlia ha troncato ogni rapporto con lui. Una sceneggiatura ricca della propria “povertà”, la forza posta nel grigiore e nella indifferente monotonia di ogni giorno. Bere passa con bravura dal miliardario di “Franny” all’invisibile barbone di oggi, convincendo appieno. Durata 120 minuti. (Massimo2)

 

Kiki e i segreti del sesso – Commedia. Regia di Paco Leòn, con Natalia de Molina, Alex Garcia, Silvia Rey, Paco Leòn e Ana Katz. Remake di un film australiano, “Kiki” narra cinque storie intorno a incredibili vicende di feticismo. C’è chi conosce l’orgasmo quando viene rapinata, una moglie cerca il marito solo quando questi è in lacrime, un chirurgo si sente soddisfatto della moglie solo quando dorme, c’è chi si sente appagata solo sfiorando tessuti di seta, c’è chi cerca una soluzione che vivacemente soddisfi più di due persone. Si ride e ci s’interroga, parecchio, e non sai se debba prevalere più un’immancabile tristezza del divertimento a fior di pelle. Durata 102 minuti. (Eliseo blu, Lux sala 2, The Space, Uci)

 

Laurence anyways – Drammatico. Regia di Xavier Dolan, con Melvil Poupaud e Susanne Clément. Nella Montréal del finire degli anni Ottanta, Laurence è uno stimato professore e uno scrittore esordiente e apprezzato. Nel giorno del suo 35mo compleanno confessa alla moglie che tutta la sua vita è stata ed è una menzogna, che è nato in un corpo sbagliato, che si sente donna in abiti maschili. Dopo le iniziali incomprensioni, la coppia ritroverà un proprio particolare equilibrio. Un film che arriva sugli schermi italiani con quattro anni di ritardo: forse il recupero è dovuto al Gran Prix della giuria che Dolan ha vinto quest’anno a Cannes grazie a “Juste la fin du monde”. Durata 159 minuti. (Classico)

 BACKERY FILM

My bakery in Brooklin – Commedia. Regia di Gustavo Ron, con Aimee Teergarden e Krystal Rodriguez. Due cugine, legate tra loro sin dall’infanzia, ereditano da una vecchia zia una avviatissima pasticceria nel cuore di Brooklyn. L’una però vorrebbe apportarvi cambiamenti, l’altra lasciarla così com’è. Dovranno rinunciare a dividere il negozio letteralmente in due quando le nuove trasformazioni del quartiere metteranno in pericolo l’esistenza dello stesso esercizio. Durata 100 minuti. (Ideal, The Space, Uci)

Mother’s day – Commedia. Regia di Garry Marshall, con Jennifer Aniston, Kate Hudson e Julia Roberts. Dall’acclamato regista di “Pretty woman” e “Capodanno a New York” un film dedicato alle donne, o meglio alle mamme, nei giorni che precedono la loro festa annuale. Commedia corale: c’è la madre divorziata con figli cui non va proprio giù il nuovo matrimonio dell’ex, c’è chi va alla ricerca della propria vera madre, c’è chi deve risolvere i rapporti conflittuali con il proprio figlio, c’è anche il padre che deve rivestire le vesti di madre e badare alle due figlie adolescenti, c’è la figlia già cresciuta che riscopre il proprio rapporto con la madre non più giovanissima. Durata 118 minuti. (Ambrosio sala 3, Ideal, Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

Now you see me 2 – Azione. Regia di Jon Chu, con Mark Ruffalo, Jesse Eisenberg, Daniel Radcliffe, Woody Harrelson, Michael Caine. Considerato il successo planetario della prima puntata, produttori e attori (davvero un bel gruppo!) si sono messi alla confezione di questa seconda che promette bene anzi benissimo: e ne hanno in cantiere una terza. Qui i Quattro Cavalieri illusionisti sono obbligati a lottare contro un tycoon della tecnologia (Radcliffe) che li minaccia e, quel che è più, fa di tutto per rovinarne la reputazione. La carta vincente non potrà che essere una esibizione di cui nessuno ha mai visto l’eguale. Durata 115 minuti. (Ideal, Lux sala 1, Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

Passo falso – Drammatico. Regia di Yannick Paillet, con Pascal Elba e Laurent Lucas. Un sergente perso nel territorio afghano, all’indomani di uno scontro a fuoco, in equilibrio su una vecchia mina posta dai russi. Poco lontano un camion di talebani con il suo consistente carico di eroina ed una donna francese in ostaggio, un gruppo di donne che con i loro asini vengono a recuperare il prezioso carico. Lo aiuteranno a salvarsi o dovrà affidarsi esclusivamente al suo coraggio o alla fortuna? Durata 76 minuti. (F.lli Marx sala Chico, Uci)

PAZZA G2

La pazza gioia – Commedia drammatica. Regia di Paolo Virzì, con Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti, Tommaso Ragno e Marco Messeri. “Clinicamente pazze”, Beatrice Morandini Valdirana e Donatella Morelli sono ospiti di Villa Biondi, un centro per malattie mentali sulle colline pistoiesi, l’una egocentrica e logorroica, l’altra tatuatissima e fragile, solitaria, cui la legge ha tolto il figlio per affidarlo in adozione ad una coppia. Nonostante le diversità che le dividono, le due donne fanno amicizia, sentono il bisogno l’una dell’altra, fuggono, vivono appieno “una breve vacanza”, provano a inseguire una vita nuova sul filo sottile della “loro” normalità. Grande successo alla Quinzaine di Cannes per le interpreti e per l’autore del “Capitale umano”. Durata 118 minuti. (Ambrosio sala 2, Due Giardini sala Nirvana, F.lli Marx sala Harpo, Uci)

 

Pelè – Biografico. Regia Michael e Jeff Zimbalist, con Leonardo Lima Carvalho e Kevin de Paula. Il calcio giocato in strada a piedi scalzi, la povertà sofferta e la promessa fatta al padre, la prima vittoria clamorosa con la Coppa del Mondo a soli 17 anni: i successi e la carriera di un calciatore che continua a essere considerato il più grande e fantasioso di tutti i tempi. Durata 107 minuti. (Uci)

 

Perfetti sconosciuti – Commedia. Regia di Paolo Genovese, con Marco Giallini, Edoardo Leo, Valerio Mastandrea, Giuseppe Battiston, Kasia Smutniak, Alba Rohrwacher. Una cena tra amici, l’appuntamento è per un’eclisse di luna, la padrona di casa decide di mettere tutti i cellulari sul tavolo e di rispondere a telefonate e sms senza che nessuno nasconda qualcosa a nessuno. Un gioco pericoloso, di inevitabili confessioni, che verrebbe a sconquassare le vite che ognuno di noi possiede, quella pubblica, quella privata e, soprattutto, quella segreta. Alla fine della serata, torneranno ancora i conti come quando ci siamo messi a tavola? Durata 97 minuti. (Greenwich sala 2)

 PIANO MAGGIE FILM

Il piano di Maggie – Commedia. Regia di Rebecca Miller, con Greta Gerwig, Ethan Hawke e Julianne Moore. A Maggie, bella ragazza e colta, ma tremendamente ansiosa di essere madre, non resta appunto che cercare qualcuno che le metta a disposizione il proprio seme. Ancora un ma: ma nel frattempo s’innamora di un intellò newyorkese con moglie e figli, ricambiata. Ma (ancora un altro) se poi nasce una bella bimba e l’intellò sente nuovamente il campanello del desiderio delle moglie, donna intelligente e di raro fascino? Maggie, appunto, ha un piano: perché le due donne non potrebbero allearsi per rimettere ogni cosa al proprio posto? Durata 98 minuti. (Centrale v.o., Eliseo grande, F.lli Marx sala Groucho, Greenwich sala 2, Massaua)

 

Ratchet e Clanck – il film – Animazione. Regia di Serica Cleland e Kevin Munroe. Meccanico il primo, fidato robot il secondo, entrambi impegnati nella lotta contro il cattivo di turno, l’alieno Drek, che vorrebbe distruggere ogni pianeta della galassia per poterne costruire una soltanto, esclusivamente per la propria razza. Durata 94 minuti. (Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

Segreti di famiglia – Drammatico. Regia di Joachim Trier, con Isabelle Huppert, Jesse Eisenberg e Gabriel Byrne. Durante la preparazione della mostra che deve rendere omaggio a Isabelle, fotografa di guerra scomparsa, tornano a casa gli uomini che in modo diverso le sono stati accanto: il marito perso nei suoi ricordi, il figlio maggiore in preda alle sue nevrosi, il minore scontroso verso tutto e verso tutti, anche l’antico collega giornalista. Tutti quanti dovranno confrontarsi che quelle verità che sono sempre state taciute. Durata 107 minuti. (Romano sala 2)

 

The conjuring – Il caso Enfield – Regia di James Wan, con Patrick Wilson e Vera Farmiga. Nella Londra degli anni Settanta, Ed e Lorraine Warren, ricercatori del paranormale, se la devono vedere con presenze demoniache che infestano la casa in cui abita una madre single divorziata con i suoi quattro figli, tra i sette e i tredici anni: sarà Janet di undici anni quella che vedrà la propria vita davvero in pericolo. Durata 133 minuti. (Massaua, Ideal, Reposi, The Space, Uci)

 nice film

The Nice Guys – Azione. Regia di Shane Black, con Russell Crowe e Ryan Gosling. Dirige l’inventore della saga “Arma letale”, star Gibson e Glover. Per l’occasione, i due guys sono, nella Los Angeles degli anni Settanta, un investigatore privato, alcolizzato e padre single della tredicenne Holly, e un detective molto sui generis, costretti ad allearsi dal momento che hanno qualche faccenda poco pulita da sbrigare e soprattutto perché qualcuno li vuole morti. Durata 116 minuti. (Uci)

 

TOKYO FILMTokio Love Hotel – Drammatico. Regia di Ryuishi Hiromi, con Sometani Shota. Storie ambientate nel quartiere a luci rosse di Tokio, Kabulicho, in un alberghetto che riceve coppie in circa di un’ora di avventure. Giovanissime che si innamorano del loro cliente, governanti che scontano lì la loro pena, factotum che mentono e che scoprono che molti altri come lui mentono, il fidanzato che non sa spiegarsi come mai la propria ragazza abbia potuto mettere da parte tanto denaro in così poco tempo, l’ex innamorato che ritrova la ragazza di un tempo tra le ospiti del bordello, poliziotti in cerca di passione e di manette rosa… L’erotismo nipponico visto e analizzato sotto diversissime prospettive. Durata 135 minuti. (Massimo 1)

 

Tra la terra e il cielo – Drammatico. Regia di Neeraj Ghaywan, con Richa Chadda e Vicky Kaushal. Nel cuore sacro dell’India s’incrociano alcune vicende: come quella di Devi, che è sorpresa in intimità con un suo compagno di studi da alcuni poliziotti corrotti, come quella di Deepak che si innamora di una ragazza di una casta superiore. Durata 103 minuti. (Romano sala 1)

 

Tutti vogliono qualcosa – Commedia. Regia di Richard Linklater, con Blake Jenner, Zoey Deutch e Ryan Guzman. Negli anni Ottanta, un gruppo di matricole del college, pure accaniti giocatori di baseball, tentano di farsi strada in un momento pericoloso che li porta all’età adulta. Durata 116 minuti. (Greenwich sala 2)

 

L’uomo che vide l’infinito – Drammatico. Regia di Matt Brown, con Jeremy Irons e Dev Patel. Ai primi del Novecento, nelle aule di Cambridge, l’amicizia che nasce tra un giovane genio della matematica, di origine indiana, e un maturo professore. Un’amicizia e una collaborazione tra studiosi che saranno capaci di superare molti pregiudizi. Durata 108 minuti. (Ambrosio sala 1, Eliseo rosso, Reposi)

 

Warcraft – L’inizio – Fantasy. Regia di Duncan Jones, con Paula Patton e Travis Rimmel. Il regno di Azeroth vive in pace da molti anni ma un bel giorno deve difendersi da terribili invasori: sono gli Orchi, provenienti da una terra agonizzante e pronti a colonizzare un nuovo mondo che li possa accogliere. Su due fronti opposti, due eroi a combattere per le loro famiglie e per le loro terre. Durata 123 minuti. (The Space, Uci)

 

X-Men: Apocalisse – Fantasy. Regia di Bryan Singer, con James McAvoy, Michael Fassbender e Jennifer Lawrence. La vendetta di Apocalisse, dall’antico Egitto ai giorni nostri, quando un gruppo di fedelissimi lo richiama in vita e lo affianca per riprendere il comando e scatenare un violento attacco alla terra. Durata 143 minuti. (Uci)

Appendino da oggi è sindaca. Una camminata con i consiglieri e l'onore delle armi a Fassino

appendino CITTAGORAChiara Appendino ora è ufficialmente sindaco di Torino. Con il folto plotone di 24 consiglieri pentastellati premiati dalle ultime elezioni, ha percorso il tratto da piazza Statuto a palazzo civico, circondata da moltissimi torinesi che la applaudivano e la chiamavano per nome. Con la neo sindaca anche i genitori e la nonna, oltre al fidatissimo Giordana, prossimo capo di Gabinetto del Municipio.  Nel discorso di insediamento, che riportiamo integralmente, Appendino ha usato toni istituzionali e ringraziato il suo predecessore Fassino. Ha parlato della necessità di attrarre investimenti su Torino e auspicato la collaborazione tra tutti gli enti del territorio (sarà così anche per la Città della Salute? si starà chiedendo Chiamparino). Poi il tema della politica e dell’antipolitica. “Occorre una nuova concezione della Politica, come più volte ho affermato in questi mesi, nella quale le componenti del servizio, della partecipazione e dell’ascolto siano i pilastri di un rinnovato edificio sociale”. Ora, dopo l’ubriacatura del successo elettorale inizia il lavoro duro, quello vero, al di là degli slogan.

(foto: CittAgorà – Comune di Torino)

IL DISCORSO DI INSEDIAMENTO DI CHIARA APPENDINO

Signore e Signori Consiglieri,

Vorrei anzitutto ringraziare gli uffici del Tribunale, tutte le autorità civili e militari presenti, le istituzioni locali e gli Uffici Comunali.

 

Prima di iniziare mi preme ricordare le vittime dell’attentato di Istanbul di pochi giorni fa: troppe volte in questo Consiglio ci è capitato di affrontare questi tristi momenti che sono purtroppo sempre più frequenti. La violenza non è mai giustificabile e non può essere tollerata in nessuna forma.

 

Ciascuno di noi è stato scelto dai torinesi per sedere in quest’aula e rappresentare la nostra amata Torino, custodendo, governando e migliorando l’eredità di coloro che ci hanno preceduto.

Non sono di rito i ringraziamenti agli amministratori che hanno ricoperto i ruoli e gli incarichi che ora sono affidati per i prossimi cinque anni a noi. Nella figura del mio predecessore, Piero Fassino, desidero riassumere un sentito grazie a ciascuno.

 

Questo è il luogo del confronto e dell’incontro; questo è il luogo nel quale dialogheremo, portando nei dibattiti che ci saranno la nostra passione e le nostre idee e, insieme, decideremo per il bene di Torino. Il monito inscritto nella tela del soffitto di quest’aula ci ricorda che nessuno è detentore della verità assoluta, ma solo nel consiglio, inteso come metodo costante di confronto, si può ambire alla vera sapienza.

 

Viviamo un momento storico di forti tensioni sociali e politiche, assistendo  ad un aumento della distanza tra governanti e governati, ma anche tra popoli che pensavamo ormai uniti. Quell’Unione Europea, che avrebbe dovuto essere un ponte tra differenti anime, per costituire un modello di unità nella diversità si interroga ora, a pochi giorni dal referendum del Regno Unito, su quale sia il proprio destino e quali le risposte rimaste inevase. Il trionfo delle democrazie occidentali al quale abbiamo assistito dopo la seconda guerra mondiale e, ancora di più, dopo il crollo dei regimi socialisti dell’89, sembra ora arenato, messo nell’incapacità di arginare crescenti estremismi ed una insofferenza fatta ormai cifra dell’azione politica.

 

Occorre una nuova concezione della Politica, come più volte ho affermato in questi mesi, nella quale le componenti del servizio, della partecipazione e dell’ascolto siano i pilastri di un rinnovato edificio sociale. Ciascuno di noi non può, infatti, considerarsi privo di responsabilità per ciò che accade anche a migliaia di chilometri di distanza dalla città nella quale viviamo. In un mondo globalizzato le idee e gli esempi viaggiano così veloci da diventare quasi istantaneamente motori del cambiamento, tanto positivo quanto negativo.

 

Noi tutti siamo chiamati a diventare Persone, uniche nella propria identità, responsabili nei confronti del Prossimo e attivi operatori di una solidarietà che prescinda dalle paure ataviche, iscritte nella millenaria storia della nostra evoluzione biologica. Sappiamo bene, infatti, che il mantenimento delle norme che ci siamo dati per garantire la convivenza civile è necessario e tutti coloro che partecipano al patto sociale sono portatori di diritti e soggetti ai doveri. Ma sappiamo anche che solo in una società armoniosa e strutturalmente solidale si può avere una reale sicurezza. 

 

Le risorse naturali, sebbene finite, sono in grado di accogliere la vita di ogni essere vivente, consentendo loro nel breve spazio della propria esistenza di contribuire in modo unico ed irripetibile alla storia. 

Tutto ciò non è però possibile se si costruiscono muri di diffidenza e di paura, si abbattono ponti costruiti con difficoltà in tanti anni di lavoro e, soprattutto, si tradisce la fiducia che era stata riposta nell’Altro.

 

Come amministratori di una Città noi abbiamo il dovere di ripartire proprio dalla fiducia che i torinesi hanno avuto in noi e, con un lavoro che sarà collegiale con ciascuno di voi che sederà in quest’aula, al di la delle parti politiche, dimostrare che il Prossimo non è nostro nemico, che non siamo in pericolo se usciamo da noi stessi per andare ad incontrarlo. “Nessun uomo è un’isola”, scriveva John Donne e ora, in questo dilagare di egoismo e particolarismo, queste parole devono risuonare come un forte monito a ricordare la nostra profonda natura umana.

 

Siamo ripartiti dalle periferie di Torino e abbiamo annunciato che entro il mese di Ottobre presenteremo un protocollo per il rilancio e la riqualificazione di tutti i quartieri della nostra Città. E’ più complesso invece ripartire dalle periferie esistenziali, quelle nelle quali ciascuno di noi può scivolare o si può rifugiare nei momenti di smarrimento. Il nostro dovere di Amministratori sarà rimettere al centro ogni torinese, in particolare i più fragili, per far sentir loro che la Città, la loro Città, gli è vicino. Non abbiamo l’illusione di poter cambiare la realtà con un delibera, di risolvere una volta per sempre la povertà oppure la solitudine, ma abbiamo il dovere di dedicare ogni nostra energia affinché ciascuno si senta parte di questa Comunità Urbana.

 

È indispensabile coinvolgere in questo grande progetto tutte le istituzioni, quelle locali come le circoscrizioni, la Città Metropolitana e la Regione, e quelle nazionali ed Europee, l’Università e il Politecnico, ma anche tutti i soggetti della società torinese, come le realtà religiose, in primo luogo l’Arcidiocesi, ma anche le comunità Islamiche, le Chiese Ortodosse e i credenti di ogni fede. Le associazioni, di qualsivoglia tipologia, rappresentano inoltre i corpi intermedi che rendono una Città viva e dialogante, mediando le istanze e svolgendo un indispensabile ruolo di rappresentanza.

Le imprese, dalle micro alle grandi, passando per le medie e gli artigiani, che sono chiamate ad affrontare la sfida delle nuove tecnologie  e dell’innovazione, costituiscono la struttura portante della nostra comunità urbana e Torino, ne siamo certi, dovrà rafforzare e proseguire la propria grande tradizione produttiva e manifatturiera che qui in più di un secolo ha messo solide radici.

La Città si offre come partner istituzionale per tutti coloro che favoriranno l’insediamento di imprese provenienti da paesi Europei o extra europei. La sfida sarà, infatti, fare sistema per rendere il nostro territorio più attrattivo ed ognuno dovrà contribuire per questo comune obiettivo.

Le città sono, inoltre, ormai fabbriche del sapere organizzato, nelle quali ogni parte concorre, come in un mosaico disegnato con cura, a dare supporto e energia a tutti coloro che interagiscono in modo armonioso. Torino ha anche un immenso patrimonio di cultura e di creatività, che abbiamo ereditato e che è dovere per tutti coloro che amano la nostra Città rafforzare e promuovere. 

Il ridisegno del welfare, al quale cercheremo di dedicare ogni risorsa che riusciremo a reperire riorganizzando la struttura amministrativa della Città, dovrà ripartire proprio dalle persone, mettendo al centro i loro bisogni e cercando di dare a ciascuno la possibilità di realizzare i propri progetti e i propri sogni. Coloro che lavorano per la Città devono essere orgogliosi di ciò che ogni giorno fanno ed essere messi nelle condizioni di dare a tutti noi una Torino più efficiente e semplice. 

 

Una delle prime delibere che questo Consiglio dovrà esaminare sarà, come di prassi, la delibera quadro sull’organizzazione degli Uffici. In quel testo si troverà chiaramente esposto il nostro progetto di tagliare almeno del 30% i costi degli staff della Giunta e dei Dirigenti fiduciari. Mi auguro che ci possa essere da parte di ogni consigliere comunale una piena partecipazione a questa scelta. Come abbiamo detto nei mesi passati queste risorse saranno immediatamente usate per un fondo per aiutare i giovani ad entrare nel mondo del lavoro. Non si tratta della soluzione di questo grande problema per la nostra città, ma di un segnale: nessuno di noi è insensibile alla tristezza e alla rassegnazione che si legge negli occhi di un giovane che non studia e non lavora, un pezzo di futuro abbandonato.

 

Avremo modo nelle prossime sedute del Consiglio di dibattere le linee di mandato per il governo di Torino fino al 2021, auspico che quello sia il primo banco di prova per inaugurare una stagione di dialogo franco e di confronto nell’interesse unico ed esclusivo di Torino.

 

Nel passati cinque anni ero seduta nei banchi dell’opposizione poco sotto il quadro che raffigura Gianfrancesco Bellezia, grande sindaco di Torino dell’inizio del XVII secolo. Durante la pestilenza del 1630, a soli 28 anni, sentì su di sé la responsabilità di una città e rimase a Torino, a rischio della propria stessa vita, per coordinare quel poco di struttura sanitaria che in quell’epoca esisteva e soprattutto dimostrare che le Istituzioni sono più grandi della nostra natura umana. A quel modello di servizio cercherò di ispirare il mio mandato, garantendovi fin d’ora che ogni mia energia sarà spesa per Torino. 

 

Abbiamo, tutti insieme, l’occasione di cambiare la Storia. Adriano Olivetti scriveva “Il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità, o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia da qualche parte, solo allora diventa un proposito, cioè qualcosa di infinitamente più grande.”

 

A tutti noi un augurio di buon lavoro. Grazie.

Luca Barbarossa a Borgo San Paolo per "Il cielo a via Di Nanni"

Al centro dell’iniziativa, oltre alla memoria, anche i luoghi che ad essa sono strettamente legati

2016 06 26 Il cielo in via Di Nanni

Non è bastato il violento temporale estivo scatenatosi su Torino a frenare l’entusiasmo della gente per Luca Barbarossa, il noto cantautore che ha concluso la kermesse musicale “Il cielo a Via Di Nanni”, svoltasi sabato 25 e domenica 26 giugno 2016 a Torino, nel cuore di Borgo San Paolo, storico quartiere operaio e uno dei baluardi della Resistenza cittadina. Sul palco si sono alternati altri nomi di rilievo come Riccardo Sinigallia, “La Scapigliatura” con Lele Battista e Viola (Violante Placido), Lalli, Stefano Giaccone, insieme a Ricky Avataneo e i “Nemici. Media Partner” della manifestazione l’emittente web RadioOhm. All’iniziativa ha preso parte Nino Boeti, vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte e presidente del Comitato Resistenza e Costituzione, che ha ribadito le motivazione in base alle quali l’Assemblea legislativa ha voluto ricordare, nel settantesimo della Repubblica, un giovane, Dante Di Nanni, partigiano caduto all’età di 19 anni.

2016 06 26 Il cielo in via Di Nanni

Una festa popolare indirizzata soprattutto ai giovani perché “sappiano che settant’ anni fa altri ragazzi della loro stessa età hanno sacrificato la vita per consentire loro di ascoltare musica, divertirsi, stare insieme in un luogo libero e democratico”. Al centro dell’iniziativa, oltre alla memoria, anche i luoghi che ad essa sono strettamente legati; in particolare il Borgo San Paolo, già teatro di numerose riqualificazioni, nonché della recente pedonalizzazione di via Di Nanni, dove la manifestazione si è svolta. L’evento promosso e realizzato da Consiglio regionale del Piemonte (Comitato Resistenza e Costituzione) ha visto la collaborazione di Arci Valle Susa e Arci Torino, Anpi, con la direzione artistica di Gigi Giancursi, il patrocinio di Città di Torino e Circoscrizione 3, in collaborazione con “Associazione popolare via Dante Di Nanni”, “Nuovo Teatro Araldo”, cooperativa sociale “Il Margine”.

Valcerrina dopo lo "strappo" di Serralunga

VALCERRINA1“Serralunga di Crea è stato in prima fila sin dal 2002 nelle esperienze associative di enti locali in Valcerrina ed il suo sindaco, Giancarlo Berto, in passato si era sempre espresso per un rafforzamento delle Unioni”

Egregio Direttore,

                                               il recesso unilaterale dall’Unione dei Comuni della Valcerrina il 26 maggio scorso, deliberato dal Consiglio Comunale di Serralunga di Crea non può e non deve passare sotto silenzio.

Serralunga di Crea è stato in prima fila sin dal 2002 nelle esperienze associative di enti locali in Valcerrina ed il suo sindaco, Giancarlo Berto, in passato si era sempre espresso per un rafforzamento delle Unioni.

Quindi una delibera che si limita a dire conclusa l’esperienza in seno all’Unione, è troppo poco. Nell’interpellanza chiedo al sindaco Berto, che è anche assessore dell’Unione (la Valcerrina vanta un primato: su un Consiglio di 11 componenti, due sono espressione delle minoranze di 9 Comuni e gli componenti sono i Sindaci dei Comuni appartenenti, i quali sono allo stesso tempo anche Assessori) di venire in Consiglio e spiegare . meglio se in una seduta aperta e pubblica – quali sono le ragioni di tale passo, consentendo così l’apertura di un dibattito che non deve rimanere soltanto informale.

Per questo sono disponibile a trasformare lo strumento di partecipazione in una mozione che possa essere un momento di rilancio di questo organo associativo di enti locali, il quale non deve limitarsi a fare della politica di gestione di piccolo cabotaggio, ma cercare di guadare da un lato

Alla razionalizzazione dei servizi ai Cittadini nell’ottica della riduzione di costi e della loro efficienza.

A fare Politica con la “P” maiuscola, quindi a prese di posizione ed organizzazione comune di un territorio che, pur facendo parte del Casalese, tuttavia si incunea come una punta di lancia tra due province, Asti e Vercelli e la Città Metropolitana di Torino. E campi come la cultura, il turismo, la sicurezza parecipata, anche se non inseriti nelle funzioni fondamentali possono diventare strategici. Basta volerlo e crederci.

Per fare questo, però, occorre guardare oltre la corte della propria cascina ma rivolgere lo sguardo verso obiettivi più ampi.

Mi auguro di cuore, anche perché la mia storia personale mi lega a Serralunga di Crea, che questo “strappo” sia momentaneo e frutto di una profonda riflessione in seno non solo tra i Sindaci, ma tra tutti i Consigli Comunali, e porti a dei concreti passi avanti, nell’amministrazione sia ordinaria che straordinaria.

Fare finta di niente e girarsi dall’altra parte, invece, andrà ad impedire una volta di più che i problemi vengano DAVVERO affrontati. Con tutte le conseguenze negative per i Comuni e, soprattutto

per i Cittadini.

Villamiroglio/Cerrina, 28 giugno 2016

 

                                                                                       Massimo Iaretti

                                                        Consigliere dell’Unione della Valcerrina

                                                      Consigliere Comunale di Villamiroglio

Alternanza scuola-lavoro: ecco la strategia del Piemonte

scuola corteoDefiscalizzazione del tutor aziendale, benefici per le imprese che assumeranno in apprendistato formativo e quelle che ospiteranno studenti in alternanza scuola-lavoro, valorizzazione dell’investimento formativo dell’impresa, sostegno alla mobilità degli studenti e supporto logistico tra istituzioni formative e imprese. Sono solo alcune delle proposte emerse nell’incontro organizzato  a Torino dalla Regione Piemonte e dall’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte sul tema dell’apprendimento basato sul lavoro. Sono 96.196 gli studenti piemontesi che frequentano il triennio delle scuole superiori coinvolti, il prossimo anno, in percorsi di alternanza scuola-lavoro: 92.476 provengono da istituti statali, 3.720 da scuole private. Il 50 per cento degli iscritti abita nel Torinese, la provincia di Cuneo conta quasi 14.000 studenti e, ad esclusione di Vercelli e del Verbano-Cusio-Ossola, che hanno un numero di studenti ridotto, le altre province oscillano fra i 6 e gli 8.000. A questi numeri si aggiungono poi i circa 13.700 giovani che frequentano percorsi finalizzati all’acquisizione di una qualifica o diploma professionale. Da qui al 2018, considerando gli alunni iscritti alle classi terze, quarte e quinte, si stima che a fruire di percorsi di alternanza dovranno essere complessivamente 288 mila studenti delle scuole superiori e quasi 42 mila iscritti a percorsi di formazione professionale per l’ottenimento di qualifica o diploma professionale.

La legge “La Buona Scuola” ha infatti reso l’alternanza un elemento strutturale dell’offerta formativa, con l’obbligo di effettuare almeno 400 ore negli ultimi tre anni degli istituti tecnici e professionali e 200 nei licei. Ad oggi, il 72% delle scuole piemontesi ha attivato percorsi di alternanza, cosi come in costante aumento risultano essere le aziende che stipulano convenzioni con le singole scuole per avviare percorsi di alternanza. Grazie all’istituzione di una cabina di regia, sarà ora compito dei diversi attori istituzionali, economici e sociali (Città Metropolitana di Torino, Inps, Inail, Unioncamere, associazioni datoriali e sindacati) costruire, attraverso una strategia comune e il raccordo degli interventi e delle risorse, costruire un progetto pilota che consenta alla regione di crescere e cambiare modello formativo.

 

Susanna De Palma – www.regione.piemonte.it

 

Saldi al via, le vendite potrebbero aumentare fino al 10% ma non in periferia

saldixxxSi stima che, grazie alla  la stagione dei saldi, in partenza sabato 2 luglio, le vendite dovrebbero aumentare del 5-10%,  nei negozi del centro, però, non nelle periferie. Loo scontrino medio dovrebbe aggirarsi sui 180-250 euro a nucleo familiare. Queste le previsioni di Ascom e di Confesercenti per Torino e provincia, che  sono orientate a un cauto ottimismo. Secondo il sondaggio campione di Confesercenti  la percentuale di chi è intenzionato a cogliere le opportunità dei  saldi (76. 9%) aumenta di qualche punto rispetto alla scorsa stagione (72,1%). In crescita (al 28,8% rispetto al 24,7%) anche  il numero di chi intende spendere di più. Aumenterebbe pure il valore dello scontrino: il 35,2% indica una spesa media da 100 a 250 euro, il 30,1% da 250 a 500, il 23% sotto i 100 e l’11,7% oltre i 500 euro.Potenza di internet:  Ascom e Confesercenti registrano vendite in aumento nei negozi presenti sui social. Vedremo se le previsioni corrisponderanno alla realtà.

 

(foto:  il Torinese)

Il fascino misterioso della fontana ai giardini reali

maiorano giardiniFascino, suggestione e anche un po’ di mistero ammirando la fontana all’interno dei giardini reali. La bella immagine è di Vincenzo Maiorano.
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