Gennaio 2016

Legambiente choc: "Respiriamo aria fuorilegge nell'82% del territorio piemontese"

MalariaTra le proposte l’associazione evidenzia: incrementare il trasporto su ferro con 1000 treni per i pendolari, incentivare la mobilità sostenibile attraverso 100 strade per la ciclabilità urbana, limitare la circolazione in ambito urbano dei veicoli più inquinanti (auto e camion) sul modello di Parigi

 

In Piemonte l’aria che respiriamo è fuorilegge nell’82% delle centraline di rilevamento.  I dati sono forniti da Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, nell’ambito dell’indagine Mal’Aria. A Torino, Asti, Alessandria, Novara e Vercelli nell’anno appena terminato  neanche una stazione Arpa rispetterebbe il limite dei 35 giorni di sforamento consentiti per le PM10. A Torino (Rebaudengo) con 99 sforamenti si verifica la situazione più critica in assoluto. Poi Asti (Baussano) con 92, Alessandria (D’Annunzio) 84, Vercelli (Gastaldi).Il dossier annuale di Legambiente sull’inquinamento atmosferico e acustico nelle città italiane conferma che il 2015 è stato un anno da codice rosso, segnato da un’ “emergenza” smog sempre più cronica.

 

“Non si può più aspettare. E’ ormai da troppo tempo che sollecitiamo senza successo l’assessore regionale all’Ambiente Valmaggia perchè la Regione aggiorni in tempi brevi il piano sulla qualità dell’aria, vecchio di 14 anni – spiega  Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta-. Chi ha responsabilità politiche deve dare soluzioni concrete per abbandonare o ridurre drasticamente l’uso dell’auto di proprietà, ancora la principale responsabile delle concentrazioni di inquinanti nell’aria. Ma è fondamentale che si incida anche in campo energetico, del verde urbano e dell’agricoltura. Perché ciò avvenga in tutto il Piemonte in modo strutturale e coordinato, facendo un passo avanti rispetto alle politiche emergenziali o alle iniziative spot messe in atto dai diversi comuni, è indispensabile un forte coordinamento regionale. Ma sembra ormai evidente che la Regione Piemonte non ritiene prioritarie le politiche antismog, così come gran parte dei Sindaci che continuano ad osservare il fenomeno o, al più, a mettere in campo iniziative di propaganda. Si devono invece gettare basi concrete per politiche efficaci e lungimiranti, a partire dal settore della mobilità prevedendo forme di disincentivo a quella privata”.

 

Secondo Legambiente per combattere l’inquinamento atmosferico, “è indispensabile un cambio di passo nelle politiche della mobilità sostenibile, potenziando il trasporto su ferro, l’uso dei mezzi pubblici e la mobilità nuova, e rendere così le auto l’ultima delle soluzioni possibili per gli spostamenti dei cittadini. Oggi l’Italia continua ad avere il record di auto per numero di abitanti: il tasso di motorizzazione arriva a 62 auto ogni 100 abitanti a Torino o ai 68 di Cuneo e Biella, contro le 25 auto ogni 100 abitanti di Amsterdam e Parigi o le 31 di Londra.

Tante auto portano anche a città sempre più rumorose”.

 

Legambiente  ricorda che in Italia sono circa  sei milioni (il 10% della popolazione) i cittadini esposti al rumore prodotto dal traffico stradale a livelli giornalieri inaccettabili secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Le persone esposte, invece, ad elevati livelli di inquinamento acustico durante la notte sono quasi cinque milioni. Tra le altre proposte l’associazione evidenzia: incrementare il trasporto su ferro con 1000 treni per i pendolari, incentivare la mobilità sostenibile attraverso 100 strade per la ciclabilità urbana, limitare la circolazione in ambito urbano dei veicoli più inquinanti (auto e camion) sul modello di Parigi.

Locatelli (PRC – SE): "Torino e Sinistra in Comune. Da oggi si parte tutti assieme"

ARCHITETTURA

“L’appoggio alla candidatura a sindaco di Giorgio Airaudo da parte di un arco ampio di forze di sinistra”

 

Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

 

“Bene, adesso si parte per davvero tutti assieme. La riuscita assemblea che si è tenuta  a Torino ha sancito l’appoggio alla candidatura a sindaco di Giorgio Airaudo da parte di un arco ampio di forze di sinistra. Un arco plurale costruito sul riconoscimento e la convergenza di storie e culture diverse avendo come riferimento non solo le forze politiche ma anche forze sociali, dell’associazionismo e singole personalità. Tutte unite nella convinzione di dover dare battaglia alle politiche portate avanti da Fassino, sindaco in carica, e da un Pd sempre più identificati con le politiche liberiste del governo Renzi in materia di privatizzazioni, di taglio della spesa pubblica, di svendita del patrimonio pubblico, di svalorizzazione del lavoro. Tutte ricette che hanno portato nel corso degli anni nient’altro che ad un aumento delle ineguaglianze e delle insicurezze sociali, ad un peggioramento ambientale e della qualità della vita, ad un impoverimento di massa. Ora l’alternativa c’è, si chiama “Torino in comune” di cui fa parte Rifondazione Comunista al pari di altre forze politiche e della società civile. L’unità ampia e plurale di queste forze è la vera novità, il vero punto di forza che saprà fare la differenza in occasione delle prossime elezioni amministrative”.

CYRANO DE BERGERAC giovedì 4 febbraio al Teatro Concordia

TORINESE XXCONCORDIA LOGO

CYRANO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

INFORMAZIONE COMMERCIALE

 

Coupon valido per 1 BIGLIETTO OMAGGIO per Giovedì 4 Febbraio 2016, ore 21 al Teatro Concordia di Venaria.

TITOLO: CYRANO DE BERGERAC

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Stampare e presentare alla cassa del Teatro

 

«Attraverso Cyrano, – scrive Jurij Ferrini – Edmond Rostand si rivolgeva, secondo il ricordo del figlio Maurice “ad una generazione senza più alcuna fede. I giovani che ascoltavano i colpi inferti all’animo di Cyrano, e che si consolavano con il suo pennacchio, erano già i condannati del 1914”. Rostand diede loro la forza di morire senza disperarsi. Non potendo impedire che morissero da martiri, gli diede il coraggio di essere eroi; ed è per questo che Cyrano de Bergerac è qualcosa di più di una commedia eroica in cinque atti: essa è un vero e proprio inno romantico al valore».

Il FAI al Carnevale di Ivrea 2016

MASINO2Grazie alla collaborazione con la Fondazione dello Storico Carnevale  il Castello e Parco di Masino sarà “presente” al Villaggio Arancio con uno stand dedicato. Al Villaggio Arancio da sabato 6 a martedì 9 febbraio 

 

 

La collaborazione tra il Castello e Parco di Masino a Caravino (TO) e la Fondazione dello Storico Carnevale di Ivrea, avviata nel settembre 2015 in occasione della manifestazione “Tre Giorni del Gusto: Paesaggi italiani e Artigiani del Cibo, prosegue e si rafforza con la presenza, da sabato 6 a martedì 9 febbraio 2016, di uno stand del FAI – Fondo Ambiente Italiano nell’area dedicata al Carnevale in centro a Ivrea: il Villaggio Arancio.

 

Presso questo speciale banco FAI sarà possibile trovare informazioni sul Castello di Masino a Caravino (TO), affacciato sulla pianura del Canavese e immerso in un grande parco romantico, e sugli altri beni del Fondo Ambiente Italiano in Piemonte: il Castello della Manta (CN), fortezza medioevale con uno straordinario ciclo di affreschi tardogotici, e Villa Flecchia a Magnano (BI), che custodisce la preziosa Collezione Enrico con quadri di paesaggio piemontese di tardo Ottocento e primo Novecento. Sarà anche possibile iscriversi e rinnovare l’iscrizione al FAI: gli iscritti riceveranno in omaggio il pin ufficiale dello Storico Carnevale di Ivrea.masino 2

 

Inoltre domenica 7 febbraio ci sarà un motivo in più per partecipare alla giornata clou di questa tradizionale e amata manifestazione, che attira ogni anno migliaia di turisti da tutto il mondo: l’acquisto del biglietto di ingresso all’evento darà infatti diritto a uno sconto del 30% per una visita al Castello di Masino o al Castello della Manta, da effettuarsi tra il 2 marzo – giorno di riapertura al pubblico dopo la chiusura invernale – e il 31 luglio 2016.

 

Sempre nella giornata di domenica i bambini potranno partecipare ad attività ludico-didattiche gratuite coordinate dagli operatori museali del FAI e organizzate presso lo stand dedicato, allestito nel Villaggio Arancio. In particolare, dalle ore 14 alle 17 ai più piccoli verrà proposto il “tiro al castello”, un divertente gioco che, come la “Battaglia delle arance”, rievocherà la rivolta del popolo contro la tirannia del feudatario. I partecipanti (età minima consigliata 4 anni) potranno decidere se arruolarsi nelle armate del feudatario, indossando elmo e scudo, o in quelle del popolo e, a seconda del gruppo scelto, verranno fatti sistemare fuori o dentro una luccicante sagoma di castello a misura di bambino. A quel punto avrà inizio la “sfida” con palle di spugna da lanciare al posto delle tradizionali arance.

Al termine palloncini colorati in regalo per tutti!

 

 

CARNEVALE IVREAPer consultare il programma completo dello Storico Carnevale di Ivrea: www.storicocarnevaleivrea.it

 

Per informazioni, giorni e orari di apertura dei beni del FAI in Piemonte:

 

Castello e Parco di Masino, Caravino (TO) tel. 0125.778100; faimasino@fondoambiente.it

www.castellodimasino.it

 

Castello della Manta, Manta (CN) tel. 0175/87822; faimanta@fondoambiente.it

www.castellodellamanta.it

 

Villa Flecchia e Collezione Enrico, Magnano (BI) tel. 0156 79195 – 0125 778100; faiflecchia@fondoambiente.it

 

Per maggiori informazioni sul FAI: www.fondoambiente.it   

Family Day, i politici torinesi a Roma: "Una piazza così non si è mai vista, va ascoltata"

ruffino family 2ruffino familyCentinaia i rappresentanti del Piemonte, molte associazioni religiose e singoli cittadini giunti nella Capitale

 

“Una piazza così non si è mai vista: la politica non può non ascoltarla. Sarebbe sorda e cieca”. Sono le parole della vice presidente del Consiglio Regionale, Daniela Ruffino, (nelle foto)  che ha preso parte al Family Day di Roma, dove ha accompagnato un pullman di oltre 70 persone, partite ieri sera dal Torinese per partecipare alla giornata. Centinaia i rappresentanti del Piemonte, molte associazioni religiose e singoli cittadini giunti nella Capitale.

 

“Quando un atto si ripete tre volte diventa consuetudine ha detto il Rabbino Capo di Roma al Papa – prosegue Ruffino – Vale anche per questa piazza, che riempie il cuore e dice #renziciricorderemo. La famiglia non può essere l’istituto ultimo e negletto, in Italia. Il popolo che crede in essa, un popolo dato per disperso, oggi si è manifestato. Per me, essere qui è una delle tappe del mio percorso di vita. Da sempre difendo le politiche a favore della famiglia. L’ho fatto da sindaco, prima, e continuo a farlo ora nel mio nuovo ruolo, lavorando a una legge regionale sulla famiglia, che ancora manca in Piemonte. Perché la famiglia è il luogo in cui si realizzano le personalità e non c’è nulla di più bello, al suo interno, del dono di una creatura. Il ddl Cirinnà, però, vuole mettere un prezzo ai nostri figli. Ma non si può mercificare il corpo di una donna. I figli non si pagano”.

 

A Roma anche Massimo Introvigne, presidente di Alleanza Cattolica e Silvio Magliano, vicepresidente del Consiglio comunale.

 

Immancabile la polemica: per partecipare alla manifestazione i consiglieri di Forza Italia Vignale e Porchietto avevano inoltrato all’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale una richiesta di missione istituzionale, non concessa dal presidente dell’Assemblea Mauro Laus che commenta: “contrariamente a quanto affermano la missione  non solo prevede un rimborso spese, ma prevede anche un pronunciamento ufficiale che da nessuno è stato richiesto. Sull’adesione al Family Day non si è mai discusso in nessuna sede e forse proprio questo ha indotto i colleghi a cercare, negli ultimi giorni, una scorciatoia per guadagnarsi un titolo sui giornali. Non ho poi timore di dire che avrei avversato l’ipotesi di una adesione istituzionale. Il motivo è semplice: il Gay Pride che abbiamo patrocinato a giugno è una manifestazione volta a invocare diritti di cui alcune persone dispongono e altre no, nel Family Day invece non c’è l’elemento del torto da riparare. E mi sembra davvero un giudizio visionario identificare quella manifestazione come il “sindacato della famiglia tradizionale”

 

TORINO-HELLAS VERONA 0-0: I GRANATA DEVONO ACCONTENTARSI DI UN PUNTO

HELLAS VERONA TOROVentura e i suoi hanno conquistato una sola vittoria nelle ultime sette partite, quella contro il Frosinone, e se dopo l’arrivo di Immobile l’andamento della squadra sembrava essere tornato ad essere positivo, la prestazione a tratti blanda dei granata non sembra confermare questa ripresa

 

Torino (3-5-2): Padelli; Maksimovic, Jansson, Moretti; Bruno Peres, Acquah (12′ st Baselli), Gazzi, Benassi, Molinaro (12′ st Zappacosta); Immobile (43′ st Martinez), Belotti. All. Ventura.

Hellas Verona (4-4-1-1): Gollini; Pisano, Moras, Helander, Albertazzi (32′ st Fares); Wszolek (34′ st Bianchetti), Ionita, Greco, Jankovic; Gomez (10′ st Pazzini); Toni. All. Delneri.

 

Poteva essere l’occasione per il Torino di tornare a vincere ed interrompere la scia negativa che dura già da un po’, in casa contro l’Hellas Verona, ultima in classifica ancora a secco dei 3 punti. Poteva, appunto, dato che la realtà dei fatti vede solo un match a porte inviolate, con due squadre in campo non abbastanza incisive da fare di più. Ventura e i suoi hanno conquistato una sola vittoria nelle ultime sette partite, quella contro il Frosinone, e se dopo l’arrivo di Immobile l’andamento della squadra sembrava essere tornato ad essere positivo, la prestazione a tratti blanda dei granata non sembra confermare questa ripresa. Di motivazioni per far bene ne aveva molte, quindi, il Toro, in questo match non troppo insidioso, almeno sulla carta. Ed era partito abbastanza agguerrito, infatti, nella prima frazione di gara, controllo di gioco poi ribaltatosi però nel secondo tempo. I primi tentativi arrivano per mano, anzi per piede sinistro di Belotti sul quarto d’ora che termina però alto sopra la traversa. Tanto possesso palla, ma poca iniziativa per i granata, si intende quella decisiva che porti la squadra in vantaggio e sblocchi la partita. Ci mette del suo però quasi alla mezz’ora di nuovo il Gallo che scarica il destro fermato non alla perfezione da Gollini. Fiammate a parte, gli attaccanti se la dormono abbastanza, soprattutto Immobile che ancora non riesce ad entrare in partita. Per non parlare poi della compagine avversaria praticamente inesistente. A ridestare dal torpore ci pensa questa volta Benassi poco dopo la mezz’ora che tira un destro da fuori aria, intercettato questa volta alla perfezione dal portiere avversario. E’ ancora il numero 15 granata a provare a smuovere qualcosa prima dell’intervallo, prima su una ribattuta di Immobile, poi su un colpo di testa che impegna ancora una volta Gollini, per il momento migliore in campo tra i suoi. Non di certo da fuochi d’artificio lo spettacolo della seconda frazione di match, ma con la squadra ospite maggiormente propensa a spostarsi in avanti per cercare di creare pericolo. Dall’altra parte meno presente il Torino, molto spesso fermo solo a centrocampo. Prima della mezz’ora si porta in avanti Wszolek che però non serve Toni completamente solo in area di rigore e perde l’occasione per centrare il gol. A questo risponde il solito Benassi ancora troppo impreciso, che dopo essersi liberato di tre avversari scarica di nuovo il sinistro troppo in alto. Finalmente una vera chance per la squadra di Delneri con Jankovic dalla destra, Toni anticipa sia Maksimovic che Padelli ma non trova la porta. Si fa vedere anche Immobile a 10′ dalla fine, cerca il pallonetto ma Gollini risponde presente. Spreca tanto ora il Torino che sul finire del match sembra essersi ridestato e vuole metterla dentro. Dentro non va, però, neanche in fase di recupero con il neo entrato Martinez che a porta completamente vuota manda clamorosamente fuori. Vittoria che sfuma in casa Toro, è ancora un altro punto di cui si deve accontentare.

 

Valeria Tuberosi

 

La rabbia e la vendetta di DiCaprio nel Revenant dalle 12 candidature

di caprio revenantPIANETA CINEMA / di Elio Rabbione

 

Attore di razza capace per gran parte della durata del film di reggere tutto solo un gran peso, fatto soltanto di silenzi e di sguardi, di labbra serrate e di mugolii di bestia ferita, nel corpo come nello spirito: pronto per afferrare quell’Oscar che sino ad oggi per troppe volte gli è sfuggito

 

 

Ha cambiato faccia Alejandro Gonzàlez Iňàrritu, con il suo ultimo Revenant. Ha abbandonato le claustrofobiche pareti teatrali e la metropoli newyorkese di Birdman (tra i tre Oscar dell’anno scorso anche quello per la miglior regia) per le distese innevate ed i cieli oscuri della Columbia Britannica, con un’appendice nella Terra del Fuoco, ottimamente fotografati dal genio di Emmanuel Lubezki e accarezzati dalle musiche di Ryuichi Sakamoto e Alva Noto: con il risultato eccellente di raggruppare attorno a sé e ai suoi collaboratori le dodici candidature che li porteranno sicuramente in area vincitori. Con i tratti del sovrumano, il film con la sceneggiatura firmata dallo stesso regista e da Mark L. Smith scolpisce robustamente la figura di Hugh Glass, storica e mitica figura della cavalcata verso l’ovest americano, che nel 1823, assunto come guida per una spedizione alla ricerca di pelli e pellicce, buon conoscitore di montagne e di costumi indiani, è attaccato da un grizzly; quei compagni che dovrebbero curarlo e proteggerlo, il perfido Fitzgerald (il sempre più perfetto Tom Hardy, che lo sperabilissimo Oscar quale miglior attore non protagonista dovrebbe far definitivamente decollare verso l’orizzonte cinematografico più alto) ed un ragazzotto succube di lui, preferiscono abbandonarlo, senza non prima avergli ucciso il figlio.di caprio rev

 

Ma l’uomo fuoriesce dalla sua tomba e risorge, sempre all’interno – ora la macchina da presa lo tallona vicinissima, ora lui è un minuscolo punto perduto al nostro occhio nella distesa di neve bianchissima – di una natura bellissima e smisurata, attraversa pericoli di ogni sorta, corre a perdifiato, si nasconde agli indiani e agli agguati, capitombola lungo le rapide del fiume, si costruisce rifugi, squarcia la carcassa di un cavallo per accovacciarsi dentro e salvarsi dal gelo e dal buio della notte, combatte e regola i conti con il cattivo. Un personaggio estremamente compatto nella propria fisicità: un personaggio che è l’occasione giusta per Leonardo DiCaprio di mostrare la forza e la rabbia tenuta dentro, l’intensità e l’immedesimazione con il personaggio, di confermarsi attore di razza capace per gran parte della durata del film di reggere tutto solo un gran peso, fatto soltanto di silenzi e di sguardi, di labbra serrate e di mugolii di bestia ferita, nel corpo come nello spirito: pronto per afferrare quell’Oscar che sino ad oggi per troppe volte gli è sfuggito (a meno che, questa volta, il più agguerrito nemico non si chiami Michael Fassbender, eccellente Steve Jobs). Come pure ci potrebbe essere un raddoppio per Iňàrritu, per l’eccezionale maestria a reggere il ritmo fragoroso del film, a riportarci gli attimi dell’agonia di un uomo, a concertare con risultati tutti da gustare i momenti della lotta tra la belva e l’uomo, a raccontarci una storia antica in un vero stato di grazia.

 

A SALSASIO SI FESTEGGIA LA BEATA ENRICHETTA

BEATA ENRICHETTABorgo Salsasio di Carmagnola si sta preparando a festeggiare la Beata Enrichetta Dominici, che proprio a Salsasio è nata

 

Molti gli appuntamenti liturgici che inizieranno con il Triduo di preparazione alla Festa con Rosario alle 17,30 e Santa Messa alle 18 nei giorni di giovedì 18, venerdì 19 e sabato 20 febbraio e che si terrà nella nuova chiesa del Borgo a lei dedicata che quest’anno celebra il quinto anniversario della consacrazione, avvenuta il 6 novembre 2011. Messe solenni domenica 21 febbraio, giorno della festa liturgica della beata di Salsasio, alle 9 nella chiesa antica del borgo, dove Madre Enrichetta venne battezzata e alle 11 nella chiesa Beata Enrichetta.

 

Da contorno alla festa religiosa ci sarà una mostra dal titolo “Madre Enrichetta: la Santa della quotidianità” che si terrà i giorni 12, 13 e 14 febbraio presso il Teatro di Borgo Salsasio. La Parrocchia Santa Maria di Salsasio inoltre, ha da poco fatto piastrellare il piazzale della nuova chiesa e ha aperto una nuova scalinata che dal piazzale porta direttamente al sagrato della chiesa. Il Parroco Don Mario Berardo spiega: “i lavori sono stati fatti per avere un maggior decoro esterno e per evitare impantanamenti che avvenivano a causa della ghiaia che era presente nel piazzale.”

 

UNA MOSTRA SU MADRE ENRICHETTA

 

Venerdì 12, sabato 13 e domenica 14 febbraio, presso il Teatro “Casa della Gioventù” di Borgo Salsasio, si terrà una Mostra sulla vita e sulle origini della Beata Madre Enrichetta Dominici delle Suore di Sant’Anna.Alla mostra saranno esposti documenti, fotografie e curiosità sulle origini, sulla vita e sulle opere della Beata di Salsasio, oltre a fotografie e curiosità sulle opere che sono state fatte in suo ricordo. Verrà anche proiettato un video sulla Beatificazione di Anna Caterina Maria, nome della Beata prima che diventasse Suora. L’Inaugurazione della Mostra si terrà venerdì 12 febbraio alle 16,30 presso il Teatro di Salsasio, che si trova in vicolo Asilo, la via a fianco alla Chiesa antica del Borgo.

 

Gli orari di apertura della mostra che porta il titolo “Madre Enrichetta: la Santa della quotidianità” saranno i seguenti: venerdì 12 dalle 16,30 alle 21,30 sabato 13 dalle 9 alle 12,30 e dalle 14 alle 20,30 e domenica 14 dalle 14 alle 21.

 

Per informazioni: 3456147782

Ivan Quattrocchio

Studente piemontese vince la gara nazionale di Gualtiero Marchesi

artusi torinoAlla competizione hanno preso parte sessanta istituti alberghieri di tutta Italia: promossa dal Consorzio Tutela Taleggio e da Alma, la scuola internazionale di cucina italiana

 

E’ tutta piemontese e monferrina la vittoria nella categoria Sala del terzo concorso nazionale “Il Talento del Taleggio, i talenti di Alma”, competizione alla quale hanno preso parte sessanta istituti alberghieri di tutta Italia, promossa dal Consorzio Tutela Taleggio e da Alma, la scuola internazionale di cucina italiana, fondata e promossa da Gualtiero Marchesi. Nella finale che si è svolta nell’arco dell’intera mattinata di venerdì 29 gennaio, all’Istituto alberghiero Giolitti di Torino, vincitore della passata edizione, sul gradino più alto di un podio (ovviamente metaforico) è salito Lorenzo Damosso, astigiano, studente al quinto anno di Sala dell’Istituto alberghiero Artusi di Casale Monferrato. Damosso, che ha lavorato in squadra nella fase di preparazione del concorso insieme al compagno di classe Marco Baretta, di Alessandria, era accompagnato alla fase finale dal coordinatore scolastico Claudio Giani e dalla docente di sala Maria Grazia D’Acunzo.  Nella finale ha superato una studentessa dell’Istituto “Ballerini” di Seregno. Così commenta il neo – vincitore: “Sarebbe stato un grande traguardo arrivare sin dove siamo arrivati, ma grazie a chi mi ha supportato e trasmesso le competenze necessarie, sono riuscito a portare a casa il primo premio e dimostrare che anche se siamo un istituto in una città della provincia, riusciamo a farci riconoscere in tutta Italia. E’ stata un’esperienza grandiosa che mi ha fatto conoscere molti aspetti del nostro settore che non conoscevo e, soprattutto, mi ha ricordato che non si smette mai di imparare e non si è realmente mai arrivati nella vita”.

 

Massimo Iaretti